PRIMO MORONI & LA CALUSCA

Primo Moroni è nato a Milano il 17 giugno 1936 , in una famiglia di contadini toscani . Ha frequentato la scuola fino alla seconda media e poi , dopo un anno di formazione professionale , ha iniziato a lavorare . Era autodidatta, alimentato da ” un desiderio violento e senza fine di sapere” , simile a quella di altri grandi intellettuali italiani di quel tempo, come Giorgio Cesarano e Danilo Montaldi .

Dopo aver ricoperto vari lavori , nel 1967, apre il ” Si o SI Club” , un innovativo circolo culturale, nel centro di Milano . All’inizio del 1971 fu uno dei promotori del ” Collettivo di Lavoro Antonio Gramsci “, che mirano a promuovere attività editoriali di base , anche attraverso la distribuzione di enciclopedia monografica “Io e Gli ALTRI “, a cura di Angelo Ghiron , antifascista partigiano da Genova . Questa enciclopedia è stato destinato per gli insegnanti che erano alla ricerca di alternative ai tradizionali libri di testo

Nell’inverno del 1971-72 ha aperto la Calusca in vicolo Calusca 2

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Completamente autonoma, questa libreria scopo di affrontare le realtà spontanee, metropolitana e antagoniste che fiorirono in quegli anni a Milano e in tutta Italia. Questo lo rende “un punto di riferimento della zona disorganizzato e indefinibile, che variava dai bordighisti, ai protosituazionisti, ai consiliari, agli internazionalisti, gli anarchici, gli anarco-comunisti e comunisti libertari” (ma la presenza dei marxisti-leninisti e l’ala sinistra dei sindacati è evidente). Ha avuto anche un rapporto molto stretto con la scuola materna alternativa che lo psicanalista Elvio Fachinelli ha mantenuto viva nel quartiere Ticinese, inoltre, attraverso il gruppo “Bambini mani in alto!”si lavora verso una educazione anti-autoritaria nelle scuole materne.


Da il video “ATTRAVERSO” di Emanuele Angiuli

Calusca era anche sede di vari comitati, tra cui uno che ha sostenuto le lotte antifasciste del Portogallo (1972) e un altro in solidarietà con Salvador Puig Antich, giovane militante del Movimiento de Iberico de Liberacion (MIL), garrotato dal regime franchista nel marzo 1974. Nell’ambito di queste attività, così come il Comitato Vietnam e di Soccorso Rosso, stretto e’ il rapporto con Sergio Spazzali, “fratello per i dannati della Terra” (come avra’ ascrivere lo stesso Primo commemorandone la morte nel gennaio  1994).
Negli anni Settanta ha partecipato a numerosi progetti di promozione dell’editoria militante e critica :
“L’ Arcibraccio ” (rivista satirica diretta da Luca Staletti ) , “Primo Maggio” (rivista diretta da Sergio Bologna e prodotta dal Collettivo Editoriale Calusca) “CONTROinformazione “,” Documento ” ( collana di didattica della storia a dispense prodotta dal Collettivo Editoriale Calusca), “Solidarietà militante” (un bollettino dal Comitato per la difesa dei detenuti politici in Europa) , “150 ore” ( serie di monografie per lavoratori- studenti promossi dal Centro di ricerca sui modi di produzione e co-edita dal Collettivo Editoriale Calusca insieme con la CELUC Libri ) , Machina Libri ( casa editrice animata da Giuliano Spazzali, avvocato politico) , AR& A (consorzio di vari collettivi editoriali come la Cooperativa Scrittori , Edizioni aut aut , Edizioni delle Donne , Lavoro Liberato , L’Erba Voglio , Libri del NO, Librirossi , Squi/Libri ). Notevole è anche il suo contributo alla produzione di volantini militanti , opuscoli e ciclostilati “dal basso”.
Intorno alla Calusca gravita anche il Centro di Documentazione Scuola, una struttura di base dei docentiche, nata nel gennaio 1976 con “l’intento di facilitare il coagulo e la diffusione delle piu’ significative esperienze di didattica alternativa”.

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Nel 1978 si trasferisce la Calusca in Corso Di Porta Ticinese 48

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L’enorme numero di arresti che hanno avuto luogo il 7 aprile 1979 ( una grande azione repressiva contro Autonomia dei Lavoratori ) ha aperto una stagione di detenzioni di massa (” quarantamila delazioni penale , quindici mila arresti, seimila condanne di attivisti militanti e quasi sempre senza alcuna garantito diritto alla difesa “): Primo collabora alla rivista” 7 aprile “. Ha anche contribuito all’organizzazione di un grande incontro nazionale contro la repressione che ha avuto luogo in Palazzina Liberty di Milano nei giorni 30-31 maggio 1981 e ha anche partecipato al Coordinamento dei Comitati Contro la Repressione , una rete coordinativa contro la repressione , nato da quell’incontro. Nell’inverno del 1984 Primo affida in gestione ai ” Punk e creature simili” uno spazio all’interno della Calusca in cui si potevano diffondere le autoproduzioni. Nell’estate del 1986 Calusca chiuso come naturale conseguenza della scomparsa delle produzioni editoriali sul tema della ” stagione dei movimenti” a causa dei suoi gravi problemi economici , a causa della repressione : la maggior parte dei suoi servitori erano stati arrestati . Nel 1987 , con l’aiuto di Primo , è nata la rivista “Decoder” e ha iniziato a scrivere “L’ Orda d’Oro (1968-1977) La grande ondata Rivoluzionaria e creativa , Politica ed Esistenziale (1988 , seconda . Ed. 1997)”.

Comunicato per l’apertura della “stanzina underground” all’interno della libreria Calusca, o meglio Ca’ Lusca, nel 1986

Nel 1986 Primo Moroni racconta la Calusca attraverso un film : “It’s Calusca Time” (Excerpt, Italy, 1986, 40′)

Nel 1988 la Calusca si trasferisce in Piazza Sant’Eustorgio a fianco la Chiesa

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Primo Moroni racconta la libreria Calusca (intervista di Ida Fare’)

Ida Faré intervista Primo Moroni sul movimento delle donne

Graffiti in Piazza Sant’Eustorgio – 08/11/88

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NEI PRIMI ANNI ’90
Il progetto della CALUSCA ha subito una battuta d’arresto a causa di trovare una locazione definitiva. I materiali erano stati ospitati dai compagni della Cooperativa Movicoop di Pioltello a i locali della della cascina di Moncucco. “Attutlmente (prima del 1992) l’archivio fu trasferito nei locali del Gruppo Relazioni Transculturali di vai Borsi di Milano

Cosi’ tra la fine del ’91 e l’inizio del ’92 all’interno del CSOA Cox18 di Via Conchetta 18 furono fatti i lavori per accogliere la Calusca e i suoi Archivi

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Nel mese di febbraio del 1992, ci fu l’inaugurazione

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Intervista a Primo Moroni durante l’inaugurazione

Nell’ Aprile del 1995 fu ribattezzata “Calusca City Light” dopo la visita del poeta Lawrence Ferlinghetti.

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Da questo momento in poi , Primo ha iniziato la sua stretta relazione con gli/le occupanti di Cox18 .

Questa scelta gli permette di osservare da vicino le trasformazioni dell’universo giovanile e di partecipare dall’interno al dibattito che accompagna la vita dei centri sociali lungo gli anni Novanta, facendo da cerniera politici – culturale tra le diverse anime esprimentivisi e rispetto alle esperienze della stagione dei movimenti

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Nel 1995, all’interno dello spazio della Calusca, viene costruito il piano superiore dove sara’ collocato poi l’archivio Primo Moroni

Il 16 febbraio 1995 viene innaugurato con un’iniziativa con P. Moroni, P. Ciarchi

Video di Isabella Ciarchi e Angelo Boriolo

In diverse occasioni sarebbe stato chiamato a parlare dei movimenti sociali degli anni Sessanta e Settanta , su Gladio, eroina , cyberpunk , organizzazioni razziste e l’economia no-profit.

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Nel novembre 1995 , ha partecipato alla costituzione della « LUMHi . – Libera Universita’ di Milano e del Suo Hinterland Franco Fortini » ( ” Libera Università di Milano e il suo hinterland ” , in memoria del poeta e pensatore marxista Franco Fortini ) .

Primo Moroni muore il 30 marzo 1998 .


(testo tratto da “Da Don Lisander alla Calusca” – Autobiografia di Primo Moroni raccolta e redatta da Cesare Bermani in “Primo maggio”)


Primo Moroni racconta MALAMILANO – dalla liggera alla criminalità organizzata

 

“L’uomo odierno passeggia monco con la museruola in un palazzo di miraggi.
A volte, comunque, un cubetto vola contro una vetrina e un giovane corpo si avventa sui frutti proibiti…”
Michel Tournier. Didascalia d’apertura del documentario

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E’ un superbo documentario realizzato nel 1997 da Tonino Curagi ed Anna Gorio che fa luce su di un fenomeno sociale alquanto interessante, un documentario che attraverso la testimonianza d’una serie di voci di varia estrazione ricostruisce la malavita romantica che operò a Milano dalla fine della seconda guerra mondiale all’epoca del boom (o dello sboom come direbbe Andrea G. Pinketts). Una malavita che prese il nome di liggera, termine milanese traducibile come “leggera”, ovvero un tipo di criminalità che fondamentalmente non agiva con violenza né tanto meno con armi, una criminalità estemporanea e di sussistenza che vide compiersi il proprio ciclo di vita con la rapina “del secolo” di via Osoppo del 27 febbraio 1958 soppiantata poi da azioni più violente ed organizzate che il cinema sfrutterà (oltremodo) spettacolarmente con quel genere chiamato poliziottesco.

Frammenti video su Primo Moroni: (Video:Prima Parte – Seconda Parte)

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Primo Moroni al Bar Rattazzo

Il 30 marzo di vent’anni fa ci lasciava Primo Moroni, un compagno, un amico.

Primo aveva attraversato con singolare intelligenza e sensibilità gli anni intensi di lotte, insubordinazioni e rivolte, quel vasto processo sociale ch’egli chiamò, nel titolo di un suo giustamente famoso libro, “L’orda d’oro”.
Antropologo della città, libraio del movimento, crocevia delle più varie anime della rivolta, scientifico ballerino della vita, ha saputo unire diversità e percorsi singolari senza mai dimenticare l’obiettivo di un mondo che fosse per tutti migliore, costantemente impegnato in un’attività intesa a socializzare saperi senza fondare poteri.
Nel 1992 Primo riapre la libreria Calusca all’interno del Centro Sociale Cox18, in via Conchetta 18 a Milano, a riprova della sua disponibilità a confrontarsi con culture e contro-culture anche generazionalmente distanti dalla sua. Di questa scelta disse ho pensato che riaprire la libreria in un luogo giuridicamente insicuro come un Centro Sociale occupato e autogestito, fosse una risposta simbolica e soggettiva al razzismo politico e amministrativo del Comune, o, aggiungiamo noi ora, di qualsiasi altra istituzione nazionale, nei confronti di questi luoghi. I centri sociali sono malvisti? Allora io mi metto in quei luoghi, spendo la mia persona e il mio progetto proprio in questi luoghi e mentre faccio questo creo o voglio creare, un luogo di produzione e di ricerca culturale.
Da allora Primo ha partecipato attivamente all’assemblea di gestione del centro di cui si è preso cura insieme con noi, che con lui ci siamo confrontati, abbiamo discusso, ci siamo scambiati conoscenza, pratiche e memoria.

PRIMO MORONI – VENTIDUE

(post del 30-03-2020)

Sono passati ventidue anni dalla morte di Primo, proprio oggi, e più che mai ci manca, con la sua intelligenza, la sua gentilezza e la sua ironia.

Si potrebbe pensare che Primo abbia vissuto in un’altra èra, che si sia confrontato con un altro mondo, ma non è così. Quanto sta accadendo in queste settimane è un approdo catastrofico di quello stesso mondo contro cui egli insorse, insieme con tanti amici.

Qualcuno ha detto: “No volveremos a la normalidad porque la normalidad era el problema“. Occorrerà essere all’altezza dei tempi, e lo saremo. Per ora ce lo teniamo nel petto, “il Moroni”, respiriamo a fondo e camminiamo col passo corto della montagna.

Ciao, Primo!

CSOA Cox18, Calusca City Lights, Archivio Primo Moroni

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