14 Novembre 2019
Trent’anni fa il Cile usciva “ufficialmente” dalla dittatura militare, una transizione travestita da democrazia. Di fatto, ancora oggi, il popolo cileno vive sotto un sistema politico-economico neoliberale, basato s’una Costituzione scritta sotto Pinochet proprio per salvaguardare gli interessi della classe dirigente.
Trent’anni di sfruttamento della classe proletaria cilena da parte dei padroni e dello Stato, durante i quali tutte le risorse e i beni comuni sono stati privatizzati, per metterli in mano a una ristretta borghesia e alle multinazionali.
Per questi motivi in Cile è scoppiata l’insurrezione, una vera lotta di classe, in cui gli oppressi si scontrano con un sistema predatorio che crea solo disuguaglianza sociale.
Non si tratta solo dell’aumento del biglietto dei mezzi di trasporto, la gente è scesa in strada per manifestare contro:
– la privatizzazione della sanità e dell’istruzione
– l’inesistenza del fondo pensionistico
– la precarietà del lavoro
– le espropriazioni delle risorse naturali da parte dei privati
– gli aumenti del servizio di trasporto e il suo mal funzionamento
– la deregolamentazione del sistema bancario
e tante altre istanze, tra le principali quella dell’abbattimento della Costituzione, quest’eredità intoccabile del regime di Pinochet che ancora domina la vita delle persone che vivono in Cile.
Senza dimenticare la lotta anticapitalista del popolo Mapuche, un popolo che da sempre si batte in difesa della terra ed è perciò bersaglio della violenza di Stato.
Il popolo cileno non è solo, tante sono oggi le lotte in corso nel mondo contro le politiche di austerity, contro gli effetti nefasti del funzionamento di questo sistema sociale, il sistema capitalistico, che fa la fortuna di pochi straricchi, porta la disgrazia ai più poveri,
abbrutisce l’umanità intera e distrugge la natura.
Invitiamo tutte le persone ancora capaci di guardare al di là del proprio naso, chi conserva sensibilità e curiosità, a partecipare a quest’assemblea pubblica in cui si parlerà di quanto sta avvenendo in Cile, si potranno ascoltare testimonianze dirette, si potrà fare un piccolo gesto in solidarietà con quanti là lottano contro una delle molteplici facce del fascismo e del capitalismo.
Compagne e compagni anticapitalist