11 giugno 2009 – alle 21.00
Filippo Pennacchio presenta What Fun Life Was.
Saggio su Infinite Jest di David Foster Wallace.
Interverranno, assieme all’autore:
– Paolo Giovannetti, docente di Letteratura italiana e Tecniche del racconto,
Università IULM;
– Fabio Vittorini, docente di Letterature comparate, Università IULM.
Nel corso della serata verrà proiettato il video DavidFareWell, realizzato
da minimum fax in collaborazione con NessunoTV.
Celebrato e snobbato, molto discusso ma poco letto, spesso trascurato dalla critica, per lo meno italiana, il poderoso Infinite Jest di David Foster Wallace, al suo apparire nell’ormai lontano 1996, fu salutato come “il monolito kubrikiano della letteratura giovane”. Su questa pietra miliare dell’America di fine millennio, “opera spettacolare, stupefacente nella sua immensa ispirazione, illuminante nella sua profonda, disarmante tristezza”, Filippo Pennacchio, un giovanissimo studioso, ha appena scritto un volume, il primo in assoluto in Italia, sviscerando sia le implicazioni storiche sia i risvolti formali e strutturali. Da un lato, l’orizzonte, ricchissimo, della narrativa nordamericana d’oggi, postmoderna nelle sue radici ma totalizzante nelle sue intenzioni. Dall’altro, la costruzione di un romanzo ambizioso e discontinuo insieme, corale e polifonico ma anche capace di denunciare le proprie falle, di allegorizzare la propria sconfitta.