ABOLIRE L’EGASTOLO

25 GENNAIO 2010

ABOLIRE L’ERGASTOLO
nell’ambito del programma “22 – 13 COX18 MILANO RESISTE”
Giuliano Capecchi (Associazione Liberarsi)
Nicola Valentino (Cooperativa Editoriale Sensibili alle Foglie)
presentano:
L’assassino dei sogni, di Carmelo Musumeci (Ed. Biblioteca dell’evasione, 2009 )
L’ergastolo dall’inizio alla fine, di Nicola Valentino (Ed. Sensibili alle Foglie, 2009)

In un’era in cui il giudizio domina la comprensione, i conflitti sociali e il disagio diventano oggetti del diritto penale, l’istituto dell’ergastolo assume la funzione simbolica della giustizia infinita. Simbolo e monito per i più, a spese di vite svuotate della loro storia e bollate come ‘criminali’, ‘colpevoli’, degne solo di un rimorso rabbioso. L’antro del sentimento in cui non si vorrebbe mai precipitare.

Figlio della schiavitù, il carcere finisce così il suo giro tra gli equilibri e le compatibilità del reiserimento sociale e torna, se possibile peggio, ad essere una condanna a vita, senza appello.

L’astrazione del reo genera diffidenza, indifferenza, reifica la colpa che merita la punizione. Quindi il primo muro (il nostro muro) è la distanza con le cose. Il primo passo è la conoscenza.

campagna per l’abolizione dell’ergastolo

sezione abolizionista dell’Archivio Primo Moroni

 

L’Assassino dei Sogni è un libro diretto, coinvolgente, che parla al cuore e fa aprire gli occhi. È una raccolta di racconti, fiabe, resoconti quotidiani tratti da un diario, ballate e quant’altro, che attingono tutti dalla realtà. E la realtà in questo caso è fatta di sbarre e cemento. Carmelo Musumeci nasce il 27 luglio 1955 ad Aci S. Antonio, in provincia di Catania. Condannato all’ergastolo, si trova nel carcere di Spoleto. Ha scontato finora 20 anni. La sua famiglia vive in Toscana, oltre alla compagna ha due figli e due nipotini. Ama definirli “la luce dell’uomo ombra”. Entrato con la licenza elementare, all’Asinara, in regime di 41bis, riprende gli studi e da autodidatta termina le scuole superiori. Nel 2005 si laurea in giurisprudenza con una tesi dal titolo: “Vivere l’ergastolo”. Attualmente è iscritto all’università di Perugia al corso di laurea specialistica: gli mancano 6 esami per concludere.

È promotore della campagna “Mai dire mai” per l’abolizione dell’ergastolo.

La fine dell’ergastolo non ha la stessa liturgia del suo inizio, quella che viene costruita con la sentenza di condanna. Il fine pena passa inosservato fra le cartelle della burocrazia penale, non è scritto a chiare lettere, al punto che non capisci se ti stia accadendo davvero. La “pena di schiavitù” – come Cesare Beccaria definì l’ergastolo quando lo propose come alternativa alla pena di morte – pur se esaurita, resta nel corpo del condannato come un marchio indelebile. Ma la torsione dell’ergastolano e la sua sopravvivenza alla condanna non sono un fatto privato. Poiché implicano e coinvolgono tutta la sua rete amicale, familiare, lavorativa e affettiva, esse investono ampie fasce sociali. Perciò, questo libro, attraverso l’esperienza dell’ergastolo vissuta dall’autore, le testimonianze dirette e gli scritti di ergastolani d’ogni tempo, pone una domanda essenziale: puòò la nostra società, con un guizzo di civiltà, liberarsi di questo residuo di schiavitù?

ROSSOPANE

23 GENNAIO 2010

ROSSOPANE – COX18 MILANO RESISTE 22 13
p r e s e n t a z i o n e 
 # 4 r o s s o p a n e
CIRCO 
E 
FIERA 
DI 
QUEL 
CHE 
ACCADE 
QUI
DJSETTERS
 E 
IL 
FELICE 
FACCIAMO 
TUTTO 
DI 
ROSSOPANE

enrico
e
l’hymalaya.robi
l’italiano
al
leo.cliamte
justice
action.alex
foti.naga.iran
e
l’onda
 verde.provocoazioni.compagnia
 teatro
 della
 fretta.rossopane
 parla
 di
 rossopane.a.t.i.r.cox18.calusca.archivio
 primo
 moroni.ubi
 broki.le
 alici.asilo
 e
 la
 costituzione.le
 froce.la
 froge.magliette
 di
 naki.pensieri
 di
 iori.aut
art.sciame.compagnia
 di
 danza
 fattoria
 vittadini.compagnia
 delle
 furie.blues
 men.i
 jazzisti
 del
 vicolo
 dei
 lavandai.roberta
 con
 il
 piffero
 a
 suonare
 il
 tango
 e
 vivaldi.l’islam
 all’ortomercato.lifegate
 no.milano
 x.agenzia
 x.xxx.il
 tube
 autogestito.il
sud
del
 mondo.una
drag
 queen
sola
e
truccata
da
maura.due
drag
 queen
 sole
 acconciate
 da
 mariasole.presentazione
 del
 #4rossopane.casa
strasse.tonno
 e
 il
 suo
 koala.che
 cos’è
 il
 teatrodanza.l’amicizia
 è
 importante.biblioteca
vivente.ingresso
a
sottoscrizione.palline
dell’ikea.banane
e
 telefoni.rap
 d’oltreoceano.angolo
 della
 tisana.we
 could
 be
 lovers.economisti
 a
 confronto.disegni
d’aria.inviti
falsi.rossopane.ikea
signiDica
“fai
da
te”.DIY
(?)
!!!

info
/
info@rossopane.org
/
oppure
www.rossopane.org
/
o p p u r e 
 g o o g l e u s .

2015.
 E’
 giunta
 l’ora.
 La
 
 Moratti
 ce l’ha
 fatta,
 tutti
 i
 riDlettori
 sono
 puntati
 su
 Milano.
 A
 qualcuno
 piace chiamarla
 la
 capitale della moda,
 o
 dell’architettura,
 o
 vantarsi
 della
 sua
internazionalità,
e
 in
 fondo
 come
 dargli
 torto?
 Sono
 tutti
 questi
 fattori
 infatti
 ad
 aver
 contribuito
 alla preparazione
 dell’Expo.
Con
 il
 patrocinio
di
 Armani
 e
 la
 supervisione
 di
 Art
 Attack,
grazie
 a
 una
 task
force
 formata
 da
 immigrati
 e precari
senza alternativa,
 maDia
 e
 architetti
 arrivisti,
tutti
 i
 cantieri
 a cielo
aperto
(…tutti)
sono
stati
 rattoppati
 con
cartapesta
 e
 forbici
con
la
punta
 arrotondata.
 Milano
splende come
 un
gioiellino
 di
 cemento.
Niente kebab,
 niente bici,
 niente
 birre
 per
 strada,
niente
 musica alta…l’epurazione
 è
 riuscita
 talmente bene che
 l’Expo
si
svolge
 in
 una
 città
 dimezzata.
Gli
unici
 rumori
 che
 si
sentono
 sono
quelli
del
 trafDico
e
 delle
 sirene
 coprifuoco
 per
 la
 sera.

Rimangono
solo
gli
 over
40,
 i
 ricconi
 cocainomani,

qualche
 cane
randagio
e
 qualche
 turista
 giapponese.
A
 niente
 sono
valsi
 le
 proteste
 e
 i
 
 tentativi
 di
 attivisti
 e
 artisti
 milanesi
 per
 evitare
 di
 essere espropriati
 della
 loro
 stessa
 città:
 I
 Ministri
 hanno
suonato
 nudi
 davanti
 a
 Palazzo
 Marino;
 i
 vecchietti
 del
 Bellezza si
 sono
incatenati
 alla
 pista
 della
 balera;
 Lella
 Costa
 ha
 promesso
 di
 votare
 la
 Lega
 in
 cambio
 di
 più
 spazi
 verdi.Anche
rossopane
ha
 tentato
di
dare
 un
suo
contributo
alla
 lotta,
in
primo
 luogo
ritirandosi
 in
campagna
 da una zia
 (rossopane
 crede
 nella
 partecipazione
 e nella condivisione,
anche
 dei
 parenti),
 a
chiedersi
 “Che
 cos’è
 fare
 cultura?”.
 Ogni
 pagnotta

ha
 declinato
 l’interrogativo
 a
 modo
suo,
c’è
 chi

tra
 un
 libro
 di
 Vittorini
 e
uno
di
Pasolini
 si
 è
 chiesto
“Qual
è
 il
 ruolo
dell’intellettuale
 nella
società?”,
 e
 chi

l’
 ha
 interpretato
 come
 “occupa
 la
 biblioteca
 della
 zia
 perché
 la
 cultura
 deve
 essere
 fruibile
 da
 tutti”.
 Ad
ogni
 modo
tutto
 rossopane è
 giunto
alla
 conclusione
 più
ovvia,
 ma
che
 nessuno
aveva
 osato
 mettere in
pratica.
Se
 fare
 cultura
 implica
 arrivare
 al
maggior
numero
di
 persone
 e
 
con
 strumenti
 efDicaci,
allora
 la televisione
 deve
 fare cultura.
 Già.
 Rossopane
deve
 servirsi
 della
 televisione.
Vero.
 Ma
 Come?…Partecipando
al
 Grande
 Fratello!
 (o
okkupandolo,
 come
 si
 è lasciato
 credere
 a
 Nura).
Ma
 neanche
 questo
 è
 servito,
e
 rossopane
 dopo
aver
cercato
di
 introdurre
il
 diy,
la
 pratica di
 battersi
 il
cinque
 alto
per
ogni
 cosa e
 mille
 appelli
 per
 salvare Milano
in
 diretta su
 canale 5,
è
stato
 sbattuto
fuori
 dalla
 casa in
 blocco
 per
 ubriachezza
 molesta.
 E
 così,
 infrante
 tutte
 le
 speranze
 (diffondere il
verbo
 nel
Belpaese,
vincere
 il
 Grande
 Fratello
e
 scappare
 in
Giamaica coi
 soldi,
ma anche
 banalmente
 avere
 una
 casa
 senza
 pagare
 l’afDitto),
i
 rossopanini
hanno
raggiunto
il
 resto
della
 comunità attivista
cultural
 milanese,
che
si
 è rintanata a
 vivere
 alle porte
di
 Milano
nell’unico
cantiere dimenticato
aperto
 e
 l’unico
dove
 si
prenda
 il
 wireless
 a
 scrocco,
quello
di
 Santa Giulia. 
La
Moratti
 nel
frattempo
è
 felice
 come
 una
 pasqua.
Potrebbe
 essere
 in
pensione,
e invece
 è
il
sindaco
di
 una
 città.

Si
parla
 di
 Milano
 su
 tutti
 i
giornali
 esteri
 (come
 non
importa,
 l’importante
 è apparire
 come
 ben
insegna
 il
 folklore
 politico
dominante).
 Ha una storia
 segreta
 con
De Corato,
anche
 se
 litigano
spesso
perché
 lui
 chiude
 sempre
 tutte
 le
 porte
 e
 costruisce
 trincee
 con
 le
 sedie
 del
 salotto.
 Ha
 raggiunto
 tutti
 i
 traguardi
 che
 si
 era
 preDissata
 ed
 ha
 appena
 pubblicato
una
 biograDia
 dal
 titolo
“O
 la
 va
 o
 la
 spacca”.
 E’
 talmente
 attenta
 alle
 esigenze
 della sua
 città
 e
 va
 talmente tanto
 in
 giro
 che manco
 si
 è accorta
 che
 Milano
 sembra un
 ipermercato
 spagnolo
 nell’ora della
 siesta.
 Non
c’è
 più
 nessuno
 a
 romperle
 le
 balle,
e
 questo
 basta
 e
 avanza.
 Tra
 i
 parcheggi
 e
 le
 “soluzioni
 abitative”
 di
 Santa
 Giulia
 intanto
 la
 situazione
 non
 è
 delle più
 confortevoli:
 è
 quasi
 Dinita
 la
 vodka,
 e
 il

22 – 13 COX18 MILANO RESISTE

22-13_low

A 20 anni dal gennaio 1989, il centro sociale Cox18, occupato e autogestito da 33 anni, viene sgomberato per la terza volta

Il mattino del 22 gennaio 2009, senza che vi fosse stato alcun preavviso, un ingente numero di forze di polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia locale e tecnici della A2A, bloccano tutte le vie di accesso al centro sociale di via Conchetta 18 e procedono allo sgombero forzoso dello stesso. Amministratori comunali, questore e prefetto si rimpallano la responsabilità dell’operazione. Il Pubblico Ministero sostiene di essere stato avvisato a giochi fatti. Poco importa. Tutti, invece, concordano che l’importanza dell’operazione è che il Comune non perda il valore dell’area. Si tratta di una questione “patrimoniale”.

Dietro alla finta maschera della legalità, lo sgombero cancellava uno spazio vivo e attivo da 33 anni, parte integrante e ormai storica di un quartiere popolare come il Ticinese, punto di incrocio di cultura, controcultura, informazione, controinformazione, per la città e a livello nazionale ed europeo. Un luogo nel quale tutti hanno sempre trovato spazio, idee, confronto, scambio, stimoli.

E’ passato un anno, e proprio come nell’89, l’ondata di solidarietà e di mobilitazioni che ha trasversalmente percorso tutti, interessando numerosi settori della società, ha prodotto la liberazione del centro sociale, piccolo per dimensione ma grande per storia ed incisività.
Tuttavia, il braccio politico-militare di un “ordine nuovo” che si vorrebbe instaurare a Milano, ma non solo, ha concentrato le sue moleste attenzioni su altre realtà e spazi sociali: USI, Torchiera, Micene, Circolo dei Malfattori, Ambulatorio Popolare. Centinaia di denunce a studenti e operai, a chi manifestava per una scuola e per una università diverse, o a chi portava la propria solidarietà davanti ai cancelli della INNSE.

“Cox18 Milano resiste” sono allora tre settimane di iniziative che abbiamo cercato di costruire insieme alla città, per attraversare nuovamente Milano con le azioni, le parole, le voci di chi non è disposto a subire il pugno di ferro degli expo-immobiliaristi assetati di denaro e potere: speculatori accorsi a Milano come delle mosche per banchettare sull’ultimo escremento prodotto dal capitale, l’Expo 2015.

Programma “22 – 13 Cox18 Milano Resiste”

Venerdì 22 gennaio, ore 22.30

Inaugurazione “22 – 13 Cox18 Milano resiste

Interventi di Cox18 e USI

Striscioni, foto, filmati e testimonianze della passione coxiana…

fuorimostra

DJ set: Night Fighters

Sabato 23 gennaio, ore 22.00

Presentazione #4rossopane

rossopanePerformanceRossopane

Lunedì 25 gennaio, ore 21.00

Presentazione dei libri

L’assassino dei sogni di Carmelo Musumeci, ed. Biblioteca dell’evasione

L’ergastolo, dall’inizio alla fine di Nicola Valentino, ed. Sensibili alle foglie

Giovedì 28 gennaio, ore 21.30

Milan noir e giald

FATTI DI CRONACA – Storie liberamente tratte da esperienze di vita propria e altrui, raccontate in filigrana con il filtro della vera emozione

di e con Vincenzo Costantino Cinaski, Folco Orselli, Matteo Speroni

FattiDi Cronaca:V.Cinaschi,F.Orselli,M.Speroni_28-01-10

Venerdì 29 gennaio, ore 19.00

Aperitivo + presentazione del libro LA MEMORIA E L’OBLIO di Roberto Silvi (2009, ed. Colibrì)

Proiezione del video A LIVELLA

Sabato 30 gennaio, ore 23.00

Night for the Deaf: concerto SMALL JACKETS + THE SADE

Domenica 31 gennaio, ore 17.00

Dressed In Pink – thé e torte e delizie

All’interno del programma “22 – 13 Cox18 Milano Resiste” , Pinkitchen propone una gustosa merenda rosa shocking con thé, torte e delizie assortite… per palati vegetariani, vegani e non!

DJ set a cura dei Verbania Boys

Giovedì 4 febbraio, ore 21.30

Tutti all’USI, in v.le Bligny 22

Teatro + Storia sociale polifonica della Milano attraverso i luoghi che vogliono far scomparire o sono sotto attacco

Venerdì 5 febbraio, ore 21.30

SLAMX per fare rivoluzione servono belle parole

SLAMX_XXIV_maggio

Sabato 6 febbraio, ore 23.00

Concerto hard-core/noise – Zona + Nashwua

Domenica 7 febbraio, dalle 12.00

Mercato biologico

Contest di cucina all’ora di pranzo:

Coox18SoulKitchen (Naviglio’s specialities)
VS
Ass. Primo Moroni di Bologna (la cucina emiliana del Casone, Monticelli)

Mercoledì 10 febbraio, ore 21.30

News from Smogville. Raccontare Milano negli anni zero

RaccontareMilanoNegliAnniZero

Venerdì 12 febbraio, ore 23.00

Night for the Deaf: concerto VIC DU MONTE’S PERSONA NON GRATA + MATRA

nfd_12-2-2010

Sabato 13 febbraio, ore 17.00

La Milano che viene (finanza, mattone, politica)

Sabato 13 febbraio, ore 23.00

Dj-set coi meglio Dj che hanno sostenuto Cox18

Domenica 14 febbraio, dalle ore 15.00

Festa dei Pirati

SOLE & SKYRIDER BAND

21 Gennaio 2010

Sole & The Skyrider Band Live in Cox18

Sole, dopo due anni di live show senza requie torna con Plastique il naturale successore di Sole & The Skyrider Band.
Rispetto al debutto, Plastique sembrerebbe un lavoro molto più compatto ed accessibile, una sorta di doppio speculare e opposto rispetto alle atmosfere apocalittiche dell’album precedente. L’album che esce il 13 ottobre per la Fake Four Inc.
E’ preceduto da una traccia, intitolata Battlefields, realizzata in collaborazione con Markus Acher (Notwist) e probabilmente una delle release più orecchiabili e “facili” di Sole. Come anteprima, l’etichetta mette a disposizione per il free download l’intero ep Battlefields attraverso una pagina dedicata.
info: www.myspace.com/soleandtheskyriderband

Quaderni Viola

17 GIUGNO 2010 – dalle 21.00

Presentazione di: LA STRANIERA
Informazioni, sito-bibliografie e ragionamenti su sessismo e razzismo

Ne discutono: Laura Corradi (curatrice del numero), Lidia Cirillo (storica del femminismo), Giovanna Pezzuoli (giornalista), collettivo Shora

“La Straniera” è il secondo numero della nuova serie dei “Quaderni Viola”, collana di testi femministi monotematici che desidera mettere a disposizione, soprattutto delle giovani generazioni, agili strumenti di informazione e indicazioni per eventuali successivi approfondimenti. Si tratta di fascicoletti tascabili, in cui argomenti complessi sono trattati in maniera semplice e breve e seguiti da bibliografie e sitografie. L’antisemitismo; la persecuzione dei Rom; i rapporti tra colonialismo, sessismo e razzismo; la politica del sesso nelle colonie italiane; l’ostilità contro i meridionali; il fenomeno delle migrazioni, esaminato dagli angoli di visuale non solo dell’arrivo ma anche della partenza; il mito dell’integrazione e della “civiltà occidentale”; le polemiche passate e recenti sul velo ecc. sono i principali argomenti trattatati. Inoltre, due brevi saggi spiegano che cosa nel dibattito femminista statunitense ed europeo si intende per “intersezione”, cioè come genere/classe/cittadinanza/generazione ecc. agiscono nel determinare una posizione nella gerarchia sociale e una condizione di esistenza.

Night Skinny

16 GENNAIO 2010 – dalle 22.30

NIGHT SKINNY

In occasione dell’uscita dell’album “Metropolis stepson” Cee mass alias
the Nightskinny e’ lieto di invitarvi al party di presentazione che si
terra’ sabato 16 gennaio al cox 18.
Per l’occasione interverranno molti mc presenti all’interno del disco.
Tra i partecipanti spiccano personaggi importanti della scena
underground italiana: Lord bean, Mastino, Dj Lugi, OP’Rot+Shamantide (Ganjafarm from Napoli), L mare, Gomezeta, Mental D Tektor.

Cee mass:
Dopo un warm up di circa 5 anni trascorsi a studiare macchine in
studio, accompagnare on stage amici e compagni di musica come Esa,
Tormento, Masteno, Dre love and more cee mass, meglio noto come “The
night skinny”, e’ pronto per mandare in stampa il suo primo lavoro:
“Metropolis step son”.
Reduce dalla collaborazione di un 10″ su relief rec, svariati podcast e mixtape e mini production, decide di proseguire la ricerca come producer solista.
La duplice figura di producer e sound engeneering fa di cee mass un giovane ma esperto produttore e uomo di studio. Il suo studio è un ‘wild-style’ di outboard e macchine per la musica di varie epoche. Per la realizzazione di “Metropolis step son” ha voluto collaborare con la crema dell’hip hop indipendente italiano e non solo.
More info: www.nightskinny.eu
Tra i numerosi Live on stage si alterneranno dei potenti dj set che
spazieranno dal funk piu’ potente di dj Lugi (con la sua valigetta di
45 giri e breaks originali) a Dj Tayone (veterano dello scratch e virtuoso del giradischi) che proporra’ un dj set caratterizzato da brani cult degli anni 80 e 90 e dalle recenti uscite discografiche,
da Michael Jackson ai Justice, senza pero’ trascurare il rap.
Rastea (Funk Ya Mama Crew) designer,video maker e soprattutto
produttore di musica dub elektro e dintorni, è fuori con il suo secondo mix “I live vol2” dove il suono viaggia nei generi e nel tempo attraverso una ricerca mai scontata, da Dj shadow a Davenotti, da Madlib a Gaslampkiller senza mai smettere di far ballare.
Dj Creeterio, giovane dj che si è classificato al secondo posto nella
categoria team all’ida 2009, proporra’ un dj set dal sapore nostalgico:
sonorita’ golden age si alterneranno a scratch e tecniche veramente stilose.
Dumbblonde e Giulia From Above uniscono le forze e le rispettive
sonorità alla ricerca di un’enorme bolla bigfatbass che vi schiaccerà contro le pareti del cox 18.
Per l’occasione il duo proporra’ una selezione dubstep davvero
imperdibile!

Aperitivo

16 GIUGNO 2010 – dalle 19.00

Aperitivo con delitto in cox18
Con presentazione del libro + dvd

“Milano noir e giald” ed Cox books, AgenziaX

cibi rigorosamente GIALD E NOIR:
– Sformato di riso Venere con crema di
zafferano – Riso Venere con pollo mele e curry – Seppioline in su tinta con polenta – Tacchino con porri e zafferano – Farinata di ceci con semi di papavero – Crema di fagioli neri e zafferano – Insalata di fagioli neri e mais – Ribolla gialla e Nero d’Avola

A me, quando mangio, mi piace sentire Marsiglia
vibrarmi sotto la lingua. Selvaggia e volgare, come possono essere una
spigola, un sarago o delle triglie con finocchi alla, griglia condite
solo con un filo d’olio d’oliva, come da Paul o all’Oursin…
Non hanno
mai assaggiato le lumachine in sala piccante, né la salsa di ricci di
mare, né i piedini e le interiore di montone, oppure il merluzzo con
cipolla e salsa alle erbe, La salsa bohémienne, lo stufato di fave
fresche. e ignorano del tutto la gioia di una zuppa di basilico, appena
tiepida, all’ombra di un pino…E così ritroviamo tutta la convivialità
del sud: mangiare è una festa…
Ovunque vado, in qualsiasi città del
mondo, la prima cosa che faccio è andare al mercato…Frutta e verdura,
ma anche erbe e spezie. La varietà dei colori faceva a gara con la
molteplicità degli odori.

(Jean-Claude Izzo, Aglio, menta e basilico.
Marsiglia il noir e il Meditteraneo)

PORK DUKES + NEON MANIACS

09 GENNAIO 2010 – dalle 23.00

PORK DUKES + NEON MANIACS

PORK DUKES(dal 1976 uk punk)
www.porkdukes.com
La band era originariamente formata dai due fratelli ed ex dei Gnidrolog, band progressive, Colin Goldring (voce/chitarra) e Stewart Goldring (chitarra/voce) con gli pseudonimi Vilos e Horrendus Styles e da Scabs (basso), Germun LePig (batteria, poi sostituito da Bonk) e Mack E. Valley (tastiere, poi rimpiazzato da Guardian Angel).
I Pork Dukes combinavano il pop punk dei Buzzcocks con testi molto volgari, irriverenti e in generale tipici del rock demenziale. Le vere identità dei componenti furono inizialmente tenute nascoste e la band suonava ai concerti sempre con maschere per coprire i volti, tanto che ci furono voci secondo le quali i Pork Dukes erano in realtà i Led Zeppelin, Steeleye Span, The Rezillos, Fairport Convention, Tenpole Tudor travestiti.
Dopo aver pubblicato dell’album Pink Pork e di tre singoli su Wood Records, la badn si sciolse nel 1979, con l’album Pig Out of Hell che fu pubblicato postumo nel 1980. Bonk suonò poi per i Rezillos, Tenpole Tudor e Phantom Chords, band di Dave Vanian, frontman dei The Damned.
Nel 2001 i Pork Dukes si RIFORMANO E CONTINUANO LA LORO ATTIVITA tuttora con live in tutto il mondo!imperdibili!

NEON MANIACS(da fullerton, california)
www.myspace.com/neonmaniacsnet

ATTIVI fin dalla fine anni 90 da Nat hall (voce e chitarra nonche titolare dell attivisiima etichetta indipendente PUKE ‘ N’ VOMIT RECORDS CON BASE A FULLERTON), anthony (the giant) basso e chris (the dwarve) alla batteria suonano un punk rock caldo tipicamente californiano che riporta alla mente Circle jerks,T.S.O.L., ADOLESCENTS, STITCHES, e molti altri, hanno portato la loro musica in tutti gli stati uniti, cbgb’s incluso, e in gran parte dell europa, tre infatti sono le precedenti tourne nel vecchio continente, con tappa anche al rebellion festival,il piu grande festival punk al mondo e anche al nostro “ROAD TO RUINS” A ROMA.. , molte le band con cui hanno condiviso il palco, POISON, STYXX, THE DAVID LEE ROTH EXTRAVAGANZA, OXYMORON, UK SUBS, CH3, and MAD PARADE, dickies, tanto per citarmne alcuni.

La città totalitaria

07 GENNAIO 2010 – ore 21,00

Calusca City Lights:
CONTRO LE NOCIVITÀ URBANE, LE INFELICITÀ E IL MONDO CHE LE PRODUCE

Presentazione del libro:
Miguel Amorós
LA CITTÀ TOTALITARIA (Nautilus, Torino, novembre 2009)

Interviene l’Autore

Ormai, nelle città i più non riescono a vivere come vorrebbero; l’ambiente urbano, così com’è, inibisce lo sviluppo delle loro personalità; è inadatto a soddisfarne i bisogni, essendo organizzato a vantaggio di qualcos’altro.
Un programma minimamente radicale ha da opporsi alla Città Totalitaria e reclamare un ritorno all’agorà, all’assemblea. Reclaiming the streets!
Deve proporsi di fissare limiti allo spazio urbano (bloccando la metastatica “città senza confini”), restituirgli la forma, ridurre le dimensioni, frenare la mobilità. Riunire i frammenti, ricostruire i luoghi e le loro memorie, ristabilire relazioni solidali e vincoli, tanto fraterni e vicini quanto universali.
Demotorizzarsi, vivere senza fretta.
Rilocalizzare la produzione (dopo averla ripensata da cima a fondo e drasticamente sfrondata), ritrovare un equilibrio con la campagna, demolire tre quarti del costruito, decementificare il territorio, dimenticarsi del mercato (o, ancor meglio, sradicarlo, bruciarlo e poi cospargelo di sale).
Uscire dall’anonimato, per evolvere come individui (e affinità) fino a trovare la propria identità e il proprio posto nella collettività, lì metter radici e fare.
Allora, nelle vie della città potranno spirare i refoli di un’aria che ne renda liberi gli abitanti, dissolvendo finalmente quella cappa di “arione sporco” che da troppo tempo li opprime.

Miguel Amorós
Partecipe del ’68 spagnolo, negli anni Settanta dà vita a vari gruppi anarchici, tra cui “Bandera Negra”, “Tierra Libre”, “Barricada”, “Los Incontrolados” e “Trabajadores por la Autonomía Obrera y la Revolución social”, conoscendo le carceri franchiste prima di essere costretto all’esilio in Francia.
All’inizio degli anni Ottanta, è in rapporto con Guy Debord e partecipa alla diffusione dell’Appels de la prison de Ségovie.
Tra l’84 il ’92, fa parte della redazione della “Encyclopédie des Nuisances”.
Tra le sue principali ricerche storiche, ricordiamo La Revolución traicionada. La verdadera historia de Balius y Los Amigos de Durruti (2003), Durruti en el laberinto (2006) e la biografia dell’anarchico valenciano José Pellicer, fondatore della Columna de Hierro (2009).
Sull’ideologia del progresso e sulle nocività ch’essa genera, ha scritto, fra l’altro, il Registro de catástrofes (Anagal).
Numerosi testi di Miguel Amorós sono presenti sulla biblioweb “Caosmosis”

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