Siamesi Brothers


Siamesi Brothers

06 Dicembre 2008

Siamesi Brothers

Parte Prima:

Parte Seconda:

Parole Sante, il titolo del primo singolo dei Siamesi Brothers (http://www.myspace.com/siamesibrothers), il nuovo progetto musicale di Esa The Funky Prez
& Tormento. Fratelli, appassionati di musica e cultura nera, artisti presenti
nella scena Hip Hop italiana da oltre un decennio, dopo aver percorso itinerari
e esperienze individuali all’interno della musica Black, i due storici MC hanno
collaborato per la prima volta alla realizzazione di un disco comune. Lasciatisi alle spalle impegni e restrizioni imposte dalle etichette
discografiche, i Siamesi Brothers hanno deciso di realizzare il progetto
seguendo logiche indipendenti, spinti dall’esigenza di fare buona musica senza
alcun tipo di limitazione alla propria creatività. Concepito nella funkroom, l’
home studio di Esa a Milano, il progetto Siamesi Brothers vedrà la luce come
street album, disponibile esclusivamente via internet o nei numerosi live che i
due stanno organizzando per la penisola.

17 tracce realizzate in poco più di un
mese. Un lavoro impressionante, di grande qualità sia a livello musicale che di
contenuti. Le collaborazioni sono numerose e tutte degne di nota: da MC quali
Dre Love, Gue Pequeno e Jack The Smocker a producer quali Shablo & C Mass. Come
racconta lo stessa Esa: Il disco è stato realizzato in poco più di un mese
grazie all’ispirazione e all’alchimia stabilitasi tra mio fratello ed il
sottoscritto e alla collaborazione di numerosi MC e producer di primo piano
della scena italiana. Il tempo di realizzazione sembra incredibile così come la
disponibilità degli artisti, ma tutto ciò è la prova dell’impegno e del
rispetto dimostrati nel corso della nostra carriera artistica per gli artisti e
la cultura Hip Hop in generale.

Il progetto riflette il percorso personale di
Esa e Tormento all’interno della cultura nera: appassionatisi al rap che arrivava dagli Stati Uniti durante i primi anni novanta, come migliaia di altri fan, i due hanno in seguito approfondito lo studio dei campionamenti, scoprendo leggendari artisti e pezzi funk e soul, per arrivare fino alle spiagge della Giamaica, al reggae e alla dancehall. I pezzi realizzati per questo album sono il nostro omaggio alla cultura nera e a tutto ciò che ci ha insegnato. Nel progetto ci sono stimoli e temi eterogenei: dalle classiche battle rhyme ai testi d’amore, dalla contestazione politica e sociale al divertimento e alla celebrazione della vita. Nella cultura Hip Hop, l’inclusività e l’eclettismo sono sempre stati componenti alla base di questa cultura: i diversi stimoli vengono adattati, reinterpretati e trasformati in qualcosa di diverso, in qualcosa di assolutamente personale. Questi i temi e l’ispirazione alla base del progetto Siamesi Brothers

Pure Punk – Club27, Crash Box, Svetlanas

05 Dicembre 2008

PURE PUNK: Club27, Crash Box, Svetlanas

Pura musica PUNK, tre generazioni nella stessa serata.

La legend band CRASHBOX è attiva dagli albori del punk italiano. Il loro primo vinile esce nel 1985, poi mitiche registrazioni su audiocassetta (gelosamente cuostodite dai fortunati possessori) e altri cd- dopo una pausa di riflessione calpestano con intensità i palchi di mezza italia per la gioia degli amanti della musica e della loro esperienza e per tutti i giovani punk che si appiccicano la loro scritta sul chiodo… le giovani SVETLANAS sono una punk band’77 tutta femminile, con al loro attivo diversi concerti e registrazioni. I CLUB-27 sono attivi da molti anni, non quanto le prime band anni’80 ma con un mare di live alle spalle. il loro disco “terroristen” ti fa surfare e pogare in velocità con un punk-rock’77 di ottima esecuzione.

Queste tre ottime band assieme hanno pubblicato di recente un interessantissimo vinilazzo 45 giri.

Non mancate a questo live..!!!

Filmmaker – Aperitivo in Cox

03 Dicembre 2008

A propos de Filmmaker
Pepi Luci Bom e le altre ragazze del mucchio

Vogliono anche le rose in Un mercoledì da leoni

Se ai sapori della grande abbuffata preferisci i dissapori della cena dei cretini, allora non aspettare fino all’ultimo respiro perché se la classe operaia va in paradiso, noi invece andiamo tutti in cox.
Se saremo otto e mezzo o novecento poco importa, un uomo in più è sempre ben accetto alla festa di filmmaker

Cristiano Armati – “Cuori Rossi”

28 Novembre 2008

Presentazione del libro: CUORI ROSSI di CRISTIANO ARMATI

Marco Philopat ne discute con l’Autore

L’Italia è una Repubblica fondata sul mistero. Un concerto di forze occulte dotate di leggi speciali ha tramato contro le voci impegnate a chiedere dal basso il riconoscimento di fondamentali diritti sociali e politici. Come risultato, una licenza d’uccidere che, dal secondo dopoguerra fino a oggi, ha spezzato le vite di uomini e donne, spesso giovanissimi, uniti da una passione che parla di giustizia, libertà e fraternità.

Dalla strage di Portella della Ginestra alla feroce repressione delle manifestazioni indette in occasione del G8 di Genova, “Cuori rossi” racconta, dunque, oltre che di storie dimenticate, anche di una “guerra mai dichiarata che ha usato le armi non convenzionali delle automobili sabotate, dei candelotti lacrimogeni sparati ad altezza d’uomo, degli eserciti clandestini, dei servizi segreti deviati” e delle collusioni con la criminalità comune e mafiosa per aggredire, intimidire e uccidere soggetti non omologati e “insuscettibili di ravvedimento”.

Dall’omicidio di Alceste Campanile alla morte di Carlo Giuliani, dall’assassinio di Peppino Impastato alle esecuzioni di Fausto e Iaio e di Valerio Verbano, dall’accoltellamento di Davide Cesare “Dax” alle recentissime aggressioni organizzate dai militanti dell’estrema destra a Roma e a Verona, il libro, retto da uno stile narrativo basato sull’evidenza dei fatti, vuole strappare le vittime dello squadrismo fascista contemporaneo e della violenza di Stato a quella grossolana falsificazione del passato che, sotto il mantello paludato della Storia, “ha da sempre il compito strategico di mettere la mordacchia ai vinti”.

 

Nicola Valentino – “Barelle: I dispositivi mortificanti dell’ospedalizzazione”

27 Novembre 2008

Presentazione del libro: “Barelle: I dispositivi mortificanti dell’ospedalizzazione” di Nicola Valentino

Nicola De Lussu e Nicoletta Poidimani ne discutono con l’Autore

Questo libro nasce da una ricerca socianalitica svolta a Molfetta e condotta con persone che operano sia nella locale struttura ospedaliera sia in servizi territoriali. A questo primo gruppo di lavoro si sono aggiunti successivamente tecnici di laboratorio e infermieri del Cardarelli di Napoli, alcuni dei quali hanno animato nei decenni scorsi il “Centro per i diritti del malato” e il “Comitato ecologico” dell’ospedale. Le storie raccolte in questi due cantieri sono state intrecciate con altre già custodite da Sensibili alle foglie.

La ricerca illustra alcune condizioni che rendono patogena la struttura ospedaliera, il meccanismo economico che favorisce un sistema sanitario centrato sull’ospedalizzazione e, soprattutto, i principali dispositivi di spersonalizzazione e invalidazione della persona ricoverata, disposta ad accettare, in ospedale, mortificazioni personali e privazioni dei diritti che non accetterebbe in altri contesti. Il titolo, “Barelle”, richiama la consuetudine in uso all’Ospedale Cardarelli di ricoverare gli ammalati ben oltre i posti letto disponibili, tenendoli in barella nei corridoi dei reparti. È stato scelto perché la pratica cui rimanda esemplifica in modo emblematico il ruolo totalitario che l’ospedalizzazione svolge in un sistema sanitario privo di alternative.

CANTIERI DI RICERCA SOCIOANALITICI

La cooperativa Sensibili alle foglie svolge attività di ricerca coordinando cantieri di socioanalisi all’interno di specifiche istituzioni. Al cantiere aderiscono quelle persone profondamente insoddisfatte della loro condizione, e quindi motivate a raccontarla e a modificarla. Questo dispositivo di ricerca viene definito “cantiere” perché la sua funzione principale è quella di produrre una nuova narrazione dei dispositivi relazionali agenti nel contesto istituzionale. Una narrazione diversa dal mito attraverso il quale l’istituzione mira a legittimarsi socialmente. L’unica regola alla quale sono vincolati i partecipanti al cantiere è quella di raccontare quanto quotidianamente accade all’interno dell’istituzione. Il gruppo socioanalitico comincia a vivere effettivamente nel momento in cui ogni partecipante si riconosce anche nelle parole e nelle storie dell’altro, e quindi in una comune meta-narrazione. Attraverso questo gioco di rispecchiamenti, un dispositivo che appare naturale e ovvio nella routine quotidiana di quella istituzione, d’improvviso, acquista una luce di significato diversa. Rivela una contraddizione sociale.)

Aperitivo in cox18

26 Novembre 2008

VENITE ANCORA A FARVI L’APERITIVO?!

Stuzzichini, piatti caldi, vino, birra, musica, libri per stare insieme e ribadire con le nostre iniziative culturali, musicali e gastronomiche la presenza nel territorio

 

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