A cura del “Centro di documentazione contro la guerra”: Migrazioni e militarismo
Continuità tra Minniti e Salvini
L’intervento italiano in Libia e oltre
I contrasti tra le varie potenze in Africa
Militarismo all’estero e guerra sociale all’interno
H E 4 R T B R O K E N è un collettivo belga fondato da Liyo e Steff. Promotore di musica clubbing, alternativa e d’avanguardia, ha portato in Belgio artisti come Total Freedom, Lotic, Kamixlo, DJ Paypal, Larry B e lavora a stretto contatto con SKY H1 e Nevrland (il duo di Ssaliva e Munix).
I Labradors sono un trio composto da Pilli, Filippo e Fabrizio e nato a Milano nel 2010. Le prime registrazioni (“The Roger Corman EP” e l’album d’esordio “Growing Back”) sono influenzate dal power pop di artisti come Elvis Costello e Joe Jackson ma anche dal punk e indie rock americano. Il secondo full-length, “The Great Maybe” è il primo lavoro che vede la collaborazione di To Lose La Track, importante label indie italiana, viene ben recepito e suonato in lungo e in largo per l’Italia. Nel 2018 vedrà la luce “Future Ghosts”, coprodotto da TLLT e Fatty Liver, disco dalle sonorità più dirette e robuste.
Winter is the project of songwriter Samira Winter, who’s love for guitar music and nostalgic imagery inspired the dream pop/indie rock four piece. Samira grew up in Curitiba, Brazil listening to her American father’s punk records, and her Brazilian mother’s MPB (Brazilian Popular Music) tunes. While living in Boston during her college years she found a love for shoegaze which led to her collaboration with Nolan Eley who recorded and produced Winter’s first EP “Daydreaming” and LP “Supreme Blue Dream”. In 2013 Samira relocated to Los Angeles where the band currently resides.
L’attuazione dell’accordo EU-Turchia e il riattivamento della Convenzione di Dublino hanno trasformato l’isola di Lesvos in una prigione a cielo aperto. Attraverso i racconti di migranti bloccati sull’isola e alcuni dati ufficiali l’incontro voule dare una panoramica della situazione attuale sull’isola.
Fecondazione in vitro, gestazione per altri, donazione e vendita di ovociti, a partire dal suo volume Nel ventre di un’altra edito da Castelvecchi, Corradi ci porta a una ricognizione critica sulle tecnologie riproduttive con una particolare attenzione ai privilegi geopolitici ed economici del mondo occidentale e alla salute delle donne coinvolte in ogni parte del processo riproduttivo.
Laura Corradi
Sociologa del corpo, femminista, viaggiatrice. Ha scritto sulla salute
delle donne, sui movimenti di lotta contro le cause ambientali di cancro, sulle mobilitazioni contadine anti-Ogm in India, sul rapporto fra salute e ambiente, sulle pubblicità etero/sessiste, razziste, classiste e sulle forme di guerriglia semiotica agite dai nuovi femminismi.
Presentazione Millepiani: Primo Moroni, Villani, Spadini Dal Lago – 14/12/96
La trasformazione dei territori, soprattutto quelli urbani, chiama in causa nuovi modelli di analisi che incontrano nell’ecologia politica una possibilità di riproposizione del sapere critico, in grado di riappropriarsi di universi di valore considerati come supporto essenziale per sostanziare singolarizzazioni diverse, nuove pratiche sociali, etiche, politiche e così via.
La ri-singolarizzazione della soggettività, le trasformazioni del sociale, la reinvenzione continua dell’ambiente appaiono infatti come pratiche ineludibili per tentare una fuori-uscita reale da piani di esistenza contrassegnati dal “grigiore” e dalla “passività”. In questa messa in discussione delle forme dominanti di valorizzazione delle attività umane si riafferma che una critica del capitalismo non può che portare a una ecologia politica, da collegarsi, secondo le parole di Gorz, a una “indispensabile teoria critica dei bisogni”.
Emmanuel Mbolela è nato nel 1973 nella Repubblica democratica del Congo (ex Zaire), è stato perseguitato per ragioni politiche quando era ancora studente e nel 2002 ha dovuto abbandonare il suo paese. Ha viaggiato e lottato sei anni prima di ottenere lo status di rifugiato in Europa.
Dopo il successo in Francia e Germania arriva finalmente nelle librerie italiane il libro di Emmanuel Mbolela, uno dei tanti esseri umani che rischiano la vita intraprendendo un viaggio disperato.
La differenza di queste pagine rispetto a molti altri memoir sull’argomento è che Mbolela è un’attivista colmo di dignità con un’instancabile voglia di lottare. In ogni situazione ha sempre tenuto la testa alta, superando le difficoltà che ogni migrante deve affrontare: il racket della dogana, i trafficanti di carne umana, le imboscate nel deserto, il lavoro in nero e la terribile arroganza della polizia africana, per approdare poi in Marocco, dove è rimasto intrappolato per quattro anni. Proprio qui, insieme ad alcuni compatrioti, è riuscito a fondare l’Associazione dei rifugiati congolesi in Marocco (Arcom) che ha promosso clamorose proteste.
La sua emozionante e drammatica narrazione ci pone davanti a una realtà di violenza e sfruttamento che le donne, ancor più degli uomini, devono subire giorno dopo giorno.