Fecondazione in vitro, gestazione per altri, donazione e vendita di ovociti, a partire dal suo volume Nel ventre di un’altra edito da Castelvecchi, Corradi ci porta a una ricognizione critica sulle tecnologie riproduttive con una particolare attenzione ai privilegi geopolitici ed economici del mondo occidentale e alla salute delle donne coinvolte in ogni parte del processo riproduttivo.
Laura Corradi
Sociologa del corpo, femminista, viaggiatrice. Ha scritto sulla salute
delle donne, sui movimenti di lotta contro le cause ambientali di cancro, sulle mobilitazioni contadine anti-Ogm in India, sul rapporto fra salute e ambiente, sulle pubblicità etero/sessiste, razziste, classiste e sulle forme di guerriglia semiotica agite dai nuovi femminismi.
Presentazione Millepiani: Primo Moroni, Villani, Spadini Dal Lago – 14/12/96
La trasformazione dei territori, soprattutto quelli urbani, chiama in causa nuovi modelli di analisi che incontrano nell’ecologia politica una possibilità di riproposizione del sapere critico, in grado di riappropriarsi di universi di valore considerati come supporto essenziale per sostanziare singolarizzazioni diverse, nuove pratiche sociali, etiche, politiche e così via.
La ri-singolarizzazione della soggettività, le trasformazioni del sociale, la reinvenzione continua dell’ambiente appaiono infatti come pratiche ineludibili per tentare una fuori-uscita reale da piani di esistenza contrassegnati dal “grigiore” e dalla “passività”. In questa messa in discussione delle forme dominanti di valorizzazione delle attività umane si riafferma che una critica del capitalismo non può che portare a una ecologia politica, da collegarsi, secondo le parole di Gorz, a una “indispensabile teoria critica dei bisogni”.
Emmanuel Mbolela è nato nel 1973 nella Repubblica democratica del Congo (ex Zaire), è stato perseguitato per ragioni politiche quando era ancora studente e nel 2002 ha dovuto abbandonare il suo paese. Ha viaggiato e lottato sei anni prima di ottenere lo status di rifugiato in Europa.
Dopo il successo in Francia e Germania arriva finalmente nelle librerie italiane il libro di Emmanuel Mbolela, uno dei tanti esseri umani che rischiano la vita intraprendendo un viaggio disperato.
La differenza di queste pagine rispetto a molti altri memoir sull’argomento è che Mbolela è un’attivista colmo di dignità con un’instancabile voglia di lottare. In ogni situazione ha sempre tenuto la testa alta, superando le difficoltà che ogni migrante deve affrontare: il racket della dogana, i trafficanti di carne umana, le imboscate nel deserto, il lavoro in nero e la terribile arroganza della polizia africana, per approdare poi in Marocco, dove è rimasto intrappolato per quattro anni. Proprio qui, insieme ad alcuni compatrioti, è riuscito a fondare l’Associazione dei rifugiati congolesi in Marocco (Arcom) che ha promosso clamorose proteste.
La sua emozionante e drammatica narrazione ci pone davanti a una realtà di violenza e sfruttamento che le donne, ancor più degli uomini, devono subire giorno dopo giorno.
Dibattito sul film “L’amour et la révolution”un film di Yannis Youlountas e sulla situazione a Exarchia con un compagno del gruppo Rouvikonas, con una compagna dell’occupazione di migranti che si vede nel film e con un membro di Perseus999
Dieci anni dopo le rivolte che infiammarono la Grecia, i media non parlano più della crisi di questo Paese, a suggerire che la cura di austerità è riuscita e che la calma è tornata. Questo film dimostra il contrario: a Salonicco i giovani impediscono la messo all’asta delle case pignorate, a Creta i contadini si oppongono alla costruzione di un nuovo aeroporto. ad Atene il potere è preocupato per il moltiplicarsi dei sabotaggi, e nel quartiere di Exarchia, minacciato di evacuazione, il cuore della resistenza accoglie i rifugiati nell’autogestione. Quest’ultimo film di Yannis Youlountas è un viaggio nella musica tra coloro che sognano amore e rivoluzione.
Ci sono fiori che aspettano anni prima di sbocciare, gesti che per compiersi necessitano di una vita, così questa biografia di Primo Moroni esce a distanza di vent’anni dalla sua scomparsa.
A ben guardare, però, non si tratta di una biografia, o non si tratta solamente di una biografia.
Il materiale che esce dalla penna di Umberto Lucarelli è un denso spaccato di un pezzo di storia recente che qui è vagliato attraverso lo sguardo presente e attento dell’autore. Le sue parole occupano
quarant’anni di storia attraversando quel lasso di tempo che ha portato la città, Milano, a trasformarsi da teatro di un conflitto sociale aspro ma al contempo espressione di grandissima vitalità ed energia, in simulacro di locali dove, come proprio Primo diceva, si vendono “vino e panini senza amore e senza memoria”.
Qui invece la memoria è la vera protagonista. Non si tratta però di quell’attività rigorosa che a posteriori cerca di ricostruire nessi di causa ed effetto ma piuttosto di quel lavorio complesso del ricordare che si nutre di affinità e sentimenti, che si permette repentini scarti temporali, capriole nel tempo e nello spazio in cui si palesa, così, la presenza di uno sguardo dell’oggi sul passato. Vicolo Calusca è un libro sulla memoria.
The first mural I painted in my life was in Milan almost 3 years ago. This was part of a series related with privacy; it was called “I accept the terms and conditions”. I loved the way fish baits works, they are beautiful, shiny, and aesthetic but at the same time they use that attractiveness to kill by cheating.
My friend Manu organized a festival so he invited me again to do the second part of this piece. Since the first mural a lot of things change about privacy, we are using for first time a new policy after Cambridge Analytica case. It is quite metaphorical how before, to accept the terms and conditions, giving your personal info, involved some sort of formality, dialog boxes, flat colours, boring paragraphs but since then the way to get our info has changed, before, you sold your soul to get something useful that you needed, programs, bank accounts, applications, but the interesting issue is that our info, specifically the one used to manipulate masses (brexit and US elections), was obtained by silly tests which offer you, through some questions, to know what kind of animal or famous actor you are.
Following this trend I decided to buff out the old version with a new one more connected with this times, changing any sing of violence or strictness for playfulness.
The ironic things is that probably this garden is the only place in Milan where there isn’t Wi-Fi, here you only can get Wiiiiiiiiiiiiii-Fi
Presentazione film documentario “FAME” (2017) di Angelo Milano e Giacomo Abbruzzese
Documentario sul Fame Festival, festival randagio di arte pubblica, illegale e senza sponsor di Grottaglie, con artisti tra i quali Blu, Conor Harrington, Ericailcane, Os Gemeos, Escif e Vhils.
Il documentario racconta perchè il festival è finito al momento di massimo successo.