ALTRO

19 Dicembre 2009 – 23,00

Dj Tayone vs Fabrizo Faraoni – The Rise set

Dj Tayone è il Turntablist!

www.myspace.com/djtayone

Il più bravo e
noto sul territorio nazionale e tra i primi in Europa: nato e
cresciuto nella scena HipHop, da qualche tempo Tayone indaga l’ambito
elettronico passando attraverso le sonorità Funk e future funky a lui tanto
care…
Fabrizio Faraoni – Producer e Dj minimal/nuFunk
www.myspace.com/dueffe
La console è il
suo ambiente naturale: le continue variazioni e i cambi di direzione rendono
i suoi dj set unici ed imprevedibili.
I due si incontrano e danno vita a un nuovo set: le atmosfere spensierate e solari del funk si appoggiano su un morbido ed ipnotico tappeto minimal techno
Il risultato è inaspettatamente eclettico e futuristico.
CANNOT MISS !!!
Finalmente c’è ALTRO!
Lo aspettavamo da un po’, e alla fine è arrivato…
Fuori dai soliti giri, lontano dalle logiche di pura commercializzazione del divertimento:
ALTRO nasce in COX18 e sarà per tutto l’inverno un appuntamento fisso.
ALTRO non è un altro, ulteriore party che si aggiunge alla lunga lista..
ALTRO è ALTRO!
Diverso, distinto…
ALTRO luogo – Cox18 – Realtà occupata da più di un quarto di secolo, una delle poche roccaforti dell’avanguardia culturale rimaste in città.
ALTRO stile – la cultura ed il divertimento, qui, non si mercificano:
Sottoscrizione all’ingresso e cocktail a prezzo molto contenuto
ALTRO sound – Live e Dj set esclusivi:
I nomi noti ed i nuovi talenti s’incontreranno dando vita a performance inedite ed irripetibili!
Insomma, per chi da tempo è in cerca d’ALTRO, adesso c’è!

Don Letts – in ricordo di Roberto Volponi

donletts

18 Dicembre 2009

Don Letts – in ricordo di Roberto Volponi
ghetto commision ritorna
in ricordo di Roberto Volponi

DON LETTS – MOVIE/MUSIC SELECTION

Parte Prima:

Parte Seconda:

Parte Terza:

Parte Quarta:

18 dicembre 2009: Don Letts arriva in Cox 18 per ricordare Roberto Volponi e per sostenere l’Archivio Primo Moroni. Per difendere la cultura a Milano sotto assedio dell’ignoranza, attraverso il punto di vista di un artista che ha attraversato i movimenti culturali alternativi di tre decenni.

Militante delle Pantere Nere a Brixton nella metà degli anni ’70, incontra il nichilismo anarchico del punk attraverso i frequentatori del suo negozio di abbigliamento Acme Attractions su King’s Road a Londra. Nel 1977 è il dj del Roxy, il primo club punk di Londra, nel quale propone selezioni reggae introducendo un’intera generazione di giovani inglesi alla musica jamaicana e diventando un protagonista della rivoluzione multi-culturale di West London alla fine degli anni ’70.

Fu proprio al Roxy che Don Letts, ispirato dalla logica “do it yourself” del punk, girò il suo primo film “Punk Rock Movie”, documentario in Super-8mm sulla scena punk inglese con band come Sex Pistols e Clash. La sua attività di film-maker lo porterà a girare oltre 300 video musicali ed una ventina di documentari e film tra cui “Dancehall Queen”, “One Love”, “Punk Attitude”, “Soul Britannia”, “The Brother From Another Planet” sulla vita di Sun Ra, “The Revolution Will Not Be Televised” sulla poesia rap di Gil Scott-Heron.

Nel 2007, durante le celebrazioni per i 200 anni dalla abolizione della schiavitu’ nell’impero britannico, Don Letts ha portato nei teatri inglesi “Speakers Corner”, uno spettacolo con poeti, rapper e musicisti sul significato di essere liberi oggi.

La sua attività musicale lo vede membro di band fondamentali come Basement 5, Big Audio Dynamite, Screaming Target. Collabora con i PIL, le Slits, i Trouble Funk. Oggi Don Letts, insieme alla conduzione del proprio show settimanale “Culture Clash Radio” su BBC 6 ed alla produzione di compilation reggae, si diverte ancora a portare in giro per il mondo dal vivo le proprie selezioni musicali preferite.

Parlando di sé Don Letts dice: “La generazione dei miei genitori era arrivata in Inghilterra su una nave pagando un biglietto, e si era costruita una vita accettabile facendo i lavori più umili, rispettando i limiti, sottomessi all’autorità, ma per noi non sarebbe funzionata così. Era chiaro che a noi sarebbe rimasta la parte peggiore; capii subito che il modo in cui i neri erano trattati nel sistema scolastico era fondamentalmente sbagliato. Non potevo accettare quello che dicevano a me in quanto nero: vai a lavorare alle Poste, o nella Metropolitana di Londra. Volevo di piu’. Ho una naturale repulsione ad essere etichettato o rinchiuso in categorie; per tutta la mia vita mi sono opposto ai dogmi ed alla retorica. Ho alzato la testa. Sono il Rebel Dread.”

La reputazione di Don Letts è fondata sul suo
lavoro in campo cinematografico e musicale negli ultimi 35 anni. Le sue
opere sono state esposte al Kitchen di New York, all’Institute of
Contemporary Art ed al National Film Theatre di Londra. Don Letts è
stato premiato dalla Brooklyn Academy of Music e nel 2003 ha vinto un
Grammy Award per il suo documentario sui Clash “Westway To The World”.

In ricordo di Roberto Volponi

Il 3 Settembre 1989 un forte temporale impedì al volo L’Avana – Bonn di prendere quota durante il decollo; nel disastro morirono tutti i 126 passeggeri e 45 abitanti delle case vicino all’aeroporto. Tra le vittime anche Roberto Volponi che tornava a Milano dopo un breve soggiorno a Cuba; un amico con cui avevamo condiviso tanti momenti durante gli anni ’80.

Roberto credeva in una società basata non sullo sfruttamento dei più deboli ma sui diritti dei lavoratori; negli anni successivi alla sua tragica scomparsa ci siamo spesso chiesti come lui avrebbe commentato quello che è avvenuto e sta avvenendo in Italia nel mondo, con la sua visione lucida ed internazionalista sulla crisi dei regimi politici e sulla mutazione delle loro classi dominanti.

Roberto frequentava la Libreria Calusca; leggeva molto e condivideva con Primo la passione per la raccolta dei materiali prodotti dal movimento in quegli anni, dai semplici volantini ai giornali ai libri. Ascoltava i Clash e tutta la musica che aveva ispirato lo stile di quella band.

Per questo abbiamo deciso di ricordare i 20 anni dalla scomparsa di Roberto invitando in Cox 18 Don Letts, un dj che ha ispirato i Clash ed un film maker che ha documentato visivamente anche la storia di quella band.

E per questo tutto l’incasso della serata va a sostegno dell’Archivio Primo Moroni, per difendere la cultura e la memoria di questa città.
Siamo sicuri che Roberto Volponi, anche se stasera non può essere dei nostri, avrebbe fatto lo stesso.

Un gruppo di amici di Roberto

Alfredo Jaar – “Le ceneri di Pasolini”

16 DICEMBRE 2009

CSOA COX 18 ospita la mostra collettiva Denuncia, con Roberto De Luca, Stefano Lupatini, Daniele Pario Perra, Maria Vittoria Perrelli, Ciro Vitale e la proiezione del film di Alfredo Jaar Le ceneri di Pasolini, seguita da dibattito.

ore 18.30

apertura della mostra

DENUNCIA

Roberto De Luca | Stefano Lupatini | Daniele Pario Perra | Maria Vittoria Perrelli | Ciro Vitale

ore 21.30

proiezione del film

Alfredo Jaar, Le ceneri di Pasolini 2009, 37′

Dopo la proiezione, Enzo Di Mauro (critico letterario) e Massimiliano Guareschi (docente di Politiche Globali all’Università di Genova), partendo dal film porteranno la discussione alla situazione attuale.

DENUNCIA

Roberto De Luca | Stefano Lupatini | Daniele Pario Perra | Maria Vittoria Perrelli | Ciro Vitale

a cura di Valentina Briguglio, Francesca Guerisoli e Rossella Moratto

Gli artisti invitati condividono con Alfredo Jaar l’idea dell’arte e della cultura come intervento critico sul presente, assumendosi un ruolo attivo nella società, affrontando temi di urgenza e rilevanza internazionale, non tralasciando la qualità estetica dei loro lavori.

La mostra – che si svolge esclusivamente durante la sera della proiezione del film di Jaar Le ceneri di Pasolini –, indaga diversi tipi di presa di posizione socio-politica sul presente: essa denuncia dallo sbiadimento della democrazia alle diverse forme di dittatura, tra cui quella mediatica; riflette sul nostro quotidiano mentre nel mondo sono in corso una trentina di guerre e sulla mancanza di giustizia. In mostra il wallpaper Tea service (2005) di Roberto De Luca, il video The IV Estate (2009) di Stefano Lupatini, il disegno Senza titolo – Padre Pio e Khomeini (2006) di Daniele Pario Perra, l’installazione fotografica Gioventù ribelle. Archivio del dissenso (2005-2009) di Maria Vittoria Perrelli, l’installazione Rewind (2009) di Ciro Vitale.

Alfredo Jaar, Le ceneri di Pasolini 2009, 37′
a cura di Rossella Moratto

Alfredo Jaar, architetto, film-maker e artista, nasce nel 1956 in Cile. Realizza i primi interventi artistici durante la dittatura di Pinochet. Nel 1982 si trasferisce a New York. Jaar crede in una stretta relazione tra etica ed estetica e nel ruolo attivo e socialmente responsabile della cultura e dell’arte.

Le ceneri di Pasolini è stato realizzato per The Fear Society Pavilion, Biennale di Venezia. Il film è un omaggio a Pierpaolo Pasolini, considerato da Jaar come «uno degli artisti più straordinari e uno degli intellettuali più completi, regista, poeta, scrittore, giornalista, critico e polemista», totalmente partecipe alla vita sociale e politica dell’Italia del suo tempo.

Delta in rivolta

20 DICEMBRE 2009 – 21,00

Calusca City Lights
Presentazione del libro: DELTA IN RIVOLTA
Pirateria e guerriglia contro le multinazionali del petrolio in Nigeria
Suggerimenti da una “insurrezione asimmetrica”
(Centro di documentazione “Porfido”, Torino, 2009)

Proiezione del video
DELTA OIL’S DIRTY BUSINESS
(regia di Yorgos Avgeropoulos, 63 min., 2007)

In Nigeria, le speranze suscitate dall’indipendenza e dalla scoperta del petrolio sono affondate nelle paludi del Delta del Niger, sotto il peso dello sfruttamento selvaggio praticato da multinazionali come Shell, Agip, Chevron e delle connesse corruttele politiche.
A bordo di motoscafi veloci, con passamontagna, fucili automatici e Kalashnikov, i ribelli del Delta son però passati al contrattacco, sabotando l’industria del petrolio d’uno dei maggiori produttori mondiali.

Sono la voce armata d’una intera popolazione, stremata da decenni di saccheggio ambientale e di repressione militare. È il MEND, il Movimento per l’Emancipazione del Delta del Niger, attivo dal gennaio 2006, che si batte contro l’inquinamento di quelle terre, per il risarcimento dei danni subiti e la restituzione delle risorse alle comunità locali.
Questo bel libro fornisce numerosi elementi di conoscenza su secoli di saccheggio, sul petrolio, l’indipendenza e la guerra del Biafra, sul disastro ecologico e la palude della decomposizione sociale, sulle prime azioni di protesta, sui massacri e il passaggio alla lotta armata, sull’autodeterminazione e la giustizia sociale. Soprattutto, esso è un invito a prender consapevolezza di un conflitto in cui, volenti o nolenti, siamo già parte in causa.
I ribelli del Delta ci stanno dimostrando che si può combattere contro i signori del petrolio, contro i governi asserviti, contro la povertà e la distruzione ambientale. A noi fare la nostra parte, a noi decidere da che parte stare. La neutralità non esiste.

 

LA IRA DE DIOS + OJM

11 dicembre 2009 – dalle ore 23.00

Night For The Deaf live, con:
LA IRA DE DIOS
– OJM

Come headliners si esibiranno LA IRA DE DIOS da Lima, Peru’. Con 4 album alle spalle e centinaia di show infuocati in tutto il mondo, sono una delle realtà dell’underground rock dell’America Latina più apprezzate in Europa e Usa. La loro musica si basa su una psichedelia violenta e visionaria, con liriche in spagnolo che sembrano ispirarsi alle lotte sociali di un futuro prossimo sempre più opprimente ed allucinato.
Aprono la serata i veneti OJM, da anni sulla scena con il loro incrocio tra il Detroit sound (Iggy & The Stooges, MC5…) e lo Stoner Rock. In Cox18 presenteranno la nuova line-up e nuovi brani dal loro quarto album in uscita nei prossimi mesi.

Aperitivo in Cox18

10 Dicembre 2009 – ore 19,00

MENU FILMMAKER/DOC14

L’unico cuoco al mondo laureando in cinema e spettacolo propone:
Insaccati misti alla Kubrick
Formaggi misti alla Burton
Patate alla Jarmusch
Bruschette random alla Gilliam
Sassi di polenta alla Coppola Zucchine alla Sylvain George
Mille foglie di parmigiano alla Welles
Riso basmati alla Kusturica (con code di gambero all’arancia)
Riso venere alla divina Winona Rider (con mirepois di verdure)
Pennette alla Swanbeck (prosciutto panna piselli)
Pasta alla Rosi (pesto rivisitato)
Salamelle alla Ford & Hughes (scottadito)
Pinchos alla DePalma (spiedini di carne piccanti)
Cus cus alla Sivan (con misticanza di verdure)
Uccellini scappati alla Eastwood (involtini di carne e salvia)
Vitello tonnato alla Formann
Mousse alla Elio
Petri e Volontè (cioccolato e forse nocciole)
Tra una leccornia e l’altra Federico Chiari taglia e ricuce i flussi dei più disparati generi della musica elettronica, tra instabili mutazioni dance e paesaggi sonori allucinati, crepitanti cascate di eccitazioni cosmiche e detriti senza memoria in collisioni imprevedibili.

Vi aspettiamo!

Tim Baker + SANDIEGO

04 dicembre 2009 – dalle 23.00

MOTOR CITY ELECTRONIC EXPERIENCE
Detroit past and future #1
special guest: TIM BAKER (Real Estate / Elephanthaus) from Detroit
opening: SANDIEGO (next ep on PLANET E-Detroit) from Milan

Prima edizione in Cox 18 della serata MOTOR CITY ELECTRONIC EXPERIENCE, serata musicale dedicata alla storia, al presente e al futuro di quel movimento musicale rivoluzionario conosciuto come Detroit Techno.

A questo primo appuntamento troveremo TIM BAKER, che nel 1987 divideva la consolle con il mago Jeff Mills al Nectarine, locale storico della città del Michigan, mente lucida e fondatore di due etichette, Real Estate e Elephanthaus, che per anni hanno rappresentato ottimamente quel sound. 
Ad aprire il milanese Sandiego che a Gennaio pubblicherà un ep di due tracce per l’etichetta Planet E, del genio di Detroit Carl Craig.  

Tim Baker è una delle figure più carismatiche della scena techno e house americana. Nato a Detroit riceve il suo primo set di piatti nel 1984 e quando la prima ‘vera’ scena di Detroit techno esplode lui è in prima fila dietro alle consolle insieme a Jeff Mills e Derrick May. Nasce così la Elephanthaus che all’inizio è una linea di abbigliamento per club da lui disegnata e nel 1997 dopo i continui tour in giro per il mondo diventa una etichetta discografica dove Tim pubblica le produzioni sue e di chi ritiene all’avanguardia nell’elettronica. Alla ricerca continua di stimoli si trasferisce a Chicago nel 1998 e da lì lancia una nuova etichetta discografica orientata verso la house, la Real Estate recordings, che combina il futuribile suono di Detroit con lo spirito più black della sua nuova città. In questi ultimi cinque anni ha pubblicato svariati dischi anche per altre etichette quotatissime come la Ovum e la Nova Mute. Tim Baker è un vero e proprio artista dei piatti e come per tutta la tradizione afroamericana d’avanguardia non smette mai di ricercare e spingere il sound sempre verso l’innovazione e originalità.

Presidio a Palazzo Marino

03 dicembre 2009 – ore 17.00

Presidio a Palazzo Marino
Contro la Svendita degli Spazi Sociali

Il comune mette all’asta 67 stabili di proprietà pubblica, molti dei quali sedi di progetti di aggregazione sociale e politica, al fine di fare cassa per buchi di bilancio e investimenti speculativi in vista delle trasformazioni territoriali legate all’Expo e al nuovo piano di governo del territorio (PGT).

Per organizzare una risposta condivisa invitiamo tutte le realtà sensibili a partecipare giovedì 3 dicembre alle ore 17 al presidio davanti a Palazzo Marino durante il consiglio comunale di delibera sulla cessione degli immobili.

info:

http://lombardia.indymedia.org/node/23953

http://torchiera.noblogs.org/static/svendita