MACHINE JOCKEY NIGHT

25 Gennaio 2013 – ore 23,00

ARTISTI: Claudio Vittori – Sigmatibet
WARM UP:
– Michele Migliau
VISUAL PERFORMING:
– Davide Martorelli

INFO: MACHINE JOCKEY RECORDS – 25/01/13

Parte Prima:

Parte Seconda:

Parte Terza:

Parte Quarta:

Dopo aver lavorato, nell’ultimo anno, alla ricerca di un’ estetica musicale mirata a raggiungere uno stile introspettivo, Machine Jockey Night sarà l’occasione per presentare le nuove
produzioni che volgono lo sguardo verso sonorità organic techno e post dubstep.

Protagonisti, in un set a 4 mani, saranno il fondatore dell’ etichetta Claudio Vittori e uno degli
artisti di punta della label Sigmatibet. Cambi di passo prorompenti tra future techno e dark
dubstep, innesti live su sintetizzatori e drum machine, spingeranno la performance ad un livello difficile da classificare nella mappa delle performance da club. Questo cocktail musicale così
carico vi lascerà un retrogusto particolare grazie anche al mondo visuale creato dal talentuoso
visual performer, Davide Martorelli.

MACHINE JOCKEY RECORDS
Machine Jockey Records è un’ etichetta discografica che, tenendosi a distanza dalle mode del momento, cresce grazie alla costante ricerca di ritmi notturni e sonorità introspettive. Le
contaminazioni elettroniche sono presentate con maestria e tecnica, grazie all’utilizzo live di
tecnologie d’avanguardia.

NUNATAK

03 Febbraio 2013 – ore 11,00

Quale società si prospetta dietro la cementificazione ad alta velocità?
ne discutiamo insieme con la redazione di
Nunatak – rivista di storie, culture, lotte della montagna

UNDER ATTACK! UNDER ATTACK! La montagna è sotto attacco, oggi, come forse mai prima. Raddoppio dei trafori “storici” (Tenda, Frejus e Gottardo), “tunnel di base ferroviari” (Val di Susa, Sempione, Gottardo, Brennero e Giovi), autostrade pedemontane (in Piemonte, Lombardia e Veneto), porti “intermodali” (ferro-gomma), ampliamento e interconnessione degli aeroporti. Il tutto corredato da ulteriori linee di collegamento e “bretelle” stradali, poli logistici, cave e discariche, nuove dighe e altro ancora. In un girone infernale di nocività, devastazioni ambientali, sradicamento sociale, sfruttamento e assoggettamento alle (più o meno inconfessabili) sragioni dell’Economia e del Comando. È tempo di unificare le lotte, dispiegarne le ragioni, innovarne le pratiche. Per non segnate vie.

Il numero 28-29 (autunno-inverno 2012) di “Nunatak” contiene vari materiali d’analisi e riflessione su questi temi.

“Dinanzi al dilagare degli scempi sociali ed ecologici prodotti dalla società della Merce e dell’Autorità, le montagne della Terra tornano a essere lo spazio della resistenza e della libertà. Affinché una vita meno alienata e meno contaminata possa, giorno dopo giorno, scendere sempre più a valle” (dal colophon).