Primo aveva attraversato con singolare intelligenza e sensibilità gli anni intensi di lotte, insubordinazioni e rivolte, quel vasto processo sociale ch’egli chiamò, nel titolo di un suo giustamente famoso libro, “L’orda d’oro”.
Antropologo della città, libraio del movimento, crocevia delle più varie anime della rivolta, scientifico ballerino della vita, ha saputo unire diversità e percorsi singolari senza mai dimenticare l’obiettivo di un mondo che fosse per tutti migliore, costantemente impegnato in un’attività intesa a socializzare saperi senza fondare poteri.
Nel 1992 Primo riapre la libreria Calusca all’interno del Centro Sociale Cox18, in via Conchetta 18 a Milano, a riprova della sua disponibilità a confrontarsi con culture e contro-culture anche generazionalmente distanti dalla sua. Di questa scelta disse ho pensato che riaprire la libreria in un luogo giuridicamente insicuro come un Centro Sociale occupato e autogestito, fosse una risposta simbolica e soggettiva al razzismo politico e amministrativo del Comune, o, aggiungiamo noi ora, di qualsiasi altra istituzione nazionale, nei confronti di questi luoghi. I centri sociali sono malvisti? Allora io mi metto in quei luoghi, spendo la mia persona e il mio progetto proprio in questi luoghi e mentre faccio questo creo o voglio creare, un luogo di produzione e di ricerca culturale.
Da allora Primo ha partecipato attivamente all’assemblea di gestione del centro di cui si è preso cura insieme con noi, che con lui ci siamo confrontati, abbiamo discusso, ci siamo scambiati conoscenza, pratiche e memoria.
Lo ricorderemo con una bicchierata, qualche stuzzichino, due parole e un po’ di musica al CSOA Cox18
PRIMO MORONI
Il 30 marzo di venti anni fa moriva Primo Moroni: militante rivoluzionario, intellettuale, instancabile e visionario organizzatore della cultura indipendente, fondatore della libreria Calusca di Milano. Alla sua figura è legata la memoria del lungo Sessantotto italiano così come i germi dell’immaginazione politica dei movimenti del nostro presente.
Il 7 aprile DINAMOpress dedicherà uno speciale alla sua esperienza politica e al suo pensiero
Ecco Alias su Primo Moroni una settimana fa. Il grande intellettuale visionario di cui tutti gli autonomi milanesi e d’italia sono debitori, a vent’anni dalla sua prematura morte.
I Menace sono la migliore band punk in Inghilterra oggi!>> scrisse con entusiasmato Sniffing Glue all’epoca. I Menace, sono una delle migliori band nate dall’ondata esplosa fuori dalla scena londinese nell’estate del ’77, e incarnano tutto lo spirito di quell’incredibile anno. Han suonato a tutti i principali concerti punk come quelli del Roxy, dell’Hope & Anchor e del Vortex, così parteciparono anche ai grandi festival come il Rock Against Racism, suonarono spesso di supporto agli Sham 69 costruendo un grande seguito.
Erano puri punk!
Inizialmente firmarono con Illegal Records, il loro primo singolo in classifica fu “Screwed Up / Insane Society”.
Tuttavia, il loro secondo singolo “GLC” fu molto più controverso. È stato un superbo sfogo contro l’allora Grande Consiglio londinese dei Tory, che ha cercato di vietare i concerti punk nella capitale. Una canzone tosta che non faceva prigionieri, ‘sei pieno di merda!’ urlava ed il pezzo fu prontamente bandito dalla maggioranza delle stazioni radio. Seguirono altri tre singoli, ma a questo punto, nel 1979, si stavano creando problemi. La partecipazione fascista ai concerti di Sham 69, una stampa ostile nata dall’ignoranza, portò infine i Menace a tirarsi fuori per un po’.
Dalla fabbrica di spilli alla catena di montaggio; Ford, il paternalismo e la Sezione sociologica (e Gramsci); Taylor, l’operaio Schmidt e la squadra di baseball; modello Toyota, supermercati e (ancora) squadre di baseball; la crisi degli anni ’70 e la rivoluzione neoliberale (e Foucault); rete, nodi, creatività e la socializzazione di ruolo-funzione alla società in rete; il potere pastorale della tecnica, dai social alle community d’impresa e di brand; dal just in time al lavoro on demand; dal Postal Market ad Amazon; il management algoritmico.
Golden Bass Sound presenta: VYBZ & SKILLZ DJ CLASH – tre DJ, tre stili e un solo vincitore –
Partecipanti:
-DJ PELA (REGGAE)
-VOODO NATION (FUTURE DANCEHALL/EDM/MOOMBAH)
-BESTIE BOYS (HIP HOP)
Host: TERRY B
-VOODO NATION:
Voodoo Nation è un gruppo di musica elettronica che combina elementi derivanti da ambienti dancehall, moombahton, trap ed edm. La tribù è formata da 10 membri, tra cui djs, mcs, cantanti, producers e amici. https://www.facebook.com/VDNTNofficial/
-BESTIE BOYS: a.k.a. DJ Napalm & DJ Mate
Napalm: attivo dal 2005 con la crew RJS, Nel 2012 si avvicina all’arte dello scratch e inizia a collaborare con il collettivo Stop The Bullshit, per l’organizzazione eventi e serate.
Mate:vincitore dell IDA Italy 2015, ha partecipato nel 2016 alle finali italiane del Red Bull 3style https://www.facebook.com/deejaynapalm/ https://www.facebook.com/djmateakathewaxfukerz/
Huge Molasses Tank Explodes sono una nuova realta’ psych rock milanese, un album omonimo alle spalle uscito in vinile nel 2017 per Flying Kids Records. Si trattai di un’ottima band con un suono molto ben calibrato tra suggestivi echi ’60, influenze shoegaze dei ’90 e sensibilita’ contemporanea.
THE WINSTONS sono un power trio psichedelico formato da Roberto Dellera, Enrico Gabrielli e Lino Gitto, musicisti noti per collaborazioni rilevanti anche al di fuori dell’underground (Afterhours, Pj Harvey..). Il loro linguaggio sonoro parte da ispirazioni UK prog ’70 (Gong, Soft Machine, Canterbury sound) per poi espandersi in mille direzioni imprevedibili, con brani costruiti con grande freschezza e personalita’. https://www.facebook.com/thewinstons1/
Analisi del progetto Nato 2020 per descrivere gli “insorgenti” e i luoghi della battaglia, per nire nell’Amburgo del G20 del luglio scorso a illustrare le trasformazioni avvenute nella conduzione dell’”ordine pubblico” nelle metropoli “democratiche”.