DIFENDERE LA “RAZZA” – Identità razziale e politiche sessuali nel progetto imperiale di Mussolini

21 Ottobre 2018

In occasione della ripubblicazione del libro di Nicoletta Poidimani DIFENDERE LA “RAZZA” – Identità razziale e politiche sessuali nel progetto imperiale di Mussolini [Sensibili alle foglie, Roma, 2009-2018]

Parte Prima

Parte Seconda

Parte Terza

LA VERA STORIA DEL RAZZISMO ITALIANO

Ottant’anni dopo la promulgazione delle leggi razziali in Italia, alcune istituzioni quali le università riconoscono finalmente le proprie complicità nella persecuzione degli ebrei, ma continuano a ignorare la persecuzione etnica delle popolazioni rom e sinti, fingono di non ricordare che le colonie italiane del Corno d’Africa sono state il laboratorio sperimentale delle politiche razziali del ’38 e, soprattutto, evitano di mettere in luce il “filo nero” che le lega alle attuali politiche italiane ed europee sull’immigrazione.

Una conoscenza non edulcorata della storia del colonialismo italiano è fondamentale per individuare i dispositivi razzisti e de-umanizzanti che si formarono nei cinquant’anni dell’esperienza coloniale in Africa e che oggi vediamo riattivarsi sulla pelle di donne e uomini immigrati, col pretesto della sicurezza e all’ombra di una paura alimentata e sfruttata tanto politicamente che economicamente.

CONOSCERE IL PASSATO, PER COMBATTERE IL PRESENTE.

L’iniziativa è organizzata in solidarietà con le immigrate e gli immigrati che ogni giorno cercano di attraversare le frontiere della “fortezza Europa” e con i compagni e le compagne processati per aver partecipato, nel maggio 2016, a una manifestazione al Brennero contro la “barriera anti-migranti”.