26 Settembre 2019
VORKUTA COME ALLEGORIA – Da città-gulag a deserto industriale
Parlare delle Repubblica dei Komi vuol dire parlare innanzitutto di
Vorkuta, assieme alla Kolima il più celebre dei GULag staliniani. Una storia di deportazione e lavoro forzato che coinvolse anche molti italiani e le cui vicende sono state narrate da Dante Corneli, un comunista tiburtino che vi fu recluso per un decennio (vedansi le sue memorie, recentemente riproposte in tre volumi dall’editore Massari).
Questa tragica epopea politica è ormai totalmente sconosciuta alla
maggior dei giovani che vivono in questa città; in compenso la sua realtà di grande centro minerario in via di disfacimento sotto il peso degl’imperativi del capitale globale è uno spettro che si allunga su tutta la regione. E nel circondario di Syktyvcar, capitale della Repubblica dei Komi, contro il progetto di farne la discarica della spazzatura moscovita, sono in corso grandi movimenti ecologisti, una delle più interessanti espressioni di quei processi di trasformazione sociale della Russia “profonda” così poco conosciuti in Occidente.
Di questo e d’altro parleremo con Yurii Colombo, giornalista free lance e corrispondente da Mosca per “il manifesto”, e col fotografo Giampiero Assumma, che lo scorso agosto hanno viaggiato in questa regione estrema della Russia Europea, riportandone belle fotografie e forti suggestioni.