Don Letts – Dabasscrew

30 Novembre 2019

Dj Set: Don Letts
Opening: Dabasscrew

Militante delle Pantere Nere a Brixton nella metà degli anni ’70, incontra il nichilismo anarchico del punk attraverso i frequentatori del suo negozio di abbigliamento Acme Attractions su King’s Road a Londra. Nel 1977 è il resident dj del Roxy, il primo club punk di Londra, nel quale propone selezioni reggae introducendo un’intera generazione di giovani inglesi alla musica giamaicana e diventando un protagonista della rivoluzione multi-culturale di West London alla fine degli anni ’70.
Fu proprio al Roxy che Don Letts, ispirato dalla logica “do it yourself” del punk, girò il suo primo film “Punk Rock Movie”, documentario in Super-8mm sulla scena inglese con band come Sex Pistols e Clash. La sua attività di film-maker lo porterà a girare oltre 400 video musicali e una ventina di documentari e film tra cui “Dancehall Queen”, “One Love”, “Punk Attitude”, “Soul Britannia”, “The Brother From Another Planet” sulla vita di Sun Ra, “The Revolution Will Not Be Televised” sulla poesia rap di Gil Scott-Heron.
Nel 2007, durante le celebrazioni per i 200 anni dall’abolizione della schiavitù nell’impero britannico, Don Letts ha portato nei teatri inglesi “Speakers Corner”, uno spettacolo con poeti, rapper e musicisti sul significato dell’essere liberi oggi. La sua attività musicale lo vede membro di band fondamentali come Big Audio Dynamite, Basement 5, Screaming Target. Collabora con i PIL, le Slits, i Trouble Funk. Oggi Don Letts, insieme alla conduzione del proprio show settimanale “Culture Clash Radio” su BBC 6 ed alla produzione di compilation reggae, si diverte ancora a portare in giro per il mondo dal vivo le proprie selezioni musicali preferite.

Una serata a sostegno di Radio Blackout

30 Novembre 2012 – ore 19,30

h. 19.30 – raccontare le lotte – fare radio tra Torino e Milano
incontro con alcuni redattori di radioblackuot di Torino e di Radiocane di Milano

h. 23.00 serata danzante con i DJ della Blackout Tribe!
tra funk – reggae – rock n roll – punk – elektro

+ sottoscrizione benefit blackout / distro / banchetti / bar

NON VENDERE I TUOI SOGNI, MAI

20 Novembre 2019

Presentazione del libro: Non vendere i tuoi sogni, mai di Umberto Lucarelli
con Umberto Lucarelli, Tommaso Spazzali
letture di Luca Passeri

“Non vendere i tuoi sogni, mai” uscì nel 1987, con una prefazione di Primo Moroni, come “opera prima” di Umberto Lucarelli. Insieme a “Ser Akel va alla guerra” (1991) e a “Vicolo Calusca” (2018) compone una sorta di trilogia della memoria e una riflessione-testimonianza su “quelli erano gli anni”.
Questo “romanzo breve” ci parla dal tempo della “grande sconfitta” che azzoppò, senza riuscire però a spegnerli, i desideri che avevano riempito gli anni Settanta, e ci insegna che talvolta, come su certi ripidi sentieri, è necessario respirare lentamente e guardare oltre.
Rileggere oggi le parole di Lucarelli apre uno squarcio su un passato lontano, ma nel contempo tremendamente vicino. E da queste sue parole trapela l’urgenza d’un radicale cambiamento in virtù della necessità di esserci, l’odio per l’autoritarismo e la consapevolezza che deve esistere un modo diverso, sentimenti e attitudini che furono patrimonio d’un’intera generazione.
Oggi, non meno che allora, è importante non vendere i propri sogni, mai. Benvenuta, quindi, questa riedizione.

Non Sono “30 Pesos” Sono 30 Anni Di Sfruttamento!

14 Novembre 2019

Trent’anni fa il Cile usciva “ufficialmente” dalla dittatura militare, una transizione travestita da democrazia. Di fatto, ancora oggi, il popolo cileno vive sotto un sistema politico-economico neoliberale, basato s’una Costituzione scritta sotto Pinochet proprio per salvaguardare gli interessi della classe dirigente.
Trent’anni di sfruttamento della classe proletaria cilena da parte dei padroni e dello Stato, durante i quali tutte le risorse e i beni comuni sono stati privatizzati, per metterli in mano a una ristretta borghesia e alle multinazionali.
Per questi motivi in Cile è scoppiata l’insurrezione, una vera lotta di classe, in cui gli oppressi si scontrano con un sistema predatorio che crea solo disuguaglianza sociale.
Non si tratta solo dell’aumento del biglietto dei mezzi di trasporto, la gente è scesa in strada per manifestare contro:
– la privatizzazione della sanità e dell’istruzione
– l’inesistenza del fondo pensionistico
– la precarietà del lavoro
– le espropriazioni delle risorse naturali da parte dei privati
– gli aumenti del servizio di trasporto e il suo mal funzionamento
– la deregolamentazione del sistema bancario
e tante altre istanze, tra le principali quella dell’abbattimento della Costituzione, quest’eredità intoccabile del regime di Pinochet che ancora domina la vita delle persone che vivono in Cile.
Senza dimenticare la lotta anticapitalista del popolo Mapuche, un popolo che da sempre si batte in difesa della terra ed è perciò bersaglio della violenza di Stato.
Il popolo cileno non è solo, tante sono oggi le lotte in corso nel mondo contro le politiche di austerity, contro gli effetti nefasti del funzionamento di questo sistema sociale, il sistema capitalistico, che fa la fortuna di pochi straricchi, porta la disgrazia ai più poveri,
abbrutisce l’umanità intera e distrugge la natura.
Invitiamo tutte le persone ancora capaci di guardare al di là del proprio naso, chi conserva sensibilità e curiosità, a partecipare a quest’assemblea pubblica in cui si parlerà di quanto sta avvenendo in Cile, si potranno ascoltare testimonianze dirette, si potrà fare un piccolo gesto in solidarietà con quanti là lottano contro una delle molteplici facce del fascismo e del capitalismo.

Compagne e compagni anticapitalist