15 Ottobre 2020 – ore 18,30
LOST, con il supporto di Unit, darà vita a LOCo19, una trasmissione della durata di due orette, a partire da queste brevi e sommarie premesse
PARTE I CORRISPONDENZE
- Corrispondenza dalla Spagna
PARTE II SALUTE – PSICHO-FISICA
- Corrispondenza dagli USA
- Intervista alla Brigata Basaglia
- Perdere la memoria all’edicola
- Andrea: Cosa è mancato ad inizio pandemia (e manca ancora)
- Pino: Che ne è stato del diritto di parola in ospedale
- N3mo intervista un operatore RSA e una studentessa chimica farmaceutica
cos’è LOCo19/8
Ci siamo lasciati molto tempo fa.
La ‘curva’ era scesa ed ora risale, con qualche piccola differenza.
Lo spettacolo sembra lo stesso: chiusure, mascherine, il bollettino della protezione civile alle 18, paura.
Sono ora in azione il tempo breve della rabbia e la rivolta, il tempo della costruzione e il tempo lungo della natura.
“In questa situazione straordinaria dettata dall’emergenza Covid-19 e dalle misure di contenimento, molte persone si trovano a vivere da sole, lontane dalle famiglie di origine o dalla cerchia di amicizie, oppure troppo vicine, tutti insieme (come non era forse mai successo), e questo può costituire un fattore di malessere importante, spesso ingigantito dalle notizie preoccupanti che arrivano dai media e dal mutare delle informazioni, delle prospettive, delle possibili soluzioni indicate dagli organi di governo. In altre parole, ognuno è esposto a condizioni aliene rispetto alla propria visione esistenziale e questo risulta un ulteriore fattore di disagio e/o malessere a livello psicologico, così come molta letteratura scientifica sul tema sta ormai dimostrando da anni: esiste un pericolo sanitario, ma esistono anche pericoli psicologici derivati dall’emergenza sanitaria stessa, nonché dalle misure adottate per contenerla o rallentarla. Non possiamo ignorare questi aspetti. Quello che molti scienziati delineano, infatti, è che quest’onda lunga del Covid-19 ad un certo punto scenderà, ma ci sarà all’orizzonte un’altra onda lunga: quella del malessere e del disagio psicologico che, probabilmente, arriveranno alla fine, proprio da chi ha resistito meglio, da chi ha lottato, da chi ha avuto coraggio e potrebbe trovarsi sguarnito, stremato da questo sforzo“.