CONCERTO BENEFIT INGUAIATI CON LA LEGGE #8

23 Dicembre 2023 – ore 22,30

CONCERTO BENEFIT INGUAIATI CON LA LEGGE #8

Astio (Frantic Post Punk, Trento)
https://astio.bandcamp.com/album/bocche-stanche
Spirito di Lupo (LoFi Punk, Milano)
https://lavidaesunmus.bandcamp.com/…/vedo-la-tua-faccia…

Spirito di Lupo

Morgana

Astio

SLAMX 2023 – Finale Premio Dubito

16 Diccembre 2023 – ore 21,30

SLAMX 2023 – Finale Premio Dubito

Finale Premio Dubito (Presentano: Matteo Di Genova & Wissal Houbabi), Thybaud Monterisi, Bumbumfritz, Tirgan/Fantini, Emina, Matteo Gorelli

Eric Andersen, Luk (Blackrootz), Sergio Bologna, Federico Dragogna, Gaja Ikeagwuana e Laura Amponsah, Canio Loguercio e Dalal Suleiman, Hermann Hesselunga, Laila Sit Aboha, Ultima Generazione, Dj Pablito El Drito

Scrivere il nostro tempo prima che lui scriva noi, al premio Dubito 2023 di Marco De Vidi

“Nessuna carovana ha mai raggiunto il suo miraggio, ma solo i miraggi hanno messo in moto le carovane.” (Henri Desroche)

Il mio cane ha preso le zecche, una zecca mi ha punto e allora ho ucciso il cane.
Non stiamo parlando di animali, ma dei discendenti di Lucy e dell’homo sapiens… Un essere umano non può accettare ciò che sta succedendo a Gaza.

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SLAMX 2023

15 Dicembre 2023 – ore 21,30

SLAMX 2023

Alessandro Bertante, Fedua El Attari, Karem From Haifa, Claudio Palumbo, Shari Delorian e Emilio Pozzolini, Fucksia (Hybrid Dj Set), Alessandro Kresta Pedretta, Rasid Nikolic, Trailer Di “One Day One Day”, Sga, Ultima Generazione, Gualtiero Rambaldi e Pietro Olivetti, Francesco Carlucci, Dj Gurbaaz

“Nessuna carovana ha mai raggiunto il suo miraggio, ma solo i miraggi hanno messo in moto le carovane.” (Henri Desroche)

Il mio cane ha preso le zecche, una zecca mi ha punto e allora ho ucciso il cane.
Non stiamo parlando di animali, ma dei discendenti di Lucy e dell’homo sapiens… Un essere umano non può accettare ciò che sta succedendo a Gaza.

Che ne sarà di noi?
Che ne sarà della nostra gigantesca avventura per cambiare il mondo, quando il mondo sta cambiando alla rovescia rispetto a ciò che pensavamo?

2023, una storia da dimenticare.
Carneficine in Medio Oriente, morti di serie A e di serie B, il mediterraneo assassino, la guerra bianca in Ucraina, una platea globale inerme di fronte all’orrore, poi siccità, inondazioni, il clima impazzito, società e popoli che si militarizzano, decine e decine di dittatori assettati di sangue che governano paesi alla fame. Ovunque ci giriamo, ovunque poniamo il nostro sguardo sul mondo è un disastro… Intanto le città perdono la loro condizione umana, il battito celebrale si rintana sugli schermi digitali e le persone vengono degradate a merce, a prodotto sottomesso alla produzione finanziaria.
Come migranti arrivati nella terra della ricchezza che poi si rivela un campo di concentramento, anche noi siamo sconcertati in mezzo alle macerie del nostro sogno di giustizia sociale.
Forse avevamo seguito solo un miraggio.
E ora ci abitueremo all’inferno o gireremo le spalle cercandone un altro?
Dopo la caduta del muro di Berlino, la sconfitta storica delle rivoluzioni novecentesche ha inghiottito tutti i percorsi possibili di liberazione dal capitalismo che sembra essersi impadronito a poco a poco di ogni prospettiva, diventando una forma di vita “naturale” tra gli occidentalizzati. Non sarà un compito facile rimettersi in marcia. Siamo costretti a reinventarci, a prendere le distanze dagli schemi del passato, creare nuovi modelli, nuove idee e cercare insieme nuove strade da percorrere.

“L’immaginario è ciò che tende a diventare reale.” (André Breton)

Tra i tanti universi paralleli che analizzava, Antonio Caronia ci esortava spesso a “Occupare l’immaginario”, considerando l’occupazione come una pratica e l’immaginario come una realtà che con le parole e i pensieri condivisi si fa mondo.
Come accade per esempio nel caso dell’operaismo italiano – a cui Slam X 2023 dedicherà uno spazio dopo la recente scomparsa di Mario Tronti e Alberto Magnaghi – un’esperienza politica dallo stile inconfondibile: dal loro modo di scrivere, “battente come il ritmo della fabbrica”, al loro pensiero così fuori dalla norma. Fu dapprima un miraggio, trasformato poi in linee teoriche e di prassi, grazie alle strette relazioni di amicizia di un gruppo di persone di straordinaria qualità umana e politica, attorno alle quali cominciarono a confluire i primi raggruppamenti di lavoratrici e lavoratori dissidenti. Per un breve periodo riuscirono appunto a occupare l’immaginario dentro il disordine che sarebbe esploso alla fine degli anni sessanta. A quel punto le carovane si misero in marcia.
Gettare un ponte sull’operaismo ci è sembrato importante per ribadire l’inconsistenza delle dicerie sulla “classe operaia che non c’è più”, proprio in un periodo in cui invece si è moltiplicata nel precariato, dove è scivolata quasi tutta la middle class di una volta. Se per esempio si osservano le lotte dei metalmeccanici a Detroit o quelle del settore della logistica, si può seguire un filo di riflessione che sarebbe da elaborare se ci fosse un gruppo di persone accumunate dalle idee e dall’amicizia in grado di schierarsi dalla parte dei più deboli e di coloro che non hanno alcuna rappresentanza.
Ma oggi ci sono solo influencer e tuttologhi in selfindoration che si confrontano raramente tra loro, anche perché sono troppo impegnati a spettacolarizzare le proprie capacità intellettuali e restare sul “pezzo dell’algoritmo”, cavalcare l’onda delle parole chiave più gettonate del momento, sparare opinioni più frequenti delle pisciate.
Su questo cielo grigio nessun miraggio può apparire.
È possibile dialogare senza dover fare emergere il proprio ego? Si può socializzare i saperi senza fondare poteri? È possibile costruire situazioni e azioni che tentano di riappropriarsi di immaginazione, linguaggio, relazioni e affetti?
Sarebbe innanzitutto necessario riequilibrare i nostri cinque sensi. La vista e l’udito sono già fin troppo sottoposti allo stress dell’assedio elettronico, invece il tatto dopo la pandemia lo stiamo quasi dimenticando, mentre l’olfatto si è atrofizzato insieme al gusto, usati solo nel privato. Annusare e gustarsi un caffè o un bicchiere di vino rosso in solitaria è ben diverso se lo facciamo in compagnia. È diverso anche l’immaginario che viene sprigionato dalla sintonia che si crea, sono minimo due frammenti di pensiero che si uniscono nella ricerca dell’invisibile, dell’intellegibile. Proviamo adesso a lanciarli in aria e vedere se si crea sopra alle nostre teste una forma astratta che si può modellare.
L’architettura del miraggio la si costruisce nello spazio comune avviando i processi di commoning, intesi come confronti dialettici orizzontali, relazioni dirette e sguardi che s’incrociano, un luogo in cui si può sentire la mente che abbraccia il corpo senza essere assillati dagli sponsor e dagli ignobili intermediari dei bandi finanziati, uno spazio senza recinti e guardie in cui viene messa a nudo la demagogia dei nuovi poteri che controllano la nostra stessa capacità di percepire e apprendere, rinchiudendoci nel loro metaverso.
Seguire un miraggio vuole dire incamminarci, in carovana, insieme con chi ha la volontà di uscire dall’inferno, dal teatro della brutalità e dal circo individualista.

“La gente attende, passa buona parte della giornata ad attendere: al telefono, in coda, a tavola, in stazioni fissandosi i pensieri vuoti mentre attendono il treno che passa sempre e non prendono mai. La gente attende e passa buona parte della vita a farlo.
Ma noi, noi no. Andiamo avanti anche scalzi.” (Alberto Dubito)

Slam X 2023 e l’undicesima edizione del Premio Dubito di poesia con musica vi invitano a partecipare, il 15 e 16 dicembre nel centro sociale autogestito di Cox 18, alla ricerca di nuovi spazi comuni con gli occhi rivolti a un orizzonte posto su un’altra dimensione.
Un viaggio di poche ore a bordo dell’astronave della scrittura che accende sempre la nostra immaginazione e ci dona il coraggio per esprimerci quali siamo, facendoci capire di non essere così soli, perché intorno alla pagina del testo ci ritroviamo sempre tra tanti amici, compagne e conoscenti. Sono tutti lì accanto, a nostra disposizione quando sono necessari per tradurre ciò che pensiamo in lettere. Inoltre leggere romanzi o saggi è simile ad assumere un pozione energetica per la nostra affaticata e minima soglia di attenzione.
Un viaggio di poche ore sulle ali della poesia, arte irrilevante e poverella, reclusa com’è nella sua gabbietta da pettirossa, sempre pronta a fare da alibi cinguettante a tutti i marci buoni sentimenti di ogni era, se solo riuscisse ad aprire quella porticina e a volare via, proprio per la sua irrilevanza, forse potrebbe volare tanto alto da tornare a suggerirci quanto le parole con cui nominiamo il mondo siano fondamentali, soprattutto in un presente come questo, in cui praticamente ogni parola (pubblica e non di rado privata) è ormai sinonimo di menzogna.
Infine un breve viaggio sulle onde magnetiche della musica che, come dicevano l’anno scorso, è l’arte conviviale per eccellenza, ed è quella che ci rende più felici. La musica che ci tiene uniti come un solo corpo e che ci stimola ad abbracciare le complessità e le contraddizioni del nostro pianeta e a lottare per un futuro meno ingiusto. Abitiamo la terra consumandola, dimenticandoci che chi batte i piedi per terra fa tamburo il mondo. E anche se ci sembra che nulla possa succedere, il nostro battere cambia il presente di tutti gli altri.
L’ubriacatura del culto dell’affermazione di sé e dell’esibizione di potenza non deve più sostituire il piacere dello stare insieme e la ricerca di una possibile armonia umana, dell’utopia, del miraggio che muove le carovane.
Buon Slam X a tuttX!

VII DIALOGO SULLA SOGLIA – Cyberdelia

14 Dicembre 2023 – 19,30

VII DIALOGO SULLA SOGLIA – Cyberdelia con Daniele Gambetta e Matteo Saltalamacchia

La Settima edizione dei “Dialoghi sulla soglia”, promossi dalla Società Psichedelica Italiana in collaborazione con Libreria Calusca e il CSOA Cox 18, verterà sullo stretto rapporto che intercorre tra l’invenzione e lo sviluppo della cibernetica, la “scienza dei sistemi chiusi”, e l’esperienza psichedelica.
Parteciperanno due amici e ricercatori, i quali ci metteranno a parte delle loro ricerche: Matteo Saltalamacchia e Daniele Gambetta, oltre ai mitici relatori della SPI!
Dᴀɴɪᴇʟᴇ Gᴀᴍʙᴇᴛᴛᴀ. Data scientist, giornalista freelance, collaboratore editoriale. Curatore di “Datacrazia: Politica, cultura algoritmica e conflitti al tempo dei big data” (D Editore 2018)
Mᴀᴛᴛᴇᴏ Sᴀʟᴛᴀʟᴀᴍᴀᴄᴄʜɪᴀ. Laureato in Filosofia alla Statale di Milano con una tesi sul rapporto tra Gregory Bateson e l’LSD. Lavora sul confine dei due mondi: musica e scienze umane. Fondatore, anima e braccia delle feste Opposticoncordi e Buka, ideatore e docente di percorsi di studio per Scuole superiori, DJ e consulente per eventi musicali, autore e produttore del programma Radio Life Vintage, conferenziere per licei, festival e spazi autogestiti. Ricerca autonomamente nelle scienze umane, con focus sulla Filosofia della Mente.

MODO DI PRODUZIONE E LIBERO ARBITRIO

13 Dicembre 2023 – ore 20,30

Presentazione del libro: MODO DI PRODUZIONE E LIBERO ARBITRIO di Michele Castaldo — Edizioni Colibrì

Il luogo comune dell’io, dell’io sono, dell’io penso, dell’io vivo, dell’io
decido e così via viene preso in esame e pazientemente smontato. L’autore riannoda i fili del determinismo storico riaffermando che sono state le leggi del modo di produzione e le condizioni storiche materiali a determinare “l’eccezionalità” del mondo Occidentale centrato negli Stati Uniti d’America come perno della catena unitaria e diseguale del movimento storico del modo mondiale monista dell’accumulazione capitalistica.
Introduce Alessio Galluppi, in appendice al libro è presente un suo
contributo su “Intelligenza Artificiale e Libero Arbitrio”.

NEVER ALONE 1997-2004, Raving in Europe

06 Dicembre 2023 – ore 19,30

“NEVER ALONE 1997–2004 Raving in Europe” di Cheyenne Clementi e Valentina Morandi

DJ Set by GIANNI ANIMATEK + ETK RIOT MUSIC SOUND

“NEVER ALONE 1997–2004 Raving in Europe”
Autrici: Cheyenne Clementi e Valentina Morandi
Un libro fotografico che apporta un notevole contributo al panorama visuale e culturale del fenomeno rave.
“Le autrici, @cheyennechey e @valentina_morandi_art, non sono semplici osservatrici; hanno militato attivamente in questa cultura, e il loro lavoro rappresenta un testamento del loro profondo coinvolgimento.
In una società dominata da razionalità e produttività, la cultura rave offre un’alternativa che privilegia emozioni, affetti e un senso di comunità. “NEVER ALONE 1997–2004 Raving in Europe” è un manifesto visivo di questo immaginario.”
Testo tratto da Cultureboutique­_mag
Durante la serata verranno proiettate le foto del libro già andato in Sold Out !!!
aperitivo con DJ Set by GIANNI ANIMATEK + ETK RIOT MUSIC SOUND

PIAZZA FONTANA I POETI NON DIMENTICANO

02 Dicembre 2023 – ore 17,00

Musiche, letture e interventi sull’antologia: Piazza Fontana. La strage e Pinelli: la Poesia non dimentica, a cura di Angelo Gaccione (Interlinea, 2023)

Leggono: Angelo Taioli, Cataldo Russo, Giuseppe Natale, Antje Stehn, Serena Accascina, Angela Passarello, Valeria Raimondi, Carlo Penati, Maria Carla Baroni, Julia Pikavova, Annitta Di Mineo.
Renato Franchi cantautore, in “17 fili rossi + 1. Racconti Musicali ricordando
Piazza Fontana 12 dicembre 1969”. “12Trio” composto da Nicola Labanca fisarmonica, Marco Grippa violino, Marco Testa chitarra e flauto dolce.

SHERPA + BOSCO SACRO + DJ HENRY

01 Dicembre 2023 – ore 22,30

SHERPA + BOSCO SACRO (live)
Dj Henry (dj set)

BOSCO SACRO

E’ un quartetto italiano fondato nel 2020 da membri di realtà ben consolidate nella scena underground italiana: Paolo Monti (The Star Pillow, DAIMON), Giulia Parin Zecchin (Julinko), Luca Scotti (Tristan da Cunha) e Francesco Vara (Tristan da Cunha, Altaj). Il primo album “Gem” è uscito il 10 febbraio 2023 per Avantgarde Music, seguito da un tour italiano, uno europeo, la partecipazione ad alcuni festival estivi e ancora un tour autunnale in Italia.
Ispirati da visioni di vastità sublime e riconciliatrice provenienti dal contatto con la natura e i suoi paesaggi, uniti da un’autentica devozione alla pratica della musica come movimento curativo e liberatorio, lo stile dei Bosco Sacro è caratterizzato da atmosfere sognanti, ritmi rallentati ed un’intensa e spirituale profondità sonora. Le loro radici musicali provengono da ambient, doom e trip-hop. La nascita di Gem è avvenuta come un processo straordinariamente spontaneo, pulito e naturale, che ha portato alla creazione di un suono che unisce tutte le esperienze passate di ogni singolo musicista in un nuovo linguaggio espressivo.
L’album è stato registrato a ottobre 2021, nel corso di un’unica seduta, presso l’AMM Monteggiori Studio in Toscana, con la produzione di Lorenzo Stecconi (Amenra, Zu, Ufomammut, Lento).

SHERPA

Sherpa nasce nel 2015 da Matteo Dossena (compositore, cantante e chitarrista) al quale si è aggiuge nel 2016 Franz Cardone (basso, sintetizzatori).
Dopo il primo album “Tanzlinde” (Sulatron Records, 2016) Sherpa è stata inclusa in “Tregua 1997-2017 Stelle Buone”, un album che celebra il 20° anniversario del debut album di Cristina Donà “Tregua”. Per l’occasione Sherpa ha re-interpretato la title track “Tregua” e successivamente duettato con la stessa Donà sul palco del Bronson (Ravenna, IT).
Il secondo album, “Tigris & Euphrates” (Sulatron Records, 2018), si muove su sonorità più cupe e pesanti rispetto all’esordio. Ad aprile 2019 SHERPA viene invitata a partecipare al ROADBURN 2019.
Dopo 4 anni di composizione e meditazione è in uscita il terzo album, “Land of Corals”, che vedrà la luce il 10 novembre 2023 su SUBSOUND RECORDS

Dj Henry