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Katap

28 GENNAIO 2012

Live on stage: Katap

KATAP

“Katap is an electronic music project born from an idea of Fabio Di Miero, Katap’s deus ex machina.
The band name corresponds to the phonetic transposition of “cut-up”, a 50’s creative writing technique whose main concepts of randomness and automation are applied to KATAP’s electronic music and lyrics.
Katap is electronic music fascinating of punk e rock’n’roll music, put in an elastic frame which produces a kaleidoscopic open project where the listeners get involved deep into the sound and into the groove. After several sound approaches, finally, in 2005, by Bustin’Loose (Planet Funk), Katap released a 12 inch, My Trip, which contains the original track My trip plus two remix. My trip garnered positive reviews both with the public and the critics.
In 2007 was released ANTIFORM, the first LP from Katap, produced from Katap and Nut Label distributed by Venus. Antiform contains the hit track Notorious Heart, actually released in several remix, and chosen in 2008 from MEI (italian Meeting of Indipendent Labels) as one of the most representative song of the new independent Italian music scene. Katap went around Italy with their Antiform tour, and took part (2008) in Kaleidoscope Festival with dj/artists such as Apparat and Schneider TM.
Bullet (NutLabel/Audioglobe), the new album, took life between 2010 and 2011, following some ideas experimented during electronic live of Antiform tour.
Different from the previous album, Bullet follows a elektro-punk path; the presence of electric guitars, rough and polemic, creates a sound more tipically live. But the electronic sound is still present, and through the synths, it stands like a alert sentinel producing a heavy and groovy sound where dancefloor crashes into fucking rock’n’roll!”

http://www.katap.com
http://www.myspace.com/katap
http://soundcloud.com/katap
contatti Katap: info@katap.com

Dalla rivoluzione tunisina alla fortezza europa – storie di migranti e di gendarmi

26 Gennaio 2012 – ore 21,00

A Milano, in Cox18, proiezione del film “I nostri anni migliori” di Matteo Calore e Stefano Collizzolli – Zalab (documentario, 45’, Italia, 2011)
Insieme al film, verrà presentato l’appello dei familiari dei tunisini partiti nei primi mesi del 2011 e ad oggi dispersi

intervengono:
Matteo Calore, Fethi Oueslati, Federica Sossi, Oujedane Mejri, Omeyya Seddik

Prima Parte:

Seconda Parte:

Terza Parte:

I gendarmi del Mediterraneo

25 Gennaio 2012 – ore 21,00

Il ciclo di incontri “le lunghe ombre del diritto” si sposta per una volta a Sestri Levante (GE), per discutere di: situazione del conflitto e scenari possibili nell’area del Maghreb

c/o sala Coop, via Eraldo Fico, Sestri Levante (GE)

Tunisia, Libia, Egitto
Quali sono i gendarmi del Mediterraneo? Cosa difendono realmente? Mobilità, flussi migratori e politiche dei governi dell’area

Partecipano:
Omeyya Seddik
Federico Rahola

la serata sarà trasmessa in streaming audio da qui: http://cox18.noblogs.org/ascoltaci-in-streaming
organizzano: Archivio Primo Moroni, Centro Donato Renna, Acari Tigullio, Centro culturale islamico Alhuda

Note per l’incontro su: situazione del conflitto e scenari possibili nell’area del maghreb. Tunisia, Libia, Egitto. Quali sono i gendarmi del Mediterraneo? Cosa difendono realmente? Mobilità, flussi migratori e politiche dei governi dell’area

Da anni la guerra alle migrazioni si sposa ad un processo di crescente criminalizzazione di soggetti e comportamenti. Questa vulgata narrativa ha origine dalla rivoluzione conservatrice avviata negli Stati Uniti e nell’Inghilterra tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80 (Thatcher, Reagan) e ha avuto grande diffusione in tutta l’Europa e in gran parte dell’occidente, agita anche e, in alcuni casi, soprattutto dalle cosiddette “amministrazioni democratiche e di sinistra”. Il meccanismo descritto da Foucault in “sicurezza, territorio, popolazione” di un capitalismo che persegue la prosperità dei più forti hic et nunc ed esclude l’eccedente umano, in quanto minaccia a tale prosperità, costruendo limitazioni di spazio, soggetti aventi diritto a viverci e gendarmi, sembrava dominare l’ordine mondiale.

Le rivolte arabe dell’ultimo anno hanno scompaginato l’esistente, non solo distruggendo regimi autoritari ma affermando un nuovo diritto alla mobilità che se ne infischia di patti, accordi, quote, ma pratica la confusione e l’attraversamento di quegli spazi che muri visibili e non, avevano voluto sorvolabili solo da capitali.
Hanno altresì determinato contraddizioni tra gli stessi paesi europei facendo cadere la maschera delle norme Schengen che hanno mostrato così il loro volto di mero strumento di controllo.

Comprendere ciò che è avvenuto nella fascia nord africana del mediterraneo, quali tensioni agiscono, quali differenze evidentemente esistenti e in alcuni casi palesi dei processi di trasformazione in atto in quei paesi, permette di delineare lo scenario possibile delle nuove politiche di contenimento delle migrazioni dei paesi europei nonché cosa le nuove classi politiche uscite dalle rivolte arabe devono ai loro popoli.

Le primavere arabe, per impedire che i “funzionari dell’umanitario” continuino a progettare il loro ordine mondiale facendo pagare ai migranti un prezzo che continua ad essere altissimo in termini di morti in mare o, per chi approda, di detenzione dietro i muri dei Centri di Identificazione ed Espulsione, devono necessariamente raccogliere frutti sia sulla loro sponda del mediterraneo che sulla nostra.

[APM Gennaio 2012]

Aiuto! Orde Barbare Al Pratello

18 Gennaio 2012 – ore 21,30

Cox18 presenta:
Aiuto! Orde Barbare Al Pratello, di Cosimo Terlizzi (ITA 1996|2011, col. 47′)

Aiuto! Orde Barbare Al Pratello – Trailer

Cosimo Terlizzi, artista fotografo, videomaker e performer, è nato nel 1973 a Bitonto. Segue un percorso di studi artistici a Bologna sviluppando il suo lavoro attraverso l’uso di diversi media, dalla fotografia alla performance, alla videoarte.
Le sue opere sono state esposte in musei e gallerie quali la Galleria d’Arte Moderna di Bologna,
la Fondazione Merz di Torino, la Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento, il MACRO di
Roma, il National Museum of Breslavia in Polonia e in numerosi festival cinematografici tra i quali il Festival Internazionale del Cinema di Roma, il London International Documentary Festival, il Premio Internazionale del documentario e del reportage mediterraneo di Marsiglia e il France Doc di Parigi.

Aiuto! Orde Barbare al Pratello (1996-2011), è una sorta di diario che racconta la vita nelle case occupate ai n. 76 e 78 di via del Pratello a Bologna, fatiscente edificio di proprietà comunale abbandonato da diversi anni e occupato da un gruppo di ragazzi agli inizi degli anni Novanta che l’hanno ristrutturato e trasformato in un luogo in cui sperimentare un diverso modo di abitare e di condividere spazi, tempo e creatività collettiva.
Il docufilm è una testimonianza della vitalità che si è espressa in questa occupazione, ma anche dei contrasti del vissuto quotidiano tra gli occupanti e la relazione – a volte difficile – con il quartiere.

Il titolo è tratto da una lettera contro gli occupanti resa pubblica da un fantomatico comitato per la salvezza della via.

Il film è una riedizione digitalizzata e rivista della versione realizzata nel 1996.

comunicato in pdf