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Ooocchio Pino… Tocca a noi

28 LUGLIO 2010 – dalle 21.01

TEATRO DEI PANETTIERI LIBERI
Una briciola di pane buono, quello fatto manualmente dai nostri quasi estinti panettieri, sembra essere finita, trasportata dalla buona volontà di alcuni ragazzi, quasi per caso, tra il grassume; siamo in via Savona (terra, una volta, di bottigliai, fabbri, panettieri e artigiani, adibita oggi alla vita che ha un prezzo) al numero civico 18 (stabile idioma di consumi e sprechi, basti guardare le condizioni di abbandono in cui lo stabile è stato lasciato morire), ma i ragazzi di via Savona 18 stanno lavorando giorno dopo giorno per riadattare e reinventare questo spazio, considerando le diverse funzioni sociali che potrebbero sorgervi all’interno.

Una piccola briciola, via Savona 18, che facilmente potrebbe essere spazzata via e gettata nella spazzatura del non sociale.

I nuovi occupanti hanno deciso di riprendere a sfornare del pane buono.

Mio nonno è contadino (fidatevi: ne sa di terra), e diceva che per ottenere un pane davvero buono c’è bisogno di validi ingredienti artigianali. Quello che viene fuori è un buon pane!

Ingredienti: acqua, lievito, farina buoni, e tanta buona volontà.

I ragazzi di via Savona 18 non si accontentano di avere un pane buono e basta, ma stanno cercando di infornare un pane davvero speciale. Un pane speciale ha bisogno di altri ingredienti; tra questi, c’è anche il teatro: potersi liberamente “rappresentare ed esprimere” è una delle libertà più squisite: immaginazione creativa, flusso di parole, rotazione di corpi, il passaggio dal buio alla luce, l’urlo e il sussurro, il respiro e il silenzio, e soprattutto la vita che diventa teatro e il teatro che diventa vita.

I nostri nonni sono dei buoni contadini, e per questo non possiamo permetterci nessuna accademia teatrale e difficilmente riusciamo ad andare a teatro, visti i prezzi; abbiamo deciso allora di accontentarci di un bel pezzo di pane, davvero speciale: NASCE IL TEATRO DEI PANETTIERI LIBERI

La vostra presenza costituisce – in sè – la scelta di voler recitare nella scena della vita

Iniziativa nel Ticinese contro la speculazione

15 LUGLIO 2010 – dalle 19.30
Via Gola angolo alzaia naviglio pavese

hip hop live on street con:
– Drowning Dog
– Nomama Project
– Acero Moretti
– Dj Malatesta
+ guest

Aperitivo e musica contro le politiche speculative della città di
Milano, che vedono solo gli interessi del profitto, assecondando logiche
razziali e classiste, facendo lucro su un bisogno di tutti come quello
della casa

http://www.myspace.com/nospeculazione
incasa[at]inventati.org

Torneo di basket autogestito

04 LUGLIO 2010 – dalle 14.00

campetto del parco Baravalle, via Tabacchi – Milano

torneo di basket autogestito

open dj, spazio libri, spuntini del dolce forno

Il torneo è giocato cinque contro cinque a metà campo. Ogni squadra è composta da un massimo di 10 persone. Devono essere presenti in campo almeno due giocatrici per tutta la durata dell’incontro.

Il ritrovo è presso il campo del parco Baravalle di via Tabacchi per tutte le squadre domenica 4 luglio alle ore 13.00.

Le squadre verranno iscritte in un tabellone che prevede
la creazione di un massimo di 4 gironi all’italiana per passare in fasi
successive sino alla finale per la vittoria.
Al termine del 1° girone,
gara di tiro da 3 punti.

Cosa sta accadendo in IRAN?

28 GIUGNO 2010 – ore 21.00

Cosa sta accadendo in IRAN?

Quali sono le radici storiche e sociali del movimento che scende nelle piazze in opposizione al regime?
Quale è il ruolo e quale il peso della sinistra iraniana?
Quali sono le prospettive del movimento?

Incontro con:
– Rappresentanti dell’Associazione degli Studenti Iraniani di Milano
– Un compagno che partecipò alla rivoluzione del ’79

Proiezione del film “Paname: The queer manifesto”

27 GIUGNO 2010 – dalle 21.00

MIX in COX. Anteprima italiana del film

PANAME: The queer manifesto di Alessandro Avellis / Italia-Francia, 2009 / 73’

Paname, come il cappello dei lavoratori operari che realizzarono il canale omonimo. Storia di una nessuna centomila crisi. Miscelando attori esordienti convincenti e bravi, Avellis stupisce ancora una volta con un affresco autentico, sincero, ricco di citazioni, di invenzioni narrative.

Creatore della terza dimensione del cuore, Maxence, un sognatore disilluso, vive nei bassifondi di Parigi, alla ricerca di uno stile di vita alternativo. Antisistema. Quando conosce Mathieu e Martha, i tre condividono immediatamente i sogni, il letto e per un attimo sembra che Maxence sia finalmente riuscito a trovare ciò che stava cercando. Come i dreamers di Bertolucci, i tre vivono attivamente le strade di Parigi, protagonisti di proteste e manifestazioni, contro un potere politico centrale avido, distratto, elite insignificante alla guida del mondo. Senza sogni. Senza utopie. Avellis miscela finzione e realtà realizzando un’istantanea precisa e chiara delle contraddizioni dei nostri tempi. The queer manifesto.