PAROLE E CANZONI PER VIK – Con la partecipazione di Egidia Beretta, Rosa Piro, Claudia e Silvia Pinelli, Tiziana Pesce, Maria Elena Delia, Cosimo Morleo, SergioAnro’ e altri amici
Nel sesto anniversario della scomparsa di Vittorio Vik Arrigoni le sue parole.
Le sue musiche si ripresentano per dirci che la memoria rimane nonostante il tempo trascorso, nonostante le tante omissioni.
Un giovane compagno di Rennes parla (in italiano) del movimento della scorsa primavera contro la “loi travail” (e il suo mondo) in quella città: la dinamica della lotta, i suoi contenuti e i canti, i modi di organizzarsi e di manifestare, quel che ne resta e le prospettive future…
A fronte di un’Europa che va chiudendosi su se stessa c’è un Sud del Mondo che cercherà sempre più spesso di penetrare attraverso le maglie della sua “corazza-fortezza”.
In quest’epoca di muri il Vecchio Continente è visto ancora come uno dei pochi luoghi ove cercare di sfuggire a guerre, persecuzioni e povertà.
All’Università Statale di Milano di via Festa del Perdono discuteremo delle nuove politiche migratorie, con l’avvocato Gianluca Castagnino, esperto di diritto internazionale e con la rete No Border di Milano.
Analizzeremo perciò le implicazioni giuridiche e politiche del decreto legge “Minniti”, affrontando temi come: l’esternalizzazione delle frontiere, la criminalizzazione della povertà, il ricatto meritocratico e il razzismo di Stato.
Siamo in guerra da tempo. Dalla fine della seconda guerra mondiale nel 1945, che con le bombe atomiche USA sganciate su Hiroshima e Nagasaki ha visto il più grande e tragico atto di terrorismo fin qui conosciuto nella storia umana, le guerre, seppur combattu- te nelle “periferie” del pianeta, principalmente in Asia e in Africa, si sono susseguite senza interruzione.
In tutti i conflitti oggi in corso l’intervento dei capitalismi occidentali e/o russo è una costante, tanto nelle forme di coinvolgimento diretto nei combattimenti e nei bombar- damenti, che seguono le operazioni coperte, di intelligence, di addestramento e di supporto logistico.
Dal 2007 il capitalismo è entrato in una crisi generale e internazionale che sta modificando gli equilibri e le gerarchie tra gli stati. La competizione economico-finanziaria, la ricerca di profitti, la lotta per il controllo delle materie prime, prospettano un teatro belli- co senza confini e senza limiti, che tende a rendere permanente la guerra, ad allargarla fino ad interessare aree sempre più vaste del pianeta.
Due terrorismi contrapposti, ma complementari, oggi si fronteggiamo a scala planetaria, quello di stato occidentale e russo, da un lato, quello del cosiddetto “islamismo radicale” (tipo Al Khaida e Isis) dall’altro. Se le popolazioni dell’Asia e dell’Africa hanno pesantemente pagato con morti e distruzioni su larga scala la “guerra infinita al terrorismo” condotta dai “nostri” eserciti, con il 2001, dopo l’attentato alle Twin Towers di New York, il terrore serpeggia anche nelle nostre metropoli.
L’Italia è in guerra a pieno titolo, fa parte del pugno di nazioni che vendono armi a paesi in guerra e che spediscono soldati per il pianeta, occultando la reale natura della parte- cipazione alle imprese belliche, definendole “missioni internazionali”, “peace keeping”, …
Il 31/12/2016 è entrata in vigore la legge quadro sulle missioni militari all’estero (145/2016) che, di fatto, cancella ogni residua considerazione sull’incostituzionalità dell’uso dell’esercito in operazioni belliche internazionali, rafforza l’autonomia del governo nel deci- dere gli interventi militari, assicura preventivamente i fondi per queste missioni.
La spesa militare italiana nel 2016 è cresciuta del 10,63%, pari all’1,11% del PIL, per un totale di 23,4 miliardi all’anno, 64 milioni di euro al giorno, quasi 8.000 militari sono impegnati in missioni all’estero.
FITS CREW (IT) [SILENT MOTION – FORK IN THE SOUP]
Dubstep/bass music crew based in Milan. Born at the beginning of 2015 inside Cox18 (a social oriented squatted space, self-managed since 1976), the crew goal is to create a reference point for all dubstep music supporters in Milan and build up a series of events/workshops/creative sessions. https://www.facebook.com/forkinthesoup/
Parte Prima
Parte Seconda
Parte Terza
D-OPERATION DROP (IT) [LION CHARGE, ARTIKAL MUSIC UK, SUBALTERN RECORDS]
D-Operation Drop is a project born in 2010 thanks to the encouter of 5 university students wich found themselsves sharing the same house and more importantly, love for music.
After a couple of early collaborations, almost casual, Uniradio Cesena gives to D-Operation Drop the chance to lay the foundations of an underground music program on air twice a week.
To date D-Operation Drop, after almost six years of experience, has received support from Artists like: J:Kenzo, Distance, N-Type, Icicle & many others releasing music with notable labels. https://www.facebook.com/doperationdrop/?fref=ts https://soundcloud.com/d-operation-drop
CHOW (ex The Tunas) arrivano da Bologna e suonano Garage R’n’R con grande originalita’ e suoni lo-fi. Hanno appena pubblicato un EP di 4 brani ottimamente recensito da webzines e riviste del settore.
ELECTRIC BALLROOM sono un nuovo trio power blues capitanato da una potente voce femminile, con grandi chitarre e drumming zeppeliniano. Per i fans di Black Keys, White Stripes e Jon Spencer Blues Explosion.
“Mia madre, mia zia, a correre nella notte, ad attaccare con la colla fatta con la farina volantini scritti a mano, contro il fascismo e il nazismo, a piangere i compagni morti, a nascondere in cantina armi e munizioni”: testimonianze, narrazioni, storie di partigiani, deportati e oppositori politici del fascismo, percorsi della memoria, con informazioni sui luoghi salienti della Resistenza alla Barona, in Giambellino, al Lorenteggio e a Porta Genova: ci sono le vie e le piazze dove ci si batté, le lapidi di chi è caduto (spesso nel fiore degli anni), la descrizione degli scontri a fuoco, i ricordi di chi c’era, le fotografie dei protagonisti.
Un libro nato per divulgare fatti&cose della Resistenza nella zona sud di Milano.
Un progetto in crowdfunding che, per il settantesimo della Liberazione (1945- 2015), si riallaccia a “un vecchio opuscolo della Sezione, ormai introvabile, che raccontava episodi e storie della Resistenza nel nostro territorio”.
Le due aggressioni fasciste dello scorso sabato 1º aprile, al Gratosoglio Autogestito e a un giovane della Rete Studenti Milano sui Navigli, bastano per “dire” dell’utilità di questa presentazione/discussione.
Presentazione del libro “CONTRE LA LOI TRAVIL ET SON MONDE” di Davide Gallo Lassere. Parlano Davide Gallo Lassere, Andrea Fumagalli, Tiziana Villani
Parte Prima
Parte Seconda
Parte Terza
Alla vigilia delle elezioni Presidenziali in Francia, ci ritroviamo per tentare di fare il punto sulla situazione sociale e politica d’oltrelape. A un anno dalla mobilitazione contro la Loi Travail (il JobsAct francese), si tratta di ritornare sulle diverse fasi e soggettività che hanno caratterizzato la primavera scorsa, analizzandone le forme d’azione e d’organizzazione.
Ne parleremo con Davide Gallo Lassere, autore di “Contre la Loi Travail et son monde. Argent, précarité et mouvements sociaux” (Eterotopia, 2016) e con Andrea Fumagalli, professore di economia all’Università di Pavia.
Dopo un anno segnato dagli attentati di gennaio e novembre e dall’imposizione dello Stato d’emergenza, la mobilitazione contro la Loi Travail, con i suoi blocchi dei licei e delle università, i suoi cortei di manifestanti, le sue Nuits Debout e i suoi scioperi sindacali, cambia il clima politico. Questo volume percorre i momenti topici che hanno scandito la mobilitazione, mostrando come il “lungo marzo francese” affonda le proprie radici in una storia recente che lo precede e lo sorpassa. Gli eventi della primavera 2016 devono così essere situati in una prospettiva transnazionale che va al 1968 fino alle lotte globali del 2011, passando per lo scoppio della crisi nel 2007-08. Questo approccio permette all’autore di elaborare una visione d’insieme della crisi in corso e delle proteste che l’hanno accompagnata, mettendo in luce l’articolazione tra il piano nazionale francese e quello della governance europea. Le riforme neoliberali operate dai governi socialisti entrano infatti in forte risonanza con le norme in vigori negli altri contesti nazionali, anche se le forme d’opposizione e di resistenza messe in atto riflettono le specificità francesi. Attento alla composizione soggettiva della contestazione, il saggio avanza infine una proposta passibile di alimentare il dibattito politico nei mesi a venire: la socializzazione del reddito e il suo legame con le lotte anti-razziste.