27 Aprile 2023 – ore 20,30
Centro di documentazione contro la guerra presenta:
La crisi israeliana nel terremoto sociale e politico dell’area euromediterranea cerniera del “nuovo disordine mondiale”
03 Marzo 2023 – ore 20,30
Centro di documentazione contro la guerra presenta:
La prossima Guerra Mondiale è giunta al countdown?
A un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina, apriamo una discussione per ragionare sulla guerra che avanza nel “nuovo disordine mondiale”.
00:00:00 – 00:06:40 – ricordo a Tito Pulsinelli
00:06:40 – 00:12:10 – premessa degli organizzatori
00:12:10 – 00:37:00 – relazione di Sandro Moiso
00:37:00 – 01:02:00 – relazione di Visconte Grisi
segue il dibattito
Gioved’ 10 Novembre 2022 – ore 20,30
Il Centro Documentazione contro la guerra
organizza una discussione su:
PER CIELO, PER TERRA, PER MARE
Politica guerrafondaia dell’Italia dall’Ucraina all’Africa e ruolo del Mediterraneo nel contesto globale del nuovo disordine mondiale
Con la partecipazione di Daniele Ratti
17 Giugno 2022 – ore 18,00
UVALDE, AMERICA
TRA POLARIZZAZIONE E DECOMPOSIZIONE
Il gigante dai piedi di argilla tra guerre per procura all’esterno e disgregazione sociale al suo interno
Partendo dal massacro avvenuto nella scuola elementare di Uvalde discuteremo della situazione attuale e del suo divenire con Pietro Basso della redazione de Il pungolo rosso.
11 Maggio 2022 – ore 18,30
Centro documentazione contro la guerra presenta:
Il nuovo disordine mondiale – La guerra che c’è e quella che verrà
Della situazione attuale e del suo divenire ne parliamo con Sandro Moiso della redazione di Carmilla on line e ricorderemo Valerio Evangelisti.
– Ricordo di Valerio Evangelisti – Sandro Moiso
– Esposizione Sandro Moiso
– Interventi AA.VV.
26 Marzo 2022 – ore 15,30
Gli spari a Est sono anche per noi – Kazakistan, Russia e Ucraina – Guerre, rivolte, repressioni
Contro la guerra in Ucraina, nessuna “equidistanza”, nessun fronte da sostenere
Contrastiamo il riarmo e le politiche di guerra di Russia, Ucraina, Nato, paesi UE, USA, che stanno creando le condizioni e i pretesti per un nuovo conflitto mondiale Contro la partecipazione dell’Italia alla guerra, fornendo armi all’Ucraina
17 Dicembre 2021 – 18,00
Il paradosso afgano – Dalla fine della guerra … ancora guerra (Streaming)
Nell’immaginario sociale la fine della guerra significa pace.
In realtà la sconfitta politica degli USA e degli alleati Nato, Italia compresa, dopo vent’anni di barbarica occupazione dell’Afghanistan, sta generando contraddizioni che incrementano la tendenza verso la guerra tra i capitalismi fondamentali che opprimono il mondo.
Ci riferiamo alle ridefinizione degli equilibri nell’Asia Centrale tra USA, alleati occidentali, Cina e Russia, e tra i comprimari come India e Pakistan; agli effetti nei rapporti tra le classi all’“interno” di questi paesi; all’aggiornamento delle politiche di riarmo già in corso.
Uno scenario in cui il proletariato e le masse oppresse afgane e asiatiche, occidentali, come pure russe e cinesi, non hanno alcun fronte o alleato da sostenere, ma solo un’autonomia e un’indipendenza da conquistare contro lo sfruttamento e la guerra.
Nell’immaginario sociale la fine della guerra significa pace.
In realtà la sconfitta politica degli USA e degli alleati Nato, Italia compresa, dopo vent’anni di barbarica occupazione dell’Afghanistan, sta generando contraddizioni che incrementano la tendenza verso la guerra tra i capitalismi fondamentali che opprimono il mondo.
Ci riferiamo alle ridefinizione degli equilibri nell’Asia Centrale tra USA, alleati occidentali, Cina e Russia, e tra i comprimari come India e Pakistan; agli effetti nei rapporti tra le classi all’“interno” di questi paesi; all’aggiornamento delle politiche di riarmo già in corso.
Uno scenario in cui il proletariato e le masse oppresse afgane e asiatiche, occidentali, come pure russe e cinesi, non hanno alcun fronte o alleato da sostenere, ma solo un’autonomia e un’indipendenza da conquistare contro lo sfruttamento e la guerra.
Centro di documentazione contro la guerra informazioni, materiali e analisi per opporsi alla barbarie del capitalismo decadente, contro il terrorismo di stato occidentale e russo, contro il terrorismo del cosiddetto “islamismo radicale”
20 Luglio 2021 – ore 18,00
Genova 2001: quello che è successo
Centro di documentazione contro la guerra: Genova 2001: quello che è successo il 20 e 21 luglio era ed è la democrazia
A 20 anni di distanza dalla mattanza in stile sudamericano nelle piazze, nelle strade, nelle scuole, nelle caserme e nelle carceri di Genova, vogliamo riparlarne perché non vada persa la lezione che, quanto avvenne, non fu la negazione della democrazia, ma una delle facce con cui la democrazia governa e reprime.
Una mattanza preparata dal centro sinistra, dal governo Amato, con la violenta repressione della manifestazione del 17/3/2001 contro il Global Forum a Napoli; e condotta dal centro destra, dal governo
Berlusconi, con la violenza di stato premeditata contro tutti i manifestanti convenuti a Genova.
Vogliamo parlarne perché le motivazioni alla base delle mobilitazioni di allora oggi ci sono ancora e sono divenute ben più profonde. Vogliamo parlarne perché tutti i movimenti che si manifestano a
scala internazionale, dovranno necessariamente fare i conti con l’illusione, che ancora permane, particolarmente nel mondo occidentale, che i governi capitalisti si limitino ad una gestione sempre “pacifica” e democratica delle contraddizioni sociali, delle mobilitazioni degli sfruttati.
Centro di documentazione contro la guerra
informazioni, materiali e analisi per opporsi alla barbarie del capitalismo decadente, contro il terrorismo di stato occidentale e russo, contro il terrorismo del cosiddetto “islamismo radicale.
21 Maggio 2021 – ore 18,00
Il Sahel al centro delle contese geopolitiche africane e Mediterranee. Il ruolo dell’ENI e dei principali competitori internazionali.
” L’Africa ed in particolare il Sahel sono al centro delle nuove
contese geopolitiche ed economiche regionali ed internazionali.
Una lettura dei nuovi equilibri strategici nell’Africa Shariana
attraverso gli interessi dell’ENI e la conseguente presenza delle
missioni militari internazionali”.
Con Daniele Ratti a cura del Centro Documentazione contro la guerra
Per partecipare alla teleconferenza scrivete a:
centrodocumentazionecontrolaguerra@inventati.org
vi invieremo il link e i riferimenti per partecipare
Centro di documentazione contro la guerra
informazioni, materiali e analisi per opporsi alla barbarie del capitalismo decadente, contro il terrorismo di stato occidentale e russo, contro il terrorismo del cosiddetto “islamismo radicale
Venerdi’ 23 Aprile 2021 – ore 18,00
La strategia politico-economico-militare dei governi italiani le armi della diplomazia, degli affari, delle ONG
Continue reading Libia: ruolo dell’Italia e di altri predoni nel Mediterraneo