Kaz e Shinnia – 02/03/12
Parte Prima:
Parte Seconda:
Kaz e Shinnia – 02/03/12
Parte Prima:
Parte Seconda:
23 Febbraio 2012 – ore 21,00
Assemblea cittadina NO-TAV in Cox 18, ore 21.00.
08 Febbario 2012 – ore 21,30
Cox18 presenta:
Incontro / dibattito Buñuel vs Jodorowsky
Dibattito sui percorsi comuni e divergenze dei due autori
Interverranno Alessandro Stellino e Daniela Persico
durante la serata proiezione di “Las Hurdes” di Luis Buñuel (SPA, 1933, b/n 33′) ver.or.sott.
e de “La Cravate” di Alejandro Jodorowsky (FR, 1957, col. 20′)
nei sotterranei mostra con fotografie, locandine, fumetti e videoinstallazioni
http://bunuelvsjodorowsky.noblogs.org/
Daniela Persico. Critica cinematografica e regista, è tra gli organizzatori di Filmmaker e fa parte della direzione della rivista culturale Cenobio. Ha collaborato con Repubblica e scrive per Lo straniero, Il Giornale del Popolo e Panoramiques. È autrice delle monografie dedicate a Claire Simon e Wang Bing, edite da Agenzia X. Nel 2009 ha diretto “Et mondana ordinare”, presentato a numerosi festival. Ha collaborato alla realizzazione del nuovo film di Alina Marazzi.
Alessandro Stellino. Critico cinematografico e scrittore. Ha collaborato con Ciak, Segnocinema e Nocturno. Scrive per il quotidiano La Nuova Sardegna ed è tra gli autori del Dizionario dei film di Paolo Mereghetti. Ha curato numerosi cineforum e corsi di critica cinematografica a Milano. Il suo primo romanzo, “Incendi – Racconto di fine estate” (2011) è edito da Il Maestrale.
26 Gennaio 2012 – ore 21,00
A Milano, in Cox18, proiezione del film “I nostri anni migliori” di Matteo Calore e Stefano Collizzolli – Zalab (documentario, 45’, Italia, 2011)
Insieme al film, verrà presentato l’appello dei familiari dei tunisini partiti nei primi mesi del 2011 e ad oggi dispersi
intervengono:
Matteo Calore, Fethi Oueslati, Federica Sossi, Oujedane Mejri, Omeyya Seddik
25 Gennaio 2012 – ore 21,00
Il ciclo di incontri “le lunghe ombre del diritto” si sposta per una volta a Sestri Levante (GE), per discutere di: situazione del conflitto e scenari possibili nell’area del Maghreb
c/o sala Coop, via Eraldo Fico, Sestri Levante (GE)
Tunisia, Libia, Egitto
Quali sono i gendarmi del Mediterraneo? Cosa difendono realmente? Mobilità, flussi migratori e politiche dei governi dell’area
Partecipano:
Omeyya Seddik
Federico Rahola
la serata sarà trasmessa in streaming audio da qui: http://cox18.noblogs.org/ascoltaci-in-streaming
organizzano: Archivio Primo Moroni, Centro Donato Renna, Acari Tigullio, Centro culturale islamico Alhuda
Note per l’incontro su: situazione del conflitto e scenari possibili nell’area del maghreb. Tunisia, Libia, Egitto. Quali sono i gendarmi del Mediterraneo? Cosa difendono realmente? Mobilità, flussi migratori e politiche dei governi dell’area
Da anni la guerra alle migrazioni si sposa ad un processo di crescente criminalizzazione di soggetti e comportamenti. Questa vulgata narrativa ha origine dalla rivoluzione conservatrice avviata negli Stati Uniti e nell’Inghilterra tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80 (Thatcher, Reagan) e ha avuto grande diffusione in tutta l’Europa e in gran parte dell’occidente, agita anche e, in alcuni casi, soprattutto dalle cosiddette “amministrazioni democratiche e di sinistra”. Il meccanismo descritto da Foucault in “sicurezza, territorio, popolazione” di un capitalismo che persegue la prosperità dei più forti hic et nunc ed esclude l’eccedente umano, in quanto minaccia a tale prosperità, costruendo limitazioni di spazio, soggetti aventi diritto a viverci e gendarmi, sembrava dominare l’ordine mondiale.
Le rivolte arabe dell’ultimo anno hanno scompaginato l’esistente, non solo distruggendo regimi autoritari ma affermando un nuovo diritto alla mobilità che se ne infischia di patti, accordi, quote, ma pratica la confusione e l’attraversamento di quegli spazi che muri visibili e non, avevano voluto sorvolabili solo da capitali.
Hanno altresì determinato contraddizioni tra gli stessi paesi europei facendo cadere la maschera delle norme Schengen che hanno mostrato così il loro volto di mero strumento di controllo.
Comprendere ciò che è avvenuto nella fascia nord africana del mediterraneo, quali tensioni agiscono, quali differenze evidentemente esistenti e in alcuni casi palesi dei processi di trasformazione in atto in quei paesi, permette di delineare lo scenario possibile delle nuove politiche di contenimento delle migrazioni dei paesi europei nonché cosa le nuove classi politiche uscite dalle rivolte arabe devono ai loro popoli.
Le primavere arabe, per impedire che i “funzionari dell’umanitario” continuino a progettare il loro ordine mondiale facendo pagare ai migranti un prezzo che continua ad essere altissimo in termini di morti in mare o, per chi approda, di detenzione dietro i muri dei Centri di Identificazione ed Espulsione, devono necessariamente raccogliere frutti sia sulla loro sponda del mediterraneo che sulla nostra.
[APM Gennaio 2012]
18 Gennaio 2012 – ore 21,30
Cox18 presenta:
Aiuto! Orde Barbare Al Pratello, di Cosimo Terlizzi (ITA 1996|2011, col. 47′)
Aiuto! Orde Barbare Al Pratello – Trailer
Cosimo Terlizzi, artista fotografo, videomaker e performer, è nato nel 1973 a Bitonto. Segue un percorso di studi artistici a Bologna sviluppando il suo lavoro attraverso l’uso di diversi media, dalla fotografia alla performance, alla videoarte.
Le sue opere sono state esposte in musei e gallerie quali la Galleria d’Arte Moderna di Bologna,
la Fondazione Merz di Torino, la Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento, il MACRO di
Roma, il National Museum of Breslavia in Polonia e in numerosi festival cinematografici tra i quali il Festival Internazionale del Cinema di Roma, il London International Documentary Festival, il Premio Internazionale del documentario e del reportage mediterraneo di Marsiglia e il France Doc di Parigi.
Aiuto! Orde Barbare al Pratello (1996-2011), è una sorta di diario che racconta la vita nelle case occupate ai n. 76 e 78 di via del Pratello a Bologna, fatiscente edificio di proprietà comunale abbandonato da diversi anni e occupato da un gruppo di ragazzi agli inizi degli anni Novanta che l’hanno ristrutturato e trasformato in un luogo in cui sperimentare un diverso modo di abitare e di condividere spazi, tempo e creatività collettiva.
Il docufilm è una testimonianza della vitalità che si è espressa in questa occupazione, ma anche dei contrasti del vissuto quotidiano tra gli occupanti e la relazione – a volte difficile – con il quartiere.
Il titolo è tratto da una lettera contro gli occupanti resa pubblica da un fantomatico comitato per la salvezza della via.
Il film è una riedizione digitalizzata e rivista della versione realizzata nel 1996.
27 Novembre 2011 – 16,30
CALUSCA CITY LIGHTS ospita:
La presentazione della pubblicazione:
1911 – 2011: un secolo di imperialismo italiano in Libia
a cura della redazione di Prospettiva Marxista
23 Novembre 2011 – ore 21,00
Cox18 ospita
DENTRO LA CRISI DEL CAPITALE
incontro dibattito con Guglielmo Carchedi
La crisi è ovunque. Sui giornali, dentro le case, negli ospedali e nelle scuole.. È sui posti di lavoro che resistono, e su quelli che non ci sono più. È nelle piazze, dove esplode la rabbia e pratiche vecchie e nuove – come le generazioni – si scontrano in cerca di soluzioni, dopo anni di immobilismo e frammentazione. È oltremare, nei territori bombardati dalla Nato con i peggiori pretesti neocoloniali. È alle frontiere, dove gli emigranti vengono rastrellati e rinchiusi in campi di concentramento. È nelle carceri, sempre più affollate e disumane, dove il sistema scarica tutta la sua violenza e le sue contraddizioni. Infine, la crisi ce la portiamo addosso: ogni italiano – dal neonato all’ultracentenario – ha un debito di 32mila euro sulla testa. Fatto che, nel tempo, ha giustificato l’adozione di misure draconiane da parte dei governi in carica: in ultimo, una manovra da 130 miliardi di euro – la più sanguinosa della storia – accompagnata da una serie di tagli alla spesa pubblica, che renderanno impossibile la già faticosa vita dei lavoratori. Allungamento dell’età pensionabile, libertà di licenziamento, privatizzazioni del patrimonio pubblico. Da vecchi ci costringono a lavorare, mentre da giovani ci vogliono disoccupati o precari. Ci tolgono case, sanità e istruzione. Ci dicono che dobbiamo pagare i loro debiti, perché tutti dobbiamo tirare la cinghia. Ma nessun lavoratore, negli ultimi decenni, se l’è spassata. Al contrario, i salari non hanno fatto che diminuire. Mentre i profitti di banche e multinazionali sono cresciuti e la guerra imperialista costa quanto intere manovre finanziarie.
Ogni crisi può rappresentare un pericolo o un’opportunità: a deciderlo, però, è solo chi riesce a prenderne le redini. Se, come sembra, il capitalismo sta vacillando, allora questa crisi – che è strutturale al sistema capitalista – potrebbe rivelarsi un’occasione preziosa per le classi subalterne, per disfarsene. Per questo è doveroso e prioritario comprenderne le origini, i meccanismi e i possibili esiti.
Invitiamo, quindi, tutti all’incontro di approfondimento con Guglielmo Carchedi
[Resistenze Metropolitane – resistenze.metropolitane[at]gmail.com]
Guglielmo Carchedi è professore emerito dell’Università di Amsterdam, facoltà Economia ed Econometria. Attualmente è professore associato dell’Università di York, School of graduate studies, Toronto. Ha scritto molti libri e articoli di economia, sociologia ed epistemologia da una prospettiva marxiana. Il suo ultimo libro è “Behind the Crisis”, Brill, Leiden, 2010.
Si veda il suo sito http://marx2010.weebly.com
Tutti gli articoli di Guglielmo Carchedi su “Proteo”: http://proteo.rdbcub.it/auteur.php3?id_auteur=59
18 Novembre 2011
Le lunghe ombre del diritto – la regolazione del sacheggio: Mercato – Diritto – Crisi
Continua il ciclo di incontri e discussioni, con interventi di:
Andrea Fumagalli, Ugo Mattei, Tommaso Spazzali