DOMENICA 18 DICEMBRE 2022 – ORE 20,30
Presentazione del gruppo MELSTROM
– …a seguire proiezione del film FORTINI/CANI di Danièle Huillet e Jean-Marie Straub
27 Novembre 2022 – ore 16,00
Incontro pubblico:
41 bis: quando lo stato d’eccezione diventa norma
Solidali con Alfredo, Juan, Ivan e Anna in sciopero della fame!
Promuovono l’incontro: Panetteria Occupata, Archivio Primo Moroni, OLGa
interverranno, fra gli altri,
Flavio Rossi Albertini
Giuseppe Pelazza
Margherita Pelazza
Frank Cimini
USI Sanità
Napoli Monitor
Lo sciopero della fame a oltranza di Alfredo Cospito ha riportato alla ribalta il regime detentivo previsto dall’art. 41 bis ovvero la più drastica e afflittiva condizione di isolamento e deprivazione sensoriale disposta per una persona reclusa. Un regime di tortura, democraticamente legiferato e altrettanto democraticamente applicato, inteso a cancellare l’identità del prigioniero al fine di indurlo a collaborare.
Se descriviamo e discutiamo delle modalità d’applicazione del 41 bis, è per unire le forze in una chiamata a raccolta atta a contrastare la supina accettazione di uno stato d’eccezione che, inesorabilmente, diviene la norma con cui regolare le contraddizioni sociali.
Il nostro ragionamento sul 41 bis va collegato all’individuazione dell’uso dell’apparato giuridico e carcerario per contenere e reprimere, ancor meglio se d’anticipo, la ribellione e la voglia di cambiare.
Escogitare sempre nuove occasioni per applicare gravi capi d’imputazione, aggiornare le tecniche di controllo sociale, ispessire la “blindatura” dello Stato, tutto ciò e altro ancora serve a legittimare come “normale” uno “stato di emergenza” che in Italia dura ormai da oltre quarant’anni e che, in questi nostri tempi di profonda crisi e guerra, non è certo destinato a dissolversi da sé. Al contrario, oggi risulta sempre più drammaticamente vero quanto fu scritto all’inizio del 1980: «Permettere che lo Stato si insinui nel nostro “sistema di valori” antagonista, questo sì rappresenterebbe l’inizio della fine».
24 Novembre 2022 – ore 20,30
IRAN non possiamo non sapere
più di 400 morti
migliaia di feriti e di
arresti tra i
manifestanti
non possiamo non sapere
Non inaspettata, ma sorprendente per estensione e radicalità, la sollevazione delle donne iraniane, dopo l’assassinio della giovane Mahsa Amini da parte della “polizia morale”, ha acceso la miccia per
un movimento rivoluzionario che vuole la fine del regime teocratico della Repubblica Islamica dell’Iran.
Milioni di donne e uomini stanno dando vita ad una insurrezione contro un sistema di potere che disprezza i diritti universali, opprime e umilia le donne, calpesta i diritti dei lavoratori. Operai e studenti sono scesi in sciopero in massa.
Il regime ha scatenato una repressione feroce contro un’insurrezione popolare disarmata: 400 morti, migliaia di feriti, migliaia di incarcerati, sistematiche torture e minacce di sentenze di
morte per impiccagione.
Non possiamo non sapere, non possiamo non ascoltare le voci della
Rivoluzione popolare in Iran per la fine del regime islamico, per lo stato laico, per la parità tra uomini e donne, per la libertà e l’autodeterminazione
ne parliamo con rappresentanti di Together for Iran residenti iraniani in Italia
23 Novembre 2022 – ore 18,00
Per il ciclo “Non è mai troppo tardi” Io la conoscevo bene: “LA FINANZA”
Economia e Finanza: Sinonimi?Alleate?Interdipendenti?
Si e’ passati dalla finanza strumento dell’economia ad economia pretesto/ostaggio della finanza? Il linguaggio evolve/involve di conseguenza e si allontana dalla comune comprensione.. codice criptato di comunicazione per iniziati.
Ante Marx l’economia era vista come disciplina autonoma a vocazione tecnica avulsa dal contesto sociale e dalla politica.
Marx ribalta tutto: l’economia sovradetermina qualsiasi altra attivita’ umana…
E adesso della Finanza cosa si puo’ dire?
10 Novembre 2022 – ore 17,30
Adam Vaccaro, Google – il nome di Dio
In quattro quarti di cuore
(puntoacapo Editrice)
Viaggio con la poesia di Adam Vaccaro
Alla ricerca di senso sotto il sole del pensiero unico
A colloquio con L’Autore
Gabriella Galzio e Claudio Zanini
Con letture di Mariella Parravicini
23 Ottobre 2022 – ore 9,30
Conclusioni e restituzione dei lavori dei tavoli
Apertura dei seguenti Tavoli:
1. Critica del quotidiano: G. DE FAZIO, FADINI, M. TRONCONI,
2. Critica dell’urbano e delle forme di controllo: C. LISI (in
collegamento, T. VILLANI, S. RIGHETTI (in collegamento) F.
DEMITRY.
3. Critica delle trasformazioni delle sensibilità: I. PELGREFFI,
BEDESCHI, P. CASERINI
22 Ottobre 2022 – ore 10,00
Presentazione plenaria in presenza e on line
Performance:
ELSA FINARDI, Tempo, lavoro e cura
Sezione arte/immagini
STEFANO VAILATI, Corpi, carne, linee di trasfornazione
Apertura dei seguenti Tavoli:
1. Critica del quotidiano: G. DE FAZIO, FADINI, M. TRONCONI,
2. Critica dell’urbano e delle forme di controllo: C. LISI (in
collegamento, T. VILLANI, S. RIGHETTI (in collegamento) F.
DEMITRY.
3. Critica delle trasformazioni delle sensibilità: I. PELGREFFI,
BEDESCHI, P. CASERINI
30 Settembre 2022 – ore 20,30
Nel quadro della solidarietà con i compagni del Comitato Abitanti Giambellino-Lorenteggio, attaccati dalla magistratura milanese con il Processo “Robin Hood” iniziato nell’aprile 2019
Presentazionedel nuovo numero della rivista “Officina Primo Maggio”
La presentazione avrà per tema principale la “questione casa” a Milano
a partire da: “Intervenire nei quartieri milanesi”
Intervista al Gruppo di lavoro per le periferie di Milano
Partecipano: Andrea Bottalico (redazione di “Officina Primo Maggio”), Salvatore Porcaro (redazione di “Napoli Monitor”), alcune imputate del Processo “Robin Hood”, vari Comitati di lotta per l’abitare milanesi
A essere chiamato in causa con questo processo penale non è solo “un esperimento di vita profondo e importante, contro una grave emergenza sociale, causata dalla consapevole distruzione dell’edilizia residenziale pubblica”, è ogni comunità e forma di vita resistente.