22 Giugno 2022 – ore 19,30
Category Archives: Dibattiti
UVALDE, AMERICA – TRA POLARIZZAZIONE E DECOMPOSIZIONE
17 Giugno 2022 – ore 18,00
UVALDE, AMERICA
TRA POLARIZZAZIONE E DECOMPOSIZIONE
Il gigante dai piedi di argilla tra guerre per procura all’esterno e disgregazione sociale al suo interno
Partendo dal massacro avvenuto nella scuola elementare di Uvalde discuteremo della situazione attuale e del suo divenire con Pietro Basso della redazione de Il pungolo rosso.
UN’ALTRA UCRAINA
16 Giugno 2022 – ore 21,00
UN’ALTRA UCRAINA
Sotto la bandiera nera di Nestor Machno
Guerriglia, guerra sociale e rivoluzione contadina in Ucraina (1917-1921)
Introduzione storica di Yurii Colombo e visione del film documentario “Nestor Machno e la rivoluzione anarchica in Ucraina. 1917-1921” (regia di Hélène Châtelain, 1996, ed. it. a cura del Centro studi libertari/Archivio Pinelli)
Con un ricordo di Hélène Châtelain (1935-2020) e la lettura di alcuni brani dell’autobiografia di Machno.
TRASMETTERE LA LOTTA + RESPIRO
09 Giugno 2022 – ore 20,00
TRASMETTERE LA LOTTA E FIACCARE LE FORZE DEL NEMICO – Una ricerca sui canti e i suoni del movimento NoTav
La presentazione vuole offrire una panoramica sui canti e sulle pratiche sonore utilizzate dal movimento NoTav, attraverso una selezione di interviste e registrazioni audio effettuate dal 2018 a oggi.
Questo materiale apre a una serie di riflessioni su questioni quali:
1) la relazione tra le forme del canto e le differenti anime del movimento;
2) le funzioni di trasmissione, aggregazione, e presa bene che il canto
facilita;
3) i luoghi e i momenti in cui il canto nasce e viene utilizzato;
4) l’uso del canto e del suono nei momenti “caldi” della lotta.
Chiunque sia a conoscenza di canti legati alla lotta NoTav è invitato a prendere contatto col Cox18 e a contribuire con materiale audio e/o
racconti personali.
Davide Tidoni è appassionato artista e ricercatore indipendente. Nel suo percorso di indagine e sperimentazione pone particolare attenzione alla dimensione fisica, percettiva e affettiva del suono affrontando tematiche quali l’interazione con lo spazio acustico, l’intersoggettività, l’impermanenza e la vulnerabilità dei corpi. Inoltre, svolge ricerche sulle pratiche sonore e sul canto in contesti politici e controculturali, riflettendo sul loro funzionamento a livello identitario e comunicativo. Sul canto del gruppo ultras Brescia 1911 ha pubblicato il lavoro The Sound of Normalisation (2018)
http://www.davidetidoni.name
RESPIRO, una rivista di fumetti e disegni “Respiro” nasce sul finire del 2020, in un momento in cui, per motivi differenti, manca l’aria: o perché un poliziotto ti schiaccia a terra e riesci solo a gridare: “I can’t breathe!”, o perché l’aria è inquinata dalle continue devastazioni ambientali, o perché è in corso una pandemia che spaventa. Ancora più di prima, sotto una pioggia di decreti, le voci dissidenti vengono zittite sul nascere. Certo non è sulla carta (la carta è solo carta…) che ritroveremo il RESPIRO che ci manca, ma ci auguriamo che questi disegni, come fertile humus, possano aiutare i pensieri dissidenti nascosti sotto la terra, nel silenzio invernale, a crescere, a radicarsi nei nostri corpi indeboliti e isolati e a sbocciare in una rigogliosa primavera.
Ai tre numeri usciti fino al maggio 2022 hanno partecipato diverse firme, alcune più conosciute, altre meno, sia adolescenti sia non propriamente di primo pelo, oltreché persone private della libertà.
Tutti i guadagni della rivista, gratuita per i detenuti, vanno alla Cassa Antirepressione delle Alpi Occidentali, per sostenere gli inguaiati con la legge.
Qui la presentazione del numero uno:
https://radioblackout.org/podcast/respiro/
Qui la presentazione del numero due:
https://radioblackout.org/podcast/presentazione-del-secondo-numero-di-respiro-una-boccata-daria-in-forma-di-fumetto/
PIATTO RICCO, MI CI FICCO!
28 Maggio 2022
ORE 14,30
CONFERENZA PUBBLICA: NEL CAPITALISMO LA GUERRA È NECESSARIA E INEVITABILE del Partito Comunista Internazionale (“Il Partito comunista”, Firenze)
– La guerra in Ucraina non è il prodotto della malvagità o follia di alcuni capi ma una
inevitabile necessità economica per il regime capitalistico
– La guerra è vitale per la conservazione dell’attuale sistema sociale diviso in classi
– Solo la lotta internazionale della classe lavoratrice potrà fermare la guerra imperialista
– I proletari non hanno nessuna patria da difendere
– Contro la guerra imperialista, per la guerra di classe contro il regime del Capitale
ORE 19,00
Con un po’ di ritardo, causa lockdown, presentiamo due bei libri di poesia pubblicati dalle Edizioni del Verri (Milano):
– MILLANTANNI (2019) di Antonella Doria
Per Antonella Doria la parola è salvezza. La parola è taumaturgica. La poetessa vive le parole con tutti i sensi contemporaneamente: sono interattive, senza punteggiatura, fluiscono, e lei ci nuota dentro, seguono un suo particolare ritmo interiore, e la deliziano, Antonella gioca con il corpo delle parole come se fossero di materia: transiti veloci, paranomasia, sinestesia, diacronia e sincronia, l’accostamento elencativo dei termini etc: mani mari di versi / attraversati si / toccano si fondono / confondono / sensitive sembianze / forme figure / fiumane in fuga (dall’introduzione di Giulia Niccolai)
– FIGURE DEL TEMPO SOSPESO (2019) di Pancrazio Luisi
Su un passo costante di sette-dieci righe di poesia in prosa per ogni pagina, Luisi propone brevi microracconti che mettono a fuoco incontri, voci e protagonisti, appartenenti prevalentemente alla cerchia delle classi medio-basse della società: contadini, operai,
impiegati. Sono figure che lasciano trasparire il contributo di esperienza che hanno lasciato nella memoria di chi scrive. I luoghi si indovinano diversi, dal paesino della Basilicata (Tricarico) dove è nato Luisi, alla grande città del Nord (Milano) dove è stato portato da bambino, ai vari incontri che non sempre lasciano trasparire la definizione geografica esatta. Il tempo sospeso è quello che, senza nessuna intenzione realistica o di epopea, delinea passo passo, una pagina alla volta, un viaggio interiore che forse persino l’autore alla fine si è accorto essere un percorso.
Interventi alla Chitarra Jazz di Vittorio Chessa
Introduce l’Editrice Barbara Anceschi
RICORDANDO PAOLO RANIERI – Una giornata sulla critica radicale
14 Maggio 2022 – ore 16,00
RICORDANDO PAOLO RANIERI – Una giornata sulla critica radicale
Ore 16
invitiamo chiunque lo voglia a condividere una poesia, un aneddoto, una canzone, una fotografia… e quant’altro per lui significativo del proprio incontro con Paolo.
– un momento di riflessione collettiva per riparlare di quanto la Critica Radicale ci ha lasciato in eredità, per far sì che quelle idee non restino lettera morta.
Sarà disponibile un computer da cui scaricare vari materiali pertinenti (testi, video, registrazioni audio ecc.)
Ore 20
– Una cena godereccia, della musica dal vivo e tante chiacchiere… una festa!
CINEGUERRACONTRO: Immagini del mondo e iscrizione della guerra
Il nuovo disordine mondiale – La guerra che c’è e quella che verrà
11 Maggio 2022 – ore 18,30
Centro documentazione contro la guerra presenta:
Il nuovo disordine mondiale – La guerra che c’è e quella che verrà
Della situazione attuale e del suo divenire ne parliamo con Sandro Moiso della redazione di Carmilla on line e ricorderemo Valerio Evangelisti.
– Ricordo di Valerio Evangelisti – Sandro Moiso
– Esposizione Sandro Moiso
– Interventi AA.VV.
Per un Contratto unico dei lavoratori di Sanità, Educazione e Pubblico impiego
07 Maggio 2022 – ore 10,00
Premessa
Negli ultimi decenni l’attacco alle condizioni di vita e di lavoro degli operai, dei proletari e dei salariati si è palesato sia in forme dirette e brutali che attraverso modalità più subdole ed indirette.
Una di queste modalità è stata la moltiplicazione dei contratti e la soppressione di elementi normativi quali la scala mobile e l’anzianità di servizio, lo statuto dei lavoratori. Le lotte degli anni ‘60 e ’70 furono condotte all’insegna di rivendicazioni egualitarie ed unificanti per tutti i lavoratori.
L’altro fondamentale portato, di quella stagione ricca di fermenti sociali, fu la valorizzazione dei Contratti Nazionali utili ad imporre un perimetro di difesa generale che a partire dalle posizioni operaie più attive e concentrate (quindi più forti) andasse a tutelare anche situazioni più deboli e periferiche proprio facendo valere regole estese a tutto il territorio nazionale.
L’opera sistematica posta in essere da padronato, governo, forze politiche, e confederali è stata di privare strutturalmente i lavoratori di strumenti di difesa necessari per rispondere all’attacco.
Mentre un padronato concentrato, centralizzato, potente di mezzi e volontà di rivalsa attuava la restaurazione piegando i principi sanitari alle logiche di bilancio e di mercato nulla si è contrapposto sia da parte sindacale che degli stessi lavoratori. L’aziendalismo, i contratti di secondo e terzo livello, la flessibilità, i contratti a tempo determinato, parasubordinati il lavoro interinale ecc sono stati come tanti coltelli che affondano nel burro..
Nel pubblico impiego e nella sanità in particolare, la aziendalizzazione oltre ad operare una revisione delle condizioni economiche e normative, si è tradotto in una mercificazione della salute e in uno svilimento etico della medicina. Per Ippocrate il corpo era un santuario da non profanare, oggi il corpo e le sue malattie sono solo l’occasione per le incursioni del capitale.
La crisi pandemica ha messo in evidenza di quanto la medicina si sia allontanata dai suoi valori universali. Nella società del capitale non c’è spazio per la preservazione della salute e cioè di un’azione preventiva, a partire dal fondamento dell’igiene.
Ippocrate non a caso nel “giuramento” fa appello ad Apollo e a sua madre Igea (Igiene). Ma mentre la medicina preventiva è un costo la cura delle malattie è un affare miliardario. Più il capitalismo è sviluppato e monopolista più è polarizzato sul business ed ecco perché era più facile, nella prima ondata trovare ossigeno e mascherine nelle situazioni “arretrate” dove ancore persiste una medicina di prossimità, che non a New York o a Milano. La medicina della prevenzione è necessariamente sociale, collettiva, comunitaria.
Perché medicina e prevenzione significa cura dell’ambiente, dell’acqua che beviamo, del’aria che respiriamo, salubrità degli ambienti di vita e di lavoro. In definitiva sorveglianza e preservazione di un equilibrio organico con la natura che ci avvolge e di cui siamo parte integrante da attuarsi collettivamente e socialmente.
Negli ultimi 20 anni proprio nella sanità, in tutta la sanità: pubblica, privata e convenzionata, i tagli sono stati cinici e criminali.
Il bisturi si è accanito contro la medicina di base, la medicina per i poveri, la medicina che preserva la salute per fare delle patologie un mercato utile all’estrazione di profitti.
Invece il vero capitale su cui investire è il personale sanitario, in assenza di questo, la telemedicina, il potenziamento degli strumenti, delle tecnologie, delle infrastrutture, e della stessa medicina territoriale sono solo un occasione per un black friday ad uso dell’industria che lavora per la sanità e i servizi sociali.
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