Category Archives: Film

LA MESSA DELLE CINQUE

14 Aprile 2011 – 21,00

Proiezione di:

– LA MESSA DELLE CINQUE
documentario sulla lotta degli abitanti di Plogoff (Francia) nel 1980 contro la costruzione di una centrale nucleare

– THE ATOMIC CAFE (1982)
documentario realizzato interamente a partire da filmati americani di propaganda sul nucleare, risalenti agli anni ’40, ’50, ’60 (cinegiornali, esperimenti militari, programmi televisivi, pubblicità)

Omaggio video a Gianni Toti

16 Febbraio 2011

3 canti per delle rêves+évolutions=rivoluzioni
(una falsa trilogia)
omaggio video a gianni toti

con le VideoPoemOpere:
Tupac Amauta – Primo canto, Francia 1997, 53′
Aca Nada – Canada 1998, 27′
Gramsciategui ou les poésimistes, 1999, 55′

quarto appuntamento di scali di parole 2010-2011.
scali di parole 2010-2011 è organizzato da cox18, calusca city lights, archivio primo moroni, lemm – associazione culturale

tupac amauta, aca nada, gramsciategui ou les poesimistes sono 3 video, 3 videopoemi come li definiva gianni toti, il loro autore, che costituiscono qui una falsa trilogia.

tupac amauta, del 1997, è il primo canto di una trilogia prevista, gramsciategui, del 1999, il secondo. tra i due fu realizzato aca nada nel 1998.
ma tutti e tre sono legati tra loro da un filo conduttore contro la conquista delle americhe, contro i genocidi che vi furono perpetrati e contro la colonizzazione degli spazi e delle menti che continua sino ad oggi. la “vera” trilogia doveva concludersi con el pachacuti, l’antoolocausto ed è una trilogia dedicata alle rivoluzioni (rêves-évolutions: sogni+evoluzioni=rivoluzioni) dell’america latina, ma rimarrà incompiuta.

il primo canto, tupac amauta, si ispira alle figure di tupac amaru II e josé carlos mariategui.
tupac amaru II è il discendente di quel tupac amaru trucidato dai conquistadores nel 1572, che, nel 1780, guidò una rivolta degli indios peruviani contro gli spagnoli. la rivolta venne sconfitta e tupac amaru torturato e giustiziato. da allora “tupac amaru” è diventato il nome di battaglia della lotta contro l’oppressione.
josé carlos mariategui (1894-1930) è stato un saggista, sociologo e politico peruviano, considerato uno dei più importanti pensatori marxisti dell’america latina.
era chiamato “amauta” (il saggio) dagli indios quechua.
tupac amauta è un videopoema epico sui cinquecento anni di colonizzazione dell’america latina. e c’è un forte legame tra le conquiste di allora e le conquiste di oggi, fino alle atroci guerre umanitarie dei nostri giorni. è un murales, un arazzo in movimento che comprende, oltre a rarissime immagini di mariategui, anche immagini del subcomandante marcos e rende omaggio ai militanti uccisi nell’ambasciata giapponese a lima nel 1997.

aca nada narra visivamente cosa accad(d)e lassù in nord(america) dove i “nativi” delle “prime nazioni” scoprirono i conquistatori, i cartografi spagnoli del “qui niente” (aca nada) prima e quelli di jacques cartier dopo. toti parla a proposito di un cambio di paradigma, di un pensiero umano da liberare, come sono da liberare le “riserve” tuttora in funzione presso le “nuove nazioni” conquistatrici, ovvero i democratici “lager” per i “suicidi della malinconia”.

gramsciategui ou les poesimistes è il secondo canto della trilogia incompiuta che, da “canto”, diventa un “grido” perché il lavoro viene realizzato durante i bombardamenti contro la serbia dovuti ai controllori del nuovo ordine mondiale.
è un ulteriore affresco in movimento in cui le immagini sintetiche della videoarte rielaborano i segni del linguaggio del popolo maya e permettono a gramsci e mariategui, associati dal “poesimismo” (poesia e pessimismo = lucidità del pensiero) di dialogare. e gramsci si vede, letteralmente, attraverso rarissime immagini di repertorio, a mosca nel ’21.
toti la definì una “sonata in rosso maggiore” (la vita, il comunismo, il sangue, la violenza della guerra, l’amore – la moglie scomparsa) contro un unico nemico: il potere.

gianni toti:
roma 1924-2007
partigiano resistente, giornalista, romanziere e poeta.
all’inizio degli anni ottanta inizia una sperimentazione in cui si fondono poesia, cinema e arte elettronica, creando un nuovo linguaggio, che lui stesso definisce “poetronica” (videopoesia e poesia elettronica).

grazie a: la casa totiana, invideo, heure exquise!

BEIRUT, LOVE ATTACK

14 Gennaio 2011

BEIRUT, LOVE ATTACK : TOUR ITALIANO 2011 di ZEID and the WINGS

“Il vento caldo del Libano scioglie l’inverno italiano con musica e letteratura carica di erotismo e rivoluzione”

Presentazione del Libro “BEIRUT, I LOVE YOU” di Zena el Khalil (interverrà l’autrice) + proiezione del Booktrailer (5′) del regista Gigi Roccati

Introduzione all’UNDERGROUND LIBANESE e a ZEID and the WINGS a cura di AgenziaX e Marco Philopat + proiezione del videoclip GENERALSULEIMAN di Gigi Roccati (4′)

CONCERTO di ZEID and the WINGS.
La band, composta da Zeid Hamdan, MarcCodsi e dalle tre splendide Wings Sare Yasmeen e Jihan, è in tour in Italia dal 12 al 23 gennaio.
Zeid è lo storico promotore dell’underground libanese dal dopo guerra civile ad oggi, con le sue band Soap kills e New Government e con il progetto ZEID ANDTHE WINGS. E’ produttore di artisti emergenti, anche in Egitto e Africa.
Il suo sito di riferimento – www.lebaneseunderground.com – è un laboratorio aperto.

APPROFONDIMENTI :

ZEID :
Mariam prodotta al Cairo:
http://www.youtube.com/watch?v=UgTx6q64UiQ

un classico dei soap kills :
http://www.youtube.com/watch?v=ltnjux5dI34

un pezzo da solista come shift z:
http://www.youtube.com/watch?v=zvOMPC4KCgs

i new governement durante la guerra 2006 :
http://www.youtube.com/watch?v=O5sUeixG_Hc

ZENA EL KHALIL:
il suo bellissimo libro “BEIRUT I LOVE YOU”
E’ il 2006: in agosto la sua Beirut si sgretola sotto i raid israeliani e lei sfoga in un blog le giornate di un’artista trentenne che non sa se domani sarà viva. Le sue cronache dall’inferno fanno il giro del mondo, Guardian le pubblica, poi DerSpiegel e El Pais. Zena le sviluppa in un libro: BEIRUT, I LOVE YOU * edito inItalia da Donzelli editore.
www.ziggydoodle.com

GIGI ROCCATI
www.gigiroccati.com

 

Night Skinny’s Handmade Grenade

17 Dicembre 2010

NIGHT SKINNY’S HANDMADE GRENADE
THE RELEASE PARTY

Dopo l’uscita di Metropolis Stepson (2010 – Relief Records EU), concept album che pianta le sue radici nella cultura Hip Hop underground, il producer Cee Mass alias The NightSkinny sceglie di proseguire il progetto con HANDMADE GRENADE – New York Edition . Un vinile 7″ in edizione limitata con la partecipazione di M.Sayyid e H.Priest (Airborn Audio/Antipop Consortium) e Vordul Mega (Cannibal Ox). Progetto di respiro internazionale che costruisce un ponte tra due città, Milano e New York, due paesaggi urbani che hanno nutrito il lavoro del giovane producer. Le suggestioni urbane e underground che muovono le sonorità del producer milanese di adozione ritrovano ancora una volta negli spazi di Cox 18 un naturale luogo di espressione.

Venerdì 17 dicembre sarà il party di presentazione del nuovo video estratto da Metropolis Stepson NYC Edition, incluso nella New York Edition Vinile 7”+ Dvd.

Start 22.30 con proiezione video NightSkinny’s Handmade Grenade

A seguire Dj set HIP HOP/ELECTRO/BEATS guest starring:

The Night Skinny – holdin’ it down with synthesized floor- bangers and spinning the finest in New York/Detroit HipHop and electro beats
Dre Love – Pure eclectic flavor and definitive master of ceremony – Hip Hop, Funk and Brazilian Jams
Tayone – internationally acclaimed turntable extraodinaire dropping heat with the freshest Hip Hop – Electro -Glitch tunes

La ballata del Pinelli

12 Dicembre 2010

La ballata del Pinelli e altre cantate
con Pino Masi e la partecipazione di Alessio Lega

Mai Morti (estratto dallo spettacolo)
con Renato Sarti (Teatro della Cooperativa)

Proiezione del film documentario “12 dicembre 1970 – la lotta continua” da un’idea di Pier Paolo Pasolini

Liberi tutti

02 Dicembre 2010

LIBERI TUTTI
Antonio Bocola | Marina Ballo Charmet E Walter Niedermayr
a cura di Fabrizio Longo | Rossella Moratto

Il carcere visto da dietro le sbarre, con gli occhi dei minori. Adolescenti e bambini in età prescolare che vivono la difficile esperienza del carcere, un segno indelebile nelle loro esistenze.
Non un’inchiesta ma il lavoro di un regista, Antonio Bocola, e quello di due artisti, esponenti della fotografia d’avanguardia italiana, Marina Ballo Charmet e Walter Niedermayr: un dialogo e un confronto tra due approcci diversi al linguaggio video – quello del cinema documentaristico e quello dell’arte – accomunati da un medesimo interesse per il sociale.
Bocola, Ballo Charmet e Niedermayr riportano “la vita degli altri” restituendo, ognuno a proprio modo, degli stralci di esistenza: non raccontano in prima persona, ma aprono uno spazio per cercare di comprendere (e far comprendere a tutti noi che siamo “fuori”) la vita vista da “dentro”. Il punto di vista è quello dei minori, appunto, è il loro lo sguardo che possiamo condividere.
È lo sguardo degli adolescenti, come racconta Non ci sto dentro, docufilm di Antonio Bocola frutto di un anno di lavoro del regista con il suo laboratorio di tecnica cinematografica all’interno del carcere minorile Cesare Beccaria di Milano. È una raccolta di testimonianze in prima persona dei ragazzi e delle ragazze dell’IPM Beccaria, che nasce dal pretesto narrativo dell’apertura di una radio in podcast: questa diventa il catalizzatore dei loro racconti, frammenti di ordinaria quotidianità in carcere e nelle comunità penali territoriali. Le dinamiche relazionali, le storie e i desideri di un “dopo” diverso che lascia intravedere una speranza di riscatto nel difficile passaggio all’età adulta.
È anche lo sguardo inconsapevole e innocente dei bambini e delle bambine, che vivono con le loro madri all’interno del carcere. La legislazione italiana infatti consente alle madri detenute che non possono usufruire di altre facilitazioni previste dalla Legge Gozzini (arresti domiciliari o differimento della pena), di tenere con sé i loro figli fino all’età di tre anni durante il periodo della detenzione. Questo comporta per i bambini un’esperienza di vita traumatica che incide pesantemente sul rapporto con la madre e sulla loro crescita. Nel video Agente Apri, opera composta da riprese realizzate nel 2006 nel carcere di San Vittore di Milano, Marina Ballo Charmet e Walter Niedermayr riflettono su questo tema. È il racconto essenziale dei percorsi che due bambini, un maschio e una femmina, compiono quotidianamente nei vari ambienti del carcere nel quale vivono insieme alle loro mamme, per uscire a giocare e per poi tornare nel nido all’interno del carcere milanese.
Nel 2006, poco dopo la realizzazione del video, è stato creato a Milano in via sperimetale l’Icam, una struttura di custodia attenuata frutto di un protocollo d’intesa fra gli enti locali (Regione, Provincia e Comune ed il Dipartimento di Polizia Penitenziaria), concepita secondo il modello della casa famiglia. L’esistenza dell’Icam ha consentito il trasferimento delle detenute nella struttura – dove possono usufruire di attività formative e di avviamento professionale – e la chiusura dell’asilo nido del carcere di San Vittore poiché i bambini frequentano i servizi scolastici e ricreativi presenti sul territorio, presso i quali vengono accompagnati da operatori e volontari.

Senza pretese di ricerca sociologica, Non ci sto dentro e Agente Apri fotografano senza filtri il sistema del carcere focalizzandosi sulla parte più debole della sua popolazione.

Non ci sto dentro
Un documentario di Antonio Bocola
Testi e ricerche: Antonio Bocola, Francesco Scarpelli, Ciro Forte, Stefano De Felici
Direttore della fotografia: Rocco Cirifino
Musiche originali: Lorenzo Gasperoni
Una co-produzione: E-Tica / Gagarin
Formato: Hd 750p – Durata: 58’

Antonio Bocola (Napoli 1967) vive e lavora a Milano. Regista, sceneggiatore ed esperto di tecnologie avanzate nel campo dei media e dell’interattività. Diplomato all’Itsos di Milano, cresce professionalmente allo Studio Pontaccio di Achille Mauri, dove segue la produzione di molti
programmi RAI. Inizia a lavorare nel cinema come aiuto-regia di Marco Bechis, quindi come aiuto regista/producer per diverse case di produzione e agenzie pubblicitarie. Dal 1996 firma la regia e l’ideazione di numerosi documentari, cortometraggi, fiction e programmi TV. Nel 2003 realizza il lungometraggio Fame chimica (2003), selezionato al 60° Festival Internazionale del Cinema di Venezia, ottenendo nel 2005 la nomination come migliore regista esordiente ai David di Donatello e la nomination ai Nastri d’Argento. Dal 2005 è amministratore delegato di E-tica srl. Informazioni
più complete, filmografia e reel: www.antoniobocola.com

Agente Apri (2007)
di Marina Ballo Charmet e Walter Niedermayr
Regia: Marina Ballo Charmet e Walter Niedermayr
Montaggio: Simonetta Fadda
Formato: minidv – Durata: 21’

Marina Ballo Charmet dalla metà degli anni ottanta si dedica alla fotografia e successivamente al video esplicitando visivamente il non-visto della nostra esperienza quotidiana. Parallelamente lavora come psicoterapeuta infantile nei servizi territoriali pubblici di Milano. Le ultime mostre personali hanno avuto luogo a: Storefront for Art and Architecture (New York 2009); Triennale (Milano, 2008); Centre National de la Photographie (Parigi, 1999). Tra le numerose collettive in Italia e all’estero ha esposto in istituzioni quali: MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma (2010); SK Stiftung Kultur (Koln, 2006); Fotomuseum Winterthur (2005); Ècole Supérieure des Beaux-Arts, (Parigi, 2001); CCA (Montreal, 1998). Ha partecipato alla 12. Mostra Internazionale di Architettura Venezia nella mostra Ailati. Rilessi dal futuro nel Padiglione Italia e alla XLVII Biennale d’Arte nel 1997 nella mostra Venezia-Marghera. Ha realizzato numerosi video e pubblicato diversi libri, tra cui: Il parco, Charta, Milano (2008), Marina Ballo Charmet, Fotografie e video 1993/2007, Electa/Jarach Gallery, Milano (2007). Rumore di fondo, Art&, Udine (1998), Con la coda dell’occhio, Art&, Udine (1995).

Walter Niedermayr è nato nel 1952 a Bolzano, dove vive e lavora. Da oltre 15 anni fotografa il
paesaggio montano, dove sono evidenti contrasti di tipo economico-ecologico. Recentemente ha orientato il proprio interesse verso ambienti chiusi come quello degli ospedali e delle carceri. Queste e altre indagini sono state presentate in pubblicazioni e mostre tra cui: Die bleichen Berge (1993), Reservate des Augenblicks (1998), Zivile Operationen (2003). Numerose sue mostre personali, tra cui al Centre pour l’image contemporaine, Geneva; Rupertinum, Museum für moderne und zeitgenössische Kunst, Salzburg and NGBK Berlin. Ha partecipato a collettive internazionali in musei e istituzioni quali Mori Art Museum, Tokyo; Kunsthalle Schirn, Frankfurt (2008); Kunstmuseum Wolfsburg (2007); Tate Modern London (2007); Hara Museum of Contemporary Art, Tokyo, Centre National de la Photographie, Paris, Akademie der Künste, Berlin(1999); Fondation Beyeler, Basel (2003); MOCA, Los Angeles (2004). Nel 2008 ha partecipato a MANIFESTA7 e nel 2004 ha esposto alla 9. Mostra Internazionale di Architettura Venezia nella mostra Metamorph. Ha collaborato a un progetto con lo studio SANAA pubblicato nel volume Walter Niedermayr / Kazuyo Sejima + Ryue Nishiwaza / SANAA,Hatje Cantz Verlag Ostfildern (2007).

Seize the time

25 Novembre 2010

Proiezione del film “Seize the Time” di Antonello Branca e incontro con:
Bruno Cartosio (docente di storia contemporanea – Università di Bergamo)
U.Net (esperto di storia, cultura e resistenza afro-americana)
Federico Carra (Kiwido – Federico Carra Editore)
Donatella Barazzetti (ACAB – Associazione Culturale Antonello Branca)

Film “cult” degli anni ’70 sul movimento delle “Pantere Nere”. Il lungometraggio è stato realizzato interamente negli Stati Uniti seguendo dall’interno il lavoro del Black Panther Party. Antonello Branca costruisce l’impianto narrativo del film fondendo insieme, con estrema abilità, i canoni del cinema di finzione e del cinema documentario. Un solo attore professionista, Norman Jacobs, si muove tra visioni pop-simboliche dell’imperialismo a stelle e strisce contrapposte a visioni della realtà: rastrellamenti, manifestazioni studentesche, esercitazioni della guardia nazionale, testimonianze dirette. Un’America dove i neri e le “pantere” in particolare, vengono assassinati a sangue freddo secondo un preciso disegno repressivo.
Intorno alla partecipazione del film al festival di Venezia dello stesso anno, si sviluppò una vivace polemica: le condizioni poste dalla direzione del Festival infatti furono tali da indurre l’autore a non presentare il film.

Le affinità elettive

21 Ottobre 2010

Piero Ciampi e Luciano Bianciardi: le affinità elettive

Un viaggio tra musica e scrittura alla scoperta delle affinità artistiche tra il cantante-poeta Piero Ciampi e lo scrittore Luciano Bianciardi. Temi comuni affiorano dalla lettura di brevi brani alternati a canzoni, il tutto in forma di recital.

Paolo Pasi (voce e chitarra) e Dino Pelissero (flauto traverso)
Interverrà Luciana Bianciardi

Canzoni “Dario di Livorno”, “Livorno” , “Sobborghi” , “Il vino” di Piero Ciampi; “Milano” di Paolo Pasi. Letture di Bianciardi da La vita agra, Aprire il fuoco, La solita zuppa, L’alibi del progresso.

Ore 22.30
Proiezione del film“La vita agra” di Carlo Lizzani (Italia, 1964, 104′)