07 Marzo 2025 – ore 22,30
CONCERTO BENEFIT INGUAIATI CON LA LEGGE # 15
03 Marzo 2025 – ore 21,00
Cine COX18 presenta per il ciclo A cura di … ma non è una malattia : Cyborgjiman gwaenchanh-a (Sono un Cyborg, ma va bene così), 2006, Park Chan-wook, KO, 107′ [kor sub ita]
Per i corti fuori programma: autoproduzione su accesso con carrozzina ai servizi sociali di Via conca dei navigli a Milano, 2004
01 Marzo 2025 – ore 17,00
MILLEPIANI 44 – CRITICHE E POLITICHE DELLA VIOLENZA
Intervengono: Tiziana Villani, Ubaldo Fadini, Andrea Fumagalli, Giorgio Passerone, Rosella Corda, Igor Pelgreffi, Elvira Vannini
L’esperienza della paura non smette di coinvolgere gli assetti della nostra sensibilità e intelligenza, il nostro essere (di) relazione: da ultimo sono tanti i fattori che ne favoriscono il ripresentarsi come una sorta di destino non aggirabile, la pandemia, il dilagare della guerra, tra gli altri. E si potrebbe appunto continuare in questo triste elenco, indicando tutto ciò che nel “nostro” presente aggredisce in più modi l’esistenza di ciascuno di noi lasciandoci senza fiato, in una condizione nella quale la trama degli incontri e delle relazioni (e degli “scontri” non però distruttivi) non sembra aprirsi allo stimolo essenziale del cambiamento effettivo e del – perché no? – della speranza. I nostri “classici” di riferimento ci invitano a riflettere allora sul fatto che siamo ancora dentro la “preistoria”, che non ne siamo usciti anche nel momento in cui la tecnicizzazione del vivere complessivo viene a essere direzionata nel senso di un vero e proprio fare “terra bruciata” della stessa nostra esistenza e del pianeta. Viviamo la “fine della fine” nell’affermazione della regola del tempo d’eccezione permanente, per dirla con Walter Benjamin, e attorno a noi – e parzialmente in noi – si accumulano rovine, scarti del consumo ossessivo del sempre uguale opportunamente e profittevolmente rimodulato per restituirlo come comunque appetibile, spacciandolo quindi come indispensabile.
Guerre sul campo e guerre economico-finanziarie: trasformazioni antropologiche e criticità della politica che lasciano trasparire la dominante violenta delle dinamiche “selvagge” della conservazione in vita così come perlomeno la si ritiene attuabile in una situazione generale di perdita di “mondo”, del venir meno di possibilità concrete di svolgimento in positivo della nostra relazionalità e quindi di noi stessi. E allora possono valere, a titolo introduttivo di questo nuovo “Millepiani”, le pagine di Herbert Marcuse su Benjamin, sulla sua “critica della violenza”, quelle di J. Butler sempre riferite a Benjamin sulla violenza divina, la status giuridico, il marchio della colpa, a testimonianza della volontà di non rassegnarsi a permanere in una condizione di dipendenza radicale, di assoggettamento senza riserve: riflessione filosofica, etica e politica, alla ricerca di ciò che successivamente arriverà a delinearsi come un insieme di virtù sociali che possono essere poste al servizio delle singolarità e delle collettività: un esempio di esperienza umana da richiamare in tal senso è proprio quella dell’amicizia, la più radicalmente distante da tutto ciò che lacera – fino a distruggerlo – proprio quel tessuto di relazionalità che può invece impedire che le nostre esistenze si traducano in “vite mancate
27 Febbraio 2025 – ore 21,00
Proiezione del film Prima che la vita cambi noi di Felice Pesoli
La proiezione sarà preceduta da un breve ricordo di Matteo Guarnaccia che in questo film è il narratore.
Intervengono: Tiziana Corbella Guarnaccia, Ranuccio Sodi, Felice Pesoli
Prima che la vita cambi noi segue un filo di memorie milanesi, un percorso esistenziale fatto di frammenti, spunti e ricordi della controcultura; di quella “vita alternativa” che, intorno alla centralità della musica, ha prodotto la psichedelia, i movimenti pacifisti, l’uso creativo delle droghe, i festival pop, i nuovi costumi sessuali, la vita comunitaria, il mito del viaggio, il ritorno alla campagna, l’influenza delle filosofie orientali, un nuovo rapporto con il corpo.
Insomma l’altra faccia della ribellione giovanile degli anni sessanta e settanta: quella poco ideologizzata, estranea alla violenza, ma desiderosa di «cambiare la vita prima che la vita cambi noi», come recitava lo slogan della rivista «Re Nudo». Il film racconta la nascita e lo sviluppo dei movimenti beat, hippie e freak attraverso immagini di repertorio e le testimonianze di numerosi protagonisti di quella stagione
23 Febbraio 2025 – ore 16,00
ARMONIKA
Disbanded, Rosso Polare, Atoloi, Tiziano Doria, Carolina Martines, Rabii, Brahim Zoetrope – Kamimmo, Mattia Dambrosio, Matilde Giampieri, Freddy Amoruso, Lester Mann, Simo, Agnesoride, Federica Amoruso, Chickpea, Emmatoma, Ilaria Zanotti, Claudio Pellegrini
22 Febbraio 2025 – ore 21,00
Proiezione del film: Pensando ad Anna di Tommaso Aramini
A seguire chiacchiere e dibattito con la presenza di Pasquale Abatangelo
Un documentario ibrido che intreccia interviste, ricostruzioni performative, materiali d’archivio e che ripercorre la storia delle rivolte carcerarie italiane degli anni ‘70 attraverso la testimonianza del fiorentino Pasquale Abatangelo, tra i fondatori dei NAP (Nuclei Armati Proletari) e autore del libro “Correvo pensando ad Anna” (2017) da cui è liberamente ispirato il film.