01 Aprile 2022 – ore 18,00
The Living Room Aka La Stanza Dei Vivi con Tovi-800, BabaX, Brother Charlie, Lester Mann, Cittogramma
26 Marzo 2022 – ore 15,30
Gli spari a Est sono anche per noi – Kazakistan, Russia e Ucraina – Guerre, rivolte, repressioni
Contro la guerra in Ucraina, nessuna “equidistanza”, nessun fronte da sostenere
Contrastiamo il riarmo e le politiche di guerra di Russia, Ucraina, Nato, paesi UE, USA, che stanno creando le condizioni e i pretesti per un nuovo conflitto mondiale Contro la partecipazione dell’Italia alla guerra, fornendo armi all’Ucraina
20 Marzo 2022 – ore 16,00
LOC0-19 Pensieri, voci e cronache da un silenzioso pandemonio
Dopo due anni LOST torna con un incontro in presenza.
Era proprio il 15 marzo 2020 quando sospendemmo un incontro con tracking.exposed sulla profilazione di pornhub (questo qui), ed era proprio il 15 marzo 2020 che iniziammo “la radio”.
A distanza di due anni cerchiamo di riprendere il ragionamento materialmente presenti e con un testo che raccoglie, aggiornati, alcuni pezzi delle trasmissioni.
Nel frattempo molte cose sono successe, ad un tratto è sembrato che il tempo si fosse fermato mentre invece correva veloce, per non perdersi e non farsi confondere troppo vale la pena di ripercorrere i propri passi.
Il virus Covid-19 si presenta nel 2020, la sua diffusione, grazie ai ritmi dello scambio globale di persone e merci, ne determina la diffusione su tutto il Pianeta. L’epidemia ha creato occasioni di confronto e obbligato all’ascolto di punti di vista molto diversi, mettendo alla prova diverse chiavi di lettura e quadri interpretativi sia sugli assetti generali che su quelli particolari. Queste testimonianze concrete di resistenza e di coscienza critica sono state trasmesse dal 15 marzo 2020 in streaming audio di Radio LOCo-19 (acronimo di “Lunghe Ombre del Covid-19). Questo libro riporta, riveduti e aggiornati alcuni di questi contributi. Maurizio Pincetti fa la storia del Sistema Sanitario Nazionale. Matteo Gaddi racconta le relazioni tra Governo e Confindustria. Massimo De Angelis ragiona sui possibili scenari. Daniele Salvini scava col coltello l’anima del trauma sociale .CIRCE (Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche) riferisce di quanto si può fare, in ambito scolastico formativo, con la tecnologia. Franco Piperno ragiona sui rapporti tra scienza, ciclo del denaro, umani e altre specie viventi. Il blog “Il Rovescio” scadenzia date e fatti.
19 Febbraio 2022 – ore 15:30
TANTA SALUTE A TUTTI
Quanto ti tocca pagare di ticket?
Quanto hai aspettato per l’ultima visita specialistica?
Come va con il tuo medico di base?
Che fine ha fatto la medicina territoriale?
parleremo di tutto questo e presenteremo il primo numero del bollettino sulla salute
17 Dicembre 2021 – 18,00
Il paradosso afgano – Dalla fine della guerra … ancora guerra (Streaming)
Nell’immaginario sociale la fine della guerra significa pace.
In realtà la sconfitta politica degli USA e degli alleati Nato, Italia compresa, dopo vent’anni di barbarica occupazione dell’Afghanistan, sta generando contraddizioni che incrementano la tendenza verso la guerra tra i capitalismi fondamentali che opprimono il mondo.
Ci riferiamo alle ridefinizione degli equilibri nell’Asia Centrale tra USA, alleati occidentali, Cina e Russia, e tra i comprimari come India e Pakistan; agli effetti nei rapporti tra le classi all’“interno” di questi paesi; all’aggiornamento delle politiche di riarmo già in corso.
Uno scenario in cui il proletariato e le masse oppresse afgane e asiatiche, occidentali, come pure russe e cinesi, non hanno alcun fronte o alleato da sostenere, ma solo un’autonomia e un’indipendenza da conquistare contro lo sfruttamento e la guerra.
Nell’immaginario sociale la fine della guerra significa pace.
In realtà la sconfitta politica degli USA e degli alleati Nato, Italia compresa, dopo vent’anni di barbarica occupazione dell’Afghanistan, sta generando contraddizioni che incrementano la tendenza verso la guerra tra i capitalismi fondamentali che opprimono il mondo.
Ci riferiamo alle ridefinizione degli equilibri nell’Asia Centrale tra USA, alleati occidentali, Cina e Russia, e tra i comprimari come India e Pakistan; agli effetti nei rapporti tra le classi all’“interno” di questi paesi; all’aggiornamento delle politiche di riarmo già in corso.
Uno scenario in cui il proletariato e le masse oppresse afgane e asiatiche, occidentali, come pure russe e cinesi, non hanno alcun fronte o alleato da sostenere, ma solo un’autonomia e un’indipendenza da conquistare contro lo sfruttamento e la guerra.
Centro di documentazione contro la guerra informazioni, materiali e analisi per opporsi alla barbarie del capitalismo decadente, contro il terrorismo di stato occidentale e russo, contro il terrorismo del cosiddetto “islamismo radicale”