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Mutoid – Sant’Arcangelo di Romagna Festival 1991

Luglio 1991

Sant’Arcangelo di Romagna Festival del teatro di strada 90′ Mutoid Waste & Company

IL FATTO QUOTIDIANO

Una maratona di concerti per supportare la comunità di Londra, Mutoid Waste Company, che dal 1991 vive alle porte di Santarcangelo di Romagna. A giugno 2013 il Tar ha emesso una sentenza di sfratto per il gruppo. Tante le iniziative di solidarietà dal mondo dell’arte e della cultura e dagli stessi abitanti della zona
Al Trecentosessata Gradi di Gambettola, sabato 3 Agosto, dalle 14:00, prenderà il via una lunga maratona musicale per supportare la Mutoid Waste Company di Santarcangelo di Romagna. Era il 1991 quando una costola della comunità di artisti “mutoide” si trasferì da Londra in terra romagnola, una decina di chilometri fuori Rimini. Da Giugno 2013 Mutonia, l’area a fianco del fiume Marecchia scelta dai Mutoid come luogo per vivere, su sentenza del TAR ha ricevuto lo sfratto; le moltissime e affascinanti sculture create utilizzando scarti metallici dovranno essere demolite e il campo sgomberato. Da allora sono stati innumerevoli gli attestati di stima e le gare solidaristiche a favore della comunità artistica.

Nell’appena trascorso Festival di Sant’Arcangelo, rinomata kermesse teatrale, è stato proiettato “Il Campo“, film del collettivo ZimmerFrei che documenta la vita dei Mutoidi e del rapporto tra questi e la popolazione di Sant’Arcangelo. Il Festival Internazionale del Teatro in Piazza, con questa proiezione, ha voluto sensibilizzare i partecipanti ad una tematica che lo tocca da vicino: galeotto, per l’amore tra Mutoidi e Romagna, fu proprio l’edizione del 1991, anno in cui gli artisti vennero invitati a partecipare all’evento teatrale. La causa mutoide non è però supportata unicamente da artisti; anche la popolazione di Sant’arcangelo – e non solo – vuole che la comunità di origini britanniche non se ne vada. Su Facebook la pagina “Pro Mutoid” è ormai in dirittura di 20.000 sostenitori, quando solo lo scorso mese se ne contavano la metà. È stata anche attivata una pagina web che ospita una petizione contro la sentenza del TAR – attualmente sono 10.141 le firme raccolte.

Chi ha dato il via all’iniziativa on-line sottolinea però come “la raccolta firma virtuale” non abbia valore legale ma serva unicamente a dimostrare il supporto popolare. Quella che conta è la firma fisica. Esistono diversi petition points: da quello nel campo di Mutonia a quelli dislocati nei vari bar, negozi della zona ed esiste la possibilità, per chiunque voglia, di attivarne nella propria zona. È anche la necessità della firma fisica che ha portato all’organizzazione di questa grande due giorni musicale.

All’evento di Gambettola parteciperanno venti gruppi musicali, tredici deejay, due veejay e altrettanti performers/readers. Sabato si comincerà alle 14:00, mentre Domenica 4 Agosto le danze si apriranno alle 12:00. Non è dato sapere fino a che ora ci si addentrerà nella notte, sicuro è che la festa durerà 24 ore; ma c’è già chi è pronto a scommettere che il numero è puramente simbolico e scelto per difetto.

La musica proposta spazierà diversi generi. Le Croste, gruppo punk forlivese attivo dal 1994, saranno gli headliner della prima serata, giorno in cui il palco verrà invaso dal Doom e Post-Hardcore dei Dementia Senex. A chiudere la serata di domenica saranno invece gli Small Jackets, gruppo garage italiano che ha saputo farsi rispettare anche all’estero: la loro passata collaborazione col chitarrista degli Hellacopters li ha portati a produrre il loro ultimo lavoro in Svezia. Prima di loro si esibiranno i Pater Nembrot, trio cesenate che ha pestato Power Psych-Rock in lungo e in largo per l’Europa. Da sperimentare anche le atmosfere lisergiche e sospese dei Kisses from Mars. Con i The Same Old Shoes ci sarà spazio anche per il Rockabilly e per le danze impomatate. Dato il background da subculture rave che permea la storia dei Mutoidi, i deejay set saranno anche a base di ritmi elettronici serrati: Acid, House e Techno.

Si prevede che a supportare i Mutoidi si muoveranno persone da tutta la regione. A Bologna, ad esempio, in molti ricordano ancora con nostalgia le due enormi sculture di rottami che campeggiavano all’ingresso della sede del Livello 57, storico centro sociale alla cui decorazione contribuirono anche i Mutoid.

“Mutoid must stay benefit” viene rimandata
La comunicazione viene diramata alla vigilia della due giorni. La partecipazione all’evento sulla pagina Facebook aveva superato, già a pochi giorni dalla sua creazione, gli 800 partecipanti. Questi numeri sono stati riportati da subito al Sindaco. A quattro giorni dal via il primo cittadino di Gambettola e il comando locale dei Carabinieri ha ufficiosamente sconsigliato, per motivi di ordine pubblico, di tenere l’evento all’ex macello, lo spazio comunale gestito dall’associazione Treesessanta.

Si è così ipotizzato di spostare l’evento in un centro privato polifunzionale che già precedentemente si era offerto di ospitare la due giorni. Lo stesso sindaco ha dato la disponibilità dell’amministrazione pubblica di pagare la metà dell’oneroso affitto, ma i gestori dello spazio hanno fatto marcia indietro e si sono negati. Così l’evento è saltato, ma gli organizzatori non si danno per vinti e hanno già stabilito le nuove date dell’evento: 7 e 8 Settembre. “La causa mutoide”, hanno dichiarato alcuni rappresentanti di Mutonia, “non si abbandona e la nuova location sarà gigante e bellissima”.

RADIOCITTADELCAPO

La battaglia dei Mutoidi. Santarcangelo li difende

30 giu. – I mutoidi rischiano di restare senza casa. Artisti provenienti da diverse parti del mondo hanno creato una piccola comunità a Santarcangelo di Romagna, dove sorge il campo della Mutoid Waste Company, Mutonia, in riva al fiume Marecchia. Lì sorgono le loro opere, create rigorosamente con materiali di scarto, ferro rottame, vecchi elettrodomestici, automezzi dismessi dai carabinieri o dall’esercito.  Sono arrivati nel 1991 per il Festival internazionale del teatro in piazza, quest’anno giunto alla quarantatreesima edizione, poi hanno deciso di restare. Le loro case hanno ancora le ruote, ma si sentono radicati a Santarcangelo: i bambini dei mutoidi vanno a scuola e grazie a loro nelle classi si impara a fare arte con il riciclaggio e il riuso, le luminarie del Comune sono create dagli artisti del campo.

Ora tutto questo potrebbe avere fine: una sentenza del Tar ordina la demolizione dell’accampamento dando ragione alle richieste del padrone di un terreno vicino. Si parla di irregolarità di costruzione. Gli artisti però godono di un forte sostegno da parte della popolazione residente:  la pagina Facebook aperta in loro sostegno ha già raccolto più di 10mila adesioni e la petizione online più di 2500. Proprio il festival, che parte il 12 luglio, potrebbe diventare un momento di manifestazione degli artisti a sostegno della comunità mutoide.

“In fondo non siamo così strani” ci dice Andy Macfarlane, cantante dei Rock’n’Roll Kamikaze e portavoce dei mutoidi. Nel video ci racconta da dove arriva la Mutoid Waste Company, tra la vita “on the road” dei “travellers” inglesi, rave party, fumetti di Judge Dredd (2000 AD), fino alle opere del fondatore Joe Rush, scelte per la parata di chiusura delle paraolimpiadi di Londra.

L’amministrazione ha emesso l’ordinanza di sfratto, ma non vorrebbe perdere una risorsa artistica e di attrazione turistica come i Mutoids. Sul tavolo della Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggistici di Ravenna c’è già un dossier che chiede il riconoscimento del campo come patrimonio artistico del territorio. “Il Consiglio Comunale ha riconosciuto all’unanimità l’importanza dei Mutoidi per il Comune” spiega Giovanni Razzani dell’ufficio stampa di Santarcangelo.

Il Comune di Santarcangelo è sotto commissariamento, ma le forze politiche sembrano concordi nel chiedere l’annullamento dello sfratto. Ce ne parla Alice Parma, segretaria del Pd di Santarcangelo. In vista anche una raccolta firme.

 

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