Category Archives: Presentazioni libri/riviste

Che cosa ne e’ stato delle “primavere arabe” ?

30 Ottobre 2014 – ore 21,00

Discussione a partire dal libro di Valeria Poletti “L’incendio del Medioriente, le connessioni inattese. Le Primavere arabe, gli Stati Uniti, l’Islam politico”

Parte Prima:

Parte Seconda:

Parte Terza:

Tre anni dopo “quelle” Primavere, mentre i sogni di molti giovani arabi sono scivolati nell’incubo del conflitto settario o vi restano sospesi sopra, i conflitti da civili si sono trasformati in regionali, entro un quadro caratterizzato da confini incerti ed esiti imprevedibili.
Quanto hanno pesato le relazioni tra l’Islam politico e le Amministrazioni statunitensi nel creare le premesse di questa evoluzione? Come si vanno delineando i rapporti fra le strategie della centrale del capitalismo globale e quelle dell’Islam politico? Perché l’imposizione del modello della democrazia occidentale passa per il sovvertimento delle vecchie alleanze? Quali prospettive prefigura l’incendio del Medio Oriente?
A queste e ad altre domande cercheremo di rispondere insieme con l’Autrice.

Quando Ammazzarono i Precari

12 Giugno 2014 – ore 21,00

Presentazione del libro di Cristian Giodice
QUANDO AMMAZZARONO I PRECARI – Cronache di inizio millennio [Lorusso Editore, Roma, 2014]

Precari

Un giorno come tanti, tra la fine del millennio passato e l’inizio di quello nuovo, Uno riscrisse l’organizzazione del lavoro del Paese. Fu così che il protagonista di “Quando ammazzarono i precari” vide crescere l’ansia nella sua vita, al lavoro e al di fuori, sulle strade delle città del Sud e del Nord. Incontrò Tre, Quattro e Sei, poi anche Sette e Otto, con cui fece banda. Furono chiamati i Marmocchi. Un romanzo a cavallo tra i generi, dall’ideatore di “Laspro”, Rivista di Letteratura, Arti & Mestieri.

“Il passaggio dall’alienazione a tempo indeterminato, dall’ergastolo della fabbrica o del posto fisso, alla condizione precaria porta con sé ansia, insicurezza, rabbia e frustrazione. Condizioni emotive che il nostro personaggio senza nome conosce pian piano in un percorso che lo conduce ad acquistare coscienza e consapevolezza e ad avvicinarsi gradualment

Libro Lambro

11 Giugno 2014 – ore 21,00

Presentazione del libro di
Francesco Schianchi – Franz Di Cioccio

LIBRO LAMBRO – i festival giovanili sogni e utopie di ieri per oggi [Aereostella edizioni]

La festa del proletariato giovanile al Parco Lambro 1976 come narrazione nella palestra della memoria per criticare il passato procedendo verso il futuro

Parte Prima

Parte Seconda

lambro

Filastin + incontro con Shahd Abusalama

24 Maggio 2014 – ore 16,00

Filastin + incontro con Shahd Abusalama

Filastin – L’arte di resistenza del vignettista palestinese Naji al-Ali

Prefazione di Vauro Senesi (Eris, Torino, 2013)

Mostra con una quindicina di tavole del vignettista Naji al-Ali

Filastin in arabo significa Palestina. Naji al-Ali è uno dei suoi figli e ancora bambino ha dovuto lasciarla per diventare profugo, come la maggioranza dei palestinesi, a causa della proclamazione dello Stato d’Israele. Filastin è il centro di tutta la sua opera artistica “non solo nel senso geografico, ma anche umano e simbolico, cioè la causa giusta ovunque sia nel mondo”. Naji al-Ali è stato assassinato a Londra nel 1987 per quelle idee politiche che ha espresso con forza nelle sue opere, ogni giorno della sua vita. Questo volume raccoglie 175 delle sue vignette, originali e restaurate, che creano una sorta di reportage storico sulla questione palestinese e su venticinque anni di politica in Medio Oriente.

“Naji al-Ali è stato uno dei più coraggiosi vignettisti al mondo e probabilmente nessun vignettista arabo ha avuto un impatto così a lungo termine come Naji al-Ali. Il suo nome risuona ancora nei campi profughi palestinesi e il suo sempre sofferente personaggio, Handala, resta un simbolo di memoria storica e resistenza. Lasciate che le sue vignette piovano come pugni su tutti quelli che hanno tenuto schiacciati gli oppressi e gli espatriati” (Joe Sacco).

Palestine from my eyes. Una blogger a Gaza di Shahd Abusalama (Lorusso editore, Roma, 2013)

Shahd Abusalama, un’artista palestinese nata nel 1991 nel campo profughi di Jabalia, cura da tre anni il blog in lingua inglese “Palestine from my eyes”, in cui racconta la vita quotidiana nella striscia di Gaza, la storia della sua famiglia di rifugiati, la paura e la resistenza sotto gli attacchi di Israele, le lotte dei prigionieri politici palestinesi, tra cui suo padre, detenuto per quindici anni. Collabora anche con il sito di approfondimento “Electronic Intifada” e ha partecipato con i suoi disegni a mostre locali e internazionali.

Scrive Shahd: “Sin da piccola, iniziai a disegnare la Palestina dai miei occhi, assediata dal filo spinato […]. Iniziai a scrivere all’età di 17 anni, dopo i 22 giorni di massacro commesso dall’esercito israeliano nel 2008-2009. Avevo la terribile sensazione di essere isolata dal resto del mondo. Volevo combattere l’ignoranza che disumanizzava me e il popolo palestinese. Usai la lingua inglese per tradurre al resto del mondo il dolore, la resistenza e l’umanità del mio popolo, per far ascoltare la sua voce soffocata”.

Un’intervista a Shahd Abusalama si può leggere in
http://laspro.wordpress.com/2013/04/05/un-blog-per-rompere-lassedio-a-gaza-intervista-a-shahd-abusalama-autrice-di-palestine-from-my-eyes/

 

Ho ucciso un principio – Vita e morte di Gaetano Bresci, l’anarchico che sparò al re

09 Aprile 2014 – ore 16,30

Presentazione del libro: Ho ucciso un principio – Vita e morte di Gaetano Bresci, l’anarchico che sparò al re di Paolo Pasi
con Paolo Pasi e Alberto Paltrucco

La presentazione sarà accompagnata da
Alberto Paltrucco

Il 29 luglio 1900, nell’afa di una Milano ancora intontita per le cannonate fatte sparare dal generale Bava Beccaris due anni prima, un tessitore anarchico di trent’anni aspetta il suo momento. È appena tornato dall’America, dov’è emigrato per sfuggire alla miseria e alle persecuzioni, e ha con sé una rivoltella appena comprata a New York. Il suo obiettivo è il petto ultramedagliato di Umberto I di Savoia, il “Re Buono” della retorica sabauda, ribattezzato dal popolo “Re Mitraglia”, dopo i morti di Milano, della Sicilia e della Lunigiana. Questione di punti di vista… I tre colpi che Gaetano Bresci esplode al cuore del re non colpiscono solo il singolo ma anche la sacralità del suo potere. Percosse, isolamento, deprivazione sono ciò che aspettano il regicida. Forse anche l’omicidio camuffato da suicidio. E lui lo sa. Nondimeno, a Monza quella sera di luglio la mano del tessitore anarchico non trema.

Nel libro s’intrecciano due vicende parallele. La prima è quella generale, storico-politica, ricostruita attraverso i documenti dell’epoca. La seconda, più personale, viene invece narrata tentando di colmare i troppi omissis esistenti con frammenti, lettere, fotografie lasciate da Gaetano Bresci, seguendo anche le piste dell’immaginazione. Ne esce un libro a metà strada fra l’inchiesta giornalistica e il romanzo, in un tentativo di gettare nuova luce sulla vita di un uomo che scelse lucidamente di essere presente alla storia.

Alberto Patrucco e Paolo Pasi eseguiranno canzoni di George Brassens, Boris Vian e Piero Ciampi.

La serata sarà introdotta da un book trailer, montato da Luca Malannino, con le illustrazioni di Fabio Santin, su musiche del percussionista Max Bertagna.

Storie di resistenza palestinese da Gaza

20 Febbraio 2014 – ore 21,00

Calusca City Lights presenta il libro di Silvia Todeschini “PERCHÉ AMO QUESTO POPOLO – Storie di resistenza palestinese da Gaza” (Bepress, Lecce, novembre 2013)

PERCHÉ AMO QUESTO POPOLO

Storie di resistenza palestinese da Gaza

Il libro raccoglie una serie di interviste effettuate dal settembre al dicembre 2011 nella striscia di Gaza, intervallate da brevi note storiche e descrizioni del contesto. Tali interviste offrono un’ampia panoramica delle pratiche volte a combattere l’occupazione sionista. Compaiono quindi il contadino, che per nessuna ragione vuole smettere di coltivare la sua terra, anche se sotto il fuoco dei cecchini israeliani; la giovane blogger, che vuole comunicare con il “mondo fuori” che cosa significhi vivere a Gaza; il rapper, che ha deciso di esprimere il suo dissenso con la musica; le attiviste del movimento per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni verso Israele, che chiedono di non supportare l’apartheid sionista; chi porta avanti la lotta armata e chi ritiene invece più efficace quella popolare nonviolenta; insieme con tante altre persone.
Leggendo questo libro si scoprirà anche che queste storie sono in realtà molto più vicine a noi di quanto possiamo pensare. Non solo perché il Mediterraneo ci unisce ma anche perché, prima di tutto, sono storie umane.
Silvia Todeschini è attivista dell’International Solidarity Movement (ISM) e della rete italiana ISM. Si è recata in Cisgiordania con l’ISM all’inizio del 2009, per poi cercare di tornare un anno dopo ed essere respinta all’aeroporto di Tel Aviv. È stata attivista ISM a Gaza dall’ottobre

MI BASTAVA UNO SPICCHIO DI CIELO

21 Dicembre 2013 – ore 18,00

Presentazione del libro:

MI BASTAVA UNO SPICCHIO DI CIELO
Storia documentaria della vita reclusa di Francesco “Sirbone” Catgiu
[Editziones de su Arkiviu-Bibrioteka “T. Serra”, 2013]

Partecipano
COSTANTINO CAVALLERI, delle Editziones de su Arkiviu-Bibrioteka “T. Serra”
UGO GIANNANGELI, l’avvocato che ha seguito Francesco nel corso della sua prigionia
NOIALTRI, i curatori del libro

In chiusura, brindisi con vini sardi

“Vi sono individui che riescono a mantenere la schiena dritta, rifiutando ogni “percorso” di ravvedimento e ogni concessione alla logica del “ciascuno per sé”. “Sirbone” è tra questi: un uomo libero che sulla sua strada ha incontrato altri individui liberi, solidali nella lotta contro lo Stato-capitale”

Oggi tocca a me

24 Novembre 2013 – ore 17,30

Presentazione del libro
“Oggi tocca a me. Una guerra per bande”
di Juri Di Molfetta
Prefazione di Luca Abbà

Mostra fotografica di Iskra // Cena con polenta e ribollita

“Un fratello non si lascia nella merda. E questo il Teppa lo sa. Per questo accetta l’aiuto da uno come Benza. Ma per un fratello si fa di tutto, anche vendere coca per tirare su i soldi per l’avvocato. Ma le cose vanno storte, c’è sempre un ostacolo per quelli come lui. Uno sbirro lo frega ma il Teppa sa dov’è, deve solo trovarlo tra migliaia di altre persone. Val di Susa: 3 luglio 2011, una delle più grandi manifestazioni No Tav degli ultimi anni. Inizia la ricerca. Teppa non è solo, con lui ci sono Giamaica e Panza. Sono più di tre amici, sono un branco, se parte uno partono tutti. Funziona così per chi ha sedici anni e vive nelle case popolari di un quartiere di periferia, tra bisogni frustrati e cassonetti della carta incendiati per noia.
Ci sono così tanti agenti che Teppa non li aveva mai visti neanche allo stadio, come trovare un ago in un pagliaio, ma il destino non lo lascia solo, anche altri lo aiuteranno, ognuno con una storia, voglia di rivalsa e un personale senso di giustizia.
Una spirale di eventi li porterà a essere tutti nello stesso posto nello stesso momento per pareggiare i propri conti, passati e presenti, perché la vita è come un ristorante, se vuoi davvero uscire devi passare dalla cassa e se hai consumato più di quello che ti potevi permettere nessuno ti fa sconti. Il problema è solo tuo.”

L’Ape e il Comunista

31 Ottobre 2013 – 21,30

Calusca City Lights
Presenta il libro: L’APE E IL COMUNISTA
Il più importante documento teorico scritto dalle Brigate Rosse
a cura del Gruppo di studio Resistenze Metropolitane
con una intervista a Carmine Fiorillo
(PGreco, Milano, ottobre 2013)

Partecipano:
Giancarlo Paciello
Resistenze Metropolitane

L’editore PGreco ha testé pubblicato la ristampa anastatica del corposo “numero speciale” – ben 307 pagine, scritte fitte! – della rivista “Corrispondenza Internazionale”, interamente dedicato al testo redatto dal “Collettivo prigionieri comunisti delle Brigate Rosse” e intitolato “L’ape e il comunista”. Il sottotitolo originario, “Elementi per la critica marxista dell’economia politica e per la costruzione del programma di transizione al comunismo”, esplicita l’oggetto di questo sforzo teorico e l’orizzonte in cui esso si inscriveva. In relazione all’apparizione dell’“Ape e il comunista”, avvenuta alla fine del 1980, furono arrestati e processati i redattori della rivista, fra cui due noti avvocati militanti, Eduardo Di Giovanni e Giovanna Lombardi. Per la serata, saranno resi nuovamente disponibili anche alcuni materiali del dibattito di movimento che allora accompagnò l’uscita del testo che viene ora riproposto.

MALAPOLIZIA

08 Giugno 2013 – ore 17,00

Presentazione del libro
MALAPOLIZIA di Adriano Chiarelli
Un’inchiesta-verità sulle morti non chiarite che svela tutti i retroscena degli abusi di potere commessi dalle forze dell’ordine
(Newton Compton, Roma, 2011)

Partecipano
Lucia Uva e un solidale che ha contribuito alle iniziative organizzate insieme con lei nel Varesotto

Proiezione del film documentario
“Nei secoli fedele. Il caso di Giuseppe Uva”

Da sempre gli unici posti al mondo in cui la gente si massacra cadendo dalle scale o si ammazza sbattendo la testa sul pavimento sembrano essere i commissariati o luoghi assimilabili.
(dalla “Prefazione”)

Attraverso materiali inediti, interviste a familiari e atti giudiziari, l’Autore ricostruisce storie, altamente “divisive”, di “violenza in divisa” che lo Stato vorrebbe farci dimenticare. Fra i casi trattati nel libro, uno per capitolo: Federico Aldrovandi (Così muore un ragazzo), Giuseppe Uva (Il cocktail mortale), Riccardo Rasman (Morte di uno s’ciavo), Stefano Cucchi (Anoressico e drogato), Gabriele Sandri (Ucciso da un “colpo accidentale”). E tra quelli meno noti: Domenico Palumbo (Morte ab ingestis), Stefano Brunetti (La fine di un emarginato), Maria Rosanna Carrus (Cronaca di un omicidio annunciato), Marco De Santis (Pestato a sangue).