Category Archives: Presentazioni libri/riviste

L’Ape e il Comunista

31 Ottobre 2013 – 21,30

Calusca City Lights
Presenta il libro: L’APE E IL COMUNISTA
Il più importante documento teorico scritto dalle Brigate Rosse
a cura del Gruppo di studio Resistenze Metropolitane
con una intervista a Carmine Fiorillo
(PGreco, Milano, ottobre 2013)

Partecipano:
Giancarlo Paciello
Resistenze Metropolitane

L’editore PGreco ha testé pubblicato la ristampa anastatica del corposo “numero speciale” – ben 307 pagine, scritte fitte! – della rivista “Corrispondenza Internazionale”, interamente dedicato al testo redatto dal “Collettivo prigionieri comunisti delle Brigate Rosse” e intitolato “L’ape e il comunista”. Il sottotitolo originario, “Elementi per la critica marxista dell’economia politica e per la costruzione del programma di transizione al comunismo”, esplicita l’oggetto di questo sforzo teorico e l’orizzonte in cui esso si inscriveva. In relazione all’apparizione dell’“Ape e il comunista”, avvenuta alla fine del 1980, furono arrestati e processati i redattori della rivista, fra cui due noti avvocati militanti, Eduardo Di Giovanni e Giovanna Lombardi. Per la serata, saranno resi nuovamente disponibili anche alcuni materiali del dibattito di movimento che allora accompagnò l’uscita del testo che viene ora riproposto.

MALAPOLIZIA

08 Giugno 2013 – ore 17,00

Presentazione del libro
MALAPOLIZIA di Adriano Chiarelli
Un’inchiesta-verità sulle morti non chiarite che svela tutti i retroscena degli abusi di potere commessi dalle forze dell’ordine
(Newton Compton, Roma, 2011)

Partecipano
Lucia Uva e un solidale che ha contribuito alle iniziative organizzate insieme con lei nel Varesotto

Proiezione del film documentario
“Nei secoli fedele. Il caso di Giuseppe Uva”

Da sempre gli unici posti al mondo in cui la gente si massacra cadendo dalle scale o si ammazza sbattendo la testa sul pavimento sembrano essere i commissariati o luoghi assimilabili.
(dalla “Prefazione”)

Attraverso materiali inediti, interviste a familiari e atti giudiziari, l’Autore ricostruisce storie, altamente “divisive”, di “violenza in divisa” che lo Stato vorrebbe farci dimenticare. Fra i casi trattati nel libro, uno per capitolo: Federico Aldrovandi (Così muore un ragazzo), Giuseppe Uva (Il cocktail mortale), Riccardo Rasman (Morte di uno s’ciavo), Stefano Cucchi (Anoressico e drogato), Gabriele Sandri (Ucciso da un “colpo accidentale”). E tra quelli meno noti: Domenico Palumbo (Morte ab ingestis), Stefano Brunetti (La fine di un emarginato), Maria Rosanna Carrus (Cronaca di un omicidio annunciato), Marco De Santis (Pestato a sangue).

 

Della Servitù Volontaria

25 Maggio 2013 – ore 17,30

Cox 18 & Calusca City Lghts presentano: Della Servitù Volontaria

ovvero conversazioni intorno al libro “Di sconfitta in sconfitta” di Vincenzo Guagliardo
Ed. Colibrì, Milano 2012

partecipano
Massimo Cappitti, Gino Tedesco, Tommaso Spazzali

La prima cosa che dovremmo tutti imparare è che l’errore e la sconfitta non sono da vivere come una tragedia, ma come una caratteristica necessaria del mutamento reale per chi non sia soddisfatto dell’esistente. Chi non sa cambiare idea finisce involontariamente per essere complice di chi ha interesse a mantenere il dramma in cui viviamo tutti. Il riconoscimento della sconfitta è la base necessaria del mutamento: non riconoscerla con la propria coscienza è la fonte della tragedia perché allora ciò che è stato sancito dai fatti ci verrà imposto in modo catastrofico, senza esser foriero di nuova consapevolezza e minor dolore, lasciandoci solo la possibilità della patetica nostalgia o dell’indecoroso ritorno all’ovile. (Vincenzo Guagliardo)

Dopo la giornata di sciopero regionale della sanità

08 Maggio 2013 – ore 19,00

Assassinio di Pinelli

dalle 19.30
aperitivo a sostegno della cassa di solidarietà per i licenziati del San Raffaele

dalle 21.30
presentazione del libro «E ‘a finestra c’è la morti». Pinelli: chi c’era quella notte di Gabriele Fuga e Enrico Maltini pubblicato da Zero in Condotta.

a seguire proiezione del documentario Davanti a Pinelli – Un requiem per gli anni settanta di Maurizio Fantoni Minnella, girato in occasione della mostra del pittore Enrico Baj, che nel 1972 dipingeva sul modello di Guernica di Pablo Picasso, il suo I funerali dell’anarchico Pinelli, accorato omaggio al ferroviere caduto in circostanze che si vorrebbero ancora misteriose, da una finestra della questura di Milano.

In Territorio Nemico

02 Maggio 2013 – ore 21,00

Presentazione del Romanzo Storico-Sperimentale sulla Resistenza

Scrittura Industriale Collettiva
IN TERRITORIO NEMICO (minimumfax, Roma, aprile 2013)
Partecipano: Marco Philopat e una folta delegazione autoriale

Questo romanzo è stato scritto da 115 autori utilizzando il metodo SIC (Scrittura Industriale Collettiva). A coordinare i lavori sono stati gl’ideatori del metodo, Gregorio Magini e Vanni Santoni. Dov’era iniziato tutto? Di chi era la colpa? Si guardò attorno, il modesto e decoroso atrio della sua casetta di sposa. Chi era venuto a spaventarla, a colpirla? Di chi si lamentavano le operaie che piangevano di nascosto, le persone che incrociava alle code per il pane? Chi aveva voluto quella guerra? Chi le aveva rubato padre, fratello, marito? Un ufficiale che diserta e intraprende un viaggio attraverso l’Italia devastata dalla guerra. Una ragazza di buona famiglia che diventa una partigiana pronta a uccidere un fascista dopo l’altro. Un ingegnere aeronautico che si nasconde in attesa che passi la bufera. Matteo, sua sorella Adele, il cognato Aldo: tre giovani separati dalla guerra che, dopo l’8 settembre 1943, cercano ritrovarsi in un Paese in preda al caos. Nei venti mesi terribili dell’occupazione nazista, i tre protagonisti faranno esperienza della battaglia, dell’isolamento, dell’amore, del conflitto con se stessi, fino ad affrontare la prova più difficile: scegliere da che parte stare mentre la morte li minaccia a ogni passo.

La Società De/Generata

10 Marzo 2013 – ore 17,00

CSOA Cox 18 e Calusca City Lights presentano il libro di Alex B.
“La società de/generata. Teoria e pratica anarcoqueer” (Nautilus, Torino, 2012)
Partecipano Alex B. e Nicoletta Poidimani

Perché dividiamo l’umanità in uomini e donne, anziché considerarci individui unici? Perché incaselliamo le nostre attrazioni erotiche ed emotive in “eterosessualità” e “omosessualità”? Da secoli i discorsi della religione, della scienza e delle classi dominanti influenzano, anzi, letteralmente creano le nostre idee sui generi, sulla sessualità e sui ruoli predefiniti che siamo tenuti ad assumere nell’ordine sociale. Queste ideologie, che delimitano i confini della “norma”, sono sempre servite a mantenere alcuni individui e gruppi sociali nel privilegio e ad assoggettarne altri, costringendo l’umanità a una condizione inautentica, oppressa e consenziente. 
Per una rivolta esistenziale contro l’eteronormatività e i ruoli di genere imposti, e in vista di una lotta contro le istituzioni e le relazioni di potere responsabili della nostra oppressione, è ora di cominciare a interrogarsi.

 

+Kaos

15 Dicembre 2012 – ore 21,30

Presentazione del libro +KAOS – Autistici/Inventati, 10 anni di mediattivismo & hacking (Agenzia X Edizioni)

In parallelo, proiezione di video e interviste, un “ritorno al futuro” della storia di Conchetta, con Richard Stallman, Hakim Bey, Mutoids, Piazza Virtuale, KaosGame…

+kaos
10 anni di hacking e mediattivismo
a cura di Laura Beritelli
di Autistici & Inventati

L’esperienza collettiva di un gruppo di ragazze e ragazzi appassionati di tecnologia e comunicazione che hanno fatto proprio il motto di Primo Moroni “Condividere saperi, senza fondare poteri”.

“All’inizio la lista era un casino” – Pinke
“Era il 2000, no, no, era il 2001, aspetta guardiamo…
ah sì (sospiro). Era maggio” – Cojote.
[iptables -A INPUT -p all -s ! 127.0.0.1 -j DROP]

Alla fine del XX secolo la scena hacker era avanguardia pura. Quando le idee, le pratiche e le scorribande nella rete di questa nicchia di sperimentatori telematici iniziarono ad attirare l’attenzione del mainstream, in Italia un manipolo di attivisti ebbe l’intuizione che la comunicazione fosse davvero la sostanza in cui si sarebbero espressi i processi sociali, politici e culturali dell’immediato futuro.
Il collettivo A/I, o Autistici/Inventati, nasce nel 2001 con l’obiettivo di creare un server autogestito e fornire gratuitamente servizi web nel rispetto dell’anonimato e della privacy. Il loro veicolo informatico è sopravvissuto a molti tentativi di repressione, a denunce, sequestri, inchieste giudiziarie. Nel tempo, ha costruito una rete di server collocati in molti paesi del mondo che gli permette di offrire a diverse migliaia di utenti gli strumenti per una navigazione consapevole, che tutela la loro libertà di informazione e comunicazione.
Questo libro è prima di tutto un azzardo, un tentativo di narrazione pensato a partire dai ricordi di chi in A/I c’è stato, di chi passava di lì per caso ed è rimasto, di chi ha dato una mano, di chi ancora, ogni giorno decide che ne vale la pena. È, al contempo, il racconto di un’avventura abbastanza unica nel mondo del digitale e la ricostruzione di una serie di percorsi formativi mai lineari, al limite tra gioco e impegno politico.

“Connessioni”, Per la lotta di classe

29 Novembre 2012 – ore 21,00

Calusca City Lights (via Conchetta 18)
presenta la (nuova) rivista: “Connessioni”, Per la lotta di classe, n. 2, 2012

Per l’occasione, la redazione di “Connessioni” così riassume le problematiche intorno alle quali sta riflettendo:

Nessuno può dire che cosa succederà.
Questo meccanismo di accumulazione sembra non funzionare più, ma ciò non produce un crollo, bensì l’avvio di una fase di declino più o meno lenta. Abbiamo a che fare di fatto con la decadenza storica di un modo di produzione e quindi con processi di involuzione di lungo periodo.
L’indefinito periodo di stagnazione, in cui ci troviamo ormai da quarant’anni, può subire inaspettate e improvvise accelerazioni. La rivolta di per sé non è sufficiente per opporsi, deve coinvolgere i settori produttivi della società. Il modello di disgregazione, in fondo, è quello già visto all’opera durante la crisi sovietica: disfunzionalità totale del sistema, usura della struttura materiale della produzione e logoramento delle risorse produttive della società, che del resto già si manifestano nelle forme più svariate (black-out energetici, disastri ferroviari, incapacità di risposta a catastrofi naturali ecc.), fino ad arrivare a un punto in cui lo stesso valore d’uso delle merci viene posto in discussione.
Se questo è lo scenario complessivo, possiamo tentare di individuarne le cause o le manifestazioni senza, per il momento, distinguere fra le une e le altre. Accenniamo soltanto alle principali :
1) I limiti che il rapporto capitalistico pone all’introduzione di nuove tecnologie nei settori portanti della produzione fino a configurare un vero e proprio limite allo sviluppo. Vi è una tendenza al blocco degli investimenti, mentre ricerche empiriche dimostrano che l’introduzione della microelettronica nei settori produttivi segna il passo, determinando un ristagno nella produttività. Come conseguenza di tutto ciò abbiamo un aumento dell’orario di lavoro.
2) La crescita incontrollata del capitale finanziario speculativo richiede un flusso netto positivo di denaro che viene sottratto all’accumulazione, determinando, di conseguenza, la riduzione forzata dei costi di produzione attraverso l’uso intensivo di capitale fisso e forza-lavoro. La tendenza è verso un sistema a riproduzione semplice in cui i profitti non vengono accumulati ma escono dalla circolazione del capitale produttivo.
3) La spettacolarizzazione della politica cresce continuamente in maniera direttamente proporzionale alla sua impotenza. Nessuno sa esattamente cosa fare per favorire una improbabile “ripresa”, mentre i politici perseguono il loro arricchimento personale. La sensazione di impotenza coinvolge di fatto anche la politica “rivoluzionaria” o “antagonista”.
4) Effetti sociali della decadenza sono la disgregazione sociale, la scomparsa della società civile e delle classi agenti. Sorge un nuovo comunitarismo; al posto della vecchia comunità operaia si formano comunità etniche, comunità di interesse legate allo scambio, comunità residenziali che danno accesso a uno stile di vita, comunità virtuali nelle reti informatiche.
5) Cresce l’importanza del controllo del sapere e della scienza. Senza la rottura di questo controllo un cambiamento radicale non sembra possibile. Cresce parallelamente la necessità, in situazioni di crisi estrema, di un’alleanza fra classi subalterne e strati di lavoratori tecnico-scientifici interni alla produzione.

Nella tana del drago

64A-1

11 Novembre 2012 – ore 17,00

Fare ricerca con le fonti orali 2 Una pratica attuale

Presentazione di
Immaginariesplorazioni
Nella tana del drago. Anomalie narrative dal Giambellino (Agenzia X, Milano 2012)

Il suo nome era Cerutti Gino, ma lo chiamavan Drago: la canzone che Giorgio Gaber dedicò alla malavita del Giambellino è lo spunto per un progetto di «ricerca interdisciplinare sulle metropoli contemporanee» (Immaginariesplorazioni) che raccoglie le testimonianze, elaborate in forma narrativa, degli abitanti di un quartiere che è stato un autentico laboratorio sociale e politico negli ultimi cinquant’anni.