Presentazione di La libera ricerca di Cesare Bermani. Culture altre e mondo popolare nelle opere di un protagonista della storia militante (DeriveApprodi, Roma, 2012)
Il volume raccoglie una ventina di interventi di storici, antropologi, polemisti, musicologi, militanti e quant’altro in onore di Cesare Bermani, un maestro nell’uso delle fonti orali per fare storia «altra» e «contro». Un autentico «ricercatore scalzo», nel senso di un uomo che ha scalzato (e smantellato) una serie di presupposti e di dogmi cari alla storiografia ufficiale.
Presentazione di La libera ricerca di Cesare Bermani. Culture altre e mondo popolare nelle opere di un protagonista della storia militante (DeriveApprodi, Roma, 2012)
Il volume raccoglie una ventina di interventi di storici, antropologi, polemisti, musicologi, militanti e quant’altro in onore di Cesare Bermani, un maestro nell’uso delle fonti orali per fare storia «altra» e «contro». Un autentico «ricercatore scalzo», nel senso di un uomo che ha scalzato (e smantellato) una serie di presupposti e di dogmi cari alla storiografia ufficiale.
a seguire
presentazione di Horst Fantazzini. Lo statuto dei gabbiani. Da ‘Ormai è fatta!’ alle poesie. Vita e opere del bandito gentile (Milieu, Milano, 2012)
Nella sua vita avventurosa Horst Fantazzini ha svaligiato le banche di mezza Europa senza mai smettere di lottare per la giustizia e l’uguaglianza sociale. Protagonista nel 1973 di un clamoroso tentativo di evasione dal carcere di Fossano, lo narrò in Ormai è fatta!. Questo nuovo libro è un omaggio a Fantazzini a più di dieci anni dalla sua morte, avvenuta a Bologna nel 2001 dopo l’arresto seguìto a un’ultima tentata rapina in bicicletta.
L’evento si inserisce in una serie di iniziative di avvicinamento al processo contro il CSOA COX18.
L’intera serata vuol essere un chiaro messaggio per la giunta Pisapia, prefetto, questore etc etc.
CONCHETTA18: QUI SIAMO E QUI RESTEREMO
Presentazione di Louder Than a Bomb, la golden age dell’hip hop, il nuovo libro di u.net.
Dalle 21.30:
LOUDER THAN A BOMB, la presentazione con u.net, DJ Stile, Napal Naps Kids & Paper Resistance, la crew che ha collaborato alla realizzazione del progetto.
Dalle 23.30:
LOUDER THAN A BOMB, the release party!
INVITED MCs:
– MC MellO
– Mastino
INVITED DJs:
– DJ Stile
– DJ Funkprez
– The Night Skinny
– Calamity Jade
– DJ Pandaj
– Funky Kruger
– Leleprox
/ dalla quarta di copertina /
Durante la golden age la musica divenne impegnata, rumorosa, esplicita nelle proprie affermazioni e richieste. In quel periodo il rap voleva richiamare l’attenzione sui problemi e scatenare una presa di coscienza.
Positive K
Louder Than a Bomb è un viaggio attraverso le origini e l’esplosione della golden age dell’hip hop, il periodo in cui da cultura underground radicata nell’ambiente urbano divenne un fenomeno mainstream, con largo seguito nelle aree suburbane.
Il volume raccoglie una serie di racconti orali dei protagonisti e alcuni brevi saggi introdotti da una cronologia su politica, moda, sport e cinema dell’America nera degli anni ottanta, ed è completato da una panoramica sulla scena londinese che mette in risalto il primo impatto dell’hip hop in Europa.
u.net con il suo stile narrativo sincopato costruisce un collage di immagini, digressioni, salti temporali, agganci e aperture per presentare i diversi argomenti, come in un cut & paste di una produzione rap. Il suo obiettivo è sempre quello di fornire al lettore gli strumenti utili a comprendere un movimento culturale in rapporto alla complessità del periodo storico.
Partecipano: Melvin Van Peebles, Last Poets, Kool Herc, Keith Haring, Patti Astor, Rick Rubin della Def Jam, Run DMC, Just Ice e Chuck D dei Public Enemy e molti altri.
Cox18 ospita la presentazione del libro “LA STRATEGIA DEL MAGLIONE” di Maria Elena Scandaliato. Insieme all’autrice, Ines Arciuolo, ex operaia Fiat e autrice del libro “A CASA NON CI TORNO”.
(a cura di Resistenze Metropolitane)
Le “rivoluzioni arabe”, e quella tunisina in particolare, sono riuscite a riempire di esistenze e di corpi anche le strade, le isole, le stazioni e i parchi dell’Europa, unendo due rive e due continenti, cancellando secoli di storia, agendo la loro “naturale” vicinanza.
Rivoluzioni contro le dittature e contro l’insostenibilità delle proprie vite, con pratiche di lotta che nella “presa dello spazio” hanno trovato un’insospettata capacità di azione comune.
Vorremmo restituire alcune immagini di quanto accaduto a partire dal dicembre 2010, provando a tracciare un racconto necessariamente frammentato, qualche cartolina appunto, inseguendo gli spazi in migrazione di questa rivoluzione.
Ore 16,34
Presentazione
Catia Gabrielli L’arte in azione. Proudhon e gli artisti della Comune
Mimesis, Milano, 2011
È trascorsa poco più di una settimana dalla proclamazione ufficiale della Comune, il 28 marzo 1871, quando Courbet invita gli artisti parigini a un’assemblea pubblica per dar vita a una Federazione degli Artisti. Appena due mesi dopo, una spietata repressione soffoca nel sangue i programmi e le aspirazioni di quei giovani impegnati a rivoluzionare anche il loro specifico ambito espressivo. Per ricostruire le deboli tracce di quegli straordinari artisti, ben noti alla società del tempo e oggi quasi dimenticati, l’autrice ha analizzato un inusuale scritto di estetica di Pierre-Joseph Proudhon, che è alla base della visione artistica e politica dei giovani comunardi, per il suo richiamo a un’arte attiva, morale, in situazione con il proprio tempo.
Presentazione
Giorgio Ferrari [et al.] La teppa all’assalto del cielo. I 72 giorni della Comune di Parigi, 18 marzo-28 maggio 1871: sulla rivoluzione proletaria ieri e oggi [I Libri del No, Roma, 1978]
Un sagace parallelo proposto, in un libro uscito “a caldo” e non più ristampato, fra il “trattamento” mediatico della Comune di Parigi e quello riservato al movimento del Settantasette. “Giornalisti venduti / mercanti di menzogna / sopra i nostri caduti / vomitarono vergogna”. (Eugène Pottier, “La Comune non è morta”).
Jacques Tardi L’urlo del popolo, vol. 1: I cannoni del 18 marzo – La speranza assassinata
[Associazione culturale DOUbLE SHOt, Carmignano (PO), 2011]
All’alba della Comune di Parigi, mentre monta la voce della sommossa e della speranza del popolo, viene ritrovato nella Senna il cadavere di una donna, che stringe fra le dita un occhio di vetro con sopra il numero 13. Inizia così l’epopea a fumetti disegnata da Jacques Tardi, che adatta il romanzo “corale” di Jean Vautrin. Sullo sfondo incandescente di quelle giornate, i destini di Grondin, del poliziotto Barthélemy, di Tarpargnan e di altri indimenticabili protagonisti, si intrecciano a poco a poco con il tuonare dei cannoni e le canzoni della rivoluzione, sulle barricate erette dal popolo contro l’esercito versagliese. n intrigo di misteri, un romanzo di formazione collettivo, la storia straordinaria e sanguinante della Comune di Parigi, “L’urlo del popolo”è tutto questo, ma anche di più: è un “omaggio all’umanità” che soffre e che lotta.
Ore 22,01
Proiezione (prima parte)
Peter Watkins La Commune (Paris, 1871)
Francia, 1999, durata 375 min., sottotitoli in Italiano a cura di XM24 (Bologna)
Peter Watkins è uno dei pionieri del cosiddetto docudrama e del free cinema anglosassone. Autore fortemente legato ai movimenti radicali, ha sviluppato una critica approfondita del sistema massmediatico embedded al Potere e alla Guerra. Quella che presentiamo è una sua rievocazione storica in stile documentaristico, girata in meno di due settimane in una fabbrica abbandonata alla periferia di Parigi. Il numeroso cast, prevalentemente non-professionale, nella realizzazione del film ha ripreso contatto con una esperienza – è lo stesso Watkins a dirlo – “fortemente emarginata dal sistema d’istruzione francese, nonostante, o forse perché, è un evento chiave nella storia della classe operaia europea”.
Intervento introduttivo di Badia (attrice nel film) 2/3 canzoni comunarde: Denis & Badia (La troisième rive)
Dal processo alla “banda Bonnot” alle rivoluzioni in Russia e in Germania, dalla Lubjanka all’esilio rivoluzionario nei Paesi latini, una cavalcata appassionata nella lunga “mezzanotte del secolo”.