Category Archives: Presentazioni libri/riviste

In Territorio Nemico

02 Maggio 2013 – ore 21,00

Presentazione del Romanzo Storico-Sperimentale sulla Resistenza

Scrittura Industriale Collettiva
IN TERRITORIO NEMICO (minimumfax, Roma, aprile 2013)
Partecipano: Marco Philopat e una folta delegazione autoriale

Questo romanzo è stato scritto da 115 autori utilizzando il metodo SIC (Scrittura Industriale Collettiva). A coordinare i lavori sono stati gl’ideatori del metodo, Gregorio Magini e Vanni Santoni. Dov’era iniziato tutto? Di chi era la colpa? Si guardò attorno, il modesto e decoroso atrio della sua casetta di sposa. Chi era venuto a spaventarla, a colpirla? Di chi si lamentavano le operaie che piangevano di nascosto, le persone che incrociava alle code per il pane? Chi aveva voluto quella guerra? Chi le aveva rubato padre, fratello, marito? Un ufficiale che diserta e intraprende un viaggio attraverso l’Italia devastata dalla guerra. Una ragazza di buona famiglia che diventa una partigiana pronta a uccidere un fascista dopo l’altro. Un ingegnere aeronautico che si nasconde in attesa che passi la bufera. Matteo, sua sorella Adele, il cognato Aldo: tre giovani separati dalla guerra che, dopo l’8 settembre 1943, cercano ritrovarsi in un Paese in preda al caos. Nei venti mesi terribili dell’occupazione nazista, i tre protagonisti faranno esperienza della battaglia, dell’isolamento, dell’amore, del conflitto con se stessi, fino ad affrontare la prova più difficile: scegliere da che parte stare mentre la morte li minaccia a ogni passo.

La Società De/Generata

10 Marzo 2013 – ore 17,00

CSOA Cox 18 e Calusca City Lights presentano il libro di Alex B.
“La società de/generata. Teoria e pratica anarcoqueer” (Nautilus, Torino, 2012)
Partecipano Alex B. e Nicoletta Poidimani

Perché dividiamo l’umanità in uomini e donne, anziché considerarci individui unici? Perché incaselliamo le nostre attrazioni erotiche ed emotive in “eterosessualità” e “omosessualità”? Da secoli i discorsi della religione, della scienza e delle classi dominanti influenzano, anzi, letteralmente creano le nostre idee sui generi, sulla sessualità e sui ruoli predefiniti che siamo tenuti ad assumere nell’ordine sociale. Queste ideologie, che delimitano i confini della “norma”, sono sempre servite a mantenere alcuni individui e gruppi sociali nel privilegio e ad assoggettarne altri, costringendo l’umanità a una condizione inautentica, oppressa e consenziente. 
Per una rivolta esistenziale contro l’eteronormatività e i ruoli di genere imposti, e in vista di una lotta contro le istituzioni e le relazioni di potere responsabili della nostra oppressione, è ora di cominciare a interrogarsi.

 

+Kaos

15 Dicembre 2012 – ore 21,30

Presentazione del libro +KAOS – Autistici/Inventati, 10 anni di mediattivismo & hacking (Agenzia X Edizioni)

In parallelo, proiezione di video e interviste, un “ritorno al futuro” della storia di Conchetta, con Richard Stallman, Hakim Bey, Mutoids, Piazza Virtuale, KaosGame…

+kaos
10 anni di hacking e mediattivismo
a cura di Laura Beritelli
di Autistici & Inventati

L’esperienza collettiva di un gruppo di ragazze e ragazzi appassionati di tecnologia e comunicazione che hanno fatto proprio il motto di Primo Moroni “Condividere saperi, senza fondare poteri”.

“All’inizio la lista era un casino” – Pinke
“Era il 2000, no, no, era il 2001, aspetta guardiamo…
ah sì (sospiro). Era maggio” – Cojote.
[iptables -A INPUT -p all -s ! 127.0.0.1 -j DROP]

Alla fine del XX secolo la scena hacker era avanguardia pura. Quando le idee, le pratiche e le scorribande nella rete di questa nicchia di sperimentatori telematici iniziarono ad attirare l’attenzione del mainstream, in Italia un manipolo di attivisti ebbe l’intuizione che la comunicazione fosse davvero la sostanza in cui si sarebbero espressi i processi sociali, politici e culturali dell’immediato futuro.
Il collettivo A/I, o Autistici/Inventati, nasce nel 2001 con l’obiettivo di creare un server autogestito e fornire gratuitamente servizi web nel rispetto dell’anonimato e della privacy. Il loro veicolo informatico è sopravvissuto a molti tentativi di repressione, a denunce, sequestri, inchieste giudiziarie. Nel tempo, ha costruito una rete di server collocati in molti paesi del mondo che gli permette di offrire a diverse migliaia di utenti gli strumenti per una navigazione consapevole, che tutela la loro libertà di informazione e comunicazione.
Questo libro è prima di tutto un azzardo, un tentativo di narrazione pensato a partire dai ricordi di chi in A/I c’è stato, di chi passava di lì per caso ed è rimasto, di chi ha dato una mano, di chi ancora, ogni giorno decide che ne vale la pena. È, al contempo, il racconto di un’avventura abbastanza unica nel mondo del digitale e la ricostruzione di una serie di percorsi formativi mai lineari, al limite tra gioco e impegno politico.

“Connessioni”, Per la lotta di classe

29 Novembre 2012 – ore 21,00

Calusca City Lights (via Conchetta 18)
presenta la (nuova) rivista: “Connessioni”, Per la lotta di classe, n. 2, 2012

Per l’occasione, la redazione di “Connessioni” così riassume le problematiche intorno alle quali sta riflettendo:

Nessuno può dire che cosa succederà.
Questo meccanismo di accumulazione sembra non funzionare più, ma ciò non produce un crollo, bensì l’avvio di una fase di declino più o meno lenta. Abbiamo a che fare di fatto con la decadenza storica di un modo di produzione e quindi con processi di involuzione di lungo periodo.
L’indefinito periodo di stagnazione, in cui ci troviamo ormai da quarant’anni, può subire inaspettate e improvvise accelerazioni. La rivolta di per sé non è sufficiente per opporsi, deve coinvolgere i settori produttivi della società. Il modello di disgregazione, in fondo, è quello già visto all’opera durante la crisi sovietica: disfunzionalità totale del sistema, usura della struttura materiale della produzione e logoramento delle risorse produttive della società, che del resto già si manifestano nelle forme più svariate (black-out energetici, disastri ferroviari, incapacità di risposta a catastrofi naturali ecc.), fino ad arrivare a un punto in cui lo stesso valore d’uso delle merci viene posto in discussione.
Se questo è lo scenario complessivo, possiamo tentare di individuarne le cause o le manifestazioni senza, per il momento, distinguere fra le une e le altre. Accenniamo soltanto alle principali :
1) I limiti che il rapporto capitalistico pone all’introduzione di nuove tecnologie nei settori portanti della produzione fino a configurare un vero e proprio limite allo sviluppo. Vi è una tendenza al blocco degli investimenti, mentre ricerche empiriche dimostrano che l’introduzione della microelettronica nei settori produttivi segna il passo, determinando un ristagno nella produttività. Come conseguenza di tutto ciò abbiamo un aumento dell’orario di lavoro.
2) La crescita incontrollata del capitale finanziario speculativo richiede un flusso netto positivo di denaro che viene sottratto all’accumulazione, determinando, di conseguenza, la riduzione forzata dei costi di produzione attraverso l’uso intensivo di capitale fisso e forza-lavoro. La tendenza è verso un sistema a riproduzione semplice in cui i profitti non vengono accumulati ma escono dalla circolazione del capitale produttivo.
3) La spettacolarizzazione della politica cresce continuamente in maniera direttamente proporzionale alla sua impotenza. Nessuno sa esattamente cosa fare per favorire una improbabile “ripresa”, mentre i politici perseguono il loro arricchimento personale. La sensazione di impotenza coinvolge di fatto anche la politica “rivoluzionaria” o “antagonista”.
4) Effetti sociali della decadenza sono la disgregazione sociale, la scomparsa della società civile e delle classi agenti. Sorge un nuovo comunitarismo; al posto della vecchia comunità operaia si formano comunità etniche, comunità di interesse legate allo scambio, comunità residenziali che danno accesso a uno stile di vita, comunità virtuali nelle reti informatiche.
5) Cresce l’importanza del controllo del sapere e della scienza. Senza la rottura di questo controllo un cambiamento radicale non sembra possibile. Cresce parallelamente la necessità, in situazioni di crisi estrema, di un’alleanza fra classi subalterne e strati di lavoratori tecnico-scientifici interni alla produzione.

Nella tana del drago

64A-1

11 Novembre 2012 – ore 17,00

Fare ricerca con le fonti orali 2 Una pratica attuale

Presentazione di
Immaginariesplorazioni
Nella tana del drago. Anomalie narrative dal Giambellino (Agenzia X, Milano 2012)

Il suo nome era Cerutti Gino, ma lo chiamavan Drago: la canzone che Giorgio Gaber dedicò alla malavita del Giambellino è lo spunto per un progetto di «ricerca interdisciplinare sulle metropoli contemporanee» (Immaginariesplorazioni) che raccoglie le testimonianze, elaborate in forma narrativa, degli abitanti di un quartiere che è stato un autentico laboratorio sociale e politico negli ultimi cinquant’anni.

La libera ricerca di Cesare Bermani

La libera ricerca di Cesare Bermani – 10/11/12

Parte Prima:

Parte Seconda:


Presentazione di
La libera ricerca di Cesare Bermani. Culture altre e mondo popolare nelle opere di un protagonista della storia militante (DeriveApprodi, Roma, 2012)

Il volume raccoglie una ventina di interventi di storici, antropologi, polemisti, musicologi, militanti e quant’altro in onore di Cesare Bermani, un maestro nell’uso delle fonti orali per fare storia «altra» e «contro». Un autentico «ricercatore scalzo», nel senso di un uomo che ha scalzato (e smantellato) una serie di presupposti e di dogmi cari alla storiografia ufficiale.

Fare ricerca con le fonti orali

10 Novembre 2012 – ore 17,00

Fare ricerca con le fonti orali 1 I fondamentali

Presentazione di
La libera ricerca di Cesare Bermani. Culture altre e mondo popolare nelle opere di un protagonista della storia militante (DeriveApprodi, Roma, 2012)

Il volume raccoglie una ventina di interventi di storici, antropologi, polemisti, musicologi, militanti e quant’altro in onore di Cesare Bermani, un maestro nell’uso delle fonti orali per fare storia «altra» e «contro». Un autentico «ricercatore scalzo», nel senso di un uomo che ha scalzato (e smantellato) una serie di presupposti e di dogmi cari alla storiografia ufficiale.

Horst Fantazzini

02 Novembre 2012 – ore 19,00

Aperitivo benefit per l’Archivio Primo Moroni

a seguire
presentazione di
Horst Fantazzini. Lo statuto dei gabbiani. Da ‘Ormai è fatta!’ alle poesie. Vita e opere del bandito gentile (Milieu, Milano, 2012)

Nella sua vita avventurosa Horst Fantazzini ha svaligiato le banche di mezza Europa senza mai smettere di lottare per la giustizia e l’uguaglianza sociale. Protagonista nel 1973 di un clamoroso tentativo di evasione dal carcere di Fossano, lo narrò in Ormai è fatta!. Questo nuovo libro è un omaggio a Fantazzini a più di dieci anni dalla sua morte, avvenuta a Bologna nel 2001 dopo l’arresto seguìto a un’ultima tentata rapina in bicicletta.

Louder Than a Bomb!

19 Ottobre 2012 – ore 21,30

L’evento si inserisce in una serie di iniziative di avvicinamento al processo contro il
CSOA COX18.
L’intera serata vuol essere un chiaro messaggio per la giunta Pisapia, prefetto, questore etc etc.

CONCHETTA18: QUI SIAMO E QUI RESTEREMO
 
Presentazione di Louder Than a Bomb, la golden age dell’hip hop, il nuovo libro di u.net.

 

Dalle 21.30:
LOUDER THAN A BOMB, la presentazione con u.net, DJ Stile, Napal Naps Kids & Paper Resistance, la crew che ha collaborato alla realizzazione del progetto.

Dalle 23.30:
LOUDER THAN A BOMB, the release party!

INVITED MCs:

MC MellO
Mastino

INVITED DJs:

DJ Stile
DJ Funkprez
The Night Skinny
Calamity Jade
DJ Pandaj
Funky Kruger
Leleprox

/ dalla quarta di copertina /

Durante la golden age la musica divenne impegnata, rumorosa, esplicita nelle proprie affermazioni e richieste. In quel periodo il rap voleva richiamare l’attenzione sui problemi e scatenare una presa di coscienza.
Positive K

Louder Than a Bomb è un viaggio attraverso le origini e l’esplosione della golden age dell’hip hop, il periodo in cui da cultura underground radicata nell’ambiente urbano divenne un fenomeno mainstream, con largo seguito nelle aree suburbane.
Il volume raccoglie una serie di racconti orali dei protagonisti e alcuni brevi saggi introdotti da una cronologia su politica, moda, sport e cinema dell’America nera degli anni ottanta, ed è completato da una panoramica sulla scena londinese che mette in risalto il primo impatto dell’hip hop in Europa.

u.net con il suo stile narrativo sincopato costruisce un collage di immagini, digressioni, salti temporali, agganci e aperture per presentare i diversi argomenti, come in un cut & paste di una produzione rap. Il suo obiettivo è sempre quello di fornire al lettore gli strumenti utili a comprendere un movimento culturale in rapporto alla complessità del periodo storico.

Partecipano: Melvin Van Peebles, Last Poets, Kool Herc, Keith Haring, Patti Astor, Rick Rubin della Def Jam, Run DMC, Just Ice e Chuck D dei Public Enemy e molti altri.

LOUDER THAN A BOMB, il sito:

http://www.hiphopreader.it/louder-than-a-bomb