Night Skinny

16 GENNAIO 2010 – dalle 22.30

NIGHT SKINNY

In occasione dell’uscita dell’album “Metropolis stepson” Cee mass alias
the Nightskinny e’ lieto di invitarvi al party di presentazione che si
terra’ sabato 16 gennaio al cox 18.
Per l’occasione interverranno molti mc presenti all’interno del disco.
Tra i partecipanti spiccano personaggi importanti della scena
underground italiana: Lord bean, Mastino, Dj Lugi, OP’Rot+Shamantide (Ganjafarm from Napoli), L mare, Gomezeta, Mental D Tektor.

Cee mass:
Dopo un warm up di circa 5 anni trascorsi a studiare macchine in
studio, accompagnare on stage amici e compagni di musica come Esa,
Tormento, Masteno, Dre love and more cee mass, meglio noto come “The
night skinny”, e’ pronto per mandare in stampa il suo primo lavoro:
“Metropolis step son”.
Reduce dalla collaborazione di un 10″ su relief rec, svariati podcast e mixtape e mini production, decide di proseguire la ricerca come producer solista.
La duplice figura di producer e sound engeneering fa di cee mass un giovane ma esperto produttore e uomo di studio. Il suo studio è un ‘wild-style’ di outboard e macchine per la musica di varie epoche. Per la realizzazione di “Metropolis step son” ha voluto collaborare con la crema dell’hip hop indipendente italiano e non solo.
More info: www.nightskinny.eu
Tra i numerosi Live on stage si alterneranno dei potenti dj set che
spazieranno dal funk piu’ potente di dj Lugi (con la sua valigetta di
45 giri e breaks originali) a Dj Tayone (veterano dello scratch e virtuoso del giradischi) che proporra’ un dj set caratterizzato da brani cult degli anni 80 e 90 e dalle recenti uscite discografiche,
da Michael Jackson ai Justice, senza pero’ trascurare il rap.
Rastea (Funk Ya Mama Crew) designer,video maker e soprattutto
produttore di musica dub elektro e dintorni, è fuori con il suo secondo mix “I live vol2” dove il suono viaggia nei generi e nel tempo attraverso una ricerca mai scontata, da Dj shadow a Davenotti, da Madlib a Gaslampkiller senza mai smettere di far ballare.
Dj Creeterio, giovane dj che si è classificato al secondo posto nella
categoria team all’ida 2009, proporra’ un dj set dal sapore nostalgico:
sonorita’ golden age si alterneranno a scratch e tecniche veramente stilose.
Dumbblonde e Giulia From Above uniscono le forze e le rispettive
sonorità alla ricerca di un’enorme bolla bigfatbass che vi schiaccerà contro le pareti del cox 18.
Per l’occasione il duo proporra’ una selezione dubstep davvero
imperdibile!

Aperitivo

16 GIUGNO 2010 – dalle 19.00

Aperitivo con delitto in cox18
Con presentazione del libro + dvd

“Milano noir e giald” ed Cox books, AgenziaX

cibi rigorosamente GIALD E NOIR:
– Sformato di riso Venere con crema di
zafferano – Riso Venere con pollo mele e curry – Seppioline in su tinta con polenta – Tacchino con porri e zafferano – Farinata di ceci con semi di papavero – Crema di fagioli neri e zafferano – Insalata di fagioli neri e mais – Ribolla gialla e Nero d’Avola

A me, quando mangio, mi piace sentire Marsiglia
vibrarmi sotto la lingua. Selvaggia e volgare, come possono essere una
spigola, un sarago o delle triglie con finocchi alla, griglia condite
solo con un filo d’olio d’oliva, come da Paul o all’Oursin…
Non hanno
mai assaggiato le lumachine in sala piccante, né la salsa di ricci di
mare, né i piedini e le interiore di montone, oppure il merluzzo con
cipolla e salsa alle erbe, La salsa bohémienne, lo stufato di fave
fresche. e ignorano del tutto la gioia di una zuppa di basilico, appena
tiepida, all’ombra di un pino…E così ritroviamo tutta la convivialità
del sud: mangiare è una festa…
Ovunque vado, in qualsiasi città del
mondo, la prima cosa che faccio è andare al mercato…Frutta e verdura,
ma anche erbe e spezie. La varietà dei colori faceva a gara con la
molteplicità degli odori.

(Jean-Claude Izzo, Aglio, menta e basilico.
Marsiglia il noir e il Meditteraneo)

PORK DUKES + NEON MANIACS

09 GENNAIO 2010 – dalle 23.00

PORK DUKES + NEON MANIACS

PORK DUKES(dal 1976 uk punk)
www.porkdukes.com
La band era originariamente formata dai due fratelli ed ex dei Gnidrolog, band progressive, Colin Goldring (voce/chitarra) e Stewart Goldring (chitarra/voce) con gli pseudonimi Vilos e Horrendus Styles e da Scabs (basso), Germun LePig (batteria, poi sostituito da Bonk) e Mack E. Valley (tastiere, poi rimpiazzato da Guardian Angel).
I Pork Dukes combinavano il pop punk dei Buzzcocks con testi molto volgari, irriverenti e in generale tipici del rock demenziale. Le vere identità dei componenti furono inizialmente tenute nascoste e la band suonava ai concerti sempre con maschere per coprire i volti, tanto che ci furono voci secondo le quali i Pork Dukes erano in realtà i Led Zeppelin, Steeleye Span, The Rezillos, Fairport Convention, Tenpole Tudor travestiti.
Dopo aver pubblicato dell’album Pink Pork e di tre singoli su Wood Records, la badn si sciolse nel 1979, con l’album Pig Out of Hell che fu pubblicato postumo nel 1980. Bonk suonò poi per i Rezillos, Tenpole Tudor e Phantom Chords, band di Dave Vanian, frontman dei The Damned.
Nel 2001 i Pork Dukes si RIFORMANO E CONTINUANO LA LORO ATTIVITA tuttora con live in tutto il mondo!imperdibili!

NEON MANIACS(da fullerton, california)
www.myspace.com/neonmaniacsnet

ATTIVI fin dalla fine anni 90 da Nat hall (voce e chitarra nonche titolare dell attivisiima etichetta indipendente PUKE ‘ N’ VOMIT RECORDS CON BASE A FULLERTON), anthony (the giant) basso e chris (the dwarve) alla batteria suonano un punk rock caldo tipicamente californiano che riporta alla mente Circle jerks,T.S.O.L., ADOLESCENTS, STITCHES, e molti altri, hanno portato la loro musica in tutti gli stati uniti, cbgb’s incluso, e in gran parte dell europa, tre infatti sono le precedenti tourne nel vecchio continente, con tappa anche al rebellion festival,il piu grande festival punk al mondo e anche al nostro “ROAD TO RUINS” A ROMA.. , molte le band con cui hanno condiviso il palco, POISON, STYXX, THE DAVID LEE ROTH EXTRAVAGANZA, OXYMORON, UK SUBS, CH3, and MAD PARADE, dickies, tanto per citarmne alcuni.

La città totalitaria

07 GENNAIO 2010 – ore 21,00

Calusca City Lights:
CONTRO LE NOCIVITÀ URBANE, LE INFELICITÀ E IL MONDO CHE LE PRODUCE

Presentazione del libro:
Miguel Amorós
LA CITTÀ TOTALITARIA (Nautilus, Torino, novembre 2009)

Interviene l’Autore

Ormai, nelle città i più non riescono a vivere come vorrebbero; l’ambiente urbano, così com’è, inibisce lo sviluppo delle loro personalità; è inadatto a soddisfarne i bisogni, essendo organizzato a vantaggio di qualcos’altro.
Un programma minimamente radicale ha da opporsi alla Città Totalitaria e reclamare un ritorno all’agorà, all’assemblea. Reclaiming the streets!
Deve proporsi di fissare limiti allo spazio urbano (bloccando la metastatica “città senza confini”), restituirgli la forma, ridurre le dimensioni, frenare la mobilità. Riunire i frammenti, ricostruire i luoghi e le loro memorie, ristabilire relazioni solidali e vincoli, tanto fraterni e vicini quanto universali.
Demotorizzarsi, vivere senza fretta.
Rilocalizzare la produzione (dopo averla ripensata da cima a fondo e drasticamente sfrondata), ritrovare un equilibrio con la campagna, demolire tre quarti del costruito, decementificare il territorio, dimenticarsi del mercato (o, ancor meglio, sradicarlo, bruciarlo e poi cospargelo di sale).
Uscire dall’anonimato, per evolvere come individui (e affinità) fino a trovare la propria identità e il proprio posto nella collettività, lì metter radici e fare.
Allora, nelle vie della città potranno spirare i refoli di un’aria che ne renda liberi gli abitanti, dissolvendo finalmente quella cappa di “arione sporco” che da troppo tempo li opprime.

Miguel Amorós
Partecipe del ’68 spagnolo, negli anni Settanta dà vita a vari gruppi anarchici, tra cui “Bandera Negra”, “Tierra Libre”, “Barricada”, “Los Incontrolados” e “Trabajadores por la Autonomía Obrera y la Revolución social”, conoscendo le carceri franchiste prima di essere costretto all’esilio in Francia.
All’inizio degli anni Ottanta, è in rapporto con Guy Debord e partecipa alla diffusione dell’Appels de la prison de Ségovie.
Tra l’84 il ’92, fa parte della redazione della “Encyclopédie des Nuisances”.
Tra le sue principali ricerche storiche, ricordiamo La Revolución traicionada. La verdadera historia de Balius y Los Amigos de Durruti (2003), Durruti en el laberinto (2006) e la biografia dell’anarchico valenciano José Pellicer, fondatore della Columna de Hierro (2009).
Sull’ideologia del progresso e sulle nocività ch’essa genera, ha scritto, fra l’altro, il Registro de catástrofes (Anagal).
Numerosi testi di Miguel Amorós sono presenti sulla biblioweb “Caosmosis”

Spazio Petardo

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INFO: Spazio Petardo – 05/01/10

Prima Parte:

Seconda Parte:

Terza Parte:

Quarta Parte:

Quinta Parte:

Sesta Parte:

Settima Parte:

Nona Parte:

 

ALTRO

19 Dicembre 2009 – 23,00

Dj Tayone vs Fabrizo Faraoni – The Rise set

Dj Tayone è il Turntablist!

www.myspace.com/djtayone

Il più bravo e
noto sul territorio nazionale e tra i primi in Europa: nato e
cresciuto nella scena HipHop, da qualche tempo Tayone indaga l’ambito
elettronico passando attraverso le sonorità Funk e future funky a lui tanto
care…
Fabrizio Faraoni – Producer e Dj minimal/nuFunk
www.myspace.com/dueffe
La console è il
suo ambiente naturale: le continue variazioni e i cambi di direzione rendono
i suoi dj set unici ed imprevedibili.
I due si incontrano e danno vita a un nuovo set: le atmosfere spensierate e solari del funk si appoggiano su un morbido ed ipnotico tappeto minimal techno
Il risultato è inaspettatamente eclettico e futuristico.
CANNOT MISS !!!
Finalmente c’è ALTRO!
Lo aspettavamo da un po’, e alla fine è arrivato…
Fuori dai soliti giri, lontano dalle logiche di pura commercializzazione del divertimento:
ALTRO nasce in COX18 e sarà per tutto l’inverno un appuntamento fisso.
ALTRO non è un altro, ulteriore party che si aggiunge alla lunga lista..
ALTRO è ALTRO!
Diverso, distinto…
ALTRO luogo – Cox18 – Realtà occupata da più di un quarto di secolo, una delle poche roccaforti dell’avanguardia culturale rimaste in città.
ALTRO stile – la cultura ed il divertimento, qui, non si mercificano:
Sottoscrizione all’ingresso e cocktail a prezzo molto contenuto
ALTRO sound – Live e Dj set esclusivi:
I nomi noti ed i nuovi talenti s’incontreranno dando vita a performance inedite ed irripetibili!
Insomma, per chi da tempo è in cerca d’ALTRO, adesso c’è!

Don Letts – in ricordo di Roberto Volponi

donletts

18 Dicembre 2009

Don Letts – in ricordo di Roberto Volponi
ghetto commision ritorna
in ricordo di Roberto Volponi

DON LETTS – MOVIE/MUSIC SELECTION

Parte Prima:

Parte Seconda:

Parte Terza:

Parte Quarta:

18 dicembre 2009: Don Letts arriva in Cox 18 per ricordare Roberto Volponi e per sostenere l’Archivio Primo Moroni. Per difendere la cultura a Milano sotto assedio dell’ignoranza, attraverso il punto di vista di un artista che ha attraversato i movimenti culturali alternativi di tre decenni.

Militante delle Pantere Nere a Brixton nella metà degli anni ’70, incontra il nichilismo anarchico del punk attraverso i frequentatori del suo negozio di abbigliamento Acme Attractions su King’s Road a Londra. Nel 1977 è il dj del Roxy, il primo club punk di Londra, nel quale propone selezioni reggae introducendo un’intera generazione di giovani inglesi alla musica jamaicana e diventando un protagonista della rivoluzione multi-culturale di West London alla fine degli anni ’70.

Fu proprio al Roxy che Don Letts, ispirato dalla logica “do it yourself” del punk, girò il suo primo film “Punk Rock Movie”, documentario in Super-8mm sulla scena punk inglese con band come Sex Pistols e Clash. La sua attività di film-maker lo porterà a girare oltre 300 video musicali ed una ventina di documentari e film tra cui “Dancehall Queen”, “One Love”, “Punk Attitude”, “Soul Britannia”, “The Brother From Another Planet” sulla vita di Sun Ra, “The Revolution Will Not Be Televised” sulla poesia rap di Gil Scott-Heron.

Nel 2007, durante le celebrazioni per i 200 anni dalla abolizione della schiavitu’ nell’impero britannico, Don Letts ha portato nei teatri inglesi “Speakers Corner”, uno spettacolo con poeti, rapper e musicisti sul significato di essere liberi oggi.

La sua attività musicale lo vede membro di band fondamentali come Basement 5, Big Audio Dynamite, Screaming Target. Collabora con i PIL, le Slits, i Trouble Funk. Oggi Don Letts, insieme alla conduzione del proprio show settimanale “Culture Clash Radio” su BBC 6 ed alla produzione di compilation reggae, si diverte ancora a portare in giro per il mondo dal vivo le proprie selezioni musicali preferite.

Parlando di sé Don Letts dice: “La generazione dei miei genitori era arrivata in Inghilterra su una nave pagando un biglietto, e si era costruita una vita accettabile facendo i lavori più umili, rispettando i limiti, sottomessi all’autorità, ma per noi non sarebbe funzionata così. Era chiaro che a noi sarebbe rimasta la parte peggiore; capii subito che il modo in cui i neri erano trattati nel sistema scolastico era fondamentalmente sbagliato. Non potevo accettare quello che dicevano a me in quanto nero: vai a lavorare alle Poste, o nella Metropolitana di Londra. Volevo di piu’. Ho una naturale repulsione ad essere etichettato o rinchiuso in categorie; per tutta la mia vita mi sono opposto ai dogmi ed alla retorica. Ho alzato la testa. Sono il Rebel Dread.”

La reputazione di Don Letts è fondata sul suo
lavoro in campo cinematografico e musicale negli ultimi 35 anni. Le sue
opere sono state esposte al Kitchen di New York, all’Institute of
Contemporary Art ed al National Film Theatre di Londra. Don Letts è
stato premiato dalla Brooklyn Academy of Music e nel 2003 ha vinto un
Grammy Award per il suo documentario sui Clash “Westway To The World”.

In ricordo di Roberto Volponi

Il 3 Settembre 1989 un forte temporale impedì al volo L’Avana – Bonn di prendere quota durante il decollo; nel disastro morirono tutti i 126 passeggeri e 45 abitanti delle case vicino all’aeroporto. Tra le vittime anche Roberto Volponi che tornava a Milano dopo un breve soggiorno a Cuba; un amico con cui avevamo condiviso tanti momenti durante gli anni ’80.

Roberto credeva in una società basata non sullo sfruttamento dei più deboli ma sui diritti dei lavoratori; negli anni successivi alla sua tragica scomparsa ci siamo spesso chiesti come lui avrebbe commentato quello che è avvenuto e sta avvenendo in Italia nel mondo, con la sua visione lucida ed internazionalista sulla crisi dei regimi politici e sulla mutazione delle loro classi dominanti.

Roberto frequentava la Libreria Calusca; leggeva molto e condivideva con Primo la passione per la raccolta dei materiali prodotti dal movimento in quegli anni, dai semplici volantini ai giornali ai libri. Ascoltava i Clash e tutta la musica che aveva ispirato lo stile di quella band.

Per questo abbiamo deciso di ricordare i 20 anni dalla scomparsa di Roberto invitando in Cox 18 Don Letts, un dj che ha ispirato i Clash ed un film maker che ha documentato visivamente anche la storia di quella band.

E per questo tutto l’incasso della serata va a sostegno dell’Archivio Primo Moroni, per difendere la cultura e la memoria di questa città.
Siamo sicuri che Roberto Volponi, anche se stasera non può essere dei nostri, avrebbe fatto lo stesso.

Un gruppo di amici di Roberto

COX18 STREAM