INFO:METROPOLI [PGreco, Milano, 2016, 2 voll.]
L’intera esperienza di “Metropoli”, rivista “storica” dell’autonomia operaia, in un reprint che ripercorre la vicenda collettiva dell’assalto al cielo.
Partecipa ORESTE SCALZONE
Negli ultimi due anni l’Archivio ha raccolto una serie di materiali e documenti riguardanti la rottura che negli anni Ottanta si produsse nella storia delle organizzazioni militanti che stavano praticando in vari modi il terreno della “lotta armata” in Italia, rottura che diede forma alle figure del “pentito” e del “dissociato”.
In questo lavoro abbiamo cercato di documentare i passaggi cruciali di quella vicenda preferendo fornire al potenziale lettore di oggi i materiali e le posizioni dei soggetti di allora piuttosto che un giudizio a posteriori.
Non c’è dubbio altresì che l’intera vicenda s’iscrisse all’interno di una cornice più ampia e più complessa, che vedeva da un lato l’acuirsi della ristrutturazione del ciclo produttivo, una dura repressione di ogni forma di lotta radicale e una crisi politica delle organizzazioni combattenti, dall’altro il manifestarsi di una “via d’uscita” che si concretò in una sorta di trattativa materiale e politica, culminata con la Legge 34 del 18 febbraio 1987 (“Misure a favore di chi si dissocia dal terrorismo”) ma iniziata, in maniera per nulla nascosta, diversi anni prima.
I DETECTIVE (DTCV) sono nati in tarda notte ad un party nella villa di un produttore cinematografico, quando Lola G., musicista francese della scena stoner/garage di L.A., incontra lo scrittore, sceneggiatore e chitarrista James Greer. Non interessati a mischiarsi con le celebrities e annoiati dalla collezione di dildo del salotto, Lola e James iniziarono a parlare di pedali Super-Fuzz, dell’imminente collasso mondiale del modello capitalistico e decisero di formare una band, i DETECTIVE in omaggio al fim di Godard e poi di seguito abbreviato con DTCV per evitare confusione con le notizie di cronaca nera su internet.
In breve tempo i due, entrambi songwriter e multistrumentisti, han raccolto abbastanza canzoni da fare uscire parecchi album negli ultimi anni (Xemu Records, Burger Records, Lollipop…)
Il nuovo album, CONFUSION MODERNE, prodotto da Steve Kille dei Dead Meadow in uscita a Febbraio per Xemu / La Souterraine.
SPACE RAFT
Parte Prima
Parte Seconda
SPACE RAFT (USA) *ex Mystery Girls
Due mesi prima del loro album di debutto, un loro pezzo era già primo in classifica sulla WMSE, popolare radio alternativa del Mid-West americano.
Gli Space Raft sono il supergruppo della scena di Milwaukee, formato da ex membri di Mystery Girls (In The Red Records), che in poco più di due anni ha già sfornato due album diventati già classici, anche grazie alla pubblicazione su Dusty Medical Records.
Il loro garage-rock’n’roll intriso di melodie e power-pop ha fatto parlare tutta l’America, tanto che il popolare candidato democratico americano Bernie Sanders li ha personalmente chiamati per suonare ai suoi rally per le primarie.
https://spaceraft.bandcamp.com/
https://www.facebook.com/spaceraft/
Gli Entrofobesse provengono da Niscemi (CL). Nel 2009 esce il loro primo album “Behind My Spike” per la Wild Love Records. Il disco, registrato da Sacha Tilotta e masterizzato da Bob Weston, viene pubblicato solo in vinile. Attraverso questo lavoro dalle forti connotazioni noise-punk, la band cerca di esprimere la propria rabbia nei confronti di una società schiacciata dalle maschere del conformismo e della menzogna e mostra una forte volontà di cambiare le cose con le unghia e con i denti. Tutta questa energia viene sprigionata nei concerti che contestualmente la band esegue in Italia e nel resto d’Europa. Sempre nel 2009 partecipano alla compilation “Clowns And Jugglers – A Tribute To Syd Barrett” pubblicata dalla Octopus Records dove sono anche presenti artisti della scena indipendente italiana quali Moltheni, Jennifer Gentle, Filippo Gatti, Super Elastic Bubble Plastic e altri ancora. Dopo un periodo di pausa ed un cambio alla line-up, nel 2015 la band registra con Carlo Natoli il nuovo disco presso il Phantasma Studio Recording & Production di Ragusa. L’album masterizzato da Lorenzo Stecconi e intitolato “Sounds Of A Past Generation” è un’ode alla bellezza della natura ma anche una denuncia contro tutte quelle forze che tutti i giorni si adoperano per deturpare sia a livello ambientale che sociale il nostro pianeta. il disco uscirà 17 giugno 2016 per Seltz/Viceversa e sarà distribuito da Audioglobe. La formazione attuale è composta da Tano Di Rocco, Giuseppe Randazzo, Massimiliano Di Rocco e Massimo Caruso.
Sounds Of A Past Generation
Suoni di una generazione passata è il concetto primario attorno al quale ruota tutto quello che c’è di nuovo negli Entrofobesse. Un ritorno al passato verso modelli di convivenza più genuini, il dissenso intransigente verso i sistemi che mettono in commercio strutture mentali preconfezionate, il malessere di vivere in un mondo dove è crescente la decadenza eco-umana. “Sounds Of A Past Generation” (Viceversa, Seltz, Audioglobe, 2016) registrato da Carlo Natoli e masterizzato da Lorenzo Stecconi è il nuovo disco della band a sette anni di distanza dal precedente “Behind My Spike” (Wild Love, 2009). Psichedelia, space rock, sempre noise, super fuzz, echi 70’s e tanto tanto sudore contraddistinguono le tracce dell’album e mostrano gli Entrofobesse come un essere in continua mutazione alla ricerca di una sacralità ideale realizzabile nella mente solo attraverso la musica. Sono ospiti nel disco anche Carlo Natoli e il bluesman ibleo Stefano Meli. La copertina dell’album mostra un’opera del pittore Paolo Stefanelli intitolata “Agonismo dell’assemblaggio umano n 1”.