30 Aprile 2009
MINNIE’S – ALTRO – DUMMO – SANGUE DISKEN
27 Aprile 2009 – ore 21,00
ASSEMBLEA PUBBLICA in vista della sentenza definitiva della cassazione sul processo per i pestaggi della notte del 16 marzo 2003, successivi all’omicidio di Dax, avvenuti all’ospedale San Paolo
25 aprile 2009
FAZULET FOERA DI BALL!
Storie di rivolta e resistenza nel Ticinese
Il 25 aprile vi invitiamo a fare con noi un
giro in quartiere. Ne racconteremo la storia ribelle, i tanti momenti
di lotta contro i fascisti e lo Stato, di resistenza ai soprusi e di
rivolta contro le ingiustizie.
Durante e dopo canti popolari e anticlericali del coro HARD CORO (BO).
ritrovo ore 14.30 in Piazza S. Eustorgio
– Gli anarchici in via Scaldasole
– Luigino Repossi in Scaldasole
– Bruno Fortichiari e l’Ufficio I
– 1988 Cox18 in S. Eustorgio
– It’s Calusca Time. Primo Moroni racconta…
2) Piazza XXIV Maggio
– 1898: cannonate a Milano
– 1919
– L’Unione Sindacale Italiana
3) Darsena/Gorizia
– La casa delle donne di via Gorizia
– Ivan Della Mea, A quel omm (rtf)(ogg)
– La Darsena oggi
4) Piazzale Cantore
– Resistenza nel Ventennio
5) Piazzale stazione Porta Genova
– L’acquario. Quando i punx occuparono l’ex Casello del Dazio
6) Ripa di Porta Ticinese, 83
– Storia di uno stabile che rischia di scomparire
7) Piazza Arcore
– El Luisin
– Primo Moroni racconta: occupazione in Magolfa
8) Via Gola
– L’Officina di Resistenza Sociale (ORSO)
– Da via Gola est/ovest al Comitato Casa e Territorio
9) Corso S. Gottardo
– Primo Moroni racconta il Ticinese (rtf) (mp3)
– Bruno Brancher: Malamilano
10) Viale Tibaldi
– Via Castelbarco. Azione della Volante Rossa contro i neofascisti
– 6 giugno 1971
– Tarantella di Via Tibaldi (rtf) (mp3)
– Via Tibaldi 26 – Una lapide ricorda il sacrificio di quattro partigiani
11) Via Conchetta
– Cox18 resiste: canti popolari e anticlericali del coro Hard Coro
24 Aprile 2009
dalle 23.00 DJ SET techno, minimal, electro MIRKO + DEZ e-n
Dez (DSP recs), Aka Davide Rovito, suona techno dal 1990. La sua
vena artistica lo conduce verso i territori dell’arte contemporanea
attraverso una particolare attitudine alle performance multimediali,
tese ad elaborare interessanti teorie sul rapporto tra società e
underground culturale. Del ’96 la prima uscita su Design Music. Per poi
approdare alle techno label Informale e De Styl.
Fonda insiema a carlo notarangelo pasquale basso e mario masullo l’
etichetta discografica “Defrag Sound Processing”. La sua musica sia
come produttore sia come d.j. spazia dalla tech-house ad una piu
incalzante minimal-tech, passando attraverso audaci sperimentazioni
sonore. Attualmente con mirko collabora con la “ELECTRONIX NETWORK”
distribuzione musicale.
L’installazione ORART “OUT DESIGN” è stata annullata
18 Aprile 2009
Giornate di libera ricerca tra cinema, suono, video e digitale
scarica il programma completo e il comunicato del workshop
Con duplice riferimento sia alle “cave
esistenzialiste” della Milano degli anni Cinquanta da un lato che alle
sperimentazioni dell’Exploding Plastic Inevitable di Warhol dall’altro,
Exploding Cave è un evento della durata di due giorni, articolato
attraverso una serie di incontri, workshop e performance che indagano
il rapporto e il minimo comune denominatore che lega cinema, suono,
video e digitale.
In una città che costruisce e modella gli spazi sociali attraverso
meccanismi di esclusione e consumo, in contrasto alla politica comunale
di repressione e sgombero di spazi autonomi e realtà autogestite a
Milano e in Italia, Cox18 in collaborazione con Digicult,
vuole con Exploding Cave ricostruire percorsi e momenti di sintesi tra
sperimentazione di nuove forme sociali e creative e coinvolgimento di
altre realtà culturali indipendenti in città, come JointSventure (http://www.myspace.com/jointsventure), Vocecov (http://www.myspace.com/vocecov) e Dorkbot Milano (http://dorkbot.org/dorkbotmil).
Uno spazio quindi costruito per superare la tipica costruzione
spettacolare di un evento (chi crea e chi guarda, chi parla e chi
ascolta), allo scopo di creare un ambito più aperto, meno centrato
sulla performance ma basato piuttosto sulla condivisione di saperi ed
esperienze. In concreto, un momento per far parlare gli
artisti/artigiani e le macchine o i software che utilizzano per la loro
pratica di produzione audiovisiva.
16.00 – 18.00
Workshop di sperimentazione audiovisiva: L.E.P. – Laboratorio Elettrico Popolare
18.00 – 19.00
Videoscreening: a cura di Claudia D’Alonzo e Marco Lorenzin
19.00 – 21.00
Presentazioni: Paolo Bigazzi / Mariano Equizzi (Komplex) e Virgilio Villoresi moderati da Marco Mancuso
23.00 – 23.45
Live AV set: Echran
00.00 – 00.45
Live AV concert: In Zaire (C.Rocchetti + G.I.Joe) / Virgilio Villoresi
01.00 – 03.00
Live AV set: Dj Pier + ilcanediPavlov!
16.00 – 18.00
La giornata del sabato incomincia con un workshop pomeridiano con artisti/hacker/designer che lavorano al confine tra creatività e sperimentazione tecnologica, realizzato in collaborazione con Dorkbot Milano: l’obbiettivo è costruire nuovi strumenti e piattaforme innovative per la produzione audiovisiva. Il primo appuntamento è previsto con il neonato Laboratorio Elettrico Popolare (L.E.P.), costituito dall’eclettico artista milanese Tonylight e da Peppo Lasagna, con l’intenzione di progettare e costruire strumenti elettronici per applicazioni audio/video, sviluppare interfacce open source atte a creare suoni e immagini, video, luci. Per questo evento, LEP presenta quindi i suoi ultimi progetti: ”Leploop”, un piccolo synth analogico per produrre musica (http://tonylight-leploop.blogspot.com) e “Videomoog”, un video synth per produrre immagini di sintesi seguendo la musica. Durante la presentazione si potranno visionare i vari prototipi, ascoltare e provare gli strumenti e sarà possibile per i partecipanti mostrare e scambiarsi idee sui progetti.
18.00 – 19.00
Il tardo pomeriggio è dedicato alla presentazione del Videoscreening curato da Claudia D’Alonzo e Marco Lorenzin: una proiezione a ciclo continuo di film, video e cortometraggi, è prevista poi nella nottata negli spazi sottostanti all’area dei live. In questa occasione si parte dall’esperienza del suono, per metterla direttamente in contatto con la pratica di riappropriazione di immagini e filmati preesistenti (found footage). Dal gioco combinatorio di Alberto Grifi (Verifica Incerta) alla contaminazione ironica dei film di Bruce Conner (A Movie; Mongoloid; Mea Culpa); dai collage di Stan Vanderbeek (Achoo Mr. Kerrooschev) alle anticipazioni dello scratch video di Dara Birnbaum (Technology/Transformation: Wonder Woman; Pop Pop Video); dalla
riappropriazione, in chiave situazionista, operata da René Viénet sui dialoghi di un film di arti marziali di Hong Kong (La Dialectique Peut-Elle Casser Des Briques?) all’ironica e irriverente decostruzione delle voci e dei gesti realizzata da Johan Soderberg (Surplus; Read My Lips; The Voice); dalla critica delle immagini televisive attraverso ripetizioni, ralentamenti e sovrapposizioni di Duvet Brothers (Blue Monday; War Machine) e Gorilla Tapes (Death Valley Days) al perfezionamento dello scratch video portato avanti dal colettivo EBN (Commercial Entertainment Product), una tecnica che prende l’avvio dalla rivoluzione del campionamento e rimescolamento dei suoni nata nel corso degli anni Settanta nel Bronx, con l’Hip Hop. Lo screening si chiude coi mash up di Eclectic Method (U2 ZooTV Remix) e i trailer su commissione di AddictiveTV (Snakes on a Plane; Iron Man).
19.00 – 21.00
In prima serata è previsto un momento di incontro con gli artisti che si esibiranno dal vivo nell’arco della serata, introdotti e moderati da Marco Mancuso. Sarà questa l’occasione per conoscere più da vicino il “modus operandi” dei musicisti, video artisti e designer coinvolti, un incontro a “macchina aperta”
23.00 – 03.00
La nottata è infine dedicata alle performance dal vivo nel salone centrale. Echran (Fabio Volpi, Davide de Col e Accursio Graffeo) è un progetto di ricerca audiovisiva atto alla creazione di un ambiente cinematografico dove la colonna sonora influenza e deforma i materiali filmici utilizzati nei live visual set. Echran propone un live set diviso in due parti: nella prima “Stardust” i visual si sviluppano partendo da una sequenza con il volto in primo piano di Charlotte Rampling, nella seconda, vengono ricostruite le visioni di A. Tarkowsky in alcuni suoi celebri capolavori come Solaris e Sacrificio. A seguire, il live set audiovisivo frutto della seconda produzione di Exploding Cave con la partecipazione di JointsVenture e Vocecov: il gruppo di improvvisazione elettroacustica In Zaire (Claudio Rocchetti + G.I.Joe) si esibiranno in un’energica performance a cavallo tra suoni elettronici, analogici e percussivi, accompagnati per l’occasione dallo speciale talento visivo e cinematografico di Virgilio Villoresi, per un set AV del tutto eccezionale, che si preannuncia ricco di stimoli per il pubblico presente. Infine, uno dei nomi storici della scena club undeground milanese, Dj Pier, accompagnerà i progetti di sonorizzazione di “Dillinger è morto” (montaggio live del capolavoro del 1969 di Marco Ferreri a partire da un campionamento dell’opera in 69 parti e 19 dettagli) e “CINEmatic eXperience” (vjset), remixati in real time da ilcanediPavlov! Progetto a cura di Alessio Galbiati focalizzato sulla video performance live con una particolare attenzione all’immagine cinematica, nato come ‘parte’ di DJCINEMA è in breve divenuto un progetto performativo, ilcanediPavlov! collabora dalla sua nascita con la rivista digitale di cultura cinematografica Rapporto Confidenziale.
17 Aprile 2009
Giornate di libera ricerca tra cinema, suono, video e digitale
scarica il programma completo e il comunicato del workshop
23.00 – 23.45
“Blood Electric” live av concert: Komplex (Paolo Bigazzi / Mariano Equizzi)
00.00 – 00.45
Live set + generative visual: Otto von Schirach / Orgone (otolab)
01.00 – 03.00
8bit av set: Stu / Tonylight
La serata di apertura di Exploding Cave è dedicata al rapporto suono-immagini espresso attraverso dinamiche di ricerca e sperimentazione in chiave soprattutto performativa. Una serata pregna di estetica digitale, a cavallo tra suoni noise, glitch, electro, 8bit e visualizzazioni generative e di codici grafici in movimento. Il primo live set è quello del duo Komplex (Mariano Equizzi e Paolo Bigazzi) che presenteranno il loro live set audiovisivo “Blood Electric”, dove la lettura del cyber testo omonimo, attraverso un clock fissato in bpm, genera un flusso costante di dati che vengono destinati al controllo di effetti visuali e di generazione sonora: la sequenza che così si genera viene controllata attraverso l’ uso di sensori wireless, ed alimentata da una serie di immagini preregistrate. A seguire il live set di improvvisazione audiovisiva composto da uno dei nomi più importanti della idm/electro/punk internazionale Otto von Schirach (Schematic), e da uno dei membri del collettivo milanese otolab, Orgone. Un live set che si preannuncia carico di energia e di elementi improvvisativi, spinto verso la ricerca di un totale coinvolgimento sensoriale audiovisivo del pubblico presente, a cavallo tra elettronica hardcore e grafiche generative. In conclusione, la musica 8bit di uno dei nomi più interessanti di questa ricchissima scena musicale, lo svizzero Stu, che per l’occasione incrocerà Game Boy e Atari con il milanese Tonylight, da anni promotore di questo genere sul territorio nazionale.
16 Aprile 2009 – dalle 19.00
Koukouloforos: l’insurrezione greca e la rivolta europea – aperitivo con documentario e dibattito
«WE ARE AN IMAGE OF THE FUTURE» (slogan apparso sui muri di varie città greche nel dicembre 008)
L’insurrezione dei koukouloforos (gli incappucciati, dalle felpe nere indossate dai giovani rivoltosi) in tutte le grandi città della Grecia (Atene, Salonicco, Patrasso) nel dicembre 2008 ha evidenziato una profonda rottura politica e sociale.
Ne discuteremo con Xaris dello spazio sociale occupato e autogestito Fabrika Yfanet di Salonicco, che viene a presentare allo spazio sociale rioccupato Cox18 il documentario autoprodotto Greece – December 2008 – The potentiality of storming heaven (35 minuti, sottotitoli in italiano).
Verrà anche distribuita l’edizione italiana di Koukouloforos, giornale di movimento multilingue.
Solidarietà agli insorti greci, mobilitatisi contro lo stato di polizia
che aveva assassinato Alexis Grigoroupolos e contro i tagli selvaggi
del governo di destra in risposta alla crisi economica!
PROGRAMMA:
ore 19:00 aperitivo
ore 20:30 proiezione documentario The Potentiality of Storming Heaven
ore 21:00 dibattito con Xaris sulla grande ribellione greca
Link agli spazi sociali greci che hanno dato sostegno alla rivolta:
Villa amalias (Athens) http://www.villa-amalias.blogspot.com
Patision 61 (Athens) http://pat61.wordpress.com
Prapopoulou (Athens) http://protovouliaxalandriou.blogspot.com
Lelas Karagianni (Athens) http://www.geocities.com/lelas_k
Fabrika Yfanet (Thessaloniki) http://www.yfanet.net
Delta (Thessaloniki) http://delta.blogs.squat.gr
Euaggelismou (Heraklio) http://katalipsievagelismou.blogspot.com
Rosa Nera (Chania) http://rosanerasquat.blogspot.com
Matsagou (Volos) http://matsaggou.blogspot.com
11 aprile 2009
Perché il fuoco non muore. Mostra sui militanti della RAF uccisi nelle carceri tedesche
Dalle 18.00
Incontro con Paolo Neri, autore della mostra
09 aprile 2009
Perché il fuoco non muore. Mostra sui militanti della RAF uccisi nelle carceri tedesche
Dalle 21.30
Proiezione del film di Ulrike Meinhof, Bambule. Rieducazione, ma per chi? (1970, 90 min, sott. it.)
BAMBULE significa fare casino, confusione. Tra le ragazze rinchiuse negli istituti di rieducazione tedeschi era un termine usato per indicare momenti di sfogo collettivo, che poi sfociavano in proteste spontanee.
… hai visto? Facciamo qualcosa, un’azione, e che ne viene fuori? Bambule! Si rompe tutto e poi arrivano gli sbirri e siamo fottute…
(Iv, ragazza dell’istituto di Berlino)
BAMBULE fu scritto nel 1969/70 da Ulrike Meinhof insieme ad alcune ragazze dell’istituto di rieducazione di Eichenhof, Berlino.
In questo genere di istituti venivano rinchiusi e imprigionati ragazzi e ragazze ritenuti “disadattati”, “deviati”. Si trattava per lo più di minorenni provenienti, in alcuni casi, da ambienti di grave disagio sociale, di indigenza, di abbandono.
Negli atti che dichiaravano la “devianza” si leggeva a proposito delle ragazze di Eichenhof: avida di sesso, vagabondaggio, sesso per denaro, cambio di lavoro. Oppure: frequenta stranieri, porta minigonne. Oppure: disadattata, ribelle, bugiarda. Anche l’omosessualità veniva ritenuta “devianza”.
Si trattava dunque di rinchiudere le giovani ribelli in istituto, di disciplinarle alla “buona condotta” con la coercizione, schiacciando così la loro volontà di ribellione contro le regole, contro la “norma”.
Irene, una delle protagoniste, commenta così il destino delle ragazze che si lasciano sottomettere:
Chi combatte, lo sbattono fuori. Chi si comporta bene se lo dimenticano, ci marcisce, qui dentro. Chi si sottomette, lo annientano, capisci? … Se ti sottometti, quelli son contenti che ti hanno annientato. Allora poi sono gentili con te.
Ulrike Meinhof scrisse BAMBULE come sceneggiatura di un film per la televisione.
Il film fu girato da Eberhard Itzenplitz nell’aprile 1970. Il film, in programma sul canale ARD nel maggio 1970, fu però cancellato dalla programmazione perché Ulrike Meinhof fu sospettata di aver partecipato alla liberazione di Andreas Baader.
BAMBULE è soprattutto un’inchiesta che Ulrike Meinhof condusse insieme ad alcune ragazze dell’istituto di Eichenhof, Berlino, e in particolare insieme Irene Goergens.
Ulrike conobbe Irene nell’istituto di Eichenhof. La intervistò diverse volte e la invitò a casa sua, nel caso Irene avesse deciso di scappare dall’istituto, cosa che avvenne realmente. Fuori dall’istituto, grazie soprattutto all’amicizia di Ulrike Meinhof, Irene prese coscienza della propria condizione di sfruttata, cosa che emerge anche dai dialoghi finali del film:
Per questo bisogna discutere, molto di più, perché lo facciamo, perché lo vogliamo. Insomma bisogna discutere… e riempire il bunker di scritte intelligenti. Non “È tutto merda”, oppure “Peter I love you”. Basta con ‘ste cose! Gli istituti sono delle prigioni!”, “Vogliamo paghe giuste!”, “Abbasso il tribunale!”. Così dobbiamo scrivere, così!
BAMBULE infatti non è solo confusione, caos, ma anche lo stato nascente di una coscienza di classe, del proprio sfruttamento.