28 Febbraio 2010
“MILANO NOIR E GIALD”
RACCONTI DI CARLO OLIVA SULLA MILANO NERA
I Pesci Ci Osservano: Andrea Labanca, Guido Baldoni, Paolo Ciarchi
Il primo progetto musicale post-sovietico (ma non post-comunista), di fattura italiana, che affronta la visione della catastrofe e dell’irreparabile, raccontata attraverso canzoni in odore di surrealismo russo, accompagnate da tamburi e macchine sonore dal sapore futurista.
Tra provocazione culturale e rammarico disfattista, lo spettacolo (come il disco cui si ispira) sviluppa un percorso fatto di citazioni, riferimenti e personaggi, che delineano la costellazione artistica di Andrea Labanca, fatta di buona letteratura ma anche di cinema
“I PESCI CI OSSERVANO”, è un album autoprodotto distribuito da Egea e edito da Preludio, composto da nove brani inediti, scritti e cantati da ANDREA LABANCA, che danno vita ad uno spettacolo indefinibile, in precario equilibrio tra la canzone d’autore e il teatro dell’assurdo, con uno scenario musicale totalmente, coraggiosamente ‘altro’ e interamente nelle mani, o meglio, nel canto e nell’interpretazione di Andrea Labanca, marcato da un forte retro-gusto di teatro canzone, coraggiosamente accompagnato da GUIDO BALDONI alla fisarmonica e dallo ‘sciamano’ PAOLO CIARCHI con i suoi non-strumenti, modulatori di psico-frequenze.
«Ballate, blues, fuochi fatui, zingari del pallone e palombari (palombari no!) tutto in un vortice che cade verso il basso a divorare poveri scrittori in “erba” e ragazze biondissime del mar Nero che sniffano dall’orlo del baratro. Ci sono ‘cougar’ sempre più affamate in giro! Tranquilli, il facocero non è ancora arrivato. Solo allora si potrà danzare con la bambola afgana.
“Rakia, vodka, coca, ogni biglietto è quello vincente” dice il giostraio “venghino donne!”.
Dalla terrazza del Tacheles si può ancora vedere il mondo e sperare; dalla terrazza del Tackeles si può ancora sognare e guardare la Valle dei Cedri.
Oblomov, ricorda, i pesci ci osservano».
E questa angolatura rende tutto imprevedibile ma molto chiaro, affidandoci una visuale che ci suggerisce il presagio di un sereno disastro.
RICORDIAMO A TUTTI COLORO CHE DESIDERANO PARTECIPARE AL CONCORSO CHE I LAVORI DOVRANNO PERVENIRE ENTRO E NON OLTRE IL 28 FEBBRAIO 2010 ALL’INDIRIZZO MAIL coxnoirgiald@gmail.com RECANDO SEMPRE COME OGGETTO “MILANO NERA” O CONSEGNATI A MANO IL POMERIGGIO, DAL MARTEDÌ AL VENERDÌ, DALLE ORE 17 IN VIA CONCHETTA 18.