Chrome

24 Maggio 2015 – ore 23,00

INFO: Chrome – 24/05/14

Parte Prima

Parte Seconda

Chrome

Leggende del rock sperimentale losangelino, i Chrome costituiscono alla fine degli anni settanta il cosiddetto “quadrato di San Francisco” insieme a Residents, Tuxedomoon e MX-80.
Helios Creed sarà accompagnato da una nuova e potente formazione: il tastierista Tommy Grenas dei Farflung ed il batterista Aleph Omega, entrambi nei Chrome dal ’97, il chitarrista Keith Thomson dei Groggs, il video artist/performer e vocalist Monet Clark e la new entry Jay Tausig come bassista.
Presenteranno in Cox18 il nuovo album “Feel It Like A Scientist“.

Innovativi e pionieristici i Chrome si meritano il loro status di leggende dell’underground. Ancora selvaggi, ancora oltre i limiti, ancora intrisi negli acidi, I Chrome suoneranno nei più importanti festival e locali in giro per il mondo.

http://www.helioschrome.com/

“Now we are starting a new episode. We’re keeping the same free approach, Acid-Punk, weird guitar effects, Pigtronix, using strange samples, good song writing, and playing heavy and spontaneous etc., but we’re taking it to the next level…(the 2014 single Prophecy) I believe is some of our best work, and Prophecy is only a sample of even better stuff. My band is excited about it. I have the best band put together, finally I think its manifested the way I always imagined it could be…I can’t wait to unleash it on the people and kick your fucking ass. The Rock plus the weird shit. Yes, full circle 100%…” — Helios Creed

Filastin + incontro con Shahd Abusalama

24 Maggio 2014 – ore 16,00

Filastin + incontro con Shahd Abusalama

Filastin – L’arte di resistenza del vignettista palestinese Naji al-Ali

Prefazione di Vauro Senesi (Eris, Torino, 2013)

Mostra con una quindicina di tavole del vignettista Naji al-Ali

Filastin in arabo significa Palestina. Naji al-Ali è uno dei suoi figli e ancora bambino ha dovuto lasciarla per diventare profugo, come la maggioranza dei palestinesi, a causa della proclamazione dello Stato d’Israele. Filastin è il centro di tutta la sua opera artistica “non solo nel senso geografico, ma anche umano e simbolico, cioè la causa giusta ovunque sia nel mondo”. Naji al-Ali è stato assassinato a Londra nel 1987 per quelle idee politiche che ha espresso con forza nelle sue opere, ogni giorno della sua vita. Questo volume raccoglie 175 delle sue vignette, originali e restaurate, che creano una sorta di reportage storico sulla questione palestinese e su venticinque anni di politica in Medio Oriente.

“Naji al-Ali è stato uno dei più coraggiosi vignettisti al mondo e probabilmente nessun vignettista arabo ha avuto un impatto così a lungo termine come Naji al-Ali. Il suo nome risuona ancora nei campi profughi palestinesi e il suo sempre sofferente personaggio, Handala, resta un simbolo di memoria storica e resistenza. Lasciate che le sue vignette piovano come pugni su tutti quelli che hanno tenuto schiacciati gli oppressi e gli espatriati” (Joe Sacco).

Palestine from my eyes. Una blogger a Gaza di Shahd Abusalama (Lorusso editore, Roma, 2013)

Shahd Abusalama, un’artista palestinese nata nel 1991 nel campo profughi di Jabalia, cura da tre anni il blog in lingua inglese “Palestine from my eyes”, in cui racconta la vita quotidiana nella striscia di Gaza, la storia della sua famiglia di rifugiati, la paura e la resistenza sotto gli attacchi di Israele, le lotte dei prigionieri politici palestinesi, tra cui suo padre, detenuto per quindici anni. Collabora anche con il sito di approfondimento “Electronic Intifada” e ha partecipato con i suoi disegni a mostre locali e internazionali.

Scrive Shahd: “Sin da piccola, iniziai a disegnare la Palestina dai miei occhi, assediata dal filo spinato […]. Iniziai a scrivere all’età di 17 anni, dopo i 22 giorni di massacro commesso dall’esercito israeliano nel 2008-2009. Avevo la terribile sensazione di essere isolata dal resto del mondo. Volevo combattere l’ignoranza che disumanizzava me e il popolo palestinese. Usai la lingua inglese per tradurre al resto del mondo il dolore, la resistenza e l’umanità del mio popolo, per far ascoltare la sua voce soffocata”.

Un’intervista a Shahd Abusalama si può leggere in
http://laspro.wordpress.com/2013/04/05/un-blog-per-rompere-lassedio-a-gaza-intervista-a-shahd-abusalama-autrice-di-palestine-from-my-eyes/