Entrofobesse

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26 Novembre 2016

INFO: Entrofobesse

Parte Prima

Parte Seconda

Gli Entrofobesse provengono da Niscemi (CL). Nel 2009 esce il loro primo album “Behind My Spike” per la Wild Love Records. Il disco, registrato da Sacha Tilotta e masterizzato da Bob Weston, viene pubblicato solo in vinile. Attraverso questo lavoro dalle forti connotazioni noise-punk, la band cerca di esprimere la propria rabbia nei confronti di una società schiacciata dalle maschere del conformismo e della menzogna e mostra una forte volontà di cambiare le cose con le unghia e con i denti. Tutta questa energia viene sprigionata nei concerti che contestualmente la band esegue in Italia e nel resto d’Europa. Sempre nel 2009 partecipano alla compilation “Clowns And Jugglers – A Tribute To Syd Barrett” pubblicata dalla Octopus Records dove sono anche presenti artisti della scena indipendente italiana quali Moltheni, Jennifer Gentle, Filippo Gatti, Super Elastic Bubble Plastic e altri ancora. Dopo un periodo di pausa ed un cambio alla line-up, nel 2015 la band registra con Carlo Natoli il nuovo disco presso il Phantasma Studio Recording & Production di Ragusa. L’album masterizzato da Lorenzo Stecconi e intitolato “Sounds Of A Past Generation” è un’ode alla bellezza della natura ma anche una denuncia contro tutte quelle forze che tutti i giorni si adoperano per deturpare sia a livello ambientale che sociale il nostro pianeta. il disco uscirà 17 giugno 2016 per Seltz/Viceversa e sarà distribuito da Audioglobe. La formazione attuale è composta da Tano Di Rocco, Giuseppe Randazzo, Massimiliano Di Rocco e Massimo Caruso.
Sounds Of A Past Generation
Suoni di una generazione passata è il concetto primario attorno al quale ruota tutto quello che c’è di nuovo negli Entrofobesse. Un ritorno al passato verso modelli di convivenza più genuini, il dissenso intransigente verso i sistemi che mettono in commercio strutture mentali preconfezionate, il malessere di vivere in un mondo dove è crescente la decadenza eco-umana. “Sounds Of A Past Generation” (Viceversa, Seltz, Audioglobe, 2016) registrato da Carlo Natoli e masterizzato da Lorenzo Stecconi è il nuovo disco della band a sette anni di distanza dal precedente “Behind My Spike” (Wild Love, 2009). Psichedelia, space rock, sempre noise, super fuzz, echi 70’s e tanto tanto sudore contraddistinguono le tracce dell’album e mostrano gli Entrofobesse come un essere in continua mutazione alla ricerca di una sacralità ideale realizzabile nella mente solo attraverso la musica. Sono ospiti nel disco anche Carlo Natoli e il bluesman ibleo Stefano Meli. La copertina dell’album mostra un’opera del pittore Paolo Stefanelli intitolata “Agonismo dell’assemblaggio umano n 1”.