23 Febbraio 2019
CALICE aka CAL + ICE ONE
22 Febbraio 2019
La Societa’ Psychedelica presenta: MOVIE STAR JUNKIES
Sono tornati con rancore. Il nuovo album, “Evil Moods”, chiarisce le cose fin dal titolo. Il suono è più cupo e secco di prima, riuscendo a mettere in atto movimenti soul e quasi funky su storie di disperazione e farla franca come se il Pop Group fosse cresciuto su un acquitrino mentre faceva il bagno in una palude: sono i Movie Star Junkies!
17 Febbraio 2019
Cox18 THEATERARBEIT presenta:
Silvia Lorenzo in Elephant Woman di Andrea Gattinoni
sono la palla di neve sporca con la corona di proiettili e il cuore di topazio | sono la bambina con la pistola | il coltello preso per la lama | sono la donna elefante
Topazio B. | 35 anni | abbandona la propria identità sociale e diventa una criminale violenta | la sua è la metamorfosi di una donna sottomessa in un demone primordiale che percorre le strade del mondo portando caos lussuria e distruzione | come una tempesta | Elephant Woman è il racconto dei suoi spostamenti fra il nord e il centro Italia | Topazio B. è Elephant Woman
16 Febbraio 2019
15 Febbraio 2019
HUNDEBISS NIGHT: DEJI OKEZE – KO OL – SLIKBACK
London’s sweetest selecter
https://www.nts.live/shows/sweet-boys
The greatest songwriter of our generation
https://soundcloud.com/okazeduke
The most exciting young electronic producer coming out of East Africa
https://soundcloud.com/freddymn
13 Febbraio 2019
Presentazione del libro: L’insorto del corpo – Il tono, l’ azione, la poesia con Francesco Demetry, Francesco Di Maio, Francesca Izzi, Tiziana Villani, Viviana Vacca
10 Febbraio 2019
Presentazione Naven + divagazioni sul cinema antropologico di Jean Rouch con Flavio Vida
Proiezione di due film di Jean Rouch: “Les Maïtres Fous” (1955) e “Circoncision, Rite de circoncision des enfants de Hombori, un village du Mal” (1949)
Naven è una rivista/fanzine di antropologia, edita anonima da un collettivo di studenti milanesi. Si ripromette, attraverso la sua forma cartacea di foglio volante di uscire dalle mura accademiche, cercando di condividere riflessioni e analisi anche con chi non si interessa direttamente di antropologia. Lo fa nel tentativo di comprendere ciò che accade negli universi della politica, dell’attualità, della storia e delle cose del mondo adottando un determinato posizionamento politico e uno sguardo di tipo antropologico, utile a porre l’attenzione non solo sul dove si guarda, ma anche e soprattutto sul come si guarda a certe dinamiche.
Jean Rouch (1917-2004) è stato un documentarista etnografico, autore del cosidetto “cinéma vérité” ed ispiratore della Nouvelle Vague. Avanguardista nel campo della tecnica cinematografica ha speso buona parte della vita in Africa producendo documentari di ricerca etnografica, collaborando con antropologi e sociologi come Edgar Morin, Claude Levi-Strauss e Marcel Griaule.
https://www.youtube.com/watch?v=Z8uHE2oIARk&t=848s
09 Febbraio 2019
Live on Stage: Kaelan Mikla + Some Ember
Icelandic post-punk meets death-synth trio Kælan Mikla returns for the group’s third album, Nótt Eftir Nótt. Topping a year that catapulted the band onto stages shared with the likes of The Cure and Placebo, Nótt Eftir Nótt is Kælan Mikla at their most confident, and their most deadly. It’s been five years since Margrét Rósa Dóru-Harrysdóttir, Laufey Soffia, and Sólveig Matthildur Kristjánsdóttir formed the band in Reykjavik, but after several tours and high-profiles stages, as well as two critically-acclaimed albums, Kælan Mikla has brought their A-game in a big way.
Starting off quietly with a creepy, gothed-out ethereal intro, Nótt Eftir Nótt erupts with post-punk brilliance and synthlines that harken back to the bad old days of the Batcave, big hair, and Egyptian-inspired eye-liner. Tracks like the melancholy “Hvernig kemst ég upp?” are wonderfully delightful, while the band goes for the big goth dance number on “Skuggadans,” succeeding with glorious ease. Near the end of Nótt Eftir Nótt, when you’ve already ingested a healthy dose of Diamanda Galas meets The Birthday Party, the title track, produced by popular Icelandic electronic wizard Bang Gang, is basically perfect.
Hot on the heels of shows at Roadburn, Meltdown, and The Cure’s 40th Anniversary, as well as a Fall tour supporting King Dude, Kælan Mikla are set to take their place as one of darkest aural poets on the world stage.
07 Febbraio 2019
Live on stage: James Leg + The Three Blind Mice
John Wesley Myers – as he really is called – first introduced himself as a member of The Immortal Lee County Killers from Auburn, Alabama. Then he became one half of the Black Diamond Heavies cult band, formed in Nashville in 2004. The self-named “vagrants of the world” attacked blues music from a punk perspective, and may be unmatched in performing uncorrupted, scaled and shattered music in this genre.
In that case, James Leg himself would decide to record a solo album in the form of “Solitary Pleasure”, which has since had two sequelers, and the above-mentioned “Below the belt” and the last full length ” Blood on the Keys “released in autumn 2016. All released by the quality-conscious Burbank-based label Alive Naturalsound, which also launched several other cross-border names such as The Black Keys, Lee Bains III and The Glory Fires, Scott Morgan and Andre Williams.
James Leg performs without exception as a duo, centered on the song and distant Fender Rhodes organ and his faithful companion Mat Gaz on drums. It is a high-grade rock’n’soul show, with the sweat lingering and the constant groove everywhere. The song is a chapter in itself. Imagine, if it’s possible, somewhere between Louis Armstrong and Tom Waits. James Leg makes music that hits you straight in the heart and stomach, where it matters, and it’s impossible to sit still. In addition, it’s a wide repertoire, James Leg can tear your heart out of your body if he just wants, as in the incredibly beautiful “I’ll take it” from the last album, and in the next second rock the ass of you with such funky ” Human lawn dart “or punky” Hugging the line “.
07 Febbraio 2019
LOST: Le lunghe ombre della scienza e della tecnica presenta:
Dalla Cina all’Europa: lavoro mobile e catene produttive con Devi Sacchetto
Il seminario esaminerà le condizioni della forza-lavoro, in particolare la sua mobilità e la sua rotazione nel settore della produzione elettronica; i suoi tempi e spazi tendono a venire compressi dalle catene produttive globali al fine di rispondere just-in-time alle domande di mercato. A partire da un lungo lavoro di ricerca sul campo, verranno considerati i processi lavorativi del maggiore terzista mondiale di prodotti elettronici, la Foxconn, che ha la sede centrale a Taiwan. Con circa 1,3 milioni di dipendenti in vari Paesi, la Foxconn produce per i colossi dell’elettronica: Apple, Microsoft, Google, Intel, HP, IBM, Dell, Cisco, Amazon, Sony e Nintendo. Nel corso degli ultimi vent’anni, oltre che nei suoi mega-stabilimenti situati nella Repubblica popolare cinese, la Foxconn ha investito in nuove fabbriche in alcuni Paesi dell’Europa centro-orientale.
Nell’ambito dell’incontro si confronteranno le pratiche lavorative messe in campo dalla Foxconn in Cina e in Europa per sottolineare come, al di là delle somiglianze, occorra tenere presente sia i contesti socio-istituzionali sia la composizione della forza lavoro. E’ infatti a partire da questi due elementi che si evidenziano diverse forme di resistenza del lavoro vivo che hanno in parte indotto e in parte costretto la multinazionale ad adottare strategie alternative che potrebbero fare tendenza anche al di là dell’Europa centro-orientale.