28 MARZO 2019
Ingeborg Bachmann Erklär mir, Liebe. Erklär mir nichts
In una profonda ebrezza coprirò col sonno le mie domande.
Adorerò animali la notte, profanerò le immagini più sacre, mi aggrapperò a tutte le menzogne, diventerò una bestia nel sogno e come una bestia mi lascerò ammazzare.
Da una rielaborazione dei testi di Ingeborg Bachmann (“Malina”, 1974; “A voi, parole”; “Poesie”, 1978) prende forma la performance sonora “Erklär mir, Liebe. Erklär mir nichts” per voce e sintetizzatore modulare (Francesca Frigoli, Phoebe Zeitgeist e Hyena, Giona Vinti). Voce e suono si fondono e si scompongono per un’indagine sulla materia poetica dell’autrice, nel contrasto tra dicibile e indicibile, nell’insuperabilità del linguaggio, nella tensione della parola verso ciò che nel linguaggio si mostra, ma non può essere detto.
Ingeborg Bachmann nasce a Klagenfurt [Carinzia] nel 1926. Laureatasi a Vienna, vive e scrive in diverse città europee: Londra, Parigi, Berlino ma soprattutto Roma. Si trasferisce qui definitivamente nel 1965. Tutta la sua opera verte a trovare una lingua fuori dalle formule, autentica; individua l’unico linguaggio autentico solo nella tensione della parola verso l’indicibile, l’ombra, la tenebra. Muore a Roma, il 17 ottobre 1973, in seguito alle ustioni riportate in un incendio divampato nella notte del 26 settembre, nella sua casa di Via Giulia.