La crisi e la classe. I compiti dei comunisti.

Parte Prima

Parte Seconda

Parte Terza

Parte Quarta

Parte Quinta

Da più di dieci anni oramai, le economie dei paesi europei versano in uno stato di stagnazione senza alcuna apparente via d’uscita. In parallelo a ciò, assistiamo allo sviluppo di nuove potenze imperialiste come la Cina, progetti faraonici come la nuova Via della Seta e sempre maggiori investimenti in molti paesi africani non possono che confermare questo trend. E da questo assunto vogliamo partire per discutere della lunga crisi che appunto dall’autunno del 2008 vede in un pantano le economie dei paesi europei. Delocalizzazioni delle industrie, politiche d’ austerity e ripresa dei populismi e delle forze della destra più reazionaria sono le armi che le borghesie europee e non solo stanno affilando sempre di più per contenere e spegnere sul nascere la lotta di classe, che nonostante tutto ciò cova sotto la cenere. Le lotte e gli scioperi di milioni di lavoratori in Cina, nuova potenza imperialista sulla scena mondiale, dimostrano che la lotta di classe è una fiamma che arde ancora? Quali sono i allora i compiti dei comunisti? Proveremo ad elaborare insieme una risposta di classe ed internazionalista con Luca Scacchi, del Direttivo Nazionale della Cgil e con Franco Grisolia, della Segreteria del Partito Comunista dei Lavoratori.