La sfida Anarchica nel Rojava

14 Giugno 2019

– Presentazione del libro: La sfida Anarchica nel Rojava a cura di Norma Santi e Salvo Vaccaro;
– video saluto di Debbie Bookchin (8 min.)
Intervengono Norma Santi, curatrice del libro e Carlotta Pedrazzini di A Rivista
ed attraverso video conferenza interventi di Salvo Vaccaro, curatore del libro ed Erol Aydemir, studente attivista curdo in sciopero della fame.
– Proiezione video: Sehid Namirin di Giacomo Sini e Francesca Simdi (sottot. in italiano, durata 16 min.)
 

Parte Prima

Parte Seconda

Questo libro raccoglie analisi e esperienze vissute, dirette e indirette, di una sperimentazione sociale e politica nel bel mezzo di una guerra. Se è difficile promuovere collettivamente una rivoluzione nelle relazioni sociali e nelle forme di autogoverno diffuso nei territori curdi, sicuramente è più complesso praticarla quando le armi prevalgono sulle parole. Nata come rivolta contro il regime di Assad, la guerra civile si è internazionalizzata con l’intervento di potenze regionali (Turchia, Iran, gli hezbollah libanesi) e internazionali (Stati Uniti e Russia). Per non parlare dello Stato islamico e delle organizzazioni terroriste del fondamentalismo religioso. I cantoni curdi in territorio siriano hanno lanciato la sfida del confederalismo democratico di chiaro segno libertario, orizzontale, antiautoritario, laico, al femminile. Con contraddizioni, speranze e disillusioni, la sfida anarchica nel Rojava persiste da quasi cinque anni, ben più della “breve estate dell’anarchia” spagnola, dalle radiose giornate del luglio del 1936 a quelle più funeste del luglio del 1937. A prescindere da come andrà a finire, essa segna una tappa indubbiamente significativa verso l’emancipazione di intere collettività lungo un accidentato percorso di liberazione e di libertà sempre da conquistare.