28 Giugno 2017
“Figli della liberta” di Lucio, Anna, Gaia (https://figlidellaliberta.starteed.com/it/partecipa)
Presentazione
28 Giugno 2017
“Figli della liberta” di Lucio, Anna, Gaia (https://figlidellaliberta.starteed.com/it/partecipa)
Presentazione
21 Maggio 2017
Incontro sulla sicurezza informatica
Presentazione Hackmeeting 2017 in Val di Susa. Condividiamo proposte, critiche e idee strampalate riguardo ciò che vorremmo apprendere o insegnare. Costruiamolo insieme!
Parte Prima
Parte Seconda
17 Maggio 2017
Il Collettivo di lavoro sulla guerra organizza un incontro su: LE MISSIONI MILITARI ITALIANE ALL’ESTERO
Parte Prima
Parte Seconda
L’Italia è in guerra a pieno titolo, fa parte del pugno di nazioni che vendono armi a Paesi in guerra e che spediscono soldati per il Pianeta, occultando la reale natura della partecipazione alle imprese belliche, definite missioni di “pace” Il nemico non è, no non è oltre la tua frontiera; il nemico non è, no non è oltre la tua trincea (Enzo Jannacci)
Dal 2007 il capitalismo è entrato in una crisi generale e internazionale che sta modificando gli equilibri e le gerarchie tra gli Stati. La competizione economico-finanziaria, la ricerca di profitti, la lotta per il controllo delle materie prime e di forza lavoro prospettano un teatro bellico senza confini e senza limiti, che rende permanente la guerra allargandola a tutto il Pianeta. Una guerra che è anche ”controrivoluzione preventiva”. Se crisi, competizione economica e militare, aumento delle spese militari, immigrazione di massa hanno un’evidente ricaduta sul peggioramento delle condizioni delle classi subalterne, meno immediatamente evidente è la loro correlazione con il progressivo restringersi della democrazia formale e degli spazi di agibilità politica e sindacale, con il controllo sempre più invasivo dello spazio urbano. Sbarre, recinzioni, telecamere, mezzi dell’esercito per le strade fanno ormai parte del nostro ambiente quotidiano. Il nemico non è, no non è oltre la tua frontiera; il nemico non è, no non è oltre la tua trincea / il nemico è qui tra noi, mangia come noi, parla come noi, dorme come noi, pensa come noi ma è diverso da noi. / Il nemico è chi sfrutta il lavoro e la vita del suo fratello; / il nemico è chi ruba il pane il pane e la fatica del suo compagno; / il nemico è colui che vuole il monumento per le vittime da lui volute / e ruba il pane per fare altri cannoni / e non fa le scuole e non fa gli ospedali / e non fa le scuole per pagare i generali, quei generali / quei generali per un’altra guerra… (Enzo Jannacci, Il monumento, 1975, in: Quelli che…)
22 Aprile 2017
PAROLE E CANZONI PER VIK – Con la partecipazione di Egidia Beretta, Rosa Piro, Claudia e Silvia Pinelli, Tiziana Pesce, Maria Elena Delia, Cosimo Morleo, SergioAnro’ e altri amici
Nel sesto anniversario della scomparsa di Vittorio Vik Arrigoni le sue parole.
Le sue musiche si ripresentano per dirci che la memoria rimane nonostante il tempo trascorso, nonostante le tante omissioni.
Parte Prima
Parte Seconda
Parte Terza
20 Aprile 2017
Un giovane compagno di Rennes parla (in italiano) del movimento della scorsa primavera contro la “loi travail” (e il suo mondo) in quella città: la dinamica della lotta, i suoi contenuti e i canti, i modi di organizzarsi e di manifestare, quel che ne resta e le prospettive future…
Parte Prima
Parte Seconda
19 Aprile 2017
Le nuove politiche migratorie (presso l’Università Statale di Milano – Aula 420)
Parte Seconda
A fronte di un’Europa che va chiudendosi su se stessa c’è un Sud del Mondo che cercherà sempre più spesso di penetrare attraverso le maglie della sua “corazza-fortezza”.
13 Aprile 2017
Per dare vita ad un Centro di documentazione contro la guerra
Parte Prima
Parte Seconda
Parte Terza
Siamo in guerra da tempo. Dalla fine della seconda guerra mondiale nel 1945, che con le bombe atomiche USA sganciate su Hiroshima e Nagasaki ha visto il più grande e tragico atto di terrorismo fin qui conosciuto nella storia umana, le guerre, seppur combattu- te nelle “periferie” del pianeta, principalmente in Asia e in Africa, si sono susseguite senza interruzione.
In tutti i conflitti oggi in corso l’intervento dei capitalismi occidentali e/o russo è una costante, tanto nelle forme di coinvolgimento diretto nei combattimenti e nei bombar- damenti, che seguono le operazioni coperte, di intelligence, di addestramento e di supporto logistico.
Dal 2007 il capitalismo è entrato in una crisi generale e internazionale che sta modificando gli equilibri e le gerarchie tra gli stati. La competizione economico-finanziaria, la ricerca di profitti, la lotta per il controllo delle materie prime, prospettano un teatro belli- co senza confini e senza limiti, che tende a rendere permanente la guerra, ad allargarla fino ad interessare aree sempre più vaste del pianeta.
Due terrorismi contrapposti, ma complementari, oggi si fronteggiamo a scala planetaria, quello di stato occidentale e russo, da un lato, quello del cosiddetto “islamismo radicale” (tipo Al Khaida e Isis) dall’altro. Se le popolazioni dell’Asia e dell’Africa hanno pesantemente pagato con morti e distruzioni su larga scala la “guerra infinita al terrorismo” condotta dai “nostri” eserciti, con il 2001, dopo l’attentato alle Twin Towers di New York, il terrore serpeggia anche nelle nostre metropoli.
L’Italia è in guerra a pieno titolo, fa parte del pugno di nazioni che vendono armi a paesi in guerra e che spediscono soldati per il pianeta, occultando la reale natura della parte- cipazione alle imprese belliche, definendole “missioni internazionali”, “peace keeping”, …
Il 31/12/2016 è entrata in vigore la legge quadro sulle missioni militari all’estero (145/2016) che, di fatto, cancella ogni residua considerazione sull’incostituzionalità dell’uso dell’esercito in operazioni belliche internazionali, rafforza l’autonomia del governo nel deci- dere gli interventi militari, assicura preventivamente i fondi per queste missioni.
La spesa militare italiana nel 2016 è cresciuta del 10,63%, pari all’1,11% del PIL, per un totale di 23,4 miliardi all’anno, 64 milioni di euro al giorno, quasi 8.000 militari sono impegnati in missioni all’estero.
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01 Aprile 2017
Parte Prima
Parte Seconda
31 Marzo 2017
Il progetto “Millepiani”: vent’anni e rotti di lavoro filosofico- politico
Partecipano: Tiziana Villani, Ubaldo Fadini
Parte Prima
`Parte Seconda
MILLEPIANI è nata nel 1993 con l’intento di realizzare un luogo di ricerca e di produzione editoriale nell’ambito del pensiero critico, prestando così attenzione ai campi della filosofia, dell’architettura, dell’urbanistica e dell’ecologia sociale. Il titolo da noi scelto, unitamente alla denominazione di “ETEROTOPIA” per la nostra Associazione Culturale, chiarisce l’orizzonte della nostra ricerca, che vogliamo indipendente e capace di promuovere una progettualità attenta alle trasformazioni in corso
Il progetto MILLEPIANI nasce dall’esigenza di ridare espressione a tutte quelle istanze di pensiero che fanno parte dello scommettersi con la vita e i suoi molteplici divenire.Il nostro è un laboratorio di ricerca composto da docenti, intellettuali indipendenti e giovani ricercatori che da anni sviluppano percorsi originali nell’ambito della filosofia politica, dell’arte e delle scienze sociali richiamandosi alle grandi scuole del pensiero critico francese, tedesco e naturalmente italiano. I nostri autori: Gilles Deleuze, Félix Guattari, Michel Foucault, Paul Virilio, André Gorz, Walter Benjamin, William S. Burroughs, James G. Ballard, Hannah Arendt, Theodor W. Adorno e i tanti che hanno accolto queste sfide del pensiero.
I nostri testi sono il frutto di questa rigorosa e impegnata ricerca che proponiamo nella forma di scelte tematiche coerenti ed attente verso il pubblico dei nostri lettori che da tanto tempo ci segue e ci sollecita.
Gli ambiti in cui continua a prodursi il sapere critico sono quindi luoghi della necessità: necessità dell’espressione, della creazione e della ricerca di senso: “poiché la razza votata all’arte o alla filosofia non è quella che si pretende pura, ma quella oppressa, bastarda, inferiore, anarchica, nomade, irrimediabilmente minore…”
(Gilles Deleuze – Félix Guattari, 1991)
02 Marzo 2017
INFO: Comunisti Russi CONTRO Lenin – Verità Operaia di Aleksandr A. Bogdanov (quarto appuntamento)
Parte Prima
Parte Seconda
La Rivoluzione russa compie cent’anni. E la Calusca vuol ricordarla a modo suo. Se le iniziative, le discussioni, le pubblicazioni si conteranno numerose, poche saranno – possiamo esserne certi – quelle che partiranno da un fatto macroscopico, ancorché tuttora poco conosciuto: quella rivoluzione iniziò a essere criticata e a criticarsi fin da subito. Durante i primi anni del corso rivoluzionario e fino al trionfo definitivo dello stalinismo si svilupparono, anche tra le file del partito bolscevico, varie correnti di opposizione. La più nota, l’opposizione di Trotsky, è stata ampiamente studiata, come si conoscono abbastanza bene la storia e la parabola dell’Opposizione Militare di Bucharin e dell’Opposizione Operaia animata da Aleksandra Kollontaj e Aleksandr Šljapnikov. Ma ce ne furono altre, ancor oggi poco note. Tant’è che, a parte l’opera pionieristica di Robert V. Daniels (“La coscienza della rivoluzione”) e le memorie di Ante Ciliga (“Nel Paese della grande menzogna”), non esistono ricerche sistematiche sui gruppi dell’opposizione comunista che operarono in URSS negli anni Venti. Abbiamo perciò chiesto a Yurii Colombo di relazionarne in modo ampio e approfondito.
Nel primo incontro e’ stato fatto l’inquadramento generale dall’inizio del Novecento alla fine degli anni Venti proposto la volta scorsa (https://cox18stream.noblogs.org/post/2017/02/09/comunisti-russi-contro-lenin/)
Nel secondo incontro e’ stato dedicato al “Gruppo del Centralismo Democratico” di Timofej Sapronov e Vladimir Smirnov (https://cox18stream.noblogs.org/post/2017/02/16/comunisti-russi-contro-lenin-secondo-incontro/)
Nel terzo incontro: “Gruppo Operaio” di Gavril Mjasnikov (https://cox18stream.noblogs.org/post/2017/02/23/comunisti-russi-contro-lenin-terzo-appuntamento/)