a cura del Free festival delle bambine e dei bambini
Questa è la mia testa. Io decido che cosa ci va dentro Le Scuole Democratiche e Libertarie: da Friburgo a Milano
Alla Scuola Democratica Kapriole di Friburgo (Germania), dal 28 luglio al 5 agosto 2012 si sono incontrate le realtà europee (e non) che da anni ribadiscono che bambini e ragazzi non solo parlano e agiscono con la loro testa, ma decidono anche cosa vogliono metterci dentro, come e quando…
Partecipano:
Ginetta Latini (Collettivo Milanese per l’Educazione Libertaria)
Maurizio Giannageli (coordinatore Rete Italiana per l’Educazione Libertaria)
In parallelo, per bambini e ragazzi:
«Una valle coraggiosa contro lo strano mostro» (Eris, Torino, 2012)
Spettacolo di teatro delle ombre con Anna Matilde Sali e Gabriele Munafò
La pace e l’armonia di una valle felice rischiavano di essere compromesse da uno strano mostro. Nessuno sapeva chi era, com’era fatto o quant’era grosso, ma gli alberi, gli animali, i fiori, gli insetti, i ruscelli, le rocce, i sassi e i sassolini non parlavano d’altro… Una storia illustrata ispirata ai movimenti d’opposizione popolare che vuole fare avvicinare i più piccoli alla tematica della salvaguardia dell’ambiente, dell’amore e del rispetto per il posto in cui si vive. Il finale aperto si basa sull’idea che l’equilibrio naturale, da conservare e proteggere costantemente, può essere a rischio in ogni momento e in ogni parte del mondo.
Laboratorio di colori: costruisci il tuo talismano con Piera e Bea
Il 6 luglio, con il ricorso alla procedura d’urgenza, si terrà a Torino l’udienza preliminare per i compagni
NOTAV detenuti e indagati.
Il 26 luglio sarebbero scaduti i termini della custodia cautelare e i compagni ancora in carcere avrebbero ottenuto la libertà. Il ricorso alla procedura d’urgenza vanifica questa possibilità e chiarisce ancora una volta le motivazioni politiche degli inquirenti.
Ultimamente solo nel caso del processo Minotauro per infiltrazioni mafiose si è adottata la procedura d’urgenza. Ogni commento è superfluo.
Con 46 rinvii a giudizio su 46 imputati la linea della Procura di Torino è chiara e la procedura d’urgenza serve a mantenere in piedi il procedimento che in un iter normale si sarebbe sicuramente ridimensionato.
Per continuare a discutere della difesa dei compagni, per la solidarietà con la lotta che continua, per partecipare alle iniziative che si terrano nelle città e in valle invitiamo tutte e tutti all’incontro che si terrà giovedì 28 giugno alle ore 21.
Riportiamo qui sotto un contributo di alcuni imputati di Milano.
LETTERA AGLI IMPUTATI NO TAV
Cari compagni e compagne,
Siamo alcuni imputati di Milano del processo No Tav. Abbiamo deciso di inviarvi questa lettera per condividere delle riflessioni avute durante alcuni incontri a Milano con altri compagni.
Vorremmo che questa discussione, appena avviata, venisse condivisa il più possibile e che chiunque possa contribuire, nonostante la lontananza fisica.
La vastità territoriale e numerica delle persone colpite non devono essere un ostacolo al tentativo di arrivare uniti al processo. Questa volontà di unità non significa sottostare a una linea comune da seguire ma elaborare costantemente riflessioni sulle scelte processuali, sui meccanismi repressivi e sulle possibilità di difesa.
L’intento è di trovare un equilibrio tra il piano tecnico di difesa e il piano politico in modo non esclusivamente difensivo, ma teso al rilancio della lotta. In questi cinque mesi, la difficoltà portata dalle diverse custodie cautelari ha ostacolato un reale confronto.
La repressione produce isolamento e paura, che talvolta portano ad automatismi: ad esempio il meccanismo di delega di alcune scelte agli avvocati o l’incapacità di vedere questo processo come politico, con possibili risvolti positivi.
Leggiamo l’operazione giudiziaria non come un attacco a dei singoli atti delittuosi, ma come un attacco a tutto il movimento No Tav. Esso ha sempre saputo compattarsi e unirsi pur nelle sue profonde differenze interne. Allo stesso modo auspichiamo un’assunzione maggiore del processo da parte di tutti.
Abbiamo valutato che il dibattimento possa essere un’occasione per portare la lotta contro il Tav al dì fuori del suo contesto territoriale. Pur consapevoli dell’ostilità del terreno giudiziario, siamo sicuri che i No Tav sapranno muoversi con destrezza anche in questo ambito.
Crediamo infatti che il processo sia parte integrante della lotta No Tav e non qualcosa di periferico. Visto che inizierà in concomitanza con il campeggio estivo in valle, invitiamo tutti, imputati e non, a pensare come questi due momenti possano collegarsi. Anche se fisicamente gli incontri saranno difficili a causa delle misure cautelari, vorremmo che questa lettera fosse l’inizio di una corrispondenza che porti ricchezza ai momenti di lotta estivi.
Hip Hop Attitude – L’Hip Hop fuori e dentro il Mercato
ore 21
una conversazione con:
– Luca Gricinella (autore di Rapropos, agenziax 2012)
– u.net (autore di Bigger Than Hip Hop/Renegades of Funk/Louder Than a Bomb, agenziax 2012)
– MC Mell’O’ (London, uk)
ore 23
DJ set con DJ’S FUNKPREZ & NOKO SPIN FRESHNESS
Partecipa alla festa per i dieci anni della Libreria Largo Mahler e scambia il tuo libro della vita con quello di qualcun altro.
Si fa così: scegli il tuo LIBRODELLAVITA. Quello che ti ha fatto soffrire o quello che ti ha fatto innamorare. Quello che non finiva mai o quello che non avresti mai voluto che finisse. Quello che ha preso la pioggia. Quello che si staccano le pagine, tanto l’hai letto. Quello che hai prestato e non è più ritornato, ma va bene così. Quello che hai comprato solo per la copertina e poi… Quello che sta sempre lì sul comodino. Quello che stai leggendo ora… Compralo alla Libreria Largo Mahler. Luca ci metterà il bollino blu! Scrivi sulle prime pagine, e con poche parole, il perché quello è il tuo LIBRODELLAVITA o, se preferisci, una dedica a chi lo riceverà. Metti un segno alla pagina che vorresti venisse letta. Porta il libro alla festa in Largo Mahler. A turno, leggeremo le motivazioni e/o le dediche, ma senza svelare chi ha scelto quel LIBRODELLAVITA. Per quella che più ti piacerà, alza la mano e il libro sarà tuo, e da quel momento apparterrà anche alla tua vita. Solo allora si scoprirai chi te lo ha regalato. La prima parte dello scambio è riservata ai bambinie alle bambine.
La serata proseguirà in Cox 18, con cena (ognuno porti qualcosa da mangiare)
Per la salute e per l’autonomia indigena in Chiapas
Il Progetto Libertario Flores Magon, conosciuto ai più perchè presente
mensilmente al mercatino biologico che si svolge al csoa COX 18, con il caffè
zapatista proveniente direttamente dalle comunità indigene in resistenza, in
realtà è molto altro: – nato a Milano nel 1999 quale proposta del movimento
libertario milanese per un intervento di solidarietà internazionalista in
Chiapas, ha trovato subito l’adesione di tantissimi compagni di tutta Italia.
Da allora il nostro gruppo opera, in modo volontario e senza alcun
finanziamento pubblico, insieme e all’interno delle comunità zapatiste,
partecipando con passione al tentativo di trasformazione sociale attuato in
forma autogestionaria ed egualitaria che si è aperto in questi anni di lotta in
Chiapas e condividendo le aspirazioni ad una vita dignitosa basata sui principi
di democrazia diretta ed assemblearismo.
Costituitosi nel Dicembre 1999, il gruppo del Progetto Libertario Flores Magon
inizia ad operare in Chiapas già nei primi mesi del 2000 e nel febbraio 2001
inaugura la microclinica “Nueva Esperanza” di Nueva Libertad e inzia la
collaborazione diretta dell’USI Sanità con la Clinica di Oventic “La
Guadalupana”, con costante invio di personale medico, infermieristico,
materiali sanitari e contributi economici.
Nel giugno 2001 il Progetto Libertario Flores Magon promuove la creazione di
coltivazioni collettive in due comunità del Municipio autonomo di San Manuel
nella regione di Ocosingo (Comunità Emiliano Zapata e Miguel Gomez) dove è
stato portato avanti un progetto integrato igienico-sanitario ed agricolo-
alimentare, organizzando coltivazioni collettive capaci di soddisfare il
fabbisogno vitaminico attraverso una diversificazione alimentare con la
costruzione di una casa de salud nella Comunità Miguel Gomez e di un impianto
di intubazione e prima potabilizzazione dell’acqua.
Nel marzo 2003 il Progetto Libertario Flores Magon riceve in donazione
dall’Ospedale San Carlo di Milano un ecografo ed un elettrobisturi
dall’ospedale San Paolo che vengono destinati alla clinica La Guadalupana di
Oventic dove nei mesi successivi vengono organizzati due corsi di formazione
teorico pratico sull’uso dell’ecografo per il personale della clinica.
Dal settembre 2004 ad aprile 2006 si realizza il progetto dentistico nel
Caracol di Morelia, Municipio Che Guevara, Comunità Moises Ghandi, che ha visto
l’invio di personale medico e la costruzione di un ambulatorio odontoiatrico
con annesso laboratorio di protesi dentali, inserito in un programma di cura e
prevenzione orale e non ultimo la formazione dei “promotores de salud” dentali
che autonomamente gestiscono ora l’ ambulatorio.
NOSTRO ULTIMO PROGETTO 2011-2012: – costruzione (già avvenuta con i proventi
dell’agenda 2011 “camminando”) e allestimento di una clinica medica e farmacia
nel Municipio Autonomo di San Pedro de Michoacan, comunità La Realidad, Caracol
1, La Realidad.
Tutto quanto descritto sopra è stato realizzato grazie all’appoggio
solidaristico di molti lavoratori della sanità come pure di centri sociali
italiani, europei e di variegate associazioni.
L’iniziativa di questa serata “benefit”, che si svolgerà alternando momenti
conviviali ad altri informativi e musicali, andrà a sostegno della salute ed
autonomia indigena in Chiapas.
Cox18 presenta: Costruttori di Babele
Architetture fantastiche e universi irregolari
Parole e immagini con Gabriele Mina
Un ferroviere ligure che da cinquant’anni costruisce uno smisurato presepe con materiali di recupero. Un muratore messinese che trasforma la sua baracca in una casa dei sogni tra mosaici ed elefanti di cemento. Un contadino sardo che modella una donna di quindici metri fatta di colla e rete da pollaio… Sono i «costruttori di Babele»: misconosciuti artisti autodidatti che consacrano decenni della loro vita a un’opera totale.Una ricerca sul campo, un sito (www.costruttoridibabele.net) e un saggio a più voci: Costruttori di Babele. Sulle tracce di architetture fantastiche e universi irregolari in Italia, pubblicato da elèuthera, che racconta e analizza queste storie di «immaginazione abusiva».
Gabriele Mina, antropologo, si è occupato in vari saggi dei rituali del tarantismo, della storia del corpo e della rappresentazione del diverso. Cura il sito www.costruttoridibabele.net.
Incontro pubblico No Tav con valsusini indomiti, avvocati, esperti e solidali d’ogni dove.
Le false previsioni e gl’impatti reali, le assurdità e le favole, i danni alla salute e le devastazioni di una Grande OperaTav: la commedia è finita, ma gli spettatori non se ne vanno, perché finita è anche la paura, insieme con l’isolamento e la rassegnazione.
Lo spessore umano d’una battaglia collettiva in cui gl’individui e i territori si fanno più vicini, mentre la Ragion di Stato (e di Mercato) cala dall’alto come Menzogna Armata (di gas lacrimogeni, ruspe, manganelli e “ineluttabilità”)Si parte e si torna insieme.
Partecipano:
Claudio Novaro, avvocato del Foro di Torino.
Massimo Zucchetti, del Politecnico di Torino
Marisa, Maurizio e altri valsusini
Aurelio, presidente di Radio Blackout
Massimo Passamani, dello spazio aperto “No inceneritore No Tav” di Trento