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Don Letts – in ricordo di Roberto Volponi

donletts

18 Dicembre 2009

Don Letts – in ricordo di Roberto Volponi
ghetto commision ritorna
in ricordo di Roberto Volponi

DON LETTS – MOVIE/MUSIC SELECTION

Parte Prima:

Parte Seconda:

Parte Terza:

Parte Quarta:

18 dicembre 2009: Don Letts arriva in Cox 18 per ricordare Roberto Volponi e per sostenere l’Archivio Primo Moroni. Per difendere la cultura a Milano sotto assedio dell’ignoranza, attraverso il punto di vista di un artista che ha attraversato i movimenti culturali alternativi di tre decenni.

Militante delle Pantere Nere a Brixton nella metà degli anni ’70, incontra il nichilismo anarchico del punk attraverso i frequentatori del suo negozio di abbigliamento Acme Attractions su King’s Road a Londra. Nel 1977 è il dj del Roxy, il primo club punk di Londra, nel quale propone selezioni reggae introducendo un’intera generazione di giovani inglesi alla musica jamaicana e diventando un protagonista della rivoluzione multi-culturale di West London alla fine degli anni ’70.

Fu proprio al Roxy che Don Letts, ispirato dalla logica “do it yourself” del punk, girò il suo primo film “Punk Rock Movie”, documentario in Super-8mm sulla scena punk inglese con band come Sex Pistols e Clash. La sua attività di film-maker lo porterà a girare oltre 300 video musicali ed una ventina di documentari e film tra cui “Dancehall Queen”, “One Love”, “Punk Attitude”, “Soul Britannia”, “The Brother From Another Planet” sulla vita di Sun Ra, “The Revolution Will Not Be Televised” sulla poesia rap di Gil Scott-Heron.

Nel 2007, durante le celebrazioni per i 200 anni dalla abolizione della schiavitu’ nell’impero britannico, Don Letts ha portato nei teatri inglesi “Speakers Corner”, uno spettacolo con poeti, rapper e musicisti sul significato di essere liberi oggi.

La sua attività musicale lo vede membro di band fondamentali come Basement 5, Big Audio Dynamite, Screaming Target. Collabora con i PIL, le Slits, i Trouble Funk. Oggi Don Letts, insieme alla conduzione del proprio show settimanale “Culture Clash Radio” su BBC 6 ed alla produzione di compilation reggae, si diverte ancora a portare in giro per il mondo dal vivo le proprie selezioni musicali preferite.

Parlando di sé Don Letts dice: “La generazione dei miei genitori era arrivata in Inghilterra su una nave pagando un biglietto, e si era costruita una vita accettabile facendo i lavori più umili, rispettando i limiti, sottomessi all’autorità, ma per noi non sarebbe funzionata così. Era chiaro che a noi sarebbe rimasta la parte peggiore; capii subito che il modo in cui i neri erano trattati nel sistema scolastico era fondamentalmente sbagliato. Non potevo accettare quello che dicevano a me in quanto nero: vai a lavorare alle Poste, o nella Metropolitana di Londra. Volevo di piu’. Ho una naturale repulsione ad essere etichettato o rinchiuso in categorie; per tutta la mia vita mi sono opposto ai dogmi ed alla retorica. Ho alzato la testa. Sono il Rebel Dread.”

La reputazione di Don Letts è fondata sul suo
lavoro in campo cinematografico e musicale negli ultimi 35 anni. Le sue
opere sono state esposte al Kitchen di New York, all’Institute of
Contemporary Art ed al National Film Theatre di Londra. Don Letts è
stato premiato dalla Brooklyn Academy of Music e nel 2003 ha vinto un
Grammy Award per il suo documentario sui Clash “Westway To The World”.

In ricordo di Roberto Volponi

Il 3 Settembre 1989 un forte temporale impedì al volo L’Avana – Bonn di prendere quota durante il decollo; nel disastro morirono tutti i 126 passeggeri e 45 abitanti delle case vicino all’aeroporto. Tra le vittime anche Roberto Volponi che tornava a Milano dopo un breve soggiorno a Cuba; un amico con cui avevamo condiviso tanti momenti durante gli anni ’80.

Roberto credeva in una società basata non sullo sfruttamento dei più deboli ma sui diritti dei lavoratori; negli anni successivi alla sua tragica scomparsa ci siamo spesso chiesti come lui avrebbe commentato quello che è avvenuto e sta avvenendo in Italia nel mondo, con la sua visione lucida ed internazionalista sulla crisi dei regimi politici e sulla mutazione delle loro classi dominanti.

Roberto frequentava la Libreria Calusca; leggeva molto e condivideva con Primo la passione per la raccolta dei materiali prodotti dal movimento in quegli anni, dai semplici volantini ai giornali ai libri. Ascoltava i Clash e tutta la musica che aveva ispirato lo stile di quella band.

Per questo abbiamo deciso di ricordare i 20 anni dalla scomparsa di Roberto invitando in Cox 18 Don Letts, un dj che ha ispirato i Clash ed un film maker che ha documentato visivamente anche la storia di quella band.

E per questo tutto l’incasso della serata va a sostegno dell’Archivio Primo Moroni, per difendere la cultura e la memoria di questa città.
Siamo sicuri che Roberto Volponi, anche se stasera non può essere dei nostri, avrebbe fatto lo stesso.

Un gruppo di amici di Roberto

Tim Baker + SANDIEGO

04 dicembre 2009 – dalle 23.00

MOTOR CITY ELECTRONIC EXPERIENCE
Detroit past and future #1
special guest: TIM BAKER (Real Estate / Elephanthaus) from Detroit
opening: SANDIEGO (next ep on PLANET E-Detroit) from Milan

Prima edizione in Cox 18 della serata MOTOR CITY ELECTRONIC EXPERIENCE, serata musicale dedicata alla storia, al presente e al futuro di quel movimento musicale rivoluzionario conosciuto come Detroit Techno.

A questo primo appuntamento troveremo TIM BAKER, che nel 1987 divideva la consolle con il mago Jeff Mills al Nectarine, locale storico della città del Michigan, mente lucida e fondatore di due etichette, Real Estate e Elephanthaus, che per anni hanno rappresentato ottimamente quel sound. 
Ad aprire il milanese Sandiego che a Gennaio pubblicherà un ep di due tracce per l’etichetta Planet E, del genio di Detroit Carl Craig.  

Tim Baker è una delle figure più carismatiche della scena techno e house americana. Nato a Detroit riceve il suo primo set di piatti nel 1984 e quando la prima ‘vera’ scena di Detroit techno esplode lui è in prima fila dietro alle consolle insieme a Jeff Mills e Derrick May. Nasce così la Elephanthaus che all’inizio è una linea di abbigliamento per club da lui disegnata e nel 1997 dopo i continui tour in giro per il mondo diventa una etichetta discografica dove Tim pubblica le produzioni sue e di chi ritiene all’avanguardia nell’elettronica. Alla ricerca continua di stimoli si trasferisce a Chicago nel 1998 e da lì lancia una nuova etichetta discografica orientata verso la house, la Real Estate recordings, che combina il futuribile suono di Detroit con lo spirito più black della sua nuova città. In questi ultimi cinque anni ha pubblicato svariati dischi anche per altre etichette quotatissime come la Ovum e la Nova Mute. Tim Baker è un vero e proprio artista dei piatti e come per tutta la tradizione afroamericana d’avanguardia non smette mai di ricercare e spingere il sound sempre verso l’innovazione e originalità.

PINK – STRIPS & VEGGIE BITS

22 novembre 2009 – dalle 17.30

PINK – STRIPS & VEGGIE BITS

Presentazione del libro Nuvole e arcobaleni – il fumetto GLBT
Sarà presente l’autrice Susanna Scrivo, coordinano Massimo Basili e Valeriano Elfodiluce

+ Aperitivo vegetariano di Pinkitchen
+ DJ set Verbania Boys

 

Susanna Scrivo (Catania 1978). Grande appassionata di anime e manga, si è laureata presso l’Università di Napoli “L’Orientale” con una tesi sulla letteratura giapponese contemporanea. Ha frequentato la Sophia University di Tokyo, e in diverse altre occasioni si è recata in Giappone. E’ traduttrice per le maggiori case editrici italiane di fumetti giapponesi; curatrice, con Roberta Ponticiello, del volume Con gli occhi a mandorla – Sguardi sul Giappone dei cartoon e dei fumetti (Tunué, 2005); autrice del saggio Nuvole e arcobaleni – Il fumetto glbt (Tunué, 2009) e del volume Heidi, la bambina delle Alpi (Iacobelli, 2009).

Massimo Basili (Como, giugno 1973). Dal 1995 lavora nel cinema d’animazione, collaborando a serie televisive come Corto Maltese, Coccobill, Sandokan, Carnaby Street e ai lungometraggi d’animazione Johan Padan alla descoverta delle americhe, Opopomoz e Totò Sapore.
Appartiene al manipolo di folli che ha a cuore la promozione e lo sviluppo del fumetto gay in Italia.
Con questo intento ha pubblicato dal 1998 una striscia umoristica sul giornalino dell’Arcigay di Milano, La Rosetta e nel 2002 la storia breve La cena – con Giorgio Colò – per Echo Communication.
Dal 2004 al 2005 realizza il fumetto pornogay Sam Stonewall – Privacy Eye sul sito gayheroes.net
Nel 2005 vince il “Nonkorso” di Kappa Edizioni con la storia a fumetti Hiroshima, mai più! e nel 2006 il concorso “Il preservativo è Comodo!” con Latex Salvificus.
Dal 2000 lavora come illustratore e recensore di fumetti per il mensile Pride e per il sito culturagay.it, con i quali continua a collaborare ancora oggi con recensioni ed interviste ai più importanti autori ed operatori del fumetto GLBT internazionale.
Alcuni suoi lavori sul sito illustratori.it.

Valeriano Elfodiluce (Piacenza, febbraio 1976). Praticamente autodidatta, nel 2001 inizia a collaborare col portale Gay.It, realizzando la sit-com a fumetti Rainbows e inaugurando una rubrica sul fumetto GLBT ancora esistente. Tra i suoi altri lavori a fumetti: Go Go Stars, Capitan Gel e The Lord of Springs, quest’ultima per l’antologia Frammenti di Echo Communication. Nel 2003 inaugura una striscia hard, Robin Hoog. Fra le serie più recenti ricordiamo Stalky & Co. – per il mercato statunitense – e Troy, entrambe dal 2007. Esperto di fumetti e cultura GLBT, collabora anche con le riviste Scuola di Fumetto, Blue e Babilonia, per la quale ha creato il personaggio di Billy Bono. Ha anche supervisionato le antologia Happy Boys & Girls per Coniglio Editore.
Ha partecipato a diverse conferenze sul tema del fumetto GLBT in varie città.
Ha curato la mostra Arcobaleni fra le Nuvole di Genova, la prima esposizione di fumettisti gay realizzata in una convenzionale fiera del fumetto, nel 2009.
Attualmente sta tentando di promuovere il fumetto gay in Italia anche attraverso lulu.com.
Sito internet principale: www.lightelf.blogspot.com

MAGNACARTA: il movimento LGBTQ dalla rivoluzione alle ronde?

20 NOVEMBRE 2009

Queer* against racism & CSOA COX 18 presentano:

MAGNACARTA: il movimento LGBTQ dalla rivoluzione alle ronde?

Una notte per parlare del rapporto dei cambiamenti del movimento lesbo-gay-trans e del rapporto con gli altri movimenti.

Il movimento omosessuale (oggi, LGBQ), dalla ‘rivoluzione’ alla ‘integrazione’, dagli anni dell’internità ai movimenti degli anni ’70 sino ad oggi e alla tentazione integrazionista.

alle 21.00, proiezione VIDEO

“Storia dei gay negli anni ’80” Docu-film di D.Ongaro (56′, 2009, prod. History Channel). Con spezzoni, foto, canzoni e documenti noti e inediti, interventi di Andrea Pini, Beppe Ramina, Porpora Marcasciano, Nerina Milletti, Gianni Rossi Barilli, Giovanni Dall’Orto e altri, dai primi passi del movimento omosessuale ai pride, dalla cesura dell’AIDS alla richiesta di diritti.

alle 22.00 CHAT ROOM

“Tra integrazione e favolosità, quali strade battere?”. Libera discussione sul tema: e oggi? quali potenzialità del fare politica LGBTQ dal basso, nei movimenti, come rigettare la violenza senza cadere nella trappola della richiesta indiscriminata di sicurezza

dalle 23.00 in poi DJSET

selezione musicale Iraqueers [elettropop, brit, indierox, queerbit …]