Ex Machina

27 Novembre 2010

Un progetto che si muove sul confine tra espressione visiva e performativo-sonora e pone in relazione la ricerca di due gruppi italiani, Echran e Teatrino Elettrico, accomunati, pur nella originalità degli esiti, dall’impiego dello scarto e del residuale in un’ottica di riutilizzo creativo. Il materiale di recupero espulso dal ciclo d’uso e diventato rifiuto inerte – nel caso di Echran vecchie lamiere e, nel caso di Teatrino Elettrico, oggetti d’uso quotidiano smontati e riassemblati – viene riciclato come materia sonora e diviene “strumento”. I riferimenti sono molteplici: in ambito artistico da Fluxus alle macchine inutili di Bruno Munari e ancora più indietro all’ottica di accumulazione dadaista, mentre in ambito controculturale all’estetica dello steam punk e a gruppi quali Mutoid Waste company e a il movimento rave indipendente della prima ora.

Echran si colloca su un versante più elettronico: costruisce ambienti visivo-sonori caratterizzati da atmosfere noise e psichedeliche, derivate da precedenti esperienze dark-ambient e industrial-noise dei suoi componenti: la materia sonora si compenetra e completa con quella visiva che non è parte accessoria ma intergrante delle performance, che viene modificata in tempo reale seguendo i ritmi sonori del live set. Il lavoro del gruppo è una continua ricerca e sperimentazione di soluzioni in un orizzonte sinestetico: in Steel Live la performance presentata per ex MACHINA, due lavori pittorici su lamiera di ferro di Dies_ (aka Fabio Volpi) vengono utilizzate sul palco nella doppia funzione di elemento scenografico e strumento, e suonate dal vivo percuotendole, accarezzandole e processando i suoni ottenuti per ottenere basi ritmiche e drones, che non sono necessariamente legati a timbriche di tipo metallico. Su queste due superfici, in sincronia con l’azione percussiva, vengono proiettati segni di luce e video come un ulteriore strato di pittura opposto ed effimero a quello esistente. Questa sarà l’unica fonte luminosa a rivelare la scena performativa, restituendo l’unità visiva d’insieme alla gestualità e al suono.
Le lamiere presentate in mostra, rappresentano una “ricaduta” pittorica del progetto. Sono parte di un work in progress focalizzato sull’analisi di opposte polarità: alcuni lavori sono caratterizzati da elementi neri che si collocano in uno spazio dato con il quale sono in relazione di opposizione o fusione ( Magneti) mentre altri (Transizioni) rappresentano il movimento delle forme nello spazio, fermato in un istante, come in un frame: Magneti e Transizioni sono manifestazioni delle tensioni opposte e differenti relazioni con l’ambiente, risolte nella fluidità del movimento in un video, continuum dinamico delle lamiere, che completa e idealmente conclude il ciclo di espansione e contrazione delle forme.

Legato a un’estetica macchinica e meccanica, il lavoro di Teatrino Elettrico è un’improvvisazione che accade, ogni volta diversamente, nel tavolo-ribalta in cui sono accatastati frammenti di elettrodomestici in disuso – radio, transistor, microfoni, componenti di stampanti, cavi, scarti metallici e plastici – assemblati ed amplificati, che si azionano producendo suoni ripetitivi, ossessivi e antimelodici, diretta e concreta espressione degli oggetti. Lo scopo delle performance è animare gli oggetti per mezzo dell’elettricità , ridare loro vita e uno spazio sottratto all’utilità e alla funzione per trasformarli in produttori di suoni. Una musica cacofinica che si fa quasi da sola, impura e low-fi, che dichiara la sua matrice techno-industrial nell’imprevedibile interazione tra il rumore e le interferenze magnetiche ed elettromagnetiche. Gli artisti azionano gli oggetti, spengono e accendono le macchine, amplificate da microfoni a contatto. Il live, ripreso in diretta e proiettato su uno schemo, si autorappresenta. La performance per ex MACHINA, DC12V è opera finalista al concorso internazionale Celeste Prize.

ex MACHINA è un progetto a cura di Rossella Moratto

ECHRAN nasce nel 2003. Ha realizzato audio e visual set, workshop. Tra gli ultimi progetti, realizzati tra il 2006 e il 2009: Expolding cave, Cox18, Milano; STRP Festival, Eindhoven, Olanda; Città sonore 2007, Casa dell’Architettura, Roma; Mixed Media, Hangar Bicocca / Torri di Kiefer, Milano; de_refrigerazioni – codici percettivi smaterializzati, Officina Giovani, Prato; baafest 3, Stecca degli Artigiani, Milano; live!ixem 2006, rialto santambrogio, Roma.
Echran è formato da Davide del Col, Fabio Volpi (a.k.a. dies_ ), Accursio Graffeo
www.myspace.com/echran
http://www.digicult.it/Agency/sections/artists/echran.asp

TEATRINO ELETTRICO nasce nel 2008. Il gruppo ha realizzato concerti, performances live-media, spettacoli teatrali,installazioni multimediali, workshops e altri progetti ibridi.
Tra il 2008 e il 2009 hanno partecipato a vari eventi, festival e rassegne tra cui: LKG, galleria Fonticus, Groznjan, Croazia; Flora, Xing, Firenze; Mapping, Ginevra; Vision-R, Parigi; Signal Cagliari; Piksel, Bergen, Norvegia; Iceberg, Bologna; Deus ex machina, Kollartino Underground, Roma.
Teatrino elettrico è formato da Massimiliano Nazzi ed Emanuele Martina.
www.teatrinoelettrico.org

DIES_ (Fabio Volpi)
L’attività artistica di Dies_ si sviluppa nel collettivo Otolab a partire dal 2001, partecipando alla creazione di eventi multimediali che verranno proposti dal vivo a Milano, Roma, Bologna, Bruxelles, Parigi, Città del Messico e Montreal.
Nel 2003, assieme a Davide del Col fonda il gruppo Echran, con il quale pubblica due album Echran del 2005 e In Offret del 2009. Nel 2008 cura personalmente l’mmagine grafica e i visuals per le esibizioni multimediali dell’ensemble di musica contemporanea Sincronie, che verranno realizzate anche queste dal vivo, a Jakarta e Bali in Indonesia nel 2009.
Dal 2008 assume l’incarico di docente del corso di teoria della rappresentazione presso il Centro di Formazione Professionale “Riccardo Bauer” a Milano.
Nel 2010, alla Galleria Fabbrica Borroni di Bollate (Mi), espone le proprie recenti opere pittoriche
derivate dalla live media performance Les Champs Magnétiques, vincitrice del concorso internazionale Celeste Prize a Berlino.
Attualmente integra l’attività di insegnamento al C.F.P. Bauer, e l’accademia N.A.B.A. di Milano con le creazioni artistiche multimediali all’interno del collettivo Otolab.