12 Dicembre 2021 – ore 17,00
Slam X 2021 – City lights virus
Baba Keba (The Ridialer), SVM, Mohamed Amine Bour, Gabriele Stera, Carlos Gallardo, Tazi Zine, Corps Citoyen, FOA Boccaccio 003, Elena Cappai Bonanni e Davide Galipò
dj Phade
12 Dicembre 2021 – ore 17,00
Slam X 2021 – City lights virus
Baba Keba (The Ridialer), SVM, Mohamed Amine Bour, Gabriele Stera, Carlos Gallardo, Tazi Zine, Corps Citoyen, FOA Boccaccio 003, Elena Cappai Bonanni e Davide Galipò
dj Phade
11 Dicembre 2021 – ore 17,30
Slam X 2021 – City lights virus
Finale Premio Dubito: Osso Sacro, Mora, San Giorgio Cibernetico, Catash – Mcee Davide Passoni
232, Attitude, ass.Lorenzo Furfari, UFPT (da Carmelo Bene alla trap), Tommaso Russi, _t_w_i_g_, Andrea Nani, Shaq, Dino Meo Cataldo, Arya, Monica Matticoli con Miro Sassolini, Glitter Boy, Wissal Houbabi, Nicolas Cunial
dj Pablito el Drito (Rxstnz records)
Trittico in poesia della pandemia (Indovinoveritas, Red Lights Video)
06 Novembre 2021 – ore 10,00
Discussione collettiva che ha lo scopo di aggiornare le riflessioni sul tema, nella complessità crescente dei tempi presenti.
Parteciperanno alla discussione, Simona Bonsignori, Christian Marazzi, Cristina Morini, Tiziana Villani.
Al dibattito farà seguito un momento conviviale, con un pranzo sociale
A distanza di un anno dal seminario sui corpi che la rete Effimera.org tenne sabato 10 ottobre 2020 presso la Casa delle Donne di Milano, con l’occasione dell’uscita del libro con gli atti del convegno (Manifestolibri), vi invitiamo a una discussione collettiva che ha lo scopo di aggiornare le riflessioni sul tema, nella complessità crescente dei tempi presenti. L’incontro si terrà sabato 6 novembre alle ore 10.00 nello spazio di Cox18, in via Conchetta 18, a Milano. Al dibattito farà seguito un momento conviviale, con un pranzo sociale. Parteciperanno Simona Bonsignori, Christian Marazzi, Cristina Morini, Tiziana Villani
*****
Sono passati quasi due anni da quando tutto è cominciato. Agli inizi di ottobre 2020, la rete Effimera si è interrogata, con un convegno che si inseriva all’interno di tre incontri dedicati al tema del valore, sul rapporto tra meccanismi di sfruttamento e controllo e i corpi.
La sindemia Covid 19 ha infatti messo in luce in modo trasparente lo stretto rapporto esistente tra nuovi meccanismi di produzione e di accumulazione, con una straordinaria accelerazione nella virtualizzazione della medesima, e le forme estrattive, sempre più sofisticate, che hanno al centro la materia vivente e la riproduzione sociale. Dunque i corpi come materia prima, biologica ed emozionale, e le piattaforme del capitale come processi di organizzazione delle forme di vita che si dispongono come servizi ai bisogni dell’esistenza materiale e immateriale. In tutto questo è evidente il processo di ristrutturazione e di rimercificazione dei servizi pubblici (sanità, scuola).
In questi mondi si cambia di segno e si distorce, a fini di profitto, il modello della cura, traducendolo in management della cura e connettendolo ai concetti di capitale umano e di fungibilità del tempo-denaro umano (time-budget delle attività umane), perfetta incarnazione di quella teoria del valore-vita sulla quale vale la pena di continuare a riflettere
A un anno di distanza da quel momento di riflessione, da cui è uscito un mosaico molto suggestivo, vogliamo riprendere alcuni fili del ragionamento, fare il punto, aggiornarlo e possibilmente proseguire nel ragionamento.
Un grande trauma si è consumato in una rarefazione del ruolo della politica e della azione, lasciando dietro di sé una mancanza di elaborazione sufficientemente forte, quasi una “nebulosa indifferente”. Ci scuote il ruolo giocato dalla comunicazione attraverso una pratica manipolatoria che ci spinge a domandarci, ancora una volta, con grande preoccupazione, quale il ruolo del rapporto tra masse e potere, tra democrazia e sapere, tra partecipazione e omologazione.
Tuttavia, la posta in gioco sembra essere ben altra e riguarda il modo in cui il vivente nel tempo dell’anomia di massa, della messa in produzione-consumo di ogni corpo, di ogni vita non riesce a rompere il cortocircuito del nuovo “sguardo clinico”, uno sguardo che reifica le forme di vita, le destituisce di singolarità e affetti, le mortifica nelle loro tensioni alla variazione. La tristezza del nostro tempo non corrisponde alla noia, né all’otium (del resto difficilmente praticabile) quanto all’inesprimibile avversione verso modalità di assoggettamento brutali nella loro tirannia che è volta al mantenimento di sistemi di controllo chiamati a determinare il prevale delle nuove gerarchie.
Le istituzioni tradizionali non hanno dunque cessato la loro funzione, ma agiscono come strutture di sostegno per narrazioni la cui ragion d’essere non può essere colta se non nella sopraffazione e nella violenza.
I corpi messi al lavoro sono i corpi di tutti, umani e non. Il benessere come valore comune di una comunità non resta che semplice slogan se non se ne coglie il nesso con lo sfruttamento e la messa a produzione di ogni istante di vita. Ciò che è più grave rispetto a queste prime linee di analisi, è il fatto che una simile situazione lungi da generare solidarietà intensifica le atomizzazioni, le autoreferenzialità, i piccoli ripiegamenti nella solitudine di un quotidiano frantumato.
Mentre il lavoro apparentemente scompare e la scena sociale sembra svuotata, non scompaiono i corpi, elemento che ci spinge a non rinunciare alla passione e a cercare di guardare più lontano, oltre la connotazione raccapricciante della “sopravvivenza”.
Per arrivare a questo, tuttavia, è necessario partire da alcune parole di verità sul reale. Usiamo questi concetti con tutta la cautela necessaria nel contesto attuale che proveremo a descrive e a raccontarci. Per proseguire nel cammino, pensiamo, è necessario non distogliere lo sguardo anche dal negativo che impregna questi tempi, senza tuttavia cedere allo smarrimento esistenziale.
Vi invitiamo tutte e tutti a un confronto su questi temi sabato 6 novembre 2021 alle ore 10.00 presso lo spazio Cox18, via Conchetta 18, a Milano.
Parteciperanno alla discussione, Simona Bonsignori, Christian Marazzi, Cristina Morini, Tiziana Villani.
Al dibattito farà seguito un momento conviviale, con un pranzo sociale
31 Ottobre 2021 – ore 16,00
L’annosa “Questione Russa” con Yurii Colombo
Il relatore affronterà il tema a partire dai suoi due ultimi lavori:
URSS, UN’AMBIGUA UTOPIA. Cause e conseguenze del crollo dell’impero sovietico [Massari editore, Bolsena (VT), 2021]
LA SPADA E LO SCUDO. I servizi russi dal KGB a Putin (OG, Torino, 2021)
L’incontro si articolerà in due parti:
– la prima dedicata a un esame del corso storico-politico dell’Unione Sovietica, alla luce dei fatti e dei più recenti e significativi contributi del dibattito sulla “natura sociale dell’URSS”
– la seconda dedicata a un’informazione sulla Russia d’oggi, in particolare sui vent’anni di Putin.
In entrambe le parti il relatore attingerà a una ricca base documentaria in lingua originale e agli ultimi frutti della ricerca a livello internazionale, due termini di confronto di cui in Italia si avverte crudamente la sostanziale assenza.
La giornata si concluderà, dopo un consistente aperitivo, con la proiezione di un film di culto:
IL SOLE PALLIDO DEL DESERTO (1970, sottotitolato in italiano)
uno spaghetti-western (in realtà eastern) ambientato durante la guerra civile russa 1918-1921.
30 Ottobre 2021 – ore 17,00
LA (MALA)EDUCAZIONE MILITARE E POLIZIESCA – Violenza, tortura e “managerial science” con Charlie Barnao
Charlie Barnao, professore di Sociologia generale presso l’Università “Magna Græcia” di Catanzaro, in questo incontro-dibattito presenterà i principali risultati di una ricerca etnografica che sta conducendo da diversi anni sull’addestramento militare e di polizia. Da questo lavoro emerge l’esistenza di una chiara correlazione fra il modello addestrativo delle forze armate ed episodi sia di violenza sadica e incontrollata sia di tortura, perpetrati da uomini in divisa formati sulla base di tale modello.
Alcuni dei materiali e dei risultati della ricerca:
– Barnao, Charlie, Il soldato (im)perfetto. Addestramento militare, polizia e tortura, in “Ordines”, n. 2, 2018.
– Barnao, Charlie ‒ Saitta, Pietro, “Pump!” The Construction of Fascist Personalities in the Italian Armed Forces, in “Capitalism Nature Socialism”, 2014, pp. 1-19.
– Barnao, Charlie ‒ Saitta, Pietro, Autoritarismo e costruzione di personalità fasciste nelle forze armate italiane: un’autoetnografia, in “I quaderni del Cirsdig”, 50, 2012, pp. 3-28.
29 Ottobre 2021 – ore 18,30
Concerto: DADA SUTRA
Dj Set: Lester Mann
dada sutra è una band mutante e fluida tra i generi post-punk, musica sperimentale, rock psichedelico e art pop. Si nutre degli archetipi dell’ermafrodita e del mostro, dei graffiti e dei fumetti su visioni distopiche, creando un immaginario particolarissimo, rinforzato da un supporto visivo che fa parte del progetto. Nato a Milano, il progetto è guidato dalla bassista, cantante e artista visiva Caterina Dolci con il tastierista Vincenzo Parisi. dada sutra sta ultimando la registrazione del suo primo EP.
Lester Mann seleziona musica d’ascolto di impronta dub, stranezze disco, psichedelia e ritmi per danze rallentate, da diversi anni organizza concerti e feste nel sottobosco milanese.
In duo, con il nome di Lester Laura, è stato resident per le serate Wan Va in Cox18, Nessuno (Nobodys Indiscipline Party) e ha curato una serie di podcast per Radio Quartiere durante il primo lockdown del 2020.
Nel 2015 ha curato con KLC la colonna sonora del progetto Guruji di Jude Crilly in occasione della Serpentine Gallery Marathon, registrato al Cafe Oto di Londra.
27 Ottobre 2021 – ore 19,00
Dopo Carta/Lotta Redacta torna alla libreria Calusca per confrontarsi con alcuni dei protagonisti della produzione e della distribuzione editoriale indipendente degli anni Settanta.
Un’altra editoria è stata possibile, lo sarà ancora?
A seguire: la riunione mensile di Redacta con aggiornamenti, chiacchiere, decisioni sul da farsi.
24 Ottobre 2021 – ore 18,00
22 Ottobre 2021 – ore 19,99
Walking with Damien è una performance d’improvvisazione audio\video ideata da Loredana Antonelli (live visual), Lady Maru (elettronica). Il live s’ispira all’artista britannico Damien Hirst, il noto esponente della young london artist degli anni ’90 con cui le due
artiste immaginano di fare una passeggiata…
lady maru selezioni elettroniche light
Loredana Antonelli – artista multimediale, regista video e performer.
L’elaborazione e la manipolazione dell’immagine, così come principi di pittura astratta e fenomeni percettivo-sensoriali, sono elementi che ricorrono spesso nella sua produzione artistica. Suoi lavori sono stati esposti alla Biennale di Venezia 56 sezione Musica; Shanghai Expò; CAM; Palazzo Reale di Napoli; Flussi festival; Museo di Tianjin – Cina; Doma (NA); Museo Macro di Roma in collaborazione con IED – Istituto superiore di Design; Museo Madre di Napoli.
Lady Maru – Dj e producer .
Producer di musica elettronica e musicista punk-no wave. Vive tra Roma e Berlino dove alterna dj set di industrial e acid techno techno a live set di ebm e post punk ad insonorizzazioni ambient dark.