“20 anni Golden Bass sound” From Jamaica BAY-C outta TOK
Music by: GoldenBass – I/Tal sound – Kaya sound – Palma sound – WildCat – RisingHope – LionPow – Vito from YardBeat sound – Mc TerryB
PAROLE E CANZONI PER VIK – Con la partecipazione di Egidia Beretta, Rosa Piro, Claudia e Silvia Pinelli, Tiziana Pesce, Maria Elena Delia, Cosimo Morleo, SergioAnro’ e altri amici
Nel sesto anniversario della scomparsa di Vittorio Vik Arrigoni le sue parole.
Le sue musiche si ripresentano per dirci che la memoria rimane nonostante il tempo trascorso, nonostante le tante omissioni.
Secondo Incontro: Comunisti russi CONTRO Lenin: Gruppo del Centralismo Democratico di Timofej Sapronov e Vladimir Smirnov
Parte Prima
Parte Seconda
La Rivoluzione russa compie cent’anni. E la Calusca vuol ricordarla a modo suo. Se le iniziative, le discussioni, le pubblicazioni si conteranno numerose, poche saranno – possiamo esserne certi – quelle che partiranno da un fatto macroscopico, ancorché tuttora poco conosciuto: quella rivoluzione iniziò a essere criticata e a criticarsi fin da subito. Durante i primi anni del corso rivoluzionario e fino al trionfo definitivo dello stalinismo si svilupparono, anche tra le file del partito bolscevico, varie correnti di opposizione. La più nota, l’opposizione di Trotsky, è stata ampiamente studiata, come si conoscono abbastanza bene la storia e la parabola dell’Opposizione Militare di Bucharin e dell’Opposizione Operaia animata da Aleksandra Kollontaj e Aleksandr Šljapnikov. Ma ce ne furono altre, ancor oggi poco note. Tant’è che, a parte l’opera pionieristica di Robert V. Daniels (“La coscienza della rivoluzione”) e le memorie di Ante Ciliga (“Nel Paese della grande menzogna”), non esistono ricerche sistematiche sui gruppi dell’opposizione comunista che operarono in URSS negli anni Venti. Abbiamo perciò chiesto a Yurii Colombo di relazionarne in modo ampio e approfondito.
Dopo l’inquadramento generale dall’inizio del Novecento alla fine degli anni Venti proposto la volta scorsa (https://cox18stream.noblogs.org/post/2017/02/09/comunisti-russi-contro-lenin/), questo incontro sarà dedicato al “Gruppo del Centralismo Democratico” di Timofej Sapronov e Vladimir Smirnov.
Gli incontri successivi tratteranno di altri due gruppi:
“Gruppo Operaio” di Gavril Mjasnikov (giovedì 23 febbraio)
“Verità Operaia” di Aleksandr A. Bogdanov (giovedì 2 marzo)
Elli de Mon è chitarra resofonica, grancassa, sonagli, voce e ampli saturato: una vera e propria one-girl-band. L’anima folk dei Le-Li, progetto con cui l’artista vicentina ha girato nel recente passato Italia ed Europa e pubblicato 2 dischi e un ep su Garrincha Dischi, viene scossa dal risveglio di quel demone interiore che i toni fiabeschi e giocosi delle canzoni del duo erano riusciti a sopire.
Attingendo a piene mani dalla tradizione sciamanica dei lontani incantatori Bessie Smith, Fred McDowell e Son House, Elli combatte i suoi demoni con lo strumento a lei più congeniale: la musica.
Un blues nuovo, fatto di slide selvaggi e contaminato da influenze punk (Elisa militava anche negli Almandi- no Quite Deluxe), che racconta la necessità di uscire dall’ombra, lasciandosi dietro le spalle le esperienze più buie, di superare la notte tanto amata dai demoni e di affrontare il timore che l’incertezza del futuro porta con sè.
I DETECTIVE (DTCV) sono nati in tarda notte ad un party nella villa di un produttore cinematografico, quando Lola G., musicista francese della scena stoner/garage di L.A., incontra lo scrittore, sceneggiatore e chitarrista James Greer. Non interessati a mischiarsi con le celebrities e annoiati dalla collezione di dildo del salotto, Lola e James iniziarono a parlare di pedali Super-Fuzz, dell’imminente collasso mondiale del modello capitalistico e decisero di formare una band, i DETECTIVE in omaggio al fim di Godard e poi di seguito abbreviato con DTCV per evitare confusione con le notizie di cronaca nera su internet.
In breve tempo i due, entrambi songwriter e multistrumentisti, han raccolto abbastanza canzoni da fare uscire parecchi album negli ultimi anni (Xemu Records, Burger Records, Lollipop…)
Il nuovo album, CONFUSION MODERNE, prodotto da Steve Kille dei Dead Meadow in uscita a Febbraio per Xemu / La Souterraine.
SPACE RAFT
Parte Prima
Parte Seconda
SPACE RAFT (USA) *ex Mystery Girls
Due mesi prima del loro album di debutto, un loro pezzo era già primo in classifica sulla WMSE, popolare radio alternativa del Mid-West americano.
Gli Space Raft sono il supergruppo della scena di Milwaukee, formato da ex membri di Mystery Girls (In The Red Records), che in poco più di due anni ha già sfornato due album diventati già classici, anche grazie alla pubblicazione su Dusty Medical Records.
Il loro garage-rock’n’roll intriso di melodie e power-pop ha fatto parlare tutta l’America, tanto che il popolare candidato democratico americano Bernie Sanders li ha personalmente chiamati per suonare ai suoi rally per le primarie.
https://spaceraft.bandcamp.com/
https://www.facebook.com/spaceraft/
16 Novembre 2016 INFO: Presentazione del libro: PALUDE GIANTURCO, DAL PANTANO ALL’INDUSTRIA E RITORNO (Monitor edizioni, Napoli, 2016) di Diego Miedo e Davide Schiavon
Un viaggio nell’ex zona industriale di Napoli, tra i disegni di Diego Miedo e con i testi di Davide Schiavon, fotografie di Giulio Piscitelli.
Nell’area orientale della città, alle spalle della stazione ferroviaria e poco distante dal porto, si trova il quartiere Gianturco. Agli inizi del Novecento compariva sulle mappe con la dicitura “Orti detti le paludi”. Lì scorreva il Sebeto, fiume di cui narrò Virgilio, e si pescava, si coltivava, si allevavano capre e vacche. Per i napoletani era ’o Pascone. Con l’espansione industriale e demografica vi si insediano le concerie, le grandi multinazionali ma anche le botteghe. Vi si trasferiscono gli operai. Nel terzo millennio la dismissione riapre il dibattito sul futuro del quartiere.
INFO: Presentazione del libro: CORPO E RIVOLUZIONE IN MARX. MORTE DIAVOLO ANALITÀ di Luciano Parinetto
Partecipano: Nicoletta Poidimani e Gian Andrea Franchi
Ecco nuovamente disponibile un “classico” della critica radicale, che apparve per la prima volta sui banchi delle librerie proprio l’anno in cui nelle strade si materializzò la potenza del Negativo, il Settantasette.
Luciano Parinetto (1934-2001), un filosofo che ha passato a contrappelo il pensiero occidentale scandagliando le figure della strega, dell’alchimista, dell’indio, in questo libro mostra come la rimozione del corpo erotico sia alla base della grande macchina capitalistica che, mediante la messa al lavoro dei corpi, li trasforma in merci e li reifica. Quest’opera segna un soprassalto in quel conatus polifonico e multiverso di liberazione, inclusivo pure dello sforzo storico-critico inteso a liberare Marx dal marxismo, che ancora ci impegna.