INFO: Vivere con la spada con Ugo Giannangeli, Diego Siragusa – 03/12/14
Parte Prima
Parte Seconda
30 Novembre 2014 – ore 17,30
MOSTRA delle tavole originali
Presentazione del fumetto con l’autore Marco Bailone
Un viaggio allucinatorio verso altri piani dell’essere, raccontato attraverso disegni in bianco e nero minuziosamente tratteggiati. Un racconto che si snoda tra larici, metamorfosi, animaletti del bosco, ma anche ospedali psichiatrici, cantieri, la tetra città. Un intrico di ispirazioni diverse e eterogenee, richiami immaginari e suggestioni nascoste… percorsi lasciati alla fantasia e all’intraprendenza del lettore.
23 Novembre 2014 – ore 17,00
Presentazione del libro con letture musicate: DI TERRA E DI MARE – Uomini e donne nelle migrazioni di Marzia Alati
Partecipano l’Autrice e Marina Orefice
Mostra con le illustrazioni di Cristina Pareschi
Musiche composte e suonate da Alberto Carozzi
Link per le musiche:
https://albertocarozzi.bandcamp.com
Non importa se sia stato il mare, il treno, l’aereo o il vento a portarli qui. Quello che importa è che dietro a ogni oggetto, immagine, suono c’è qualcuno che ha camminato, qualcuno che ha viaggiato, qualcuno che ha delle cose da raccontare.
(Marzia Alati)
Il libro propone sedici storie di donne e uomini che hanno attraversato terre e mari e sono giunti, chi per caso e chi per volontà, in Italia. I loro percorsi e gli oggetti simbolici che hanno conservato ci parlano di altri Paesi, di altre culture e ci stimolano ad aprire la mente, ma anche l’anima, alle differenze. La narrazione emozionale dei viaggi, delle esperienze talvolta drammatiche, consente un’immedesimazione nell’Altro e ci invita all’accoglienza. Queste donne e questi uomini ci pongono una domanda: se le rondini un giorno avessero bisogno del permesso di soggiorno, esisterebbe ancora la primavera?
19 Novembre 2014 – ore 21,00
All’interno del ciclo di incontri SPAZI CONTESI (parte seconda)
Luoghi, territori, conflitti e contraddizioni
Presentazione del libro: LE MANI SU MILANO – Gli oligarchi del cemento da Ligresti all’Expo [Laterza, Roma-Bari, 2014] di Franco Stefanoni
Immobiliaristi, costruttori, politici, banchieri, professionisti: gli affari e il malaffare del gruppo di potere che a Milano comanda sull’immenso patrimonio del mattone. La Milano da mangiare dopo la “Milano da bere”. In una parabola cominciata negli anni Ottanta, un’oligarchia fondata sul cemento ha conquistato la capitale economica e “morale” del Paese, con la complicità della politica locale. Con un miraggio finale: l’Expo 2015.
06 Novembre 2014 – ore 21,30
Presentazione del Libro “Figli delle Stelle” di Franszisko
Letture alternate da brani musicali (in genere anni 60/70, alcuni politici altri no)
Felice e Vittorio sono fratelli, nati in un piccolo paese di contadini e pastori arroccato fra le montagne dell’Italia centrale. Felice rimane a vivere nel luogo natio, Vittorio parte all’avventura verso le grandi città industrializzate del Nord. Parallelamente attraversano, da punti d’osservazione diversi, gli anni difficili del dopoguerra, il boom economico, le grandi stagioni di conflitto e di lotta degli anni ’60 e ’70, fino al riflusso degli anni ’80. Le loro saghe familiari si inseriscono nelle tumultuose, drammatiche, esaltanti pratiche sociali che hanno visto intere generazioni di uomini e donne misurarsi con impellenti ansie di liberazione.
Felice e Vittorio sono due persone normali che nella loro storia sono affiancate da altre persone normali, le loro mogli e i loro figli, i compagni di lavoro e di lotta, gli amici e i complici con i quali condividono le loro vite normali ma mai banali. Proprio come è successo a milioni di persone in questo paese in quegli anni. Perché sono le persone normali che fanno le rivoluzioni.
Franco “Franszisko” Carlucci nasce a Roma nel 1958 nel popolare quartiere di Centocelle. Cresciuto in un ambiente incline all’insubordinazione sociale ne assapora volentieri il gusto aspro e frizzante. Preferisce la gioiosa pratica movimentista alla claustrofobica vita di partito e si dedica per quanto gli è possibile a fomentare la rivolta. Ogni tanto scrive. Per la Kontagio.cyb Edizioni Autoprodotte pubblica Cuori solitari (1991), Notte da lupi (1992), Gli adoratori di Lucifero nella raccolta Il colonnello, i siluri e altre storie (1993). Per Nautilus La collina dei corvi (1996). Negli anni seguenti pubblica racconti e saggi su riviste di movimento quali Nessuna dipendenza e Infoxoa.
Per info: www.autistici.org/figlidellestelle – franszisko@libero.it
01 Novembre 2014 – ore 17,00
Presentazione INCROCIATA dei romanzi
– “Anime Nere” (Gioacchino Criaco)
– “La zecca e la malacarne” (Pino Tripodi)
a seguire, rinfresco terronico
Contro il Savianesimo, contro la “questione meridionale” e contro quella “settentrionale”, lungo le non segnate vie dell’Abolizionismo e della Critica. Perché, come già ben si sapeva nelle taverne del “Dissent” londinese frequentate da William Blake, “Legalità è una frode e suo figlio Civiltà, nonostante il suo aspetto melenso, non è che un ipocrita e non può aiutarti”.
Gioacchino Criaco, “Anime Nere”, Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ), 2008
Le peripezie, gl’incontri e i “traffici” di tre ragazzi calabresi bramosi di conquistare una vita diversa da quella ricevuta in dote, dall’Aspromonte a Milano e su per le strade d’Europa. “Anime Nere” è l’opera prima dello scrittore Gioacchino Criaco che, dopo l’ottima accoglienza ricevuta in Francia, quest’anno è stata tradotta in pellicola coll’omonimo film diretto da Francesco Munzi, in concorso alla 71ª Mostra del Cinema di Venezia e alla 14ª edizione del Toronto International Film Festival.
Pino Tripodi, “La zecca e la malacarne”, prefazione di Alessandro Dal Lago, Milieu, Milano, 2014
“Se vogliamo cambiare qualcosa del mondo dobbiamo trovare le parole adatte”, viene detto all’inizio del romanzo. “La scelta del registro narrativo deriva dall’esigenza di montare racconto e pensieri in una forma che si potrebbe definire del presente prossimo. Non esiste nella grammatica della lingua un tempo così chiamato, ma nella letteratura il presente prossimo ha la funzione di evitare le trappole della consolazione, del romanzo storico e della descrizione del tempo – passato e presente – come momento già speso nel rotocalco della cronaca e della memoria. Il presente prossimo non reinventa mitologicamente un passato né cristallizza un presente. Scruta il presente che arriva, gli fornisce una possibilità” (l’Autore). Questo romanzo “fa rivivere le trame di un’intera società e offre una riflessione in profondità su ciò che costituisce il fondamento del crimine organizzato. […] Un libro che parla di una società in cui l’interesse privato è ormai il solo criterio legittimo di valore” (Alessandro Dal Lago).
30 Ottobre 2014 – ore 21,00
Discussione a partire dal libro di Valeria Poletti “L’incendio del Medioriente, le connessioni inattese. Le Primavere arabe, gli Stati Uniti, l’Islam politico”
Tre anni dopo “quelle” Primavere, mentre i sogni di molti giovani arabi sono scivolati nell’incubo del conflitto settario o vi restano sospesi sopra, i conflitti da civili si sono trasformati in regionali, entro un quadro caratterizzato da confini incerti ed esiti imprevedibili.
Quanto hanno pesato le relazioni tra l’Islam politico e le Amministrazioni statunitensi nel creare le premesse di questa evoluzione? Come si vanno delineando i rapporti fra le strategie della centrale del capitalismo globale e quelle dell’Islam politico? Perché l’imposizione del modello della democrazia occidentale passa per il sovvertimento delle vecchie alleanze? Quali prospettive prefigura l’incendio del Medio Oriente?
A queste e ad altre domande cercheremo di rispondere insieme con l’Autrice.
12 Giugno 2014 – ore 21,00
Presentazione del libro di Cristian Giodice
QUANDO AMMAZZARONO I PRECARI – Cronache di inizio millennio [Lorusso Editore, Roma, 2014]
Un giorno come tanti, tra la fine del millennio passato e l’inizio di quello nuovo, Uno riscrisse l’organizzazione del lavoro del Paese. Fu così che il protagonista di “Quando ammazzarono i precari” vide crescere l’ansia nella sua vita, al lavoro e al di fuori, sulle strade delle città del Sud e del Nord. Incontrò Tre, Quattro e Sei, poi anche Sette e Otto, con cui fece banda. Furono chiamati i Marmocchi. Un romanzo a cavallo tra i generi, dall’ideatore di “Laspro”, Rivista di Letteratura, Arti & Mestieri.
“Il passaggio dall’alienazione a tempo indeterminato, dall’ergastolo della fabbrica o del posto fisso, alla condizione precaria porta con sé ansia, insicurezza, rabbia e frustrazione. Condizioni emotive che il nostro personaggio senza nome conosce pian piano in un percorso che lo conduce ad acquistare coscienza e consapevolezza e ad avvicinarsi gradualment
11 Giugno 2014 – ore 21,00
Presentazione del libro di
Francesco Schianchi – Franz Di Cioccio
LIBRO LAMBRO – i festival giovanili sogni e utopie di ieri per oggi [Aereostella edizioni]
La festa del proletariato giovanile al Parco Lambro 1976 come narrazione nella palestra della memoria per criticare il passato procedendo verso il futuro