Category Archives: Presentazioni libri/riviste

Cristiano Armati – “Cuori Rossi”

28 Novembre 2008

Presentazione del libro: CUORI ROSSI di CRISTIANO ARMATI

Marco Philopat ne discute con l’Autore

L’Italia è una Repubblica fondata sul mistero. Un concerto di forze occulte dotate di leggi speciali ha tramato contro le voci impegnate a chiedere dal basso il riconoscimento di fondamentali diritti sociali e politici. Come risultato, una licenza d’uccidere che, dal secondo dopoguerra fino a oggi, ha spezzato le vite di uomini e donne, spesso giovanissimi, uniti da una passione che parla di giustizia, libertà e fraternità.

Dalla strage di Portella della Ginestra alla feroce repressione delle manifestazioni indette in occasione del G8 di Genova, “Cuori rossi” racconta, dunque, oltre che di storie dimenticate, anche di una “guerra mai dichiarata che ha usato le armi non convenzionali delle automobili sabotate, dei candelotti lacrimogeni sparati ad altezza d’uomo, degli eserciti clandestini, dei servizi segreti deviati” e delle collusioni con la criminalità comune e mafiosa per aggredire, intimidire e uccidere soggetti non omologati e “insuscettibili di ravvedimento”.

Dall’omicidio di Alceste Campanile alla morte di Carlo Giuliani, dall’assassinio di Peppino Impastato alle esecuzioni di Fausto e Iaio e di Valerio Verbano, dall’accoltellamento di Davide Cesare “Dax” alle recentissime aggressioni organizzate dai militanti dell’estrema destra a Roma e a Verona, il libro, retto da uno stile narrativo basato sull’evidenza dei fatti, vuole strappare le vittime dello squadrismo fascista contemporaneo e della violenza di Stato a quella grossolana falsificazione del passato che, sotto il mantello paludato della Storia, “ha da sempre il compito strategico di mettere la mordacchia ai vinti”.

 

Nicola Valentino – “Barelle: I dispositivi mortificanti dell’ospedalizzazione”

27 Novembre 2008

Presentazione del libro: “Barelle: I dispositivi mortificanti dell’ospedalizzazione” di Nicola Valentino

Nicola De Lussu e Nicoletta Poidimani ne discutono con l’Autore

Questo libro nasce da una ricerca socianalitica svolta a Molfetta e condotta con persone che operano sia nella locale struttura ospedaliera sia in servizi territoriali. A questo primo gruppo di lavoro si sono aggiunti successivamente tecnici di laboratorio e infermieri del Cardarelli di Napoli, alcuni dei quali hanno animato nei decenni scorsi il “Centro per i diritti del malato” e il “Comitato ecologico” dell’ospedale. Le storie raccolte in questi due cantieri sono state intrecciate con altre già custodite da Sensibili alle foglie.

La ricerca illustra alcune condizioni che rendono patogena la struttura ospedaliera, il meccanismo economico che favorisce un sistema sanitario centrato sull’ospedalizzazione e, soprattutto, i principali dispositivi di spersonalizzazione e invalidazione della persona ricoverata, disposta ad accettare, in ospedale, mortificazioni personali e privazioni dei diritti che non accetterebbe in altri contesti. Il titolo, “Barelle”, richiama la consuetudine in uso all’Ospedale Cardarelli di ricoverare gli ammalati ben oltre i posti letto disponibili, tenendoli in barella nei corridoi dei reparti. È stato scelto perché la pratica cui rimanda esemplifica in modo emblematico il ruolo totalitario che l’ospedalizzazione svolge in un sistema sanitario privo di alternative.

CANTIERI DI RICERCA SOCIOANALITICI

La cooperativa Sensibili alle foglie svolge attività di ricerca coordinando cantieri di socioanalisi all’interno di specifiche istituzioni. Al cantiere aderiscono quelle persone profondamente insoddisfatte della loro condizione, e quindi motivate a raccontarla e a modificarla. Questo dispositivo di ricerca viene definito “cantiere” perché la sua funzione principale è quella di produrre una nuova narrazione dei dispositivi relazionali agenti nel contesto istituzionale. Una narrazione diversa dal mito attraverso il quale l’istituzione mira a legittimarsi socialmente. L’unica regola alla quale sono vincolati i partecipanti al cantiere è quella di raccontare quanto quotidianamente accade all’interno dell’istituzione. Il gruppo socioanalitico comincia a vivere effettivamente nel momento in cui ogni partecipante si riconosce anche nelle parole e nelle storie dell’altro, e quindi in una comune meta-narrazione. Attraverso questo gioco di rispecchiamenti, un dispositivo che appare naturale e ovvio nella routine quotidiana di quella istituzione, d’improvviso, acquista una luce di significato diversa. Rivela una contraddizione sociale.)

IVAN DELLA MEA

13 Novembre 2008

Dice Ivan Della Mea:
“Io il Primo Moroni della Libreria Calusca e del Cox 18 ce
l’ho dentro vivo, sempre. Ci verrà la stampa in Conchetta? boh, mah,
chissà: se ci sarà bon, se no amen, morta lì. Ci saranno perché già ci
sono da tempo affetti e consonanze: quanto basta”.

dalle 21.00 presentazione di:


ANTOLOGIA

una raccolta su CD dei brani più significativi della lunga carriera artistica di IVAN DELLA MEA,
con 4 inediti ed un DVD del film “A QUEL OMM” sulla vita di DELLA MEA (regia di Isabella Ciarchi)

Ecoresistenze Steampunk & Co – Spravvivere all’Apocalisse


Ore 16.30
– Aleikos e l’educazione ecologica

Ore 17.30 – Granara e l’ecotopia

Ore 18.30 – Sun System e l’ecohacking

Ore 19.30 – Aperitivo

Ore 20.30 – Alex Foti, Climate action

Ore 21.30 – Presentazione del libro
Guida Steampunk all’Apocalisse
di Margaret Killjoy
parteciperà la curatrice: reginazabo

Ore 23.00 – dj set
BlackFridayCrew
djs Drago & Herrera

Da alcuni anni il movimento noglobal è mutato in un movimento globale
di azione climatica. E’ un movimento transnazionale che si sta già
organizzando contro il Climate Summit che a Copenhagen il 30 novembre
del 2009 deciderà il successore del Trattato di Kyoto e quindi il
destino della biosfera. In europa il movimento anticapitalista di
climate justice è rappresentato dai Climate Camp che si tengono in
Inghilterra e Germania, da reti come Klimax e Rising Tide che stanno
mobilitando centinaia di migliaia di persone per l’educazione
ambientale e l’azione diretta ecoattiva, per comunità sostenibili, il
blocco e il sabotaggio degli emettitori, con sperimentazioni di
ecohacking volte a mostrare che un’altra vita è fattibile insieme, qui
e ora.
In tutta europa la multinazione dell’energia e-on (f-off!) è
bersagliata dagli attivisti per impedire il ritorno suicida al carbone
fossile, mentre spende in milioni in pubblicità di greenwashing, anche
sulla Gazzetta dello Sport.
In tutto il mondo collettivi e comunità
sperimentano con tecnologie solari ed eoliche e con techniche
permaculturali di gestione dei cicli della produzione del cibo,
dell’energia, dell’acqua, dei rifiuti.
Anche a Milano e nel resto
d’Italia questo accade. Tuttavia questi sforzi sono ancora troppo
spesso misconosciuti. L’incontro Ecoresistenze vuole colmare questa
mancanza, proponendo dimostrazioni, resoconti e discussioni relative
alle comunità sostenibili, all’ecohacking come forma di attivismo, alle
mobilitazioni per impedire ancor più sconvolgenti cambiamenti climatici.

CON IL SANGUE AGLI OCCHI – LETTERE E SRITTI DAL CARCERE

24 Maggio 2008

Presentazione del libro: CON IL SANGUE AGLI OCCHI: lettere e scritti dal carcere di George L. Jackson (edizioni Agenzia X)
Questo libro raccoglie le lettere e gli interventi politici che George L. Jackson scrisse in carcere, dopo la morte del giovanissimo fratello Jonathan, freddato mentre tentava di liberare tre militanti neri imprigionati. Il manoscritto di questo libro fu fatto uscire clandestinamente dal Penitenziario di San Quentin pochi giorni prima che l’Autore venisse a sua volta ucciso dai secondini, il 21 agosto 1971.

Treni sorvegliati – Rifugiati italiani, vite sospese

copertinatreni

20 Aprile 2008

INFO: Presentazione del libro “Treni sorvegliati – Rifugiati italiani, vite sospese” (Cooperativa Colibrì, Milano 2008) – Titolo originale Vingt ans après (Nautilus – Paris, 2003)

TreniSorvegliati

Parte Prima

Parte Seconda

Parte Terza

Vige, a proposito dei conflitti degli anni Sessanta e Settanta, un dispositivo che implacabilmente vieta la parola a chi a quei conflitti ha partecipato non pentendosene, ossia senza barattare con ruoli istituzionali – nei giornali, nei partiti, nei sindacati, ad esempio – la propria abiura.
Abiura totale e radicale al punto da assumere la forma parodistica della conversione.
Chi, invece, si è rifiutato di sottoporsi a questo procedimento inquisitorio, chi, cioè, si è sottratto all’ossessiva e sempre ribadita presa di distanza, non solo dagli eventi, ma dall’idea stessa della possibilità della radicale trasformazione dell’esistente è stato da destra e da sinistra indifferentemente trattato come il nemico, sul quale lo stato può impunemente esercitare la sua violenza e la sua vendetta.
Vendetta infinita, se è vero che i “rifugiati” italiani continuano a costituire un’emergenza sanabile solo seppellendoli, dopo trent’anni, in carcere, come ripetutamente pretendono vittime, giornalisti, politici e magistrati.
La traccia, se pur labile, di una nuova lotta diventa l’occasione per evocare e rinnovare la “paura degli anni Settanta” e degli “anni di piombo” o, comunque, essa appare come un’intollerabile violazione delle regole della democrazia, divenuta ormai la forma politica più adeguata a rappresentare gli orrori dei nostri tempi.
Qualunque manifestazione, pertanto, che fuoriesca dalle regole saldamente stabilite, viene accolta come una “minaccia terroristica” che giustifica la guerra, dove quest’ultima – condotta dagli stati indifferentemente, ormai, all’interno contro i propri “cittadini” o all’esterno – diventa forma di governo delle contraddizioni sociali.

Continue reading Treni sorvegliati – Rifugiati italiani, vite sospese