Minami Deutsch + Da Captain Trips

29 Settembre 2017

Night for the deaf presenta: Minami Deutsch + Da Captain Trips

Da Captain Trips

Parte Prima

Parte Seconda

Minami Deutsch

Parte Prima

Parte Seconda

UN PAESE FATTO DI LIBRI – Viaggio nell’Albania letteraria di oggi

24 Settembre 2017

UN PAESE FATTO DI LIBRI – Viaggio nell’Albania letteraria di oggi
Incontro con Mauro Geraci

Parte Prima

Parte Seconda

Parte Terza

A partire da una ricerca avviata nel 2002, Mauro Geraci proporrà un viaggio nel grande fermento letterario e editoriale che, specie dal 1991, anno finale del regime “comunista” durato mezzo secolo, condiziona la trasformazione socio-politica dell’Albania. Le continue ed effervescenti iniziative letterarie movimentano di fatto un mare di libri, autori e autorità attraverso cui il passato albanese viene ripensato nelle sue storiche contraddizioni e riadattato alla difficile costruzione del futuro.
Il mare di libri che oggi condiziona la vita albanese finisce però per riproporre, nello stesso tempo, un’idea “prometeica” di storia nazionale. E allora ecco circolare “figure” come la “rocca illirica”, Prometeo, Scanderbeg, Kadare, Madre Teresa, i partizan e i martiri della nazione, come anche le montagne, le piramidi, i “palazzi dei sogni”, le memorie dei gulag, come infine il teatro del sangue e delle aquile, dei ponti e del mare.
In questa produzione mitopoietica le stesse pratiche editoriali, quali derivazioni di un nazionalismo romantico, riaggiornano l’Albania della vincente perdita e le metamorfosi di un albanismo per molti aspetti ancora utile alla transizione post-”comunista”.
Emblematica in questo senso risulta la tragica vita, l’opera e l’altissimo impegno civile di Musine Kokalari, prima grande scrittrice e poetessa albanese del Novecento, perseguitata oltre ogni limite dal regime. Nei suoi intensi, partecipati racconti Musine Kokalari per la prima volta solleva la “questione femminile” denunciando i drammi della società rurale albanese, con uno sguardo critico, introspettivo, filosofico e antropologico che emerge soprattutto dalla sua autobiografia giovanile, scritta nella Roma fascista, durante gli anni di studio alla Sapienza, e che solo di recente ha visto la luce.
Alla fine, in una mostra multimediale di documenti fotografici, sonori, poetico-musicali, letterari e audiovisivi, Mauro Geraci esemplificherà le principali retoriche e simbologie che, dal regime di Enver Hoxha, hanno segnato e tuttora segnano la rincorsa alla fatale Albania.
MAURO GERACI, professore associato di Etnologia presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina, nonché attento continuatore e interprete della tradizione dei poeti-cantastorie siciliani, è autore di vari volumi, tra cui:
Le ragioni dei cantastorie. Poesia e realtà nella cultura popolare del Sud (1997);
Il silenzio svelato. Rappresentazioni dell’assenza nella poesia popolare in Sicilia (2002);
Prometeo in Albania. Passaggi letterari e politici di un paese balcanico (2014);
– inoltre, insieme con l’archivista Simonetta Ceglie, ha curato le memorie giovanili di Musine Kokalari, La mia vita universitaria. Memorie di una scrittrice albanese nella Roma fascista. 1937-1941 (2016).

“Il genere sbagliato” release party

23 Settembre 2017

“Il genere sbagliato” release party
Silla&Fischio  ft. Il Trabba e Dj LessOne + Dj set di ESA

Parte Prima

Parte Seconda

Parte Terza

Silla & ft. Il Trabba e Dj LessOne

Parte Quinta

 

Bladeblanc B2B Mannn B2B Nuvolento

16 Settembre 2017

Cox18 presenta: last minuto DJ notte con Bladeblanc B2B Mannn B2B Nuvolento

Parte Prima

Parte Seconda

Parte Terza

Parte Quarta

Parte Quinta

 

 

IL NAUFRAGIO DEL SIRIO

14 Settembre 2017

IL NAUFRAGIO DEL SIRIO

Parte Prima

Parte Seconda

Nel secolo successivo all’Unità d’Italia, tra il 1868 e il 1970, circa trenta milioni di nostri connazionali, sotto lo stimolo del bisogno, della miseria e della fame, ma anche spinti dalla speranza in un destino migliore, lasciano il Belpaese per cercare fortuna all’estero. Di questi, quasi dodici milioni varcano l’oceano verso le Americhe, su navi che partono regolarmente dai porti italiani. Il “Sirio” per oltre vent’anni aveva solcato l’oceano, trasportando migliaia d’emigranti verso il miraggio delle lontane Americhe, fino a quel fatale pomeriggio del 4 agosto 1906, quando andò a schiantarsi contro le scogliere di Capo Palos, davanti alla città di Cartagena.

L’autore, Giorgio “Getto” Viarengo, ha ricostruito minuziosamente la realtà e le condizioni di vita delle classi subalterne in Liguria alla fine dell’Ottocento, condizioni esemplificate dalle storie di contadini, questuanti ed emigranti. Dettagliata è anche lanalisi della tragedia, degli eventi che la precedettero e del contesto in cui essa avvenne.

L’organizzazione dei viaggi dei migranti, già allora, era un business che seguiva le stesse logiche di spietato profitto economico di oggi: pare infatti che il “Sirio” lungo la rotta “ufficiale” avesse imbarcato anche un folto numero di clandestini che, a bordo di barche, lo raggiungevano al largo della costa spagnola. Donde il fatto che rimane a tutt’oggi sconosciuto il numero effettivo delle vittime.

In ricordo dell’immane sciagura fu in seguito creato un museo a Capo Palos. La tragedia ebbe vasta eco anche in Italia. A consegnarcene la memoria sono le illustrazioni della “Domenica del Corriere” e i fogli volanti dei cantastorie, interpreti del sentire comune. Il volume di Viarengo ne offre numerosi esemplari.

Giorgio “Getto” Viarengo, ricercatore, scrittore e storico, si occupa fin dagli anni Settanta di ricerche etnografiche sul territorio ligure e ha pubblicato diversi articoli e libri, tra cui: Alla ricerca dei Cereghino cantastorie in Favale (1980), Siam venuti a cantar Maggio (2000) e

Il ramarro e la sua coda. Religiosità, superstizione e cultura popolare nella Liguria di Levante (2013).

VIETNAM SUITE

VIETNAM SUITE – Per una storia del movimento rivoluzionario vietnamita nel Novecento (dagli anni Quaranta alla fine dei Settanta)

09 Settembre 2017 (primo appuntamento: la guerra d’Indocina)

Parte Prima

Parte Seconda

Parte Terza

Parte Quarta

10 Settembre 2017 (secondo appuntamento: la guerra del Vietnam)

Parte Prima

Parte Seconda

Parte Terza

Parte Quarta

L’anno passato il Vietnam ha festeggiato il quarantennale della sua riunificazione, sotto l’egida del Partito comunista da allora al potere.
In Italia quest’anniversario è passato senza quasi risalto alcuno, come un po’ tutto ciò che riguarda il Novecento: un secolo troppo complicato, con un’infinità di nomi e di date da ricordare, guerre e rivoluzioni, una pluralità di soggetti storici, ambivalenze e contraddizioni, insomma davvero troppo per stare nei 140 caratteri di twitter.
Per parte nostra, lungi dal rimuovere e/o celebrare acriticamente, desideriamo conoscere le storie “nostre” e quelle di popolazioni e terre, magari oggi mete d’un turismo “esotico”, ma un tempo sentite come politicamente e idealmente assai vicine.
Per questo Calusca ha organizzato due giornate di approfondimento con uno studioso di questioni indocinesi, che ci accompagnerà in un excursus sulle lotte condotte dai rivoluzionari vietnamiti nel corso del Novecento per ottenere l’indipendenza e l’unità del loro Paese.
Cercare di comprendere queste lotte, che hanno infiammato gl’immaginari in tutto il mondo nel corso degli anni Sessanta e Settanta, significa ritornare sull’evoluzione politica d’una delle lotte di liberazione nazionale più emblematiche della storia. Vuol dire interrogarsi sugli effetti della violenta irruzione della “modernità occidentale” in questo Paese del Sud-Est asiatico. È l’occasione per cercare di capire le origini dell’incredibile energia di un movimento rivoluzionario che è riuscito a perseguire i suoi obiettivi, nonostante la potenza (economica, politica e militare) dei suoi nemici, che in quelle terre martoriate elaborarono e dispiegarono nuove strategie controinsurrezionali destinate a giungere fino alle guerre (“interne” ed “esterne”) dei nostri giorni. Permette d’illuminare i meccanismi di costruzione d’un apparato di Stato, e quelli dell’instaurazione dell’egemonia d’un’unica forza politica in un contesto di guerra.
Infine – conclude il nostro giovane amico – “può forse anche significare la possibilità di dotarsi degli strumenti utili a immaginare la potenza destituente che vogliamo costruire. In breve, un ritorno all’indietro sulle tracce di un passato ricco d’insegnamenti che potranno aiutarci a meglio pensare i conflitti di oggi e la rivoluzione di domani”.
Fra i temi che saranno affrontati:
– la Guerra d’Indocina
– la Guerra del Vietnam
– dopo la presa di Saigon
– Ngo Van, un rivoluzionario vietnamita contro “venti e maree”
– l’“arma grafica” nella lotta di liberazione
– la “Guerra del Vietnam in Italia”: figure e modi d’un impegno militante
– il canto sociale in Indocina

Ejército Revolucionario del Pueblo

06 Settembre 2017

Ejército Revolucionario del Pueblo – Dibattito con Julio Santucho

Parte Prima

Parte Seconda

Parte Terza

L’Ejército Revolucionario del Pueblo (ERP) fu un’organizzazione armata della sinistra argentina, che costituiva l’ala militare del Partido Revolucionario de los Trabajadores (PRT), d’ispirazione guevarista.
Fondato e diretto per gran parte della sua storia da Mario Roberto Santucho, l’ERP fu attivo a partire dal 1970. Entrato in crisi nel 1974, fu duramente colpito dall’Operativo Independencia, un’operazione di controguerriglia condotta dal governo di Isabelita Perón nella provincia di Tucumán nel 1975, per essere infine quasi completamente distrutto dalla repressione seguìta al colpo di Stato militare del 1976.
I dirigenti superstiti si rifugiarono all’estero, sciogliendo praticamente l’organizzazione nel 1977.

https://youtu.be/2cfUbL1c_NQ

HADDD

25 Agosto 2017

Had è un writer della generazione ’90, di zona faceva Aspromonte con i CKC e le altre crew della zona Est di Milano. Quel mondo oggi lo si vede sul suo blog Pezzate Passate. Una volta ha convinto Baba a tenere un pc in una saletta in Cox per farci un sistema di file sharing di musica, ah ah non c’era dappertutto la banda larga come ora. Ascolta musica black da tanti anni ma non ha mai imparato a mixare né messo insieme una collezione decente. Per la serata avrebbe idea di proporre tra le altre cose del jazz sudafricano (il Cape Town Jazz dei tempi dell’apartheid) e funky sia moderno che d’epoca. Possibili anche escursioni Jump Blues, con qualche rischio di deviazioni Funk Rock.

Parte Prima

Parte Seconda

Parte Terza

Parte Quarta

Parte Quinta

Parte Sesta

Parte Settima

Boxe populaire – Pugni rosso sangue

26 Luglio 2107

ore 18.00 Allenamento

ore 19.00 Presentazione del libro: Boxe populaire – Pugni rosso sangue (AgenziaXdi Fabio Panetta

 

«Non devi avere paura. Vedrai che risolverete tutto.»
«Come fai a esserne sicuro?»
«Perché siete pugili e compagni.»

Milano. Un giornalista scapestrato e precario viene informato di un omicidio avvenuto in una palestra popolare del quartiere Ticinese. Il Callo, ex ribelle ai tempi dell’università e ormai disilluso, intravede la possibilità di realizzare uno scoop sensazionale criminalizzando i pugili militanti, ma una serie di vicissitudini durante tre giornate al cardiopalma scombineranno molte delle sue convinzioni.
Tra allenamenti in strada, case occupate e splendide donne che indossano guantoni, il Callo proverà a schivare ganci e montanti per fare luce in questa sua prima indagine.
Boxe populaire è un doppio libro che mette insieme un noir e una dettagliata mappa narrativa di alcune palestre popolari italiane e straniere.
Negli ultimi anni questo movimento ha invaso le città e restituito al territorio il concetto di sport come diritto al benessere psicofisico, a disposizione di chiunque. Attività autogestite che nascono in spazi recuperati in cui la disciplina sportiva è concepita come strumento di crescita personale e collettiva. Il ripudio delle discriminazioni sociali, razziali e di genere diventa quindi il motore per la promozione del rispetto di se stessi e degli altri.

Fabio Pennetta è un lento e appassionato cicloturista, un pessimo runner, un calciatore mediocre e un discreto pugile delle palestre popolari autogestite. Da diversi anni promuove incontri pubblici ed eventi per lo sviluppo di un movimento di consapevolezza politica e sportiva. Questo è il suo primo libro.

ore 21.30 Proiezione del film VENTIQUATTRO SETTE di Shane Meadows

 

ANCHORSONG + PETROLIO

13 Luglio 2017

Spazio Gamma è un angolo acuto dentro la libreria Calusca/Archivio Primo Moroni si occupa di immagini e immaginario ai tempi delle metropoli ALPHA
Spazio GAMMA* è felice di ospitare per il suo aperitivo nel Giardino Urbano di Cox 18: ANCHORSONG + PETROLIO

PETROLIO

 

Ad aprire la serata sarà —PETROLIO–, un nuovo ed interessantissimo progettto di Enrico Cerrato, già attivo da parecchi anni nella scena metal (Infection Code),
industrial (Gabbiainferno) e jazz/noise/punk (Moksa).
Nella Primavera del 2017 Petrolio esordisce con “Di Cosa Si
Nasce”. Musiche distopiche accompagnate da visioni periferiche proiettate, una miscela incendiaria fra musica e immagine.

ANCHORSONG

Parte Prima

Parte Seconda

 

ANCHORSONG— Japan/Uk
Caratterizzato da un eclettismo linguistico sorprendente è stato definito dall’Independent come “un talento della musica elettronica, in grado di creare dei live innovativi e trascinanti”, nella sua giovane carriera ha già calcato stage insieme ad artisti del calibro di Bonobo, Prefuse 73, DJ Krush, Daedelus, Gonjasufi, Jaga Jazzist.

COX18 STREAM