La Guardia e’ Stanca

LaGuardiaEStanca

09 Dicembre 2010

“LA GUARDIA È STANCA”
secondo appuntamento di scali di parole 2010-2011, con GERALDINA COLOTTI.
scali di parole 2010-2011 è organizzato da cox18, calusca city lights, archivio primo moroni, lemm – associazione culturale

Parte Prima

Parte Seconda

perché conchetta? perché calusca? perché l’archivio primo moroni?
semplicemente perché la poesia è nella strada (o sulla strada), perché il legame tra poesia e vita ci ha intrigato e attraversato, da sempre, e perché poeticamente ha da abitare l’uomo e questo significa costruire situazioni (individuali e collettive) che valgano la pena.
tutto questo non può che vivere al di fuori dei circuiti commerciali. nella strada, appunto.

Il secondo incontro si intitola “la guardia è stanca” dall’ultimo libro di Geraldina Colotti.
In questa terza raccolta di versi, Geraldina Colotti prosegue il suo originale percorso, confrontandosi ancora con l’universo accidentato della vita, dell’impegno e del disincanto. Dire poesia civile è riduttivo. Siamo all’incrocio fra i territori dell’io e quelli della storia. Siamo nel punto in cui la drasticità della scelta si ribalta nel grottesco della burla, e nell’amaro della solitudine. È una sorta di doppio gioco, evocato nell’esclamazione che dà titolo al libro. Stanco è il marinaio che, irridendo i notabili borghesi, chiude il parlamento russo decretando il sopravvento del potere bolscevico. Stanco è il militante del Novecento, perplesso e spaesato di fronte a un tempo cinicamente dimentico di classi, lotta e disciplina. In queste pagine, Geraldina Colotti conferma la sua ripugnanza per ogni genere di arroganza o vittimismo. I momenti più intensi, ancora una volta, sono quelli dedicati agli anni Settanta, alla lotta armata e al carcere. Ma l’Italia allucinata di oggi emerge con forza in brevi lampi di invettiva e di ironia. È uno spazio, quello del reale sfigurato, a cui l’io non può sottrarsi anche dettando i suoi verbali più intimi. A conti fatti, graffia la parola che mette in gioco se stessa nell’inventario sterminato del mondo.

geraldina colotti

nata a Ventimiglia, è stata militante delle Brigate Rosse e ha scontato una lunga condanna in carcere. del quotidiano “il manifesto”, cura l’edizione italiana di “Le Monde diplomatique”. Ha scritto racconti, poesie, romanzi per ragazzi, testi comici. Con Marie-José Hoyet ha tradotto dal francese Tutto-Mondo, di Ėdouard Glissant (Edizioni Lavoro, 2009). Fra i suoi ultimi libri, Certificato di esistenza in vita (Bompiani, 2005), e La guardia è stanca (edizioni Cattedrale, febbraio 2010). Alcune sue poesie compaiono nell’antologia Poesia senza kuore, curata da Mario Lunetta (Robin edizioni, ottobre 2010)

altri incontri già fissati:
10 gennaio nanni balestrini e joëlle leandre
febbraio: omaggio video a gianni toti
23 marzo john giorno
7 maggio anne waldman