Proseguono a Milano le iniziative organizzate in esito alla Call to Action pubblica “1963-2023: 60 anni in viaggio” lanciata dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia, dall’Archivio di Stato di Milano e da ANAI Lombardia, in occasione dell’anniversario del D.P.R. n. 1409/1963 per mettere a fuoco lo scenario presente e futuro degli archivi statali, pubblici e privati in Italia e la loro funzione rispetto ai processi di innovazione in corso (transizione digitale e sostenibilità).
Lunedì 27 novembre, presso la Sala Conferenze di Palazzo del Senato, in Via Senato 10, ore 9.30-12.30, avrà luogo l’incontro “Archivi e idee“: nel corso della mattinata esploreremo le molteplici tipologie di archivi nati dall’attività quotidiana di deputati, dirigenti di partito, operatori sindacali, intellettuali o semplici militanti e attivisti. Gli archivi di partiti, movimenti e organizzazioni sono ormai pienamente riconosciuti quali testimonianza essenziale per conoscere l’evoluzione politica, sociale ed economica del nostro Paese. Gli archivi possono essere strumento per restituire voce alle lotte e alle speranze di intere generazioni? Quali “ferri del mestiere” devono usare gli archivisti per restituire la complessità delle carte nate dall’impegno politico o sindacale? E come preservare i documenti digitali di chi oggi si dedica alla vita pubblica? Questi saranno alcuni dei temi di cui dibatteremo nel corso della mattinata.
Lavorare, non morire. Quale salute, quale sicurezza, oggi?
Dalle ferrovie all’Ilva ai videoterminali. Canti, poesie e pensieri per non morire di lavoro. Ricordando Renzo Prevedelli
Ore 18: LAVORO, SALUTE, SICUREZZA
Si muore di lavoro e d’inquinamento: è il profitto sopra
tutto, anche a discapito della salute e della vita.
Incontro-dibattito con:
– Nicola De Lussu (Cobas)
– Alessandro Pellegatta (macchinista ferroviere per oltre
quarant’anni, attivista del sindacalismo di base e RLS Cub
Trasporti)
– Davide Biggi (Associazione Seveso Memoria di Parte)
– Tommaso Vigliotti (Unisin Segr. naz., Segr. resp. BNL)
19,30: “Hostaria Banca”. Cena-buffet cantata
20,30: Facciamo il punto e… avanti! Archivio Primo Moroni e Unisin
Intervengono Tommaso Spazzali (Archivio Primo Moroni) e
Joseph Fremder (pres. Falcri BNL)
21.30: “Se ghe voeur, al Renzo e ’l so gran coeur”.
Ricordi, immagini, poesie ,canzoni per l’amico, il
sindacalista, il compagno Renzo.
Gli amici, i colleghi e i “Blues & Barlafus”, insieme con la
grande poetessa e blues singer Betty Gilmore
Proiezione del film ATTICA di Traci Curry e Stanley Nelson
Introduce Bruno Cartosio
Settembre 1971: La grande rivolta nella prigione di Attica e la sua spietata repressione, inizio della stagione “LAW & ORDER”
Quel pomeriggio di un giorno da cani – Attica! di Sidney Lumet
Primo incontro per discutere dei temi posti da Lucia Tozzi col suo libro “L’invenzione di Milano”, al fine di contrastare la smania di colonizzazione del capitale, proponiamo un’agorà di libera parola, sette minuti a testa.
Il libro di Lucia Tozzi ha sollevato, possiamo dirlo, un polverone mica da ridere. A Milano pressoché ogni situazione collettiva intenzionata a proporre contenuti critici lo ha presentato o ne ha discusso. E non solo centri sociali o spazi “ibridi”, ma anche istituzioni, ne hanno promosso, direttamente o indirettamente, la circolazione.
Nel primo appuntamento del ciclo di incontri che abbiamo organizzato partiremo dalla domanda: perché il libro ha avuto tanto risalto? Ha forse toccato certi nervi scoperti? Ha forse sfiorato l’hardcore dell’invenzione di Milano? A questa domanda ne faremo seguire un’altra: una volta aperto questo vaso di Pandora, che ce ne facciamo delle terribili verità fuoriuscitene? Perché ragionarci e discuterne può essere un utile punto di partenza, ma la soluzione
non scaturirà certo dai dibattiti o dalle presentazioni editoriali.
Per parte nostra, anche a partire dalla lettura di questo libro, vogliamo sviluppare una critica serrata al modello attuale di sviluppo urbano, modello evidentemente non ascrivibile solo a Milano.
Vi è una tradizione di lotte in questa città che è stata sommersa e “mangiata” dalla smania di colonizzazione del capitale, il quale si nutre anche delle lotte, prima represse e poi, una volta addomesticate, trasformate in propulsori del restyling urbano. E questo processo di svuotamento del potenziale sovversivo delle lotte ha subìto un’accelerazione impressionante a partire dal Primo
Maggio 2015, cioè nel momento in cui l’Autrice fa iniziare la sua storia.
Centro di documentazione contro la guerra preseta: CONTRO LA PULIZIA ETNICA DELLA PALESTINA
L’ipocrisia occidentale, in questi giorni, ha raggiunto livelli e toni
da vera e propria propaganda di guerra. Con il “la” dato dal sionismo e da Israele, “il mondo democratico”occidentale collabora a cancellare anche la sola esistenza dei palestinesi.
Finge preoccupazione per le conseguenze sui “civili” con l’ingresso dell’esercito israeliano a Gaza, in realtà è impensierito dalla non remota possibilità che il conflitto si estenda oltre Gaza e la Palestina, divenendo un ulteriore fattore di disgregazione nel quadro del “nuovo disordine mondiale”.
“Millepiani” nasce all’inizio degli anni Novanta come un’impresa collettiva a più voci intesa a riproporre/rilanciare alcuni elementi della tradizione del pensiero critico-radicale novecentesco che apparivano ancora stimolanti e produttivi in relazione alle trasformazioni complessive del periodo, della fase specifica di sviluppo della nostra società.
Accanto a tale attenzione, condensata in molte pagine dedicate a Deleuze, Guattari, Virilio, Gorz, fra gli altri, e pure all’articolazione della cosiddetta “ecologia politica”, “Millepiani” ha anche sviluppato, “nel corso del tempo”, interessi ben radicati su alcuni aspetti della ricerca di taglio “francofortese” e “postfrancofortese”, soprattutto quelli basati sulla elaborazione del nesso di “crisi e critica”, sulle variazioni di senso proprie di un rapporto tra cultura e società che si andava rapidamente modificando in profondità e con esiti quanto mai significativi.
Tutto ciò ha avuto molteplici ricadute su piani anche di rilevanza non soltanto filosofica, filosofico-critica e filosofico-politica: basti pensare allo sguardo gettato sulla ricerca antropologica e sociologica, quella maggiormente attenta alla metamorfosi in atto del soggetto, sostenuta da un farsi sempre più serrato, ad esempio, del rapporto tra “corpo” (e mente) e tecnica, da mutamenti essenziali dei modi di esistere, particolarmente in ambito urbano e più in generale all’interno degli scenari mutevoli della vita quotidiana.
C’è stato pure un interesse non scontato per alcune espressioni di radicalità politico-teorica in ambiti rilevanti del marxismo italiano, ma ciò che sembra più significativo nell’indagine sviluppata da “Millepiani” in questi ultimi anni è proprio il fatto di rivolgersi in direzione – dentro la critica del vivere quotidiano – della rilevazione del carattere sempre più importante delle dinamiche della violenza, di qualsiasi genere e riformulate politicamente, negli ambiti dell’affettività, del relazionarsi/rapportarsi dei soggetti tra loro, della messa a valore dei loro talenti e delle loro capacità (delle loro “virtù”, si potrebbe pure dire).
In questo senso, il marcato dispiegarsi a più voci sul livello della discussione filosofica e non conferma, arricchendola però di contenuti, l’anima profonda di “Millepiani”, cioè la sperimentazione e, quindi, la ricerca di nuove armi concettuali nella lettura critica della contemporaneità.
“ Diciamo che la pura immanenza è Una Vita,
e nient’altro. Non è immanenza alla vita,
ma l’immanente che non è in niente è una vita.
Una vita è l’immanenza dell’immanenza,
l’immanenza assoluta: è completa potenza,
e completa beatitudine. ”
La Società Psichedelica Italiana (SPI) promuove Dialoghi sulla Soglia
Tecniche dell’Altrove: la Respirazione Olotropica
Ne parlano Mario Lorenzetti e Carolina Camurati
Dialogare sulla soglia, al confine tra due mondi, sul ciglio sottile oltre il quale la realtà cambia natura e il mondo si trasfigura. Lo facciamo in compagnia di un ospite, nelle vesti di un Hermes o Virgilio del sapere con cui sbirciare nell’altrove. “Dialoghi sulla soglia” è una rassegna culturale a carattere divulgativo intesa a esplorare la dimensione sottile della soglia: luogo dai confini incerti, mobili, sempre soggetti a essere tracciati di nuovo; varco e passaggio, talvolta oscuro e insidioso, dove muoversi in punta di piedi.
Proveremo ad avvicinarci a questa dimensione di frontiera attraverso un’interrogazione poliedrica e multidiscipinare, spaziando dalla poesia alle neuroscienze.
[Agli incontri precedenti hanno partecipato: Matteo Guarnaccia, Gianni De Martino, Alessandro Manca, Riccardo Zerbetto, Lorenzo Olivieri, DMTripson.]
Mario Lorenzetti, da una quarantina d’anni si occupa di respirazione olotropica e studia gli stati non ordinari di coscienza a scopo di conoscenza, guarigione e ricerca spirituale. Ha studiato con Stanislav Grof e Mikkal Smith.
Carolina Camurati. Psicologa interazionista in specializzazione junghiana a Milano. Coltiva interessi di ricerca pluridisciplinari, dalla cibernetica all’utilizzo terapeutico degli ASC, all’immaginazione attiva applicata alla clinica psicopatologica.
A cura del “Centro di documentazione contro la guerra” (https://centrodocumentazionecontrolaguerra.noblogs.org/)
500.000 tra morti e feriti, migliaia di mutilati: La guerra in Ucraina non va in vacanza. A che punto è la notte?
Mentre l’alba è lontana il disordine mondiale aumenta.
Ne parliamo con Sandro Moiso